testimonianza aas nuotatrice anni 70

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  • Ninniki
    Bodyweb Advanced
    • Feb 2002
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    • Near Palermo
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    #31

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    • The_machine
      Bodyweb Senior
      • Nov 2004
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      #32
      Originariamente Scritto da maurox Visualizza Messaggio
      per te "" la spinta di Archimede "e' il titolo di un porno gay vero ?
      Si, ma è anche vero che f=ma e quindi se pesi di più fatichi di più a fare certi muovimenti, oltretutto con l'aumento del volume varia anche l'areodinamicità del corpo....certo che gli svantaggi elencati vengono polverizzati dall'aumento della qualità muscolare e quindi forza, potenza espressa...ma diciamo che esiste anche una soglia perchè se metti uno con rapporto peso/altezza e qualità muscolare da mr olympia e lo fai nuotare anche da allenato non va da nessuna parte.

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      • TheSith
        Bodyweb Advanced
        • Mar 2006
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        #33
        Che c'èntra un Mr olympia con un nuotatore...
        I BBers si costruiscono i muscoli con i pesi,che alla lunga ledono su nervi e articolazioni,inficiando le capacità di movimento(basta vedere la goffaggine di un BBers che partecipa al mr olympia),che è fondamentale in uno sport come il nuoto che è aerobico.
        Invece la massa che prende il nuotatore,pur con l'ausilio di doping,è tutta massa "funzionale" alla sua attività,dato che i muscoli li esercita sbracciando nell'acqua e non sollevando bilancieri e manubri;e direi che è evidente,dato che i nuotatori generalemtne oltre ad avere una struttura slanciata e armonica,accumulano tutto su spalle petto e dorso,che sono i muscoli fondamentali nel nuoto,difatti spesso hanno braccia piuttosto secche rispetto al resto,e addome definitissimo..

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        • l'osservatore
          Bodyweb Senior
          • May 2005
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          #34
          ti assicuro che con il doping anche senza fare sport aumenti la massa muscolare


          lo dicono studi

          e poi basta che prendi un uomo ed una donan che nn fanno niente


          l'uomo ha più muscoli e meno grasso mediamente

          figurati con dei grossi cicli

          i culturisti si gonfirebbero pure facndo le flessioni

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          • max_power
            Low-Carb Moderator
            • Dec 2000
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            • Torino
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            #35
            Originariamente Scritto da l'osservatore Visualizza Messaggio


            l'uomo ha più muscoli e meno grasso mediamente
            Insomma , alcune volte vedo coppiette dove lei è un figurino, lui è alto 1.90 per 54 kg bagnato, soprattutto ora in estate si intravede il braccio di lei che è più grosso di quello di lui
            Max_power, The Sicilian Rock

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            • Manx
              Pornotrainer SdS ("Mezzo-morto") - Arrivederci Bud. R.I.P
              • Feb 2005
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              • Un tempo e per tanto tempo in Germania...
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              #36
              Originariamente Scritto da **ACHILLES**82** Visualizza Messaggio
              Mai vi assicuro, mai mia figlia Jennifer praticherà sport d'alto livello. Ha sei anni e, finché vivrà con me, le impedirò la competizione d'alto livello, qualunque sia il Paese in qui vivremo. Comincia così, con queste parole durissime, l'intervista raccolta da Serge Bressan per il settimanale francese “L'express”. A parlare è una giovane e avvenente ragazza di 27 anni che vive a Vienna e che anche gli esperti di nuoto stenterebbero a identificare: eppure si tratta della prima donna capace di scendere sotto il minuto nei 100 farfalla, la tedesca est Christiane Knacke. Il suo, nel 1977, fu un record del mondo che fece rumore, ma da allora è molto cambiata. “Non accuso lo sport , amo il nuoto: accuso un sistema”, dice.

              Christiane vive a Vienna e ha accettato di raccontare la sua storia: una pesantissima denuncia del “doping di Stato”. “All'età di 10 anni mi allenavo due ore al giorno. A 12 anni due allenamenti quotidiani: nuotavamo più di 10 km al giorno. La scuola? Come tutte le ragazze nelle mie condizioni ero in ritardo sui miei coetanei, ma che importava! Lo avevano tanto ripetuto anche ai miei genitori: Con lo sport la vita sarà più facile, potrà viaggiare, avere vestiti nuovi”.

              “A 13 anni sono seconda ai campionati nazionali giovanili. I miei genitori allora devono firmare un formulario nel quale si impegnano affinché nessun membro della famiglia, compresa io stessa, abbia il minimo contatto con l'Ovest. Tutti i giorni in piscina mi ritrovo al fianco dei componenti la squadra olimpica. Il mio corpo di bambina cambia, prende presto forma, ma non mi pongo domande vedendo campioni diventare tanto forti. L'allenatore ci dà compresse di vitamine e proteine, afferma. Ne dobbiamo ingoiare tante che talvolta ne gettiamo via una parte nei bagni della piscina”.

              “Il 28 Agosto 1977, alle 15 e 48’, a Berlino Est, nel corso di un incontro con gli USA batto il mondiale dei 100 farfalla: con 59’’78 sono la prima donna a scendere sotto il minuto. Credo ancora di non aver preso il benché minimo prodotto dopante. Soltanto vitamine e proteine che mi dà l'allenatore Rolf Glaser. E, ogni tanto, vengo sottoposta a sedute di stimolazione muscolare elettrica. Dopo il record però mi fanno aumentare le distanze nuotate in allenamento: più di 20 Km. al giorno. Glaser mi ripete: “Devi migliorarti; gli stranieri capitalisti fanno ricorso al doping”. Poi un giorno mi dice, dandomi altre pillole: “Per rigenerare più alla svelta il tuo organismo. Se non le prendi non nuoterai più. Sulle confezioni non c'era scritto nulla”.

              “Tutti questi prodotti li prendo perché mi vengono dati dal mio allenatore ed ho fiducia. Per me è diventato quasi altrettanto importante di mio padre. Ogni giorno prendo la mia dose di steroidi: da 10 a 15 pillole. Mi fanno una puntura, saprò poi che era un misto di cortisone e procaina, un analgesico. Due volte alla settimana mi viene fatta una perfusione: il liquido è talvolta trasparente, talvolta bianco come il latte. Sul flacone c'è scritto: “glucosio”. Con questo regime in meno di un anno sono ingrossata di 15 chili. Per 1.63 di altezza sono passata da 50 chili a 14 anni ai 65 dei 16 anni. E ci viene ripetuto: “dovete sapere cosa volete essere: ragazze normali o sportive d'alto livello. Ma se siete qui è perché avete già scelto”. Ed è vero che se mi vergogno del mio nuovo corpo, così gonfiato, se mi sento troppo pesante, continuo ugualmente a prendere questi prodotti, perché lo sport è il solo mezzo che conosco per poter viaggiare, per uscire dalla Germania Est”.

              “Nel 1978 anno dei mondiali, sono tra le prime del mondo, ma poco prima della manifestazione vengo spedita vicino a Dresda, a Kreischa, sede dell'istituto medico sportivo. Ci ritrovo Petra Thumer, olimpionica del 1976. Anche lei è stata sottoposta a controlli antidoping “preventivi”, dato che ora anche gli steroidi sono rintracciabili: risultiamo positive nonostante abbiamo smesso di assumere steroidi da molti giorni. Siamo costrette a saltare i mondiali di Berlino Est. Abbiamo certamente preso troppe pillole. Ci spiegano che dobbiamo essere “ripulite”. Ci viene detto che le medicine che avevamo preso non vanno più bene. Restiamo 137 giorni a Kreischa. I medici fanno esperimenti su di noi. Vogliono sapere perché restano ancora tracce nelle nostre urine e come fare per eliminarle o nasconderle. È stato là che ho cominciato veramente a preoccuparmi. Ma se reagisci perdi tutti i privilegi: studi, appartamento... Per questo ho continuato”.

              “Nel 1980 prendo parte all'Olimpiade di Mosca e finisco terza nei 100 farfalla. Poco dopo devo essere operata al gomito destro. Gli steroidi hanno impoverito di calcio l'osso: è come un cristallo. Oggi, dopo 3 operazioni, è di plastica. Avevano provato con supporti metallici, ma si rompeva lo stesso. Mi hanno dato narcotici per sopportare i dolori, mi hanno prelevato midollo spinale...”

              “Nel 1983, due anni dopo il mio ritiro sportivo, nasce mia figlia. Non ha ancora 6 mesi, quando cade dalla carrozzina: ha un grande ematoma, grida, ha dei crampi. È ricoverata d'urgenza. Due settimane dopo i medici mi spiegano che non ha nulla di grave. Nessuna lesione, nessun tumore. Ma ha anche la febbre: anche più di 40°. Nel giugno 1984 devo lasciarla in ospedale. Per 18 mesi lotterà tra la vita e la morte. Un giorno l'assistente del professore che la cura mi spiega che Jennifer non ha sofferto a causa della caduta ma di squilibri ormonali. Anche lui è stato sportivo d'alto livello e dice: “Nulla di stupefacente visto tutto ciò che hai ingerito quando nuotavi”. La mia Jennifer era figlia del doping. In quell'anno due mie compagne, Barbara Krause e Andrea Pollak, erano pure incinte. Andrea ha fatto un aborto spontaneo al 5° mese, a Barbara il bimbo è nato con un piede deforme e 3 anni più tardi ne ha avuto un altro con la stessa malformazione. Così ho saputo che eravamo state cavie da laboratorio”.

              “Più tardi un vecchio campione di ginnastica diventato medico mi ha spiegato che i problemi miei, di Barbara e Andrea non erano isolati. Altre atlete hanno messo al mondo bimbi deformi. E ciclisti sposati con donne non sportive hanno figli con malformazioni o ritardati. Oggi ho ritrovato il mio corpo: mi ci sono voluti 8 anni per perdere 15 chili, ma sono sicura che dentro di me gli steroidi vivono ancora. Ho paura. Temo anche che tali vergogne esistano non soltanto in Germania Est. All'Ovest non credo che si arrivi a toccare anche i bambini, non ancora, ma chi lo sa?... Il caso Johnson ha dimostrato che a un campione come lui si rimprovera d’essersi fatto scoprire. Ebbene, noi non abbiamo avuto questa fortuna...”.
              Non è certo una novità... non hai mai sentito di atlete (pesiste, lanciatrici...) dei paesi del blocco comunista, che a forza di ormoni e doping abominevole a fine carriera hanno cambiato sesso perché praticamente erano state trasformate in uomini?

              SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
              Anarco-Training
              M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
              No mental :seg: Crew
              Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
              I.O.M Jesi & Vallesina

              Le domande dell'aspirante bidibolder
              Originariamente Scritto da TONY_98
              Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
              Originariamente Scritto da Perineo
              vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
              Originariamente Scritto da Spratix
              C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
              Fai da te - Il tagliando
              Originariamente Scritto da erstef
              Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
              Disagio alimentare & logistica bidibolder
              Originariamente Scritto da Gianludlc17
              se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
              Estetica rulez
              Originariamente Scritto da 22darklord23
              la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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              • The_machine
                Bodyweb Senior
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                #37
                Però non sapevo delle malformazioni nella prole, capita anche ai bb che assumono?

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                • max_power
                  Low-Carb Moderator
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                  #38
                  Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                  Però non sapevo delle malformazioni nella prole, capita anche ai bb che assumono?
                  Potrebbero avere effetti teratogeni, anche se non sono sicuro di questa affermazione.
                  Max_power, The Sicilian Rock

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                  • l'osservatore
                    Bodyweb Senior
                    • May 2005
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                    #39
                    x nn parlare dei problemi al cuore

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                    • knymed
                      Bodyweb Member
                      • Feb 2006
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                      #40
                      Steroidi per tutti

                      voglio aggiungere questo articolo che ho trovato su http://www.ecplanet.com/canale/salut.../ecplanet.rxdf


                      è molto interessante, lo metto qui per non creare un nuovo 3d

                      Steroidi per tutti

                      di: Alessio Mannucci
                      I greci avevano i loro dei e i loro eroi. Noi post-moderni abbiamo i nostri titani artificiali. Friedrich Nietzsche l'aveva spiegato nel 1883: “Ogni cultura necessita del suo übermensch (l'oltre-uomo) per rendersi immortale e farci sentire orgogliosi della nostra umanità”. Nello sport, l'oltre-uomo è stato sempre considerato uno “scherzo della natura”: Sandy Koufax, con le sue lunghe e innaturali braccia; Muhammad Ali, con la sua combinazione di taglia e velocità; Michael Jordan, con i suoi salti prodigiosi.

                      Con l'esplosione degli sport olimpici professionistici, la richiesta di eroi sovrumani si è fatta sempre più impellente: oggi, come non mai, la nostra cultura abbisogna di campioni stellari iper-evoluti per soddisfare le profonde insoddisfazioni della “massa dionisiaca”. E qui entra in gioco il progresso tecno-scientifico: tutto è possibile, i limiti sono fatti per essere oltrepassati. Il mondo sportivo ha ormai accettato questa realtà artificiale: le distinzioni tra doping, supplementi nutritivi, droga, medicina, preparazione ateletica, training scientifico, modificazioni genetiche, stanno letteralmente sfumando.

                      Illuminanti in tal senso sono stati gli interrogatori dei giocatori della Juventus, nel corso dell'inchiesta sul doping aperta dalle dichiarazioni di Zeman, che praticamente hanno indirettamente confessato di ignorare quali sostanze effettivamente gli venivano somministrate, e quel che è più grave, di non preoccuparsi granché delle possibili conseguenze. Al punto in cui siamo, i legami tra sport, politica, corruzione, industria, laboratori farmaceutici, mafia, alta tecnologia, costituiscono un groviglio inestricabile. L'anti-doping è solo uno specchietto per allodole, un modo per sacrificare il capro espiatorio di turno, come Marco Pantani. Sappiamo bene che agli atleti viene somministrato di tutto di più (è anche un modo per sperimentare), e che esistono infiniti modi per bypassare i controlli, sempre ammesso che non siano pilotati. E d’altronde le “designer drugs” sono ormai ad un grado avanzato di intelligenza, coevolvono insieme agli atleti.

                      Niente di nuovo. Ma in accelerazione. In un futuro non troppo distante avremo atleti geneticamente modificati, atleti cyborg, atleti robot, campionati in stile rollerball, e molto probabilmente torneranno in auge gli antichi giochi gladiatorei, aggiornati al “nuovo mondo”. Un assaggio ce lo forniscono già oggi più che i circuiti ufficiali di kick-boxing e arti marziali, gli scontri illegali all’ultimo sangue in stile Fight Club.

                      Proviamo ad immaginare un mondo dove il doping sportivo, a tutti i livelli, sia consentito e regolato. Sarebbe ammesso l'uso di particolari sostanze, sotto l'egidia delle autorità medico-sportive, il miglioramento delle prestazioni accelererebbe di giorno in giorno, e soprattutto si estenderebbe l’uso di questi miracolosi prodotti alle masse, che in tal modo avrebbero la possibilità di diventare “eroiche” e competere con i loro stessi idoli. Si potrebbero allora creare delle varie leghe a seconda delle “specie” di atleti: quelli geneticamente modificati, quelli biomeccanici, quelli artificiali e quelli naturali, e poi un mega play-off per decretare la “specie superiore”. Sarebbe una via altamente spettacolare all' “evoluzione in diretta”.

                      BREVE STORIA DEL DOPING

                      Le prime notizie di prodotti assunti per aumentare l'efficienza dell'organismo risalgono al 237 a.c., documentati dall'imperatore cinese Schen-Neng che descriveva gli effetti delle piante Ma Chuang. Si ha anche notizia di una miracolosa polvere di fungo greca del 3° sec. a.C.

                      In epoca romana animali e schiavi erano considerati sullo stesso piano negli spettacoli. Il divertimento era messo al primo posto; nelle corse dei carri i cavalli venivano drogati per rendere più avvincente la competizione; ed analogamente i lottatori nell' arena venivano “dopati” per aumentare l'aggressività.

                      Parentesi. Sono noti gli esperimenti condotti dalla CIA, anche con l'LSD, per aumentare l'aggressività dei soldati da mandare in vietnam. È il tema di un bel film di Adrian Lyne con Tim Robbins (Allucinazione Perversa). Chiusa parentesi. Agli inizi del '900, i maratoneti si dopavano con l'etanolo sotto forma di cognac. Nella società del XX secolo, lo sport assume di nuovo l'importanza del periodo dell'antica Grecia, anche se privata formalmente della sua connotazione sacra e religiosa, ma non nella sostanza. Gli sportivi, soprattutto nei paesi oltre cortina, vengono utilizzati per vincere medaglie e dimostrare al mondo la validità di un sistema politico, rappresentano uno “status symbol” in cambio di enormi privilegi rispetto al tenore di vita medio della popolazione.

                      Unione Sovietica, Germania dell'est e Romania sono stati i Paesi in cui la scienza del doping e dei primati costruiti in laboratorio ha avuto la massima espressione.

                      “Il doping mi ha costretto a cambiare sesso”.

                      La testimonianza-choc è di Andreas Krieger, ex Heidi, che ad inizio anni Ottanta era un'apprezzata lanciatrice del peso dell'ex Germania dell'Est e veniva imbottita di steroidi a sua insaputa. La pratica ebbe inizio quando aveva solo 16 anni, alla scuola dello sport di Berlino. “I muscoli cominciarono ad ingrossarsi, non mi controllavo più e non capivo neanche di che sesso ero”. Nel 1997 l'operazione.

                      Una storia che, purtroppo, non lascia sorpresi. Negli anni '80 la pratica di dopare gli atleti, soprattutto nelle nazioni dell'Est, era diffusissima, praticamente costituiva la normalità. L'ex Unione Sovietica sfornava campioni dalle dubbie qualità, ma era soprattutto l'ex DDR a sorprendere in tal senso. Sono state numerose le testimonianze, emerse in questi anni, di atlete che lamentavano dei forti cambiamenti ormonali, da far risalire all'utilizzo (peraltro non autorizzato da loro) di steroidi potentissimi che ne modificavano il patrimonio genetico.

                      Così è stato per la Krieger, modificata a tal punto da non capire più lei stessa di che sesso fosse. Il tutto accompagnato da dolori, insopportabili, che sentiva in tutto il corpo, soprattutto nel petto. Di lì la decisione di diventare uomo, presa nel 1997. Adesso? Adesso Andreas conduce una vita quasi normale, accompagnato però da quello che è stato il filo conduttore della sua vita: gli ormoni. Allora per essere una donna più forte, ora per essere un uomo più virile.

                      DOPING DI STATO

                      A dare il via alle sperimentazioni sugli “atleti da laboratorio” sono stati, guarda un po’, gli USA negli anni ‘50 quando per la prima volta vengono utilizzati steroidi anabolizzanti. Si pensa che si facesse uso di sostanze stimolanti già nelle Olimpiadi del 1952. Un incremento lo si ebbe nel 1954 con la diffusione degli anabolizzanti, il cui uso era molto diffuso fra gli atleti dell'Olimpiade del 1964 a Tokio, tanto che dal 1968 furono introdotti i primi controlli anti-doping.

                      All'inizio degli anni '70, l'Unione Sovietica compì in gran segreto uno studio completo sugli effetti dell'uso degli anabolizzanti sugli atleti, aprendo così la via al sistematico doping di Stato. Nel luglio 1972, lo studio segreto condotto dall' Istituto di Cultura Fisica di Mosca, composto da 39 pagine, fu inviato a 150 responsabili scientifici e sportivi che vennero obbligati alla più stretta segretezza.

                      “L'importanza di questo documento mai visto in occidente - scrive il professore Michael Kalinski, americano di origine georgiana docente di medicina sportiva all'Università Ken State dell'Ohio - sta nel fatto che per la prima volta viene provato come lo Stato abbia organizzato e diretto l'uso di steroidi nello sport”.

                      Kalinski fu uno dei 150 destinatari dello studio. All'epoca era titolare di una cattedra di biochimica sportiva a Kiev. Si è deciso a renderlo noto solo dopo aver acquisito uno status sicuro: la cittadinanza americana. Lo studio era intitolato “Steroidi anabolizzanti e prestazioni sportive”. Presentava i risultati della somministrazione di anabolizzanti su diversi gruppi di atleti (pesisti, giavellottisti, canottieri e biatleti) tra il 1971 ed il 1972. Nello studio venivano indicati anche i dosaggi. In alcune tabelle sono stati registrati dati quali l'aumento del peso e della circonferenza della coscia e dei bicipiti o la diminuzione della massa grassa. Gli scienziati sovietici annotavano che “gli steroidi aumentano la sensazione di forza, incrementano l'appetito, inducono uno stato positivo e provocano il desiderio di allenarsi più duramente”.

                      Tanto duramente che un giavellottista arrivò a 150 lanci al giorno per 15 giorni consecutivi. Gli autori dello studio confessavano però che gli sportivi dopo la somministrazione degli steroidi avevano “seri problemi di dipendenza”. Un atleta veniva descritto come “dipendente dalla droga”. Altri, tout-court, venivano definiti “schiavi degli anabolizzanti”. Tra gli effetti negativi venivano elencati: impotenza, ritardo dello sviluppo, edemi, debolezza dei legamenti in ragione dell'aumento delle masse muscolari. Ciò nonostante, la conclusione, sulla base dei dati dello studio, era quella di “raccomandare” l'uso degli anabolizzanti “che migliorano i risultati sportivi”.

                      “Le considerazioni etiche apparivano d'importanza minore - scrive oggi il prof. Kalinski - Secondo le nostre informazioni, non si è mai chiesto il consenso degli atleti. Il governo sovietico ha sostenuto sforzi scientifici che visibilmente non corrispondevano alle norme generali della sperimentazione sull'uomo”.

                      Nel mondo dello sport occidentale tutto ciò non suona sicuramente come una novità. Che lo sport dell'est fosse sistematicamente dopato, dalla meta' degli anni '70 divenne una certezza più che un sospetto. Ma secondo il prof. Kalinski l'importanza del documento sta nel fatto che “rappresenta l'esempio di una ricerca sostenuta dallo Stato, sulla base della quale sono state date raccomandazioni a diverse istituzioni e che ha probabilmente costituito il punto di partenza per una rapida diffusione dell'uso di steroidi anabolizzanti tra gli atleti della ex Urss”.

                      Mai vi assicuro, mai mia figlia Jennifer praticherà sport d'alto livello. Ha sei anni e, finché vivrà con me, le impedirò la competizione d'alto livello, qualunque sia il Paese in qui vivremo. Comincia così, con queste parole durissime, l'intervista raccolta da Serge Bressan per il settimanale francese “L'express”. A parlare è una giovane e avvenente ragazza di 27 anni che vive a Vienna e che anche gli esperti di nuoto stenterebbero a identificare: eppure si tratta della prima donna capace di scendere sotto il minuto nei 100 farfalla, la tedesca est Christiane Knacke. Il suo, nel 1977, fu un record del mondo che fece rumore, ma da allora è molto cambiata. “Non accuso lo sport , amo il nuoto: accuso un sistema”, dice.

                      Christiane vive a Vienna e ha accettato di raccontare la sua storia: una pesantissima denuncia del “doping di Stato”. “All'età di 10 anni mi allenavo due ore al giorno. A 12 anni due allenamenti quotidiani: nuotavamo più di 10 km al giorno. La scuola? Come tutte le ragazze nelle mie condizioni ero in ritardo sui miei coetanei, ma che importava! Lo avevano tanto ripetuto anche ai miei genitori: Con lo sport la vita sarà più facile, potrà viaggiare, avere vestiti nuovi”.

                      “A 13 anni sono seconda ai campionati nazionali giovanili. I miei genitori allora devono firmare un formulario nel quale si impegnano affinché nessun membro della famiglia, compresa io stessa, abbia il minimo contatto con l'Ovest. Tutti i giorni in piscina mi ritrovo al fianco dei componenti la squadra olimpica. Il mio corpo di bambina cambia, prende presto forma, ma non mi pongo domande vedendo campioni diventare tanto forti. L'allenatore ci dà compresse di vitamine e proteine, afferma. Ne dobbiamo ingoiare tante che talvolta ne gettiamo via una parte nei bagni della piscina”.

                      “Il 28 Agosto 1977, alle 15 e 48’, a Berlino Est, nel corso di un incontro con gli USA batto il mondiale dei 100 farfalla: con 59’’78 sono la prima donna a scendere sotto il minuto. Credo ancora di non aver preso il benché minimo prodotto dopante. Soltanto vitamine e proteine che mi dà l'allenatore Rolf Glaser. E, ogni tanto, vengo sottoposta a sedute di stimolazione muscolare elettrica. Dopo il record però mi fanno aumentare le distanze nuotate in allenamento: più di 20 Km. al giorno. Glaser mi ripete: “Devi migliorarti; gli stranieri capitalisti fanno ricorso al doping”. Poi un giorno mi dice, dandomi altre pillole: “Per rigenerare più alla svelta il tuo organismo. Se non le prendi non nuoterai più. Sulle confezioni non c'era scritto nulla”.

                      “Tutti questi prodotti li prendo perché mi vengono dati dal mio allenatore ed ho fiducia. Per me è diventato quasi altrettanto importante di mio padre. Ogni giorno prendo la mia dose di steroidi: da 10 a 15 pillole. Mi fanno una puntura, saprò poi che era un misto di cortisone e procaina, un analgesico. Due volte alla settimana mi viene fatta una perfusione: il liquido è talvolta trasparente, talvolta bianco come il latte. Sul flacone c'è scritto: “glucosio”. Con questo regime in meno di un anno sono ingrossata di 15 chili. Per 1.63 di altezza sono passata da 50 chili a 14 anni ai 65 dei 16 anni. E ci viene ripetuto: “dovete sapere cosa volete essere: ragazze normali o sportive d'alto livello. Ma se siete qui è perché avete già scelto”. Ed è vero che se mi vergogno del mio nuovo corpo, così gonfiato, se mi sento troppo pesante, continuo ugualmente a prendere questi prodotti, perché lo sport è il solo mezzo che conosco per poter viaggiare, per uscire dalla Germania Est”.

                      “Nel 1978 anno dei mondiali, sono tra le prime del mondo, ma poco prima della manifestazione vengo spedita vicino a Dresda, a Kreischa, sede dell'istituto medico sportivo. Ci ritrovo Petra Thumer, olimpionica del 1976. Anche lei è stata sottoposta a controlli antidoping “preventivi”, dato che ora anche gli steroidi sono rintracciabili: risultiamo positive nonostante abbiamo smesso di assumere steroidi da molti giorni. Siamo costrette a saltare i mondiali di Berlino Est. Abbiamo certamente preso troppe pillole. Ci spiegano che dobbiamo essere “ripulite”. Ci viene detto che le medicine che avevamo preso non vanno più bene. Restiamo 137 giorni a Kreischa. I medici fanno esperimenti su di noi. Vogliono sapere perché restano ancora tracce nelle nostre urine e come fare per eliminarle o nasconderle. È stato là che ho cominciato veramente a preoccuparmi. Ma se reagisci perdi tutti i privilegi: studi, appartamento... Per questo ho continuato”.

                      “Nel 1980 prendo parte all'Olimpiade di Mosca e finisco terza nei 100 farfalla. Poco dopo devo essere operata al gomito destro. Gli steroidi hanno impoverito di calcio l'osso: è come un cristallo. Oggi, dopo 3 operazioni, è di plastica. Avevano provato con supporti metallici, ma si rompeva lo stesso. Mi hanno dato narcotici per sopportare i dolori, mi hanno prelevato midollo spinale...”

                      “Nel 1983, due anni dopo il mio ritiro sportivo, nasce mia figlia. Non ha ancora 6 mesi, quando cade dalla carrozzina: ha un grande ematoma, grida, ha dei crampi. È ricoverata d'urgenza. Due settimane dopo i medici mi spiegano che non ha nulla di grave. Nessuna lesione, nessun tumore. Ma ha anche la febbre: anche più di 40°. Nel giugno 1984 devo lasciarla in ospedale. Per 18 mesi lotterà tra la vita e la morte. Un giorno l'assistente del professore che la cura mi spiega che Jennifer non ha sofferto a causa della caduta ma di squilibri ormonali. Anche lui è stato sportivo d'alto livello e dice: “Nulla di stupefacente visto tutto ciò che hai ingerito quando nuotavi”. La mia Jennifer era figlia del doping. In quell'anno due mie compagne, Barbara Krause e Andrea Pollak, erano pure incinte. Andrea ha fatto un aborto spontaneo al 5° mese, a Barbara il bimbo è nato con un piede deforme e 3 anni più tardi ne ha avuto un altro con la stessa malformazione. Così ho saputo che eravamo state cavie da laboratorio”.

                      “Più tardi un vecchio campione di ginnastica diventato medico mi ha spiegato che i problemi miei, di Barbara e Andrea non erano isolati. Altre atlete hanno messo al mondo bimbi deformi. E ciclisti sposati con donne non sportive hanno figli con malformazioni o ritardati. Oggi ho ritrovato il mio corpo: mi ci sono voluti 8 anni per perdere 15 chili, ma sono sicura che dentro di me gli steroidi vivono ancora. Ho paura. Temo anche che tali vergogne esistano non soltanto in Germania Est. All'Ovest non credo che si arrivi a toccare anche i bambini, non ancora, ma chi lo sa?... Il caso Johnson ha dimostrato che a un campione come lui si rimprovera d’essersi fatto scoprire. Ebbene, noi non abbiamo avuto questa fortuna...”.

                      New York Times, 19/11/2003

                      Quest'anno Mr.Rozenkier ha presentato una denuncia nei confronti di due giganti farmaceutici tedeschi, Bayer e Schering, per aver fornito al dottor Mengele e ad altri medici nazisti esperti e sostanze per effettuare le sterilizzazioni.

                      Gli esperimenti medici che Simon Rozenkier dice di aver visto e sperimentato di persona nei campi di concentramento nazisti, sfidano l'immaginazione. Ha visto un gobbo la cui gibbosità era stata amputata dal tristemente noto Dr. Morte, il medico nazista Josef Mengele. Ha visto il dottor Mengele gettare un ebreo in un bagno di ghiaccio e lasciarlo morire di freddo in uno studio condotto per favorire le possibilità di sopravvivenza dei piloti nazisti abbattuti sul Mare del Nord.

                      Mr Rozenkier, nato in Polonia ed emigrato a New York nel 1947, afferma di aver visto medici nazisti somministrare intense dosi di raggi x sui genitali di ebrei e zingari per sterilizzarli e ricorda vividamente che un medico nazista, Horst Schumann, gli ha praticato ripetute iniezioni di sostanze chimiche (a lui veniva detto che erano vitamine) per sterilizzarlo, in linea con il tentativo nazista di perfezionare un metodo per impedire a ebrei e zingari di riprodursi. “Mi dicevano: 'Queste iniezioni ti daranno muscoli per lavorare; capisci, cane dalla testa rossa?”

                      Quando Mr Rozenkier e sua moglie, all'inizio degli anni 50, riscontrarono difficoltà ad avere figli egli si mise in contatto col consolato tedesco a New York. Fu mandato da un medico che confermò la diagnosi di sterilità già stilata dal suo medico personale. La sua denuncia, presso la Corte Federale del Distretto di Newhark, ha creato una tempesta legale e diplomatica perché il governo tedesco e le compagnie coinvolte sostengono che oggi non esiste più la possibilità per una simile disputa. Essi si appellano a un accordo siglato nel 2000 tra gli Stati Uniti e la Germania con il quale è stato creato un fondo di 5 miliardi di dollari per ricompensare le persone costrette dai Nazisti ai lavori forzati o vittime di esperimenti medici. Esponenti ufficiali del governo e delle compagnie tedesche interessate affermano che il fondo è stato creato in parte proprio per prevenire denunce come quella di Rozenkier, difficili da giudicare e che imbarazzano il governo tedesco con dettagli dei passati orrori nazisti.

                      Rozenkier afferma che le iniezioni che gli furono fatte per sterilizzarlo gli hanno causato ingrossamento dei genitali, perdite di sangue e dolori atroci. Numerosi libri, trattati e monografie di medici nazisti, hanno descritto il lavoro di sterilizzazione compiuto nei laboratori diretti dal dottor Mengele e altri. Nell'utero di centinaia di donne ebree e zingare vennero introdotti agenti chimici che provocavano la chiusura delle trombe di Fallopio rendendole sterili.

                      Per sterilizzare i maschi i dottori li sottoponevano ai raggi x, ma spesso le radiazioni uccidevano gli uomini o causavano loro delle ustioni così gravi da renderli inabili al lavoro. Secondo Rozenkier fu per questo motivo che i Nazisti cominciarono a sperimentare sugli uomini la sterilizzazione mediante l'uso di agenti chimici.

                      Mr Rozenkier vuole un indennizzo da Schering e Bayer, che era allora una divisione di I.G.Farben, perché esistono documenti che provano che alcuni dottori dipendenti della Schering parteciparono al lavoro di sterilizzazione a Birkenau e in altri campi, mentre per la sterilizzazione vennero usate sostanze chimiche prodotte dalla Bayer. Con la sua azione legale chiede anche che le compagnie coinvolte rivelino quali sostanze chimiche gli furono iniettate.

                      Steven Greenhouse (tradotto da Luther Blissett)

                      Riportiamo di seguito un frammento della corrispondenza tra i responsabili di Auschwiz e i dirigenti dell'industria chimica e farmacologia I.G. Farbenindustrie: “In previsione di ulteriori esperimenti con una nuova droga soporifera, vi saremo grati se ci poteste procurare un certo numero di donne (...) Abbiamo ricevuto la vostra risposta, ma consideriamo che il prezzo di 220 marchi per donna sia eccessivo. Vi proponiamo un prezzo non superiore a 170 marchi a testa. Se siete d'accordo sulla cifra prenderemo possesso della donne. Ce ne abbisognano circa 150 (...) Ricevuta l'ordinazione di 150 donne. Nonostante l'aspetto emaciato, sono state giudicate soddisfacenti. A giro di posta vi terremo al corrente dei risultati dell’esperimento”.

                      E poco dopo:

                      ”Gli esperimenti sono stati eseguiti. Tutti i soggetti sono morti. Ci metteremo presto in contatto con voi per una nuova ordinazione”.


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                      • superdestroy
                        Bodyweb Advanced
                        • Mar 2006
                        • 1377
                        • 22
                        • 114
                        • Send PM

                        #41
                        Originariamente Scritto da max_power Visualizza Messaggio
                        Insomma , alcune volte vedo coppiette dove lei è un figurino, lui è alto 1.90 per 54 kg bagnato, soprattutto ora in estate si intravede il braccio di lei che è più grosso di quello di lui
                        sei sicuro che lei non sia una nuotatrice professionista?
                        Originalmente inviato da dadoca
                        Su Bodyweb abbiamo la più alta concentrazione di casi umani e mongoli del ***** ittio di tutto il web italiano

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                        • The_machine
                          Bodyweb Senior
                          • Nov 2004
                          • 18296
                          • 482
                          • 33
                          • Send PM

                          #42


                          La lanciatrice di peso divenuta uomo...

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                          • Kriminal
                            Bodyweb Advanced
                            • Feb 2006
                            • 1099
                            • 60
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                            • Send PM

                            #43
                            Ragazzi..se si fanno due chiacchiere da bar..tanto per fare passare il tempo..mi sta anche bene..se se ne vuole discutere seriamente..allora e un altro paio di maniche.
                            Che assurdita..i preparati ormonali ( leggi AAS) sarebbero in grado di fare cambiare il comportamento sessuale di una persona..ma scherziamo??
                            i gia citati medici nazzisti..hanno con poca fortuna provato a somministrare testosterone a omosessuali per fare cambiare le loro preferenze sessuali...naturalmente senza risultato.
                            vista in maniera inversa..se fosse vero che basterebbe somministrare testosterone ..(o derivati dallo stesso) per influire sulla sfera sessuale...allora ribaltando questa logica..tutti i B.B. che facendo abbuso di steroidi hanno il livello di testosterone endogeno molto basso..diventerebbero tutti omosessuali.
                            Non dimentichiamo..che tra le lanciatrici di peso e discipline simili..la percentuale di chi a tendenze sessuali..diciamo" fuori della norma"..e molto alta...quindi non c e da meravigliarsi se tra queste atlete ci sia pure chi da femmina voglia diventare maschio...pure senza avere mai usato steroidi.

                            <<The_machine...Però non sapevo delle malformazioni nella prole, capita anche ai bb che assumono>

                            Ma scherziamo???gli AAS come se fossero le radiazioni di Cernoby....ma chi mette in giro queste caxxxte??
                            gli AAS non modificano il DNA...e meno male..visto che nel mondo milioni di persone usano AAS ( anche per scopi terapeutici)...provate a pensare quante centinaia di migliaia di bambini malformati ci sarebbero al mondo..
                            Non dico che gli AAS non siano pericolosi...anzi e molto meglio starne alla larga...il B.B. fatto da natural e bellissimo..pero se si parla di AAS non parliamone come se fossimo da Bruno Vespa a porta a porta...cerchiamo di dare una giusta informazione.

                            Salutando romanamente K.

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                            • BESTIOLINA
                              Banned
                              • Nov 2004
                              • 15060
                              • 697
                              • 870
                              • VILLAGGIO PINGUINO
                              • Send PM

                              #44
                              Originariamente Scritto da Manx79 Visualizza Messaggio
                              Non è certo una novità... non hai mai sentito di atlete (pesiste, lanciatrici...) dei paesi del blocco comunista, che a forza di ormoni e doping abominevole a fine carriera hanno cambiato sesso perché praticamente erano state trasformate in uomini?

                              ma si e tramtata in uomo spontaneamente oppure si e fatta operare

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                              • BESTIOLINA
                                Banned
                                • Nov 2004
                                • 15060
                                • 697
                                • 870
                                • VILLAGGIO PINGUINO
                                • Send PM

                                #45
                                Originariamente Scritto da max_power Visualizza Messaggio
                                Potrebbero avere effetti teratogeni, anche se non sono sicuro di questa affermazione.

                                in effetti la cosa e strana, allla fine l'unico prodotto con proprieta taratogene e il dnp ma certo a un nuotatore non serve, pero vista l'incidenza di questo tipo di problemi e abbastanza realistico pensare che fosse collegato ai prodotti che prendevano.
                                chissa che caxxo di prodotti gli hanno sperimentato sopra a quei poveracci

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