Terapia Cortisonica e Creatina

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    #16
    Originariamente Scritto da alexguzz Visualizza Messaggio
    hai scritto che il cortisone ha azione lipolitica....hai scritto bene o volevi scrivere lipogenica?
    Con il termine corticosteroidi, o più correttamente steroidi corticosurrenaIici, si rappresenta una serie di sostanze prodotte dalla corteccia surrenale la cui sintesi è regolata dall'ipofisi attraverso l'ormone corticotropina (ACTH). Del consistente numero di corticosteroidi surrenalici immessi in circolo soltanto alcuni sono significativamente biologicamente efficaci. Sono quelli che si legano direttamente alle cellule bersaglio, mentre i restanti sono inattivi o precursori di molecole attive. La classificazione di questi composti viene effettuata in base alla capacità di poter intervenire sul metabolismo glucidico (gIucocorticoidi); oppure alla possibilità di provocare una ritenzione salina (mineraIcorticoidi) ed all'espletamento di attività androgena ed estrogena. Nel contesto del tema "doping" sono di relativa importanza soltanto i glucocorticoidi.
    Il più importante glucocorticoide presente negli esseri umani è
    il cortisolo noto anche come idroicortisone. Tale sostanza viene prodotta dall'organismo con ritmo circadiano (prevalentemente nel sonno) in quantità pari a 10 - 20 mg/die. Una volta prodotto ed immesso in circolo
    nell'organismo viene legato per circa il 75% ad una proteina specifca (CBG), la quota rimanente e che rappresenta la parte attiva è legata all'albumina.
    L'emivita, plasmatica del cortisolo è di circa 60 - 90 minuti, il 20% è convertito in
    cortisone e successivamente ambedue le molecole sono inattivate a livello epatico; soltanto l' 1% del cortisolo prodotto viene escreto tal quale nelle urine. L'azione biochimica, di questa sostanza si espieta principalmente a livello del DNA cellulare attivando, od inibendo, zone dello stesso e quindi stimolando o reprimendo la produzione di
    proteine geneticamente determinate. Altresì è stato dimostrato che alcune ed importanti reazioni biochimiche possono avvenire soltanto in presenza di glucocorticoidi sebbene la loro velocità sia indipendente dalla concentratone degli stessi. In particolare i glucocorticoidi influenzano il metabolismo dei carboidrati , delle proteine e degli acidi grassi; queste proprietà, in caso di abuso, sono responsabili degli effetti collaterali collegati alla somministrazione di queste sostanze.
    I glucocorticoidi stimolano la glicogenogenesi, favoriscono la produzione di glucosio dal catabolismo proteico ed inibisconto la captazione di quest'ultimo da parte delle cellule adipose con consequenziale aumento della lipolisi. In ogni caso lo stimolo alla produzione di
    insulina correlato alla glicogenogenesi annulla l'effetto lipolitico facendo in modo che il bilancio finale sia correlato ad un aumento dei depositi di grasso.
    Sebbene queste sostanze stimolino la sintesi di RNA e delle proteine l'effetto catabolico esercitato su queste ultime è di gran lunga superiore. Ovviamente tale situazione si verifica quando la concentrazione dei glucocorticoidi circolanti è superiore a quella fisiologica (quindi in caso di
    somministrazione) infatti oltre ad un aumentato catabolismo dei grassi, si riscontra un aumentato catabolismo della massa muscolare, della cute, del tessuto linfatico e dei tessuto connettivo;
    associata a queste situazioni è evidenziabile una demineralizzazione delle ossa con conseguenti manifestazioni di osteoporosi.
    Dal punto di vista terapeutico i glicocorticoidi vengono utilizzati per le loro accertate attività antinfiammatorie ed immunosoppressive; l'attività antinfiammatoria viene espletata attraverso l'inibizione della fosfolipasi A2, aumentando la concentrazione dei polimorfinucIeati neutrofili e
    diminuendo quella delle altre categorie in cui sono suddivisi i globuli bianchi. L'inibizione dell'attività della fosfolipasi A2 comporta una diminuzione della produzione di prostaglandine e di leucotrieni fattori determinanti l'instaurazione di un processo infiammatorio.
    Qualora applicati localmente i corticoidi provocano una vasocostrizione, con conseguente diminuzione della permeabilità dei vasi sanguigni capillari, e producendo come effetto finale una diminuzione del rilascio di istamina da parte dei granulociti basofili.
    Si tralasciano gli aspetti biochimici associati all'attività immunosoppressiva di questi farmaci in quanto non dInteresse per l'argomento in oggetto.
    Data l'enorme importanza che a tutt'oggi questi farmaci rivestono per la cura dell'infiammazione e di altri disordini immunitari appare ovvio che la ricerca scientifica sia stata indirizzata verso la realizzazione di molecole sintetiche più efficaci ed efficienti di quelle prodotte dall'organismo. I glucocorticoidi di sintesi, prodotti utilizzando acido colico come molecola basale, differiscono lievemente da quelli naturali, ed in particolare, le modificazioni apportate sono state indirizzate quasi esclusivamente ad aumentare l'emivita delle sostanze stesse lasciando inalterate le attività biochimiche espletate.





    e' un copia incolla sia chiaro eh
    Perle !!!

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    • corlis1
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      #17
      Corticosteroidi

      I corticosteroidi (detti anche corticoidi o corticosurrenalici), sono ormoni di tipo steroideo, cioe’ derivanti dal nucleo basilare del colesterolo e sintetizzati nella corteccia surrenale. In base all’attività biologica, questi ormoni possono essere suddivisi in tre categorie prodotte in zone distinte della corteccia: glicoattivi (cortisolo e corticosterone), mineraloattivi (aldosterone e desossicorticosterone, o DOC), androgeni (deidroepiandrosterone, o DHEA, androstenedione e testosterone). La secrezione dei mineraloattivi è sotto il controllo del sistema renina-angiotensina, mentre la regolazione per le altre due categorie è dipendente dall’ormone ipofisario ACTH. I corticosteroidi circolano nel sangue legati a globuline (proteine) di produzione epatica; praticamente sono metabolizzati dal fegato, dopo essere stati resi idrosolubili tramite il contatto con acido glucuronico, e sono infine escreti dal rene. Questi ormoni vengono prodotti, in condizioni fisiologiche, secondo un ritmo circadiano caratterizzato dalla massima produzione nelle prime ore del mattino nell’uomo mentre la sera per i felini.

      Attività biologica

      Le azioni fisiologiche dei corticosteròidi sono molteplici: 1) i glicoattivi influenzano il metabolismo glicidico, inibendo l’utilizzazione del glucosio da parte dei tessuti e stimolando la gluconeogenesi; Questi (cortisolo e corticosterone) hanno proprietà antinfiammatorie e antiallergiche e vengono prodotti dall’organismo stesso in momenti di particolare stress. 2) I mineraloattivi (aldosterone e desossicorticosterone) agiscono sull’equilibrio idrosalino promuovendo, a livello renale, l’escrezione di potassio e il riassorbimento di sodio e acqua, con tendenza ad un pericoloso innalzamento della pressione arteriosa. 3) gli androgeni influenzano la riproduzione.

      Tra le condizioni patologiche che interessano la secrezione dei corticosteroidi sono da ricordare la sindrome di Addison, la sindrome di Cushing, la sindrome di Conn e la sindrome adrenogenitale. In terapia vengono utilizzati corticosteroidi naturali, con la stessa struttura di quelli secreti fisiologicamente dalle ghiandole surrenali, oppure corticosteroidi sintetici (vedi cortisonici), modificati a livello di alcuni gruppi e resi più potenti per attività biologica e durata di azione. Vengono prescritti in malattie infiammatorie o allergiche in associazione con altri farmaci in patologie debilitanti di varia origine, e nella terapia delle endocrinopatie. Esistono controindicazioni all’uso dei corticosteroidi per la loro tendenza a provocare ulcera peptica, osteoporosi, ipertensione e alterazioni del metabolismo glicidico. Effetti collaterali che possono trasformarsi in vere e proprie patologie come le tre sindromi sopra citate, in particolar modo quella teorizzata da Cushing

      I principali cortisonici sono i seguenti:

      prednisolone
      betametasone
      cortisone acetato
      deflazacort
      desametasone
      idrocortisone
      metilprednisolone

      Il prednisolone ha una attività glucocorticoide ed è il corticosteroide più usato per bocca e ineizione per indurre un effetto soppressivo a lungo termine. Il betametasone e il desametasone hanno un’attività glucocorticoide alta e una insignificante attività mineralcorticoide. Ciò li rende adatti soprattutto nel caso di terapia ad alto dosaggio in condizioni in cui la ritenzione di liquidi potrebbe essere un pericolo (come nel caso di edema). Il betametasone e il desametasone hanno anche una lunga durata d’azione e ciò, associato alla loro carenza di azione mineralcorticoide, li rende adatti soprattutto nei casi che richiedono la soppressione della corticotropina (per esempio iperplasia surrenale). Alcuni elementi del betametasone esercitano un effetto topico più marcato (per esempio sulla pelle e polmoni) rispetto alla somministrazione per bocca; vengono utilizzati per ottenere effetti topici e ridurre al minimo gli effetti collaterali sistemici (per esempio per applicazioni cutanee e inalazioni per l’asma). Il deflazacort è un corticosteroide di recente introduzione che ha un’alta attività glucocorticoide ma deriva dal prednisolone. Sembra che sui gatti abbia un minore influenza a livello di effetti collaterali ma ci sono ancora pochi studi per confermarlo.

      Svantaggi dei corticosteroidi

      Un dosaggio troppo alto o un uso prolungato possono aumentare in modo esagerato alcune delle normali azioni fisiologiche dei corticosteroidi, causando effetti collaterali mineralcorticoidi e glucocorticoidi.

      Gli effetti collaterali mineralcorticoidi includono ipertensione, ritenzione di liquidi e di sodio e perdita di potassio. Sono soprattutto evidenti con il fludrocortisone, ma sono presentei anche con il cortisone, l’idrocortisone, la corticotropina e il tetracosactide. L’effetto mineralcorticoide è trascurabile con i glucocorticoidi ad alta attività, il betametasone e il desametasone, mentre compare solo in modo lieve con il metilprednisolone, il prednisolone e il triamcinolone.

      Gli effetti collaterali glucocorticoidi includono il diabete e l’osteoporosi. Quest’ultima rappresenta un pericolo soprattutto per i gatti anziani in quanto può determinare micro-fratture osteoporotiche; inoltre, la somministrazione di alte dosi è associata a necrosi vascolare. Possono verificarsi anche alterazioni mentali; può subentrare un grave stato di nervosismo, depressione o euforia. Può verificarsi anche atrofia muscolare. Esiste anche una relazione tra terapia corticosteroide e ulcera peptica (il potenziale vantaggio di preparazioni solubili o gastroresistenti allo scopo di ridurre il rischio è spesso inutile).
      Alti dosaggi di corticosteroidi possono causare la sindrome di Cushing, con immediate strie e alopecia; è in genere reversibile alla cessazione del trattamento, ma la dose deve essere sempre diminuita in modo molto graduale per evitare sintomi di insufficienza surrenalica. Nei gattini, la somministrazione di ingenti quantita’ di corticosteroidi può determinare un rallentamento della crescita anche per gli effetti dei corticosteroidi somministrati in gravidanza

      SOPPRESSIONE SURRENALICA

      La somministrazione prolungata di corticosteroidi può portare ad atrofia surrenalica che può persistere per mesi e anni dopo la sospensione della terapia. Attenzione: l’interruzione improvvisa dopo trattamenti a lungo termine può comportare insufficienza surrenalica, ipotensione e morte. La sospensione può associarsi a febbre, mialgie, artralgie, rinite, congiuntivite, noduli cutanei dolorosi e pruriginosi e perdita di peso.
      In caso di malattie gravi intercorrenti, traumi o interventi chirurgici, per compensare la ridotta risposta surrenalica che segue a trattamenti prolungati con corticosteroidi, è necessario aumentare temporaneamente la dose di questi ultimi o, se la terapia è già stata interrotta, reintrodurli. Pertanto, gli anestesisti devono sapere se un gatto sta assumendo o abbia assunto corticosteroidi per evitare una caduta precipitosa della pressione arteriosa durante l’anestesia o nell’immediato periodo post operatorio. In caso di operazione il veterinario deve stabilire uno schema terapeutico preciso nei 2 o 3 mesi che precedono l’intervento chirurgico.
      I proprietari di gatti in terapia a lungo termine con corticosteroidi dovrebbero sempre avvertire il veterinario per ridurre al minimo i rischi con in dettaglio il tipo di farmaco, il dosaggio e la durata del trattamento.

      INFEZIONI

      I trattamenti prolungati con corticosteroidi aumentano la predisposizione e la gravità delle infezioni; i sintomi clinici delle infezioni possono essere atipici. Le infezioni gravi, come le setticemie, possono raggiungere stadi avanzati prima di essere diagnosticate, possono svilupparsi o aggravarsi amebiasi o strongiloidiasi (escludere la presenza di queste infezioni prima del trattamento corticosteroideo nei pazienti a rischio o in quelli che presentano sintomi evocativi). Le infezioni oculari virali e micotiche possono essere aggravate. I segni di un’infezione fulminante comprendono polmonite, epatite e coagulazione intravascolare disseminata; l’esantema cutaneo non è il sintomo più rilevante. Solitamente i farmaci non vanno sospesi. Inutile dire che ci si deve rivolgere immediatamente ad un veterinario

      Trattamento

      Il dosaggio dei corticosteroidi varia in modo sensibile a seconda della malattia e del gatto. Se l'uso di un corticosteroide può salvare o prolungare la vita, come nel caso di dermatite, leucemia acuta, potrebbe essere necessario somministrare un alto dosaggio, in quanto le complicanze della terapia potrebbero essere meno gravi degli effetti della malattia stessa.
      Quando la terapia corticosteroidea a lungo termine viene usata per malattie croniche benigne, il danno prodotto dal trattamento può essere superiore alle invalidità causate dalla malattia. Per ridurre gli effetti collaterali, la dose di mantenimento dovrebbe essere tenuta al livello più basso possibile.
      Quando altri trattamenti con meno effetti collaterali siano inefficaci i corticosteroidi vengono usati per via locale nelle condizioni infiammatorie della cute. I corticosteroidi dovrebbero essere evitati o usati soltanto sotto stretto controllo di uno specialista nella psoriasi. I corticosteroidi vengono usati sia per via topica (per via rettale) sia per via sistemica (orale o endovenosa) nel trattamento della colite ulcerosa o nella malattia di Crohn. Può essere utilizzata l'attività mineralcorticoide del fludrocortisone per il trattamento dell'ipotensione posturale nella neuropatia autonomica diabetica.
      Sebbene in uno studio su umani siano state somministrate alte dosi di corticosteroidi tramite iniezione endovenosa nello shock settico, uno studio recente (in cui è stato usato metilprednisolone sodio succinato) non ha dimostrato l'efficacia e, inoltre, ha indicato una mortalità maggiore in alcuni sottogruppi di persone a cui è stata somministrata terapia corticosteroidea ad alto dosaggio. Tuttavia, è dimostrato che la somministrazione di basse dosi di idrocortisone e fludrocortisone è utile nei pazienti che soffrono di insufficienza surrenalica come conseguenza di uno shock settico.
      Il desametasone e il betametasome hanno scarsa o nessuna azione mineralcorticoide e la loro lunga durata d'azione li rende soprattutto adatti per la soppressione della secrezione di corticotropina nell'iperplasia surrenalica congenita in cui il dosaggio dovrebbe essere adattato alla risposta clinica e alla misurazione degli androgeni surrenali e del 17-idrossiprogesterone. Come per tutti gli altri glucocorticoidi, la loro azione soppressiva sull'asse ipotalamo-ipofisi-surrene è maggiore e più prolungata quando vengono somministrati la sera. Nella maggior parte dei soggetti normali, una dose singola di 1 mg di desametasone la sera, in base al peso, è sufficiente per inibire la secrezione di corticotropina per 24 ore. Questa è la base per il test notturno di soppressione con desametasone per la diagnosi della sindrome di Cushing.
      Il betametasone e il desametasone sono adatti anche nei casi in cui la ritenzione idrica costituirebbe un effetto indesiderato, come, per esempio, nel trattamento dell'edema cerebrale traumatico.
      Nelle reazioni da ipersensibilità acuta, come l'angioedema del tratto respiratorio superiore e lo shock anafilattico, i corticosteroidi sono indicati come aggiunta al trattamento di emergenza con adrenalina). In tali casi, potrebbe rendersi necessaria la somministrazione di idrocortisone (come sodio succinato) tramite iniezione endovenosa.
      I corticosteroidi vengono usati soprattutto per via inalatoria per il trattamento di emergenza di gravi attacchi asmatici.
      I corticosteroidi possono essere utili anche in situazioni come epatite cronica attiva e sarcoidosi; possono anche portare alla remissione dell'anemia emolitica acquisita) e di alcuni casi di sindrome nefrosica e di porpora trombocitopenica. I corticosteroidi possono migliorare la prognosi di gravi patologie quali il lupus eritematoso sistemico, l'arterite temporale e la panarterite nodosa; gli effetti del processo della malattia possono essere eliminati e i sintomi alleviati, ma la condizione sottostante non è curata, sebbene alla fine possa esservi una remissione. In genere in queste malattie si inizia la terapia con dosi piuttosto alte, e poi si riducono in rapporto al controllo della malattia. (immunosoppressione), (malattie reumatiche), (occhi,otite, rinite allergica)

      Gravidanza e allattamento

      Sulla base di un’indagine dei dati sulla sicurezza dei corticosteroidi somministrati per via sistemica usati in gravidanza e durante l’allattamento, il Committee on Safety of Medicines (per umani) ha tratto le seguenti conclusioni:
      • i corticosteroidi variano nella loro capacità di attraversare la placenta; il betametasone e il desametasone attraversano la placenta in modo rapido, mentre l’88% del prednisolone è inattivato quando attraversa la placenta;
      • non vi è alcuna prova che i corticosteroidi somministrati per via sistemica aumentino l’incidenza delle malformazioni congenite quali la palatoschisi o il labbro leporino;
      • quando la somministrazione viene prolungata o ripetuta durante la gravidanza, i corticosteroidi somministrati per via sistemica aumentano il rischio di ritardo di crescita intrauterino; non si ha prova di ritardo di crescita intrauterino in caso di trattamento a breve termine (per esempio trattamento profilattico per la sindrome da distress respiratorio neonatale);
      • ogni iposurrenalismo neonatale conseguente a una esposizione prenatale ai corticosteroidi in genere si risolve in modo spontaneo dopo la nascita e di rado ha valenza clinica;
      • il prednisolone passa in piccole quantità nel latte materno, ma è improbabile che bassi possano causare effetti sistemici nel neonato; i neonati dovrebbero essere controllati per la soppressione surrenalica se le madri assumono una dose maggiore.

      Somministrazione

      Laddove sia possibile, dovrebbe essere utilizzato un trattamento locale con pomate, iniezioni intrarticolari, inalazioni, gocce oculari, da preferirsi al trattamento sistemico. L’azione soppressiva di un corticosteroide sulla secrezione del cortisolo è minima se somministrato in singola dose alla sera. Per ridurre ulteriormente la soppressione dell’asse ipofisi-surrene, la dose totale di 2 giorni può, a volte, essere assunta in una dose singola a giorni alterni; la somministrazione a giorni alterni non ha dato risultati confortanti nel trattamento dell’asma. La soppressione dell’asse ipofisi-surrene può essere ridotta anche tramite una terapia intermittente a brevi cicli. In talune condizioni è possibile ridurre il dosaggio di corticosteroidi aggiungendo una piccola dose di un farmaco immunosoppressivo

      Interruzione della somministrazione di corticosteroidi

      Il Committee on Safety of Medicines (per umani) raccomanda di interrompere in modo graduale la somministrazione di corticosteroidi per via sistemica nei soggetti in cui è improbabile una recidiva della malattia e che:
      • abbiano di recente assunto cicli ripetuti (soprattutto se per un periodo più lungo di un mese)
      • abbiano assunto un breve ciclo nell’arco di un anno dalla fine della terapia a lungo termine;
      • presentino altre possibili cause di soppressione surrenalica;
      • abbiano ricevuto una dose ingente di prednisolone (o equivalente);
      • abbiano assunto dosi ripetute a breve tempo;
      • abbiano ricevuto un trattamento superiore a un emese
      I corticosteroidi somministrati per via sistemica possono essere interrotti in modo brusco nei pazienti in cui è improbabile una recidiva della malattia e che siano stati trattati per meno di 3 settimane e che non siano stati inclusi nel gruppo di pazienti sopra descritti.
      Durante l’interruzione dell’assunzione di corticosteroidi, il dosaggio può essere ridotto in modo rapido fino al dosaggio medio e poi ridotto in modo più lento. Potrebbe rendersi necessaria una valutazione della malattia durante la cessazione per assicurarsi che non si verifichi una recidiva.

      Dizionario

      •Antibatterici: eritromicina inibisce il metabolismo di metilprednisolone e probabilmente di altri corticosteroidi; rifamicine aumentano il metabolismo dei corticosteroidi (riduzione dell’effetto)
      Anticoagulanti: possibile variazione dell’effetto anticoagulante delle cumarine (alte dosi di corticosteroidi aumentano l’effetto anticoagulante)
      Antidiabetici: antagonismo dell’effetto ipoglicemizzante
      Antiepilettici: carbamazepina, fenitoina e primidone aumentano il metabolismo dei corticosteroidi (riduzione dell’effetto)
      Antimicotici: ketoconazolo inibisce il metabolismo di metilprednisolone e probabilmente di altri corticosteroidi; ketoconazolo aumenta la concentrazione plasmatica di mometasone per via inalatoria, ketoconazolo inibisce il metabolismo di metilprednisolone; aumento del rischio di ipocaliemia con amfotericina (evitare l’uso concomitante a meno che i corticosteroidi siano richiesti per controllare le reazioni); è possibile che itraconazolo inibisca il metabolismo di metilprednisolone; è possibile che desametasone riduca la concentrazione plasmatica di caspofungin (considerare l'aumento della dose di caspofungin)
      Antipertensivi vasodilatatori: antagonismo dell’effetto ipotensivo di idralazina, minoxidil e nitroprussiato
      Antivirali: possibile riduzione della concentrazione plasmatica di indinavir, lopinavir e saquinavir con desametasone; è possibile che ritonavir aumenti la concentrazione plasmatica di desametasone, prednisolone e probabilmente di altri corticosteroidi; è possibile che ritonavir aumenti la concentrazione plasmatica di fluticasone intranasale
      Aprepitant: inibizione del metabolismo di desametasone e metilprednisolone (ridurre la dose di desametasone e metilprednisolone)
      Barbiturici: aumento del metabolismo dei corticosteroidi
      Betabloccanti: antagonismo dell’effetto ipotensivo dei betabloccanti
      Bloccanti del neurone adrenergico: antagonismo dell’effetto ipotensivo
      Calcioantagonisti: antagonismo dell’effetto ipotensivo
      Ciclosporina: aumento della concentrazione plasmatica di ciclosporina con metilprednisolone a dosi alte (rischio di convulsioni); ciclosporina aumenta la concentrazione plasmatica di prednisolone
      Citotossici: aumento del rischio di tossicità ematologica con metotrexato
      Clonidina: antagonismo dell’effetto ipotensivo
      Diazossido: antagonismo dell’effetto ipotensivo
      Diuretici: antagonismo dell’effetto diuretico; acetazolamide, diuretici dell’ansa e tiazidi aumentano il rischio di ipocaliemia
      Estrogeni: i contraccettivi orali aumentano la concentrazione plasmatica dei corticosteroidi
      Farmaci anti ulcera peptica: carbenoxolone aumenta il rischio di ipocaliemia
      Glicosidi cardiaci: aumento del rischio di ipocaliemia con corticosteroidi
      Metildopa: antagonismo dell’effetto ipotensivo
      Mifepristone: può essere ridotto l’effetto dei corticosteroidi (inclusi gli steroidi per via inalatoria) per 3-4 giorni dopo mifepristone
      Moxonidina: antagonismo dell’effetto ipotensivo
      Nitrati: antagonismo dell’effetto ipotensivo
      Simpaticomimetici: aumento del rischio di ipocaliemia quando i corticosteroidi sono somministrati con alte dosi di agonisti beta 2; efedrina aumenta il metabolismo del desametasone
      Somatropina: i corticosteroidi possono inibire l'effetto di stimolo sulla crescita
      Teofillina: aumenta il rischio di ipocaliemia
      Vaccini: alte dosi di corticosteroidi indeboliscono l’efficacia dei vaccini; evitare l’uso concomitante
      Le interazioni sono rare per i corticosteroidi usati per via topica (tra cui inalazione) ma la massima attenzione va fatta anche per questa tipologia

      L'effetto diabetogeno

      L'effetto diabetogeno è una delle caratteristiche più importanti correlate ad una terapia cortisonica e per effetto diabetogeno s'intende un effetto iperglicemizzante, ossia, che comporta una elevazione della glicemia. E’ risaputo da tempo che i corticosteroidi si comportano come degli antagonisti dell'insulina, provocando un innalzamento della glicemia e, beninteso, in un gatto già diabetico, un netto ed immediato aggravamento dell'equilibrio glico-metabolico e quindi, in parole povere, un peggioramento del diabete stesso. I meccanismi che entrano in linea di conto sono diversi, ma in primo luogo, la somministrazione di cortisonici provoca una diminuzione della sensibilità all'insulina, ossia una insulino-resistenza per cui il fabbisogno d'insulina aumenta. Lo spettro dell'insensibilità all'insulina si esplica con meccanismi diversi che avvengono in sedi diverse:

      A livello del fegato:

      i corticosteroidi stimolano la neoglucogenesi, ossia la formazione di glucosio, tramite una induzione enzimatica, a partire dalle proteine. Esiste quindi una iperproduzione di glucosio a scapito del capitale proteico, che dal fegato si riversa nel torrente circolatorio.

      A livello dei muscoli:

      il cortisone ed i suoi derivati bloccano l'azione dell'insulina, sia a livello ricettoriale, sia post-ricettoriale, un bloccaggio che impedisce la penetrazione delle molecole di glucosio all'interno delle cellule, molecole che si accumulano nel torrente circolatorio, favorendo l'iperglicemia e creando cosi una vera insulino-resistenza.

      A livello del tessuto adiposo:

      i cortisonici favoriscono la lipolisi che comporta una eccessiva produzione di acidi grassi. Questi ultimi, a loro volta, bloccano l'azione dell'insulina (si parla di lipotossicità) con relativo aumento della glicemia.
      Nel gatto diabetico, di tipo 1 e/o di tipo 2, quest'accentuata produzione di glucosio si ripercuote immediatamente con un aggravamento dell'equilibrio glicometabolico ossia con l'apparizione di picchi iper glicemici importanti che necessitano un aggiustamento della terapia, sia con l'aumento delle dosi d'insulina che con una dieta specifica. Questa disregolazione tende a scomparire appena si cessa la terapia, lasciando talvolta qualche strascico anche per alcuni giorni, dopo la cessazione.

      Nell'individuo normale non-diabetico, una modica dose di corticosteroidi è sufficiente per indurre un aumento della glicemia:
      • sia per l'apparizione dell'insulino-resistenza
      • sia per l'aumentata produzione di glucosio da parte del fegato
      • sia per la mancata utilizzazione del glucosio a livello muscolare
      Tuttavia, con delle riserve insuliniche intatte, il gatto normale riesce a compensare l'effetto diabetogeno dei corticosteroidi aumentando la secrezione della sua insulina e pertanto le variazioni della glicemia rimangono relativamente modeste. Dopo la soppressione del cortisone, si assiste ad un rapido ricupero funzionale verso la normalità.
      Perle !!!

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      • alexguzz
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        #18
        ottimo Corlis, la mia non era una polemica sia ben chiaro, era solo curiosità perchè questa cosa non mi tornava, ora mi è chiara, grazie grande.
        capolavoro di GABRIELE81
        Grazie,grazie,grazie. Hai sconvolto le costruzioni dogmatiche attorno al concetto di "Immondità". E' roba dell'altro mondo, specie quando ti ergi a novello maestro di vita Do Nascimento. Inoltre ti ricostruisco alcuni accadimenti: la tua miss padania si fa trapanare da messer gran cefalo "pensando a te", però evidentemente "pensando a te" (c.d. scopate alla Bam) gli vien voglia di assaggiare ancora una volta il robusto mattarello del 27enne...

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        • Eagle
          Bodyweb Member
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          #19
          Se fai cortisone (+ quellaltro che ha una azione più mineralcorticoide) a dosaggi sostitutivi NON hai nessun effetto collaterale da cortisonici.

          ANZI, potrebbe essere che in caso di situazioni di stress molto importante (malattie serie con febbre alta, interventi chirurgici, traumi seri, etc) tu debba AUMENTARE i dosaggi, altrimenti si che rischi di stincare (rischio peraltro remoto, a meno di situazioni veramente gravi).

          Per l'allenamento sei, sto ragionando a livello più che teorico, diciamo fisio-filosofico , più fortunato della persona normale, perchè non hai gli aumenti di cortisone da allenamento ... te li puoi gestire tu ... d'altro canto, se l'allenamento è molto intenso e/o prolungato, può essere che tu patisca un pochino..

          Per la creatina non ci sono problemi, usala pure come una persona normale.

          Eagle
          Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

          NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
          kluca64@yahoo.com

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          • pingu d'assalto
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            #20
            Originariamente Scritto da Eagle Visualizza Messaggio
            Se fai cortisone (+ quellaltro che ha una azione più mineralcorticoide) a dosaggi sostitutivi NON hai nessun effetto collaterale da cortisonici.

            ANZI, potrebbe essere che in caso di situazioni di stress molto importante (malattie serie con febbre alta, interventi chirurgici, traumi seri, etc) tu debba AUMENTARE i dosaggi, altrimenti si che rischi di stincare (rischio peraltro remoto, a meno di situazioni veramente gravi).

            Per l'allenamento sei, sto ragionando a livello più che teorico, diciamo fisio-filosofico , più fortunato della persona normale, perchè non hai gli aumenti di cortisone da allenamento ... te li puoi gestire tu ... d'altro canto, se l'allenamento è molto intenso e/o prolungato, può essere che tu patisca un pochino..

            Per la creatina non ci sono problemi, usala pure come una persona normale.

            Eagle
            Condivido per buona parte quello che dici, ma per esperienza aggiungo alcune osservazioni: la ritenzione di liquidi è notevolmente aumentata dall'inizio della terapia, con scomparsa dell'evidenza muscolare sul punto vita; la glicemia è aumentata nel corso della stessa terapia, pur continuando a seguire una dieta low carb; tendo a mantenere più facilmente la massa muscolare, ma mi è quasi impossibile definirmi sotto 8-9% di bf.; allenamenti heavy spesso mi causano nel serale forti crampi da sforzo (dovuto al bassi livelli elettrolititici e al cpk altissimo, almeno credo).
            Grazie dell'intervento
            Originariamente Scritto da PrinceRiky
            una volta un noto utente di bodyweb ha cagato una tab di bcaa intera. non chiedermi come se ne sia accorto.
            Originariamente Scritto da PrinceRiky
            in zona trieste è molto conosciuto
            Originariamente Scritto da PrinceRiky
            io lo faccio fare in farmacia (cioè lo compro già fatto - lo fanno senza il mio permesso), uno shampoo che lava per affinità

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            • Eagle
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              #21
              Originariamente Scritto da pingu d'assalto Visualizza Messaggio
              Condivido per buona parte quello che dici, ma per esperienza aggiungo alcune osservazioni: la ritenzione di liquidi è notevolmente aumentata dall'inizio della terapia, con scomparsa dell'evidenza muscolare sul punto vita; la glicemia è aumentata nel corso della stessa terapia, pur continuando a seguire una dieta low carb; tendo a mantenere più facilmente la massa muscolare, ma mi è quasi impossibile definirmi sotto 8-9% di bf.; allenamenti heavy spesso mi causano nel serale forti crampi da sforzo (dovuto al bassi livelli elettrolititici e al cpk altissimo, almeno credo).
              Grazie dell'intervento

              Con una terapia sostitutiva NON riesci a simulare perfettamente le variazioni naturali che il cortisolo e l'aldosterone avrebbero in risposta ai vari stimoli ed inibizioni.

              Quindi il compromesso è una terapia che ti mantenga in salute senza particolari sides.

              Per essere tirati ed enormi spesso non è la salute che si mette al primo posto. COMUNQUE, se avessi un professionista (medico) che ti seguisse in tale esperimento, potresti certamente giocare con le dosi in modo da mimare più da vicino quelle che ti occorrono per migliorare dal punto di vista bb SENZA perdere il salute.

              Come li fai i controlli sui dosaggi?
              Con gli esami del sangue o anche con altri parametri?
              Ovvio che il mineralcorticoide ti da ritenzione idrica, ad esempio ...


              Eagle
              Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

              NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
              kluca64@yahoo.com

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              • pingu d'assalto
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                #22
                Originariamente Scritto da Eagle Visualizza Messaggio
                Con una terapia sostitutiva NON riesci a simulare perfettamente le variazioni naturali che il cortisolo e l'aldosterone avrebbero in risposta ai vari stimoli ed inibizioni.

                Quindi il compromesso è una terapia che ti mantenga in salute senza particolari sides.

                Per essere tirati ed enormi spesso non è la salute che si mette al primo posto. COMUNQUE, se avessi un professionista (medico) che ti seguisse in tale esperimento, potresti certamente giocare con le dosi in modo da mimare più da vicino quelle che ti occorrono per migliorare dal punto di vista bb SENZA perdere il salute.

                Come li fai i controlli sui dosaggi?
                Con gli esami del sangue o anche con altri parametri?
                Ovvio che il mineralcorticoide ti da ritenzione idrica, ad esempio ...


                Eagle
                Diciamo che sono molto contento del fatto di essere tornato in salute e di potermi allenare con buoni risultati, ma sai com'è non si è mai felici abbastanza del proprio fisico. Comunque, eseguo una visita di controllo ogni tre/quattro mesi e faccio i prelievi ematici ogni due, con particolare riguardo a CPK, ormoni tiroidei, sodio, potassio,calcio e piastrine. Sono arrivato a questi dosaggi con vari tentativi dell'endocrinologa e passando per l'utilizzo (deprimente per il mio fisico, stavo per esplodere epr la ritenzione di liquidi) con il deltacortene.
                Originariamente Scritto da PrinceRiky
                una volta un noto utente di bodyweb ha cagato una tab di bcaa intera. non chiedermi come se ne sia accorto.
                Originariamente Scritto da PrinceRiky
                in zona trieste è molto conosciuto
                Originariamente Scritto da PrinceRiky
                io lo faccio fare in farmacia (cioè lo compro già fatto - lo fanno senza il mio permesso), uno shampoo che lava per affinità

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                • corlis1
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                  • Send PM

                  #23
                  ma quindi si potrebbe ipotizzare che pingu non soffrira' mai di cortisolo elevato?
                  Perle !!!

                  Commenta

                  • alexguzz
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                    #24
                    Originariamente Scritto da corlis1 Visualizza Messaggio
                    ma quindi si potrebbe ipotizzare che pingu non soffrira' mai di cortisolo elevato?
                    solo se i medici sbagliano il dosaggio in eccesso, un pò come succede con l'eutirox, penso.
                    capolavoro di GABRIELE81
                    Grazie,grazie,grazie. Hai sconvolto le costruzioni dogmatiche attorno al concetto di "Immondità". E' roba dell'altro mondo, specie quando ti ergi a novello maestro di vita Do Nascimento. Inoltre ti ricostruisco alcuni accadimenti: la tua miss padania si fa trapanare da messer gran cefalo "pensando a te", però evidentemente "pensando a te" (c.d. scopate alla Bam) gli vien voglia di assaggiare ancora una volta il robusto mattarello del 27enne...

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                    • corlis1
                      Cialis abuser
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                      #25
                      Originariamente Scritto da alexguzz Visualizza Messaggio
                      solo se i medici sbagliano il dosaggio in eccesso, un pò come succede con l'eutirox, penso.
                      sarebbe interessante fare esperimenti ...
                      Perle !!!

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                      • Eagle
                        Bodyweb Member
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                        #26
                        Originariamente Scritto da corlis1 Visualizza Messaggio
                        ma quindi si potrebbe ipotizzare che pingu non soffrira' mai di cortisolo elevato?

                        diciamo che però è difficile che un medico scelga di tenerti il cortisolo (tramite il cortone acetato orale) al limite del basso ... piuttosto va sul sicuro e lo tiene un pochino più alto, così non rischi niente, per la salute, ma per il bb parti male ...

                        Lo stesso per i mineralcorticoidi ...

                        Questo perchè NON essendoci la possibilità di picchi al bisogno TUTTO deve essere affidato a quelle due somministrazioni quotidiane ... dato che non tutti i giorni sono uguali ... presumo che si tenga qualche margine di sicurezza ...
                        Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

                        NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
                        kluca64@yahoo.com

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                        • pingu d'assalto
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                          #27
                          Originariamente Scritto da corlis1 Visualizza Messaggio
                          sarebbe interessante fare esperimenti ...
                          mi offro come cavia da laboratorio
                          Originariamente Scritto da PrinceRiky
                          una volta un noto utente di bodyweb ha cagato una tab di bcaa intera. non chiedermi come se ne sia accorto.
                          Originariamente Scritto da PrinceRiky
                          in zona trieste è molto conosciuto
                          Originariamente Scritto da PrinceRiky
                          io lo faccio fare in farmacia (cioè lo compro già fatto - lo fanno senza il mio permesso), uno shampoo che lava per affinità

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                          • pingu d'assalto
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                            #28
                            Originariamente Scritto da Eagle Visualizza Messaggio
                            diciamo che però è difficile che un medico scelga di tenerti il cortisolo (tramite il cortone acetato orale) al limite del basso ... piuttosto va sul sicuro e lo tiene un pochino più alto, così non rischi niente, per la salute, ma per il bb parti male ...

                            Lo stesso per i mineralcorticoidi ...

                            Questo perchè NON essendoci la possibilità di picchi al bisogno TUTTO deve essere affidato a quelle due somministrazioni quotidiane ... dato che non tutti i giorni sono uguali ... presumo che si tenga qualche margine di sicurezza ...
                            dopo quattro anni di terapia, io e la mia specialista abbiamo (forse) trovato un dosaggio ragionevole per il mio benessere fisico e la mia passione per i pesi. Sono partito con un dosaggio più basso di quello odierno, ma ero sempre stanco e avevo frequenti crampi (dolorosissimi, mi prendevano quadricipiti e bicipiti femorali della stessa gamba, da impazzire), poi mi hanno dato il deltacortene (prednisone) e mi sono gonfiato a dismisura di liquidi, indi siamo tornati al cortone e con vari tentativi, oggi sto abbastanza bene. Non è più come un tempo, l'addome è sepolto, ma riesco ad allenarmi bene (ieri gambe e le ho così indolenzite che quasi ho la nausea) e, cosa assai più rimarchevole, sono vivo
                            Originariamente Scritto da PrinceRiky
                            una volta un noto utente di bodyweb ha cagato una tab di bcaa intera. non chiedermi come se ne sia accorto.
                            Originariamente Scritto da PrinceRiky
                            in zona trieste è molto conosciuto
                            Originariamente Scritto da PrinceRiky
                            io lo faccio fare in farmacia (cioè lo compro già fatto - lo fanno senza il mio permesso), uno shampoo che lava per affinità

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                            • pingu d'assalto
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                              • Aug 2007
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                              #29
                              per nemesi78

                              ciao Doc, ho visto che sei in nel forum stamane...se hai qualcosa da aggiugere o rettificare sul 3ed, te ne sarei grato
                              Originariamente Scritto da PrinceRiky
                              una volta un noto utente di bodyweb ha cagato una tab di bcaa intera. non chiedermi come se ne sia accorto.
                              Originariamente Scritto da PrinceRiky
                              in zona trieste è molto conosciuto
                              Originariamente Scritto da PrinceRiky
                              io lo faccio fare in farmacia (cioè lo compro già fatto - lo fanno senza il mio permesso), uno shampoo che lava per affinità

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                              • gianba85
                                Bodyweb Advanced
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                                #30
                                pingu,una domanda,prima che ti venisse diagnosticata la malattia,ti allenavi?se si,come ti sentivi a fine allenamento?

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