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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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    Russia organizza incontro Onu su bimbi deportati, proteste
    Usa e Uk escono dall'aula. 50 paesi accusano: disinformazione
    Mosca ha usato la sua presidenza di turno del Consiglio di sicurezza Onu per organizzare una riunione informale sui bambini ucraini deportati con la forza in Russia, difendendosi da un'accusa che la Corte penale internazionale (Cpi) di giustizia ha contest... (ANSA)
    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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      Macron da Xi per la pace con von der Leyen
      'Focus telefonata a Zelensky'. Ma Parigi punta anche agli affari
      Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen a Pechino in una missione per mostrare l'unità dell'Europa nell'incontro di domani con il presidente cinese Xi Jinping (ANSA)
      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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        Ciela faremoh
        Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
        Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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          Suslov: «Ecco perché quest’anno non ci sarà nessun negoziato con Kiev»

          Il consigliere del Cremlino: «Se l’offensiva di Kiev fallirà, l’Occidente sarà a corto di armi e a quel punto la Russia potrà mobilitare 400 mila uomini per l’attacco finale»


          «Siamo sicuramente alla vigilia di un grossa offensiva da parte dell’Ucraina, il cui principale obiettivo sarà probabilmente il Mare di Azov, nel tentativo di tagliare il collegamento con la Crimea», dice Dmitrij Suslov, consigliere del Cremlino, che dirige il Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia di Mosca, uno dei più importanti istituti dove viene pensata la politica estera russa.

          E non siete preoccupati?
          «Dalla prospettiva russa, l’Occidente scommette molto sul successo dell’offensiva, sia per ragioni militari poiché la quantità di armi e munizioni che può fornire a Kiev comincia a scarseggiare dopo le consegne degli ultimi mesi, sia per ragioni politiche dato che il sostegno alla causa ucraina nelle società occidentali comincia a declinare, in particolare negli Usa in vista delle elezioni presidenziali. Non è per nulla scontato per esempio che in estate il Congresso autorizzerà i nuovi fondi per l’Ucraina, quando quelli attuali saranno esauriti. Detto altrimenti, l’Occidente ha un interesse fortissimo che l’offensiva ucraina sia vincente. Se questo non accadesse, nella seconda parte dell’anno Kiev si troverebbe in una posizione molto più debole e allora sarebbe la Russia a lanciare la sua offensiva».

          Ma non lo ha già fatto in questi due mesi?
          «La narrazione occidentale che Mosca abbia tentato e fallito l’offensiva in Donbass, è falsa. Non è stato un tentativo su vasta scala nel senso convenzionale del termine, ma una maggiore pressione senza uso massiccio di truppe sul terreno. Sono state impiegate piccole unità, non ci sono state vere manovre. La Russia ha esercitato una pressione per indebolire gli ucraini, diminuendone il potenziale offensivo. Ricordiamoci anche che la Russia usa ancora detenuti, mentre l’Ucraina usa truppe regolari».

          Alla luce delle forniture dell’ultimo mese, dai carri armati tedeschi e britannici ai Mig-29 polacchi, alle munizioni, l’Ucraina si è oggettivamente rafforzata. Questo non impensierisce i comandi russi?
          «Non dobbiamo esagerare, né sottovalutare il potenziale militare dell’Ucraina. Guardiamo i numeri però: finora secondo le nostre stime, sono stati consegnati 57 nuovi tank su 300 promessi, compresi i Leopard 2 tedeschi e i Challenger britannici. Anche se arrivassero tutti, ma non succederà fino alla fine dell’anno, non sarebbero molti. Tenuto conto anche del resto — blindati, obici, munizioni e caccia — quella ucraina è una minaccia seria. Ma non credo che queste siano le “armi magiche”, in grado di fare la differenza sul terreno. La questione più importante è un’altra: cosa succederà se gli ucraini falliscono, nonostante tutto questo aiuto occidentale? Se tutto questo arsenale viene gettato nella fornace senza successo? L’Occidente non avrà molto per rimpiazzarlo. L’Ucraina si troverà quasi scoperta. Mentre la Russia, come hanno correttamente valutato alcuni media occidentali, mobiliterà 400 mila nuovi volontari entro la fine dell’anno e sarà pronta a lanciare una vera offensiva».

          Da quello che dice, lei non dà alcuna chance a un avvio di negoziati.
          “La probabilità è zero. L’Occidente non permetterà all’Ucraina di entrare, né parteciperà ad alcun negoziato prima dell’offensiva di primavera. La nostra lettura della posizione occidentale è che se l’attacco ucraino ha successo e la Crimea sarà minacciata, allora la situazione sarà propizia a un negoziato. Ma se questo non succede, sarà la Russia a non consentire alcuna trattativa prima della sua controffensiva in autunno. Non mi aspetto quindi nulla sul fronte negoziale entro il 2023».

          La nuova dottrina di politica estera russa, presentata da Putin e Lavrov, indica gli Usa come «principale fonte di minaccia» per la sicurezza della Russia. È la conferma che ogni ponte ormai è bruciato?
          «Penso, in primo luogo, che il passaggio cruciale di quel documento sia quello in cui la Russia definisce sé stessa non solo come uno Stato ma anche come una “civiltà indipendente”, distinta da ogni altra. Secondo, il documento descrive correttamente lo stato del mondo, nel quale da un lato l’Occidente collettivo conduce una guerra ibrida globale contro la Russia, che vuole indebolire ed eventualmente distruggere in quanto potenza, dall’altro vediamo cambiamenti fondamentali e rapidi verso la creazione di un mondo multipolare, dove emergono nuovi attori oltre la Cina, come l’Arabia Saudita, la Turchia, gli altri Paesi asiatici tranne poche eccezioni, quelli africani. Questo si traduce in una doppia azione di politica estera della Russia: da un lato combattere una guerra con l’Occidente, dall’altra rafforzare la cooperazione con il resto del mondo, quello non occidentale che è la maggioranza. C’è una nuova gerarchia nei nostri interessi strategici, che mette in primo luogo le aree vicine, seguite da Cina e India, quindi dal mondo islamico e quello africano e solo alla fine dall’Occidente, visto come avversario. Certo, differenziamo tra l’Europa e l’Occidente anglosassone, che è il nucleo duro. Se i Paesi europei cambiassero politica, saremmo pronti a riprendere la cooperazione».

          Ma con la guerra in Ucraina avete prodotto l’effetto opposto: ieri la Finlandia è entrata nella Nato.
          «Citerei anche l’incriminazione del presidente russo da parte della Corte Penale Internazionale, che esclude ogni possibilità di normalizzare i rapporti con l’Europa nel prossimo futuro».

          Cosa sono le contromisure annunciate dal Cremlino, dopo l’adesione di Helsinki al Patto Atlantico?
          «Da questo momento, se ci fosse una guerra Nato-Russia, a differenza che in passato il territorio finlandese sarebbe teatro centrale dello scontro. La Russia deve quindi prepararsi, per esempio militarizzando il suo Nord-Ovest. La dimensione di questo rafforzamento sul confine nord-occidentale dipenderà da cosa vedremo in Finlandia: se ci saranno cioè missili a media o lunga gittata, basi e truppe Nato, armi nucleari. A ogni mossa risponderemo a tono».

          Nei giorni scorsi Putin ha ammesso per la prima volta che l’economia russa sta accusando la morsa delle sanzioni. Quindi a differenza di quanto affermato finora, stanno avendo un impatto. Questo avrà un’influenza sulle decisioni politiche?
          «Assolutamente no. Penso che finora lo sviluppo economico della Russia in condizioni di pesante embargo sia stato un successo. Si può dire che la performance economica russa sia stata migliore di quella militare. Certo, le sanzioni occidentali avranno un effetto cumulativo, ostacolando una crescita robusta. Ma la percezione generale è che abbiano già fallito nel tentativo di sconfiggere la Russia, che ha saputo adattarsi anche grazie al ruolo svolto dal mondo non occidentale, dalla Cina in giù, che si è rifiutato di seguire il diktat dell’alleanza occidentale».

          CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Kiev, pronti a parlare con Mosca del futuro della Crimea

            L'Ucraina potrebbe aprire un negoziato con la Russia sulla Crimea. Lo ha detto al Financial Times Andrii Sybiha, vicecapo dell'ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
            "Se riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi strategici sul campo di battaglia e quando saremo al confine amministrativo con la Crimea, saremo pronti ad aprire una pagina diplomatica per discutere di questo tema", ha detto Sybiha in una intervista al quotidiano britannico. Il funzionario ucraino ha tuttavia osservato che Kiev non esclude la possibilità di liberare la Crimea con il suo esercito. Le dichiarazioni di Sybiha, sottolinea il Financial Times, "sono la prova più esplicita dell'interesse dell'Ucraina nei negoziati" con Mosca.

            Repubblica
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Dunque sia da parte russa (se si legge Suslov) e sia da quella ucraina, almeno in apparenza si aspetta questa offensiva di primavera/estate dell'Ucraina per capire cosa accadrà dopo.

              L'aspettano un pò tutti l'offensiva, ci punta molto anche l'amministrazione Biden, perchè il prossimo anno si voterà per le presidenziali USA e, secondo Caracciolo, Biden non ha intenzione di arrivare al voto con la guerra ancora calda...attenzione, non con la pace (che pare lontanissima e fuori da ogni orizzonte) ma almeno con uno stato di guerra quiescente sul modello delle due Coree...se il campo confermerà che nessuno dei due contendenti riesce a sopraffare l'altro.

              Quindi questa offensiva ucraina, per la quale l'occidente ha inviato armi e mezzi, viene vista un pò come l'ultima chance ucraina di sistemare le cose sul terreno di battaglia. Ad ottorbre avremo un quadro più chiaro di come potrà finire...o a che tipo di stallo si andrà incontro.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                L'Ucraina si gioca il tutto per tutto ora: se si rimane in stallo per un altro anno, il rischio e' che nel 2024 una vittoria di Trump potrebbe mettere la parola fine sugli aiuti USA


                Tessera N° 7

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                  Macron a Xi, conto su Cina per portare Russia alla ragione
                  Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                    Putin, allontanare truppe di Kiev a distanza di sicurezza
                    Cremlino, operazione speciale unica via d'uscita in Ucraina
                    Cremlino, operazione speciale unica via d'uscita in Ucraina. Media, Usa inviano in Ucraina armi sperimentali anti drone. Fonte Mosca, 'nessun negoziato sulla Crimea'. Attacco dell'artiglieria ucraina in territorio russo (ANSA)
                    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                      "Le spedizioni di armi dalla Cina alla Russia, ha avvertito Ursula von der Leyen, "nuocerebbero significativamente" ai rapporti tra Bruxelles e Pechino, perché "assistere un aggressore sarebbe contrario al diritto internazionale". La Cina, ha aggiunto, ha la responsabilità di usare la sua influenza nei confronti della Russia e l'Ue "conta" su di lui per farlo.
                      Peraltro, durante gli incontri che hanno avuto a Pechino, il presidente cinese Xi ha riferito a quello francese Macron di essere pronto a chiamare il leader ucraino Volodymyr Zelensky al momento opportuno. E la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato di aver incoraggiato il presidente Xi Jinping a contattare il presidente Zelensky. "È stato interessante sentire - ha detto la numero uno della Commissione Ue - che il presidente Xi ha ribadito la sua disponibilità a parlare (con lui) quando i tempi e le condizioni saranno le più opportune".
                      La reazione di Mosca
                      "La Cina ha un potenziale di mediazione molto efficace e impressionante, e i recenti successi diplomatici di Pechino lo hanno dimostrato in modo eloquente. Ma la situazione con l'Ucraina è ancora difficile, per ora non ci sono prospettive per una soluzione pacifica", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov"
                      (Ansa)
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                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          Ucraina, Nyt: carte segrete di Usa e Nato pubblicate sui social
                          Si tratta di 'piani per rafforzare l'esercito di Kiev'
                          Documenti top secret degli Usa e della Nato sui piani per rafforzare l'esercito ucraino in vista di un'offensiva contro la Russia sono state pubblicate in settimana sui social. Lo rivela il New York Times, citando fonti dell'amministrazione americana. (ANSA)
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                            Taiwan: Tsai, al lavoro contro l'interferenza della Cina
                            Gli Usa: Pechino scelga la diplomazia, non le pressioni
                            Preparandosi a lasciare gli Usa, dove ha incontrato lo speaker della Camera, la presidente di Taiwan sototlinea che il suo paese lavora per prevenire l'interferenza di Pechino nelle sue acque territoriali. Gli Usa esortano la Cina a scegliere la via diplomatica e non le pressioni (ANSA)
                            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                              Il meteo e le forniture di armi: quando (e dove) arriverà l’offensiva di Kiev?

                              Soltanto 3-5 persone sanno esattamente cosa succederà, secondo il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Danilov. Intanto ci sarebbero contrasti nell’Ue sul piano per fornire un milione di munizioni all’Ucraina


                              Gli strateghi, come tutti, consultano ogni giorno il meteo. È un aspetto che può condizionare in modo importante le scelte. Il punto di oggi parte dal «cielo».

                              Il fango

                              David Helms, ex meteorologo dell’Air Force che segue il conflitto sotto il profilo «climatico» e rilancia i dati sui social, ha fornito le sue previsioni. Nel settore sud il terreno tenderà ad essere più secco entro 1-2 settimane, mentre sul fronte orientale resterà molto umido e fangoso fino alla metà di maggio. Se gli ucraini tengono conto di questi parametri potrebbero lanciare l’offensiva nel settore meridionale, in direzione di Melitopol e altri obiettivi. Infatti è difficile muovere mezzi pesanti nell’impasto melmoso, quella rasputitsa che già ha impantanato l’avanzata dei mezzi russi su Kiev: video e foto circolate in queste ultime settimane lo mostrano ampiamente. Sono comunque tante le supposizioni a tavolino. Il segretario del Consiglio di sicurezza Oleksiy Danilov ha dichiarato: solo un numero ristretto di persone, tra 3 e 5, sa quando e dove sarà l’attacco.

                              Affermazione che fa parte di una tattica, come lo sono le indicazioni sulla Crimea, target o meno dei piani di Kiev. Per ora il fuoco più vivo è a Est. Gli invasori proseguono a piccoli passi nel cuore di Bakhmut (o meglio, di ciò che resta) impiegando anche unità fresche, mentre Vuhledar continua ad essere il secondo carnaio. Con conseguenze sulla catena gerarchica: Mosca avrebbe deciso di sostituire il generale Rustan Muradov, colpevole di aver subito perdite eccessive, con alcuni reparti annientati. L’altalena degli ufficiali russi, che vanno e vengono sul campo di battaglia, è una costante. E non sempre il richiamo è definitivo, in quanto esistono giochi di «potere». La stessa altalena la ritroviamo nei giudizi degli analisti concentranti sul comportamento dell’Armata occupante e sulle capacità dei difensori nel riprendersi il perduto.


                              Dossier armi

                              La via delle armi, quando ci sono di mezzo gli europei, può diventare ancora più tortuosa. Il sito Politico Europe ha rivelato l’esistenza di contrasti sul piano (approvato) dell’Ue di fornire un milione di munizioni d’artiglieria a Kiev entro 12 mesi. Due i motivi del rallentamento. La Francia vuole che siano prodotti da ditte all’interno dell’Unione e, insieme all’asse Cipro-Grecia, è contraria ad acquistarle in Turchia. Inoltre ci sono dubbi sulle capacità delle fabbriche di mantenere la tabella di marcia. I funzionari sono al lavoro per cercare di superare gli ostacoli. È spedita, invece, la marcia di Varsavia, nuova Sparta nel cuore d’Europa. È stato annunciato l’invio di nuove forniture alla resistenza: mortai su veicoli e un lotto di caccia Mig 29. La Polonia ha inoltre ha siglato un accordo con l’Ucraina per la realizzazione in comune di proiettili da 152 millimetri, in impianti basati in Polonia al riparo da raid.

                              Intanto gli Stati Uniti stanno per inaugurare sul territorio polacco un grande deposito con materiale, munizioni, mezzi sufficienti a equipaggiare una brigata statunitense. È un pre-posizionamento logistico, i soldati arriveranno solo in caso di necessità. La caserma a Powidz diventa simile ai bunker creati da tempo in Norvegia dagli alleati. La Finlandia, appena entrata nella Nato, ha annunciato l’acquisto del sistema anti-missile israeliano David’s Sling: il costo del contratto è di oltre 340 milioni di dollari. Un apparato in grado di contrastare razzi, vettori cruise e altre minacce.

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                                Ucraina, Nyt: carte segrete di Usa e Nato pubblicate sui social
                                Si tratta di 'piani per rafforzare l'esercito di Kiev'
                                https://www.ansa.it/sito/notizie/top...dae7ee42b.html
                                Stimate in 70mila le vittime ucraine, tra le 40mila e le 60mila quelle russe.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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