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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
    Ammazza che gufata Machine...tra Zelensky e Sinner hai fatto en plein.
    praticamente il Robybaggio di Cronaca e politica estera

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      Roby nel 3d dei mondiali fu disgustoso


      Originariamente Scritto da Sean
      mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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        Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
        Roby nel 3d dei mondiali fu disgustoso
        Vediamola positivamente: era una bet win al contrario.

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          Dimenticate che la Polonia è pronta ad entrare in guerra a difesa di Kiev, un possibile attacco dalla Bielorussia tenderei ad escluderlo.

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            Un' altra chiave di lettura ( così Barone col suo false flag è contento!)



            Una messinscena. Così l’ex deputato della Duma russa Ilya Ponomarev, uomo d’affari che dal 2016 vive in esilio in Ucraina e che è uno dei fondatori della Legione per la libertà della Russia, descrive l’ammutinamento del Gruppo Wagner, seguito dalla marcia verso Mosca, interrotta a 200 km dalla capitale dopo un accordo – previsto dagli analisti nelle ore precedenti – nonostante fino a quel momento non avesse incontrato alcuna resistenza. Secondo Ponomarev, Yevgheny Prigozhin e Vladimir Putin avevano “ovviamente un accordo fin dall’inizio su cosa sarebbe successo e di cui nessun altro era a conoscenza”, spiega sottolineando che il capo della Wagner “è un uomo molto fidato di Putin”. I due, come noto, si conoscono da molto tempo e hanno sempre avuto un rapporto di grande fiducia tra di loro.

            L’ex deputato, l’unico ad aver votato contro l’annessione della Crimea, evidenzia i motivi che, a suo parere, hanno spinto Putin e Prigozhin ad agire in questo modo. Da una parte l’obiettivo del presidente russo era “spaventare sia l’élite russa che quella internazionale”, dice all’Adnkronos e per questo “aveva bisogno di inviare un messaggio che non è lui la peggiore alternativa” e che c’è “un orco, Prigozhin, che nessuno nella comunità internazionale vorrebbe vedere con un pulsante nucleare in mano”.
            A suo avviso, in ogni caso, quanto accaduto tra venerdì e sabato sera avrà conseguenze positive per l’Ucraina: “Ci aiuteranno sicuramente nel senso che il morale nelle truppe russe non è già alto e sarà ancora più basso dopo tutti questi eventi. Inoltre ci sanno problemi nella loro catena di comando. E tutto questo è decisamente positivo”, dichiara. Ma Putin, prosegue, il suo obiettivo l’ha centrato: “I russi lo considerano il vincitore e l’approvazione nei suoi confronti aumenterà dopo tutto quello che è successo, ma in termini reali – avverte Ponomarev – ovviamente è emersa tutta la sua debolezza di base. È arrivato il momento che Mosca venga liberata e quando la nostra Legione per la libertà della Russia crescerà al livello necessario renderà sicuramente reale questo piano non realizzato di Prigozhin”.

            Secondo Ponomarev, Putin ha voluto dimostrare che la possibilità che venisse sostituito era “reale” e che il sostituto era peggio di lui. “E purtroppo penso che abbia raggiunto questo obiettivo dal momento che tutti hanno creduto a questo spettacolo”. Prigozhin, sostiene il miliardario russo, dal canto suo aveva bisogno di un modo per lasciare l’Ucraina “con dignità”. “Ha combattuto per molto tempo ed è stanco. Ha perso molti dei suoi uomini, ma soprattutto ha opportunità finanziarie faraoniche in Africa, grandi contratti militari che può perseguire, ma non poteva semplicemente andarsene. Aveva bisogno di una scusa”, evidenzia Ponomarev, secondo cui la Bielorussia, dove Prigozhin è atteso come annunciato sabato sera dal Cremlino, è solo “un luogo di transito” e “non vi rimarrà a lungo e da lì si sposterà in Africa”.

            Di “tragicommedia” che “spiega in modo eloquente ai leader di altri Paesi perché l’Ucraina non vede come sia possibile negoziare oggi con la Russia di Putin”, parla anche il principale consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak. Che continua: “Una semplice domanda. Con chi possiamo parlare di qualsiasi cosa se l’interlocutore principale ha il potere che gli scivola via dalle mani come sabbia fra le dita e tutti si stanno pulendo le scarpe con il suo comando strategico?”. I giorni “per questa gang” sono “ormai contati e in casa non c’è un padrone”, conclude Podolyak parlando di una situazione all’interno della Russia che è “incontrollabile” e in cui “la struttura precaria si regge per inerzia, su un filo di speranza… mentre sono previsti in arrivo forti venti”.


            Originariamente Scritto da Sean
            mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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              Orpo...qui va a finire come in Turchia nel 2016

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                In Turchia non ci fu nessun morto, qua hanno buttato giù diversi velivoli e ucciso almeno 15 soldati russi.

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                  Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                  Un' altra chiave di lettura ( così Barone col suo false flag è contento!)



                  Una messinscena. Così l’ex deputato della Duma russa Ilya Ponomarev, uomo d’affari che dal 2016 vive in esilio in Ucraina e che è uno dei fondatori della Legione per la libertà della Russia, descrive l’ammutinamento del Gruppo Wagner, seguito dalla marcia verso Mosca, interrotta a 200 km dalla capitale dopo un accordo – previsto dagli analisti nelle ore precedenti – nonostante fino a quel momento non avesse incontrato alcuna resistenza. Secondo Ponomarev, Yevgheny Prigozhin e Vladimir Putin avevano “ovviamente un accordo fin dall’inizio su cosa sarebbe successo e di cui nessun altro era a conoscenza”, spiega sottolineando che il capo della Wagner “è un uomo molto fidato di Putin”. I due, come noto, si conoscono da molto tempo e hanno sempre avuto un rapporto di grande fiducia tra di loro.

                  L’ex deputato, l’unico ad aver votato contro l’annessione della Crimea, evidenzia i motivi che, a suo parere, hanno spinto Putin e Prigozhin ad agire in questo modo. Da una parte l’obiettivo del presidente russo era “spaventare sia l’élite russa che quella internazionale”, dice all’Adnkronos e per questo “aveva bisogno di inviare un messaggio che non è lui la peggiore alternativa” e che c’è “un orco, Prigozhin, che nessuno nella comunità internazionale vorrebbe vedere con un pulsante nucleare in mano”.
                  A suo avviso, in ogni caso, quanto accaduto tra venerdì e sabato sera avrà conseguenze positive per l’Ucraina: “Ci aiuteranno sicuramente nel senso che il morale nelle truppe russe non è già alto e sarà ancora più basso dopo tutti questi eventi. Inoltre ci sanno problemi nella loro catena di comando. E tutto questo è decisamente positivo”, dichiara. Ma Putin, prosegue, il suo obiettivo l’ha centrato: “I russi lo considerano il vincitore e l’approvazione nei suoi confronti aumenterà dopo tutto quello che è successo, ma in termini reali – avverte Ponomarev – ovviamente è emersa tutta la sua debolezza di base. È arrivato il momento che Mosca venga liberata e quando la nostra Legione per la libertà della Russia crescerà al livello necessario renderà sicuramente reale questo piano non realizzato di Prigozhin”.

                  Secondo Ponomarev, Putin ha voluto dimostrare che la possibilità che venisse sostituito era “reale” e che il sostituto era peggio di lui. “E purtroppo penso che abbia raggiunto questo obiettivo dal momento che tutti hanno creduto a questo spettacolo”. Prigozhin, sostiene il miliardario russo, dal canto suo aveva bisogno di un modo per lasciare l’Ucraina “con dignità”. “Ha combattuto per molto tempo ed è stanco. Ha perso molti dei suoi uomini, ma soprattutto ha opportunità finanziarie faraoniche in Africa, grandi contratti militari che può perseguire, ma non poteva semplicemente andarsene. Aveva bisogno di una scusa”, evidenzia Ponomarev, secondo cui la Bielorussia, dove Prigozhin è atteso come annunciato sabato sera dal Cremlino, è solo “un luogo di transito” e “non vi rimarrà a lungo e da lì si sposterà in Africa”.

                  Di “tragicommedia” che “spiega in modo eloquente ai leader di altri Paesi perché l’Ucraina non vede come sia possibile negoziare oggi con la Russia di Putin”, parla anche il principale consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak. Che continua: “Una semplice domanda. Con chi possiamo parlare di qualsiasi cosa se l’interlocutore principale ha il potere che gli scivola via dalle mani come sabbia fra le dita e tutti si stanno pulendo le scarpe con il suo comando strategico?”. I giorni “per questa gang” sono “ormai contati e in casa non c’è un padrone”, conclude Podolyak parlando di una situazione all’interno della Russia che è “incontrollabile” e in cui “la struttura precaria si regge per inerzia, su un filo di speranza… mentre sono previsti in arrivo forti venti”.
                  Ahahah ma che c'entro io, l'ho buttata li perché come diceva Churchill "la Russia è un enigma dentro un mistero (con dentro una fika rosa"

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                    Articolo interessante
                    Ma che Putin esca bene (come è scritto) da questa vicenda direi proprio di no
                    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                      " Yevgeny Prigozhin potrebbe essere fisicamente eliminato in Bielorussia.
                      E' quanto sostiene Jill Dougherty, ex capo dell'ufficio di Mosca della Cnn.
                      "Putin non perdona i traditori. Anche se Putin lo lascia andare in Bielorussia, Prigozhin resta sempre un traditore e penso che Putin non lo perdonerà mai", ha detto Dougherty.
                      "È possibile che venga ucciso in Bielorussia", ha aggiunto, ma è un dilemma difficile per Mosca perché finché Prigozhin "ha un qualche tipo di sostegno, è una minaccia, indipendentemente da dove si trovi".
                      Molte cose, continua Dougherty, rimangono poco chiare, ad esempio cosa accadrà dopo con Prigozhin, come cambierà il suo ruolo nel gruppo Wagner e la partecipazione di quest'ultimo alla guerra russa contro l'Ucraina in generale. Ma Putin ora deve affrontare problemi reali. Anche se il presidente russo è sopravvissuto alla situazione di stallo, la sua posizione si è indebolita, non solo agli occhi del mondo e dei suoi nemici, ma anche del suo stesso popolo e dei suoi militari. Ciò potrebbe rappresentare un rischio se all'interno di Mosca ci sono scettici o rivali che vedono un'opportunità per minare la posizione di Putin. ...

                      "La crisi in Russia rivela crepe nel sistema di potere di Vladimir Putin".
                      Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken.
                      Al momento non abbiamo notizia di nessun capo militare cacciato da Putin", ha aggiunto Blinken avvertendo che "bisognerà aspettare le prossime settimane per capire gli sviluppi". ...

                      La Cina sostiene la Russia "nel mantenimento della stabilità nazionale". E' quanto si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri postata sul suo sito web in merito al caos creatosi in Russia sulle vicende collegate al gruppo Wangner nel fine settimana. "Questi sono affari interni della Russia", precisa la nota, secondo cui "in qualità di vicino amichevole e partner di cooperazione strategica globale nella nuova era, la Cina sostiene la Russia nel mantenere la stabilità nazionale e nel raggiungere lo sviluppo e la prosperità". ...

                      Per Putin è l'inizio della fine, è in un grosso guaio in questo momento". Ne è convinto Mikhail Kasyanov, ex primo ministro russo sotto Putin dal 2000 al 2004, che da quando è stato silurato è diventato uno dei principali critici dello zar. In un'intervista alla Bbc, Kasyanov sostiene che dopo la sfida di ieri "Prigozhin prima andrà in Bielorussia, ma penso che da lì si sposterà in Africa e sarà da qualche parte nella giungla o qualcosa del genere... Putin non può perdonarlo per quello che gli ha fatto". Il boss della Wagner, osserva l'ex premier russo, "ha distrutto la stabilità di Putin e ora la sua stessa vita è un punto interrogativo..." "
                      (Ansa)
                      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                        Ahahah ma che c'entro io, l'ho buttata li perché come diceva Churchill "la Russia è un enigma dentro un mistero (con dentro una fika rosa"
                        era per darti credito sul fatto, tra le varie speculazioni di ieri, tu avessi proposto anche questa. Così, a posteriori, dovesse dimostrarsi vera, potrai scrivere " Zuse l'aveva detto che l'avevo scritto!"
                        la cit di Churchill volevo scriverla pure io!


                        Comunque tutto può essere, ma protendo più per un colpo di testa di Prigozhin per farsi valere su diverse posizioni (una su tute il futuro della Wagner) . Ma credo che, ad acque calme, una volta sistemata la questione Africa col pilota automatico o con sostituto fidato, lo ritroveremo a toccare il grano alla Russel Crowe


                        Originariamente Scritto da Sean
                        mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                          A me l'ipotesi di Gaiani sembra ?la piu razionale e credibile

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                            Si, per ora direi di si. In quanto tale , anche molto vaga. Ma se non sei dentro il cerchio magico, puoi solo supporre che passa nella testa di quegli slavi


                            Originariamente Scritto da Sean
                            mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                              Non credo al false flag. Putin ne avrebbe avuto da perdere in immagine interna ed internazionale, come poi è avvenuto con la nulla reazione e la passività dei militari e del popolo.

                              E' stato un colpo di testa di Prighozin per dare la sveglia ai vertici militari e al Cremlino, con lui forse stanco di stare in guerra e quindi ben contento di andarsene in "esilio" a curare i suoi affari (se salverà la pelle).
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                                Ammazza che gufata Machine...tra Zelensky e Sinner hai fatto en plein.
                                Non t'illudere

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