Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

[Ponno]

Idem, il video mi ha disturbato e fatto nascere davvero la voglia di giustizia per eccessi di forza da parte della polizia.
Ad oggi tra narrativa, social, vandalismo, vomitevole Woke marketing ovunque, sono MOLTO più "razzista" di quanto non sia mai stato. Verso chi manifesta e verso chi apprezza tali manifestazioni, indipendentemente dal colore.

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[Barone Bizzio]

Più che altro prima di sbilanciarsi in giudizi affrettati occorre guardare attentamente i numeri ed un documentario su Netflix, sul quale magari posso buttarci un occhio, non mi sembra la fonte più affidabile.

Innanzitutto la legge, se applicata nei confronti di tutti, non può essere razzista. E' per questo che si parla di religione dell'antirazzismo: è giusto aspettarsi di essere uguali di fronte alla legge ma è assurdo pretendere di tacciare di razzismo tutto ciò in cui i neri non ottengono gli stessi risultati dei bianchi. Ecco perchè il dibattito odierno taccia tutto come razzista: la scuola, l'università, il lavoro, la polizia, le telecamere, i sistemi di sorveglianza, pure l'erba nei prati è razzista.

IBM ha annunciato che sospenderà ogni servizio di fornitura di strumenti di riconoscimento facciale al governo degli stati uniti in quanto il governo è razzista e sono razziste anche le telecamere intelligenti che riconoscono i criminali, in quanto porterebbero all'arresto di più neri che bianchi. La naturale conseguenza di questa visione è il ribaltamento dell'ordine sociale: i criminali sono le vittime, la polizia è il carnefice e quindi va de finanziata e privata di strumenti utili.

Tornando al discorso della droga ed il business delle carceri, quanti degli arrestati che scontano effettivamente una pena in carcere sono semplici consumatori di dosi per uso personale ? Quanti di loro sono spacciatori e criminali violenti, che magari appartengono a gang criminali ? Quanti di loro vengono arrestati anche per altri crimini ? Quanti di loro sono arrestati in quanto guidavano sotto l'effetto di droghe e non per semplice possesso ?

Sarebbe interessante trovare i numeri di ciascuna di queste categorie, se esistono, per poi trarre le conclusioni.

Guardati il documentario, datti il beneficio di cambiare idea o osservare le cose da una prospettiva ulteriore. E' basato sul lavoro e le interviste ad accademici della NYU, Harvard, Columbia, tutti professori di legge/storia/sociologia etc.

In particolare l'assunto centrale del documentario si ispira al libro di una giurista americana chiamato The New Jim Crow: Mass Incarceration in the Era of Colorblindness, che penso aggiungerò alla mia lista di letture.

Detto questo, che i neri abbiano dei proablemi nella loro cultura siamo d'accordo e lo abbiamo ribadito in questo thread. Basti pensare al concetto di acting white o alla gangster culture e alla glorificazione della violenza. Ma mi sembra siano problemi esogeni, alimentati da un 'vincolo esterno' che prende il nome di razzismo sistemico (io preferirei chiamarla 'discriminazione sistemica' ma tant'è). E se ci pensi è perfettamente logico istituire un sistema di classismo 'razzializzato' da parte delle classi dominanti (quindi non il cittadino medio bianco americano, ma le elite). Ha una funzione economica perchè permette di avere una underclass da sfruttare, ma ha enormi vantaggi politici. Si va dalla propaganda contro il nero criminale (che quindi porta fondi alla polizia e ti fa vincere le elezioni puntando sulle paure securitarie) fino al mantenimento dello status quo in periodi di crisi (orientando il discorso pubblico non su questioni di divario tra classi sociali ma su differenze di etnia e razza, esattamente come sta succedendo adesso negli USA).

Ultimo punto sulla parte evidenziata in grassetto. Non sono d'accordo: la legge è sempre un atto politico, non è mai neutrale. Non sto dicendo che gli USA hanno leggi razziste (a parte il sistema carcerario, probabilmente anche il sistema di concessione dei mutui) però la legge non si applica mai in misura uguale per tutti. Forse a livello formale, ma a livello materiale assolutamente no. Chi può infrangere la legge è, di solito, chi ha i soldi per permetterselo.

[Barone Bizzio]

Io comunque non penso che ci sarà alcun totalitarismo. E' semplice dialettica tra classi dominate e classi subalterne. Chiaramente chiedendo la rimozione delle statue per vie democratiche avrebbero ottenuto come risposta 'me lo segno sulla mia macchina da scrivere invisibile' [cit.], quindi hanno agito nel modo che loro ritenevano più opportuno.

A me la cosa che può preoccupare è se la scelta di abbattere le statue non sia frutto di un processo deliberativo ma nasca dall' impulso di pochi. Questo senza giudicare i singoli episodi, ovviamente, perchè ci sarebbero da fare troppi distinguo.

[germanomosconi]

mi piacerebbe vedere gli usa in mano ai neri, per vederli diventare un paese del terzo mondo nel giro di pochi decenni

[KURTANGLE]

Stati Uniti, i manifestanti se la prendono con Cristoforo Colombo.

hanno veramente rotto il kazzo

[NaturalHardCore]

Questa affermazione può costarti la segnalazione alla psicopolizia attenzione, potresti ritrovarti sotto casa gruppi di ex pacifisti dei gessetti colorati in assetto da guerriglia

[The_machine]

ma in quel video vedo che a tirare le funi e ad esultare sono più bianchi che neri

[Sergio]

ma in quel video vedo che a tirare le funi e ad esultare sono più bianchi che neri

Già.

[Sergio]

Guardati il documentario, datti il beneficio di cambiare idea o osservare le cose da una prospettiva ulteriore. E' basato sul lavoro e le interviste ad accademici della NYU, Harvard, Columbia, tutti professori di legge/storia/sociologia etc.

In particolare l'assunto centrale del documentario si ispira al libro di una giurista americana chiamato The New Jim Crow: Mass Incarceration in the Era of Colorblindness, che penso aggiungerò alla mia lista di letture.

Detto questo, che i neri abbiano dei proablemi nella loro cultura siamo d'accordo e lo abbiamo ribadito in questo thread. Basti pensare al concetto di acting white o alla gangster culture e alla glorificazione della violenza. Ma mi sembra siano problemi esogeni, alimentati da un 'vincolo esterno' che prende il nome di razzismo sistemico (io preferirei chiamarla 'discriminazione sistemica' ma tant'è). E se ci pensi è perfettamente logico istituire un sistema di classismo 'razzializzato' da parte delle classi dominanti (quindi non il cittadino medio bianco americano, ma le elite). Ha una funzione economica perchè permette di avere una underclass da sfruttare, ma ha enormi vantaggi politici. Si va dalla propaganda contro il nero criminale (che quindi porta fondi alla polizia e ti fa vincere le elezioni puntando sulle paure securitarie) fino al mantenimento dello status quo in periodi di crisi (orientando il discorso pubblico non su questioni di divario tra classi sociali ma su differenze di etnia e razza, esattamente come sta succedendo adesso negli USA).

Ultimo punto sulla parte evidenziata in grassetto. Non sono d'accordo: la legge è sempre un atto politico, non è mai neutrale. Non sto dicendo che gli USA hanno leggi razziste (a parte il sistema carcerario, probabilmente anche il sistema di concessione dei mutui) però la legge non si applica mai in misura uguale per tutti. Forse a livello formale, ma a livello materiale assolutamente no. Chi può infrangere la legge è, di solito, chi ha i soldi per permetterselo.

Io comunque non penso che ci sarà alcun totalitarismo. E' semplice dialettica tra classi dominate e classi subalterne. Chiaramente chiedendo la rimozione delle statue per vie democratiche avrebbero ottenuto come risposta 'me lo segno sulla mia macchina da scrivere invisibile' [cit.], quindi hanno agito nel modo che loro ritenevano più opportuno.

A me la cosa che può preoccupare è se la scelta di abbattere le statue non sia frutto di un processo deliberativo ma nasca dall' impulso di pochi. Questo senza giudicare i singoli episodi, ovviamente, perchè ci sarebbero da fare troppi distinguo.

Totalmente d'accordo con te.

Le uniche due cose sulle quali dissento sono forse il fatto che sia "semplice" dialettica, la considero un po' una estrema forma di comunicazione, l'americano per abitudine manifesta in modo pacifico, ora vi fanno vedere i video più al limite di questi giorni, ma manifestazioni pacifiche avvengono quotidianamente negli States, quotidianamente. Capisco però che avranno un loro malcontento, evidentemente l'America non è diventata "great again".

Altro dettaglio, sono quasi certo che la scelta di abbattere queste statue sia cosa nata dall'impulso di pochi, mentre il TG mostra questo tipo di scene, l'americano medio è al lavoro, a casa che prepara la cena e non vede l'ora che tutto questo casino sia finito. Io conosco solamente persone di questo tipo, non ho neppure un singolo conoscente che mi dice essere in strada a manifestare.

Nonostante ciò, quello che sta accedendo in posti come Seattle ha quasi dell'assurdo.

[marcu9]

Comunque è assurdo come spessissimo le proteste per una giustissima causa si trasformano in queste schifezze.
Bah.

[marcu9]

[M K K]

Mi sembra un ottima cosa

[Sergio]

Comunque è assurdo come spessissimo le proteste per una giustissima causa si trasformano in queste schifezze.
Bah.

Ti giuro che non riesco a capire se l'origine sia una manipolazione e strumentalizzazione da parte delle forze politiche o l'idiozia della gente che non ha più un limite. Probabilmente entrambe le cose.

[NaturalHardCore]

Attendo attacchi ai monumenti degli uomini di sinistra violenti, in primis il ritiro dal mercato delle magliette di Che Guevara.

[Ponno]

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