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Silvia Romano è stata "liberata", che ne pensate? c'è una verità nascosta?

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    Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
    Il 90% delle donne sono inette sotto ogni aspetto, spesso raggiungo la maturità all'età in cui macchiano il primo assorbente e vivono di nulla , nel nulla se non nell' ossessione dell aspetto fisico ,senza avere un briciolo di etica del lavoro , saper dare valore ai soldi, ai rapporti interpersonali reali, esseri ignobili rancorosi e meschini nonché profondamente ignoranti.
    Provate a dire che ho torto e vi smonto peggio di una scatola di lego
    Sei il fake di Bbzone che preferisco
    Originariamente Scritto da Alberto84
    Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


    Originariamente Scritto da debe
    Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
    Originariamente Scritto da Zbigniew
    Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
    Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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      Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
      Sei il fake di Bbzone che preferisco
      Azpetto machine a dirmi che le donne laureate non sono cosi
      Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
      Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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        Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
        Curiosità Ponno, citando per l'appunto "La genealogia della morale" per quel poco che ricordo, sei pro-Nietzche o prendi solo atto di questa dicotomia e non hai una tua collocazione al suo interno?
        No, perchè gli Americani sono sicuramente più vicini alla visione di superuomo a cazz0 duro (Cit Bodyweb/Nietzche) rispetto a quello che è un Europa più bilanciata e garantista.
        Allora cerco di non scrivere un pippone, ma mi passerai alcune precisazioni. La prima, e spesso fondamentale in italia, é che Übermensch non si traduce con Superuomo, ma con Oltreuomo. Nell'ideale nietzschiano é necessario andare oltre l'uomo verso qualcosa di nuovo, di diverso. Ergersi a dei, ora che abbiamo ucciso il precedente "Non è forse la grandezza di questa morte troppo grande per noi? Non dovremmo forse diventare divinità semplicemente per esserne degni?". Reinventarci totalmente verso altro, non diventare delle versioni steroidee (per mantenere l'equivalenza bodywebbiana) di noi stessi.
        É una differenza comunicativa fondamentale, perché lo pone in una situazione di incomparabilitá, dal momento che non esiste ancora "
        Vengo troppo presto – proseguí – non è ancora il mio tempo. Questo enorme avvenimento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino: non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini"
        Quello che si discute nella genealogia della morale, e che io credo in buona parte vero, é la creazione della nuova morale, il modo in cui accade. I Nobili di cui si parla, questo anche é importante, non sono oltreuomini. L'Übermensch é raggiungibile solo DOPO il superamento della nuova morale. Non prima. Una maggioranza debole, che usa il vittimismo come valore e usa la quantità contro la qualità snaturando il vero in cambio di un beneficio, senza basi etiche, é ciò che avviene oggi.
        Il razzismo verso i bianchi, il sessismo verso gli uomini, l'eterofobia (sull'uso di fobia non mi dilungo, ma é sbagliato) sono fenomeni dettati dal rimorso e dalla rabbia, e se non si poteva provare il contrario con i fatti, si é girata la morale. Si sta ancora girando. E come la religione, nel testo, usa questa modificazione a proprio vantaggio, così il Capitale lo fa oggi.
        Il modus operandi é sovrapponibile, e trovo sia a dir poco affascinante.
        Il tuo confronto USA vs EU e Superuomo é sbagliato, spero di aver spiegato perché, in ogni caso credo sia una dinamica orizzontale, che trova resistenze in EU ma che sono destinate a soccombere, ovunque.
        Originariamente Scritto da claudio96

        sigpic
        più o meno il triplo

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          Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
          Io credo che trattare con i terroristi sia qualcosa a cui non puoi fuggire, ad oggi, e quindi bisogna sospendere la morale sulla cosa.
          Di certo la gestione mediatica é stata vergognosa e meriterebbe una dimissione in massa del governo, ma credo piú a Babbo Natale che a questa possibilitá.
          Quello che ho visto trattato poco o niente, e qui Barone vorrei la tua conoscenza geopolitica, é l'intervento turco. I Servizi e le truppe turche hanno ormai, o cosi si legge, molto potere in quella zona d'Africa, di contro si sa che Erdogan sia un fautore di quell'Islam signore e abbia anche mire espansionistiche, la domanda sorgerebbe spontanea. Che contatti ci sono tra Al Shaabab e Turchia? Perché sarebbe interessante saperlo, cosi come sarebbe interessante sapere cosa ci costa in termini economici o di peso in Europa il favore turco. Questo lo considero ancora piú cruciale (e pericoloso) rispetto al dare 4 milioni ad un gruppo terrorista.

          Molto brevemente: tra Turchia e Al-Shabaab i rapporti sono formalmente di antagoniso. Alle azioni di propaganda di Erdogan volte a rafforzare l' immagine del governo eletto e delegittimare Al-Shabaab si contrappongono gli attacchi di quest' ultima a militari e strutture turche. Chi ha legami solidi con Al-Shabaab è il Qatar. Questo come sai non significa che turchi e terroristi somali non possano cooperare in diverse situazioni, come la vicenda di Silvia Romano testimonia. Dopotutto la massiccia presenza di servizi di intelligence turca è un riflesso delle aspirazioni neo-ottomane di Erdogan (insieme al dossier siriano e libico), che nella pratica viene concretizzata attraverso lo scambio tra costruzione di infrastrutture nel territorio controllato dal governo somalo in cambio di licenze petrolifere per la trivellazione nel Mar Rosso. Il fine è quello di avere una presenza stabile nel corno d'Africa, avere accesso al Mar Rosso ed inserirsi come terzo attore dopo Iran e Arabia Saudita, in un tratto di mare dove transita il 40% dei barili di petrolio del mondo.

          Quando all' Italia, la contropartita è semplice. In primis, adesione alla posizione Turca sulla Libia, quindi ulteriore sostegno ad Al Sarraj ed ulteriore marginalizzazione. Nota a margine: l' Italia aveva puntato su Al Sarraj sin dall' inizio, poi quando Haftar ha minacciato di bombardare Tripoli l' Italia ha offerto corsi sul gender nei conflitti armati (è vero) mentre Erdogan gli ha promesso armi e cinquemila uomini. Credo non serva dire altro.

          Inoltre, l' Italia dovrebbe ammorbidire la sua posizione sulla pretesa turca di trivellare nel mare Egeo al largo di Ciro, in una zona in cui la Grecia rivendica la propria sovranità. Cosi facendo ci alieneremo sia la Grecia sia chi la appoggia in questa contesa (Francia e UE in generale). Insomma, un bel quadretto.

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            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
            Molto brevemente: tra Turchia e Al-Shabaab i rapporti sono formalmente di antagoniso. Alle azioni di propaganda di Erdogan volte a rafforzare l' immagine del governo eletto e delegittimare Al-Shabaab si contrappongono gli attacchi di quest' ultima a militari e strutture turche. Chi ha legami solidi con Al-Shabaab è il Qatar. Questo come sai non significa che turchi e terroristi somali non possano cooperare in diverse situazioni, come la vicenda di Silvia Romano testimonia. Dopotutto la massiccia presenza di servizi di intelligence turca è un riflesso delle aspirazioni neo-ottomane di Erdogan (insieme al dossier siriano e libico), che nella pratica viene concretizzata attraverso lo scambio tra costruzione di infrastrutture nel territorio controllato dal governo somalo in cambio di licenze petrolifere per la trivellazione nel Mar Rosso. Il fine è quello di avere una presenza stabile nel corno d'Africa, avere accesso al Mar Rosso ed inserirsi come terzo attore dopo Iran e Arabia Saudita, in un tratto di mare dove transita il 40% dei barili di petrolio del mondo.

            Quando all' Italia, la contropartita è semplice. In primis, adesione alla posizione Turca sulla Libia, quindi ulteriore sostegno ad Al Sarraj ed ulteriore marginalizzazione. Nota a margine: l' Italia aveva puntato su Al Sarraj sin dall' inizio, poi quando Haftar ha minacciato di bombardare Tripoli l' Italia ha offerto corsi sul gender nei conflitti armati (è vero) mentre Erdogan gli ha promesso armi e cinquemila uomini. Credo non serva dire altro.

            Inoltre, l' Italia dovrebbe ammorbidire la sua posizione sulla pretesa turca di trivellare nel mare Egeo al largo di Ciro, in una zona in cui la Grecia rivendica la propria sovranità. Cosi facendo ci alieneremo sia la Grecia sia chi la appoggia in questa contesa (Francia e UE in generale). Insomma, un bel quadretto.
            Quindi questa operazione é una gigantesca inculata...per la nostra già fragile posizione. Mi domando perché ste robe debba poterle leggere solo a culo dal momento che sono su BW invece che leggerle sul giornale. Grazie comunque!

            PS la parte in rosso non ci posso credere, ci stai trollando? Ti prego dimmi che ci stai trollando.
            Originariamente Scritto da claudio96

            sigpic
            più o meno il triplo

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              Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
              Il 90% delle donne sono inette sotto ogni aspetto, spesso raggiungo la maturità all'età in cui macchiano il primo assorbente e vivono di nulla , nel nulla se non nell' ossessione dell aspetto fisico ,senza avere un briciolo di etica del lavoro , saper dare valore ai soldi, ai rapporti interpersonali reali, esseri ignobili rancorosi e meschini nonché profondamente ignoranti.
              Provate a dire che ho torto e vi smonto peggio di una scatola di lego
              Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
              È così, se in ogni cultura al mondo tranne la decadente occidentale sono state utilizzate solo per far figli ci sarà stato un motivo

              Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
              Probabilmente state prendendo come modello persone che fanno parte del vostro entourage come ad esempio la vostra mamma. Avete una visione distorta e ristretta della realtà.

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                Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                Quindi questa operazione é una gigantesca inculata...per la nostra già fragile posizione. Mi domando perché ste robe debba poterle leggere solo a culo dal momento che sono su BW invece che leggerle sul giornale. Grazie comunque!

                PS la parte in rosso non ci posso credere, ci stai trollando? Ti prego dimmi che ci stai trollando.
                Se ti interessa l'argomento io seguirei quei pochi giornalisti che si occupano di esteri e che non sono dei buffoni (Alberto *****, Guido Olimpio) o analisti (Daniele Santoro di Limes, si trova qualcosa non a pagamento su youtube) o riviste tipo formiche o startmag che si occupano di geopolitica. Sui giornali trovi solamente meme ormai

                Comunque, per la parte in rosso: è tutto vero.

                Il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha preso parte questa mattina alla cerimonia di consegna dei diplomi al personale della Guardia Costiera e della Marina libica. L’attività svolta a Mariscuola La Maddalena conclude un nuovo ciclo formativo svolto dal Comando dell’operazione EUNAVFORMED - Sophia a favore di militari libici

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                  Ottimo Bodyweb che mi autocensura il cognome del giornalista (Alberto N.egri)

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                    Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                    Allora cerco di non scrivere un pippone, ma mi passerai alcune precisazioni. La prima, e spesso fondamentale in italia, é che Übermensch non si traduce con Superuomo, ma con Oltreuomo. Nell'ideale nietzschiano é necessario andare oltre l'uomo verso qualcosa di nuovo, di diverso. Ergersi a dei, ora che abbiamo ucciso il precedente "Non è forse la grandezza di questa morte troppo grande per noi? Non dovremmo forse diventare divinità semplicemente per esserne degni?". Reinventarci totalmente verso altro, non diventare delle versioni steroidee (per mantenere l'equivalenza bodywebbiana) di noi stessi.
                    É una differenza comunicativa fondamentale, perché lo pone in una situazione di incomparabilitá, dal momento che non esiste ancora "
                    Vengo troppo presto – proseguí – non è ancora il mio tempo. Questo enorme avvenimento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino: non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini"
                    Osservazione correttissima, viene spesso definito super-uomo, ma il termine oltre-uomo indica esattamente quello che è, vero.

                    Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                    Quello che si discute nella genealogia della morale, e che io credo in buona parte vero, é la creazione della nuova morale, il modo in cui accade. I Nobili di cui si parla, questo anche é importante, non sono oltreuomini. L'Übermensch é raggiungibile solo DOPO il superamento della nuova morale. Non prima. Una maggioranza debole, che usa il vittimismo come valore e usa la quantità contro la qualità snaturando il vero in cambio di un beneficio, senza basi etiche, é ciò che avviene oggi.
                    Il razzismo verso i bianchi, il sessismo verso gli uomini, l'eterofobia (sull'uso di fobia non mi dilungo, ma é sbagliato) sono fenomeni dettati dal rimorso e dalla rabbia, e se non si poteva provare il contrario con i fatti, si é girata la morale. Si sta ancora girando. E come la religione, nel testo, usa questa modificazione a proprio vantaggio, così il Capitale lo fa oggi.
                    Il modus operandi é sovrapponibile, e trovo sia a dir poco affascinante.
                    Il tuo confronto USA vs EU e Superuomo é sbagliato, spero di aver spiegato perché, in ogni caso credo sia una dinamica orizzontale, che trova resistenze in EU ma che sono destinate a soccombere, ovunque.
                    Mi riferivo appunto alla dicotomia sottolineata da Nietzche nel "nobile", il virtuoso, colui che ha la capacità, le risorse ed il plebeo, quello che rappresenta la maggioranza debole che vuole vedere rovesciate le sorti in vece della "democrazia".
                    E' reale secondo te questa rappresentazione?

                    Negli USA, in special modo la parte più conservatrice, tutela l'intraprendenza dell'uomo, le virtù dello stesso, vuole limitare l'intervento dello stato e lo fa a scapito di quello che è più debole.
                    In Europa, ed in Italia ancor di più, forse troppo, esistono ammortizzatori sociali e si è abituati più a costruire un tessuto connettivo che è tutt'uno tra stato e società.



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                      Torno nel merito della differenza tra cooperante e sprovveduta. L’articolo è molto lungo, mi limito a postare alcuni passaggi fondamentali, a sostegno del discorso fatto nelle pagine precedenti.

                      “Silvia Romano non era una cooperante e, tecnicamente, neppure una volontaria, ma una ragazza neolaureata, inesperta, che è stata incautamente esposta a rischi enormi da chi l’ha mandata in un villaggio sperduto del Kenya senza la minima sicurezza, né il rispetto dei più elementari protocolli di cooperazione internazionale. Silvia è vittima due volte: dei rapitori e di chi non l’ha protetta”.

                      Ogni parola è pesata, ogni virgola è frutto di anni di esperienza sul campo: dodici anni per l’esattezza – dal 2005 al 2017 – che Daniela Gelso, 43 anni, originaria di Saronno, ha trascorso in Africa occidentale e centrale, tra Guinea Bissau, Burundi e Costa d’Avorio, come Project manager per conto di alcune delle principali Ong italiane, francesi e portoghesi, prima di rientrare in Europa, in Francia, nel 2017, continuando a lavorare come manager in ambito sociale.


                      Ma…
                      Ma sono rimasta colpita dall’estrema superficialità con cui, in questa delicata vicenda, è stato trattato il mondo della solidarietà internazionale, già vittima di una vera e propria campagna di delegittimazione nel nostro Paese. Tutti i mezzi d’informazione, nessuno escluso, definiscono Silvia “una giovane cooperante, in Kenya per conto di una ONG marchigiana”.

                      Cosa c’è di sbagliato in questa definizione?


                      Più o meno tutto. 1) Silvia Romano non è una cooperante. Anzi, per essere precisi, non è nemmeno una volontaria, nell’accezione oggi in vigore nel mondo della cooperazione. Per intenderci, un Volontario delle Nazioni Unite beneficia di un contratto remunerato ed opera all’interno di uno specifico programma di sviluppo. 2) Africa Milele, la onlus con cui collaborava, non è una Ong.

                      D’accordo, fermiamoci per un attimo al ruolo di Silvia Romano. Chi era allora e cosa faceva questa giovane ragazza milanese nel villaggio di Chakama, dove il 20 novembre 2018 è stata rapita.
                      Se ci atteniamo ai fatti, Silvia è arrivata in Kenya a 23 anni, con un semplice visto turistico che non le consentiva di dedicarsi a nessuna attività di cooperazione internazionale. Neolaureata, inesperta, non aveva all’attivo nessuna esperienza professionale pertinente. Durante la sua permanenza a Chakama, il suo impegno umanitario consisteva semplicemente nel far giocare i bambini del villaggio.


                      Che differenza c’è esattamente con un cooperante internazionale?
                      La differenza è abissale. I cooperanti sono professionisti retribuiti e altamente specializzati. Hanno un contratto di lavoro e sono coperti da un’assicurazione internazionale. I programmi di sviluppo in cui sono inseriti non consistono in opere di carità o assistenzialismo. Si tratta di strategie con obiettivi ben precisi.

                      Lei, ad esempio, che mansioni ha svolto nei suoi 12 anni in Africa?
                      In qualità di capoprogetto, le mie competenze spaziavano dalla gestione di attività complesse alla scrittura progetti nell’ambito di bandi internazionali, dalla rendicontazione finanziaria alla gestione di partenariati strategici, dal team management al reporting ufficiale. Il mestiere di cooperante, insomma, non si improvvisa: sono richieste specifiche competenze, una formazione ad hoc, tra cui anche – come nel mio caso – un master di secondo livello in Cooperazione e sviluppo, oltre alle varie specializzazioni, e ovviamente tanta esperienza sul campo.


                      Quell’esperienza che a Silvia mancava…
                      Vede, l’Africa è piena di villaggi come Chakama. Le associazioni fai-da-te che pretendono di salvare il mondo proliferano in tutta Europa. Ed ogni anno sono centinaia i ventenni che si affidano a sedicenti “Ong” per vivere un’esperienza di solidarietà in un Paese in via di sviluppo. Questo fenomeno in rapida crescita ha addirittura un nome: “volonturismo”.

                      In pratica, sta dicendo che Silvia Romano si è affidata a un’organizzazione improvvisata che l’ha mandata in Africa a suo rischio e pericolo?
                      Purtroppo è esattamente ciò che è avvenuto. Africa Milele Onlus è un’associazione piccolissima, sconosciuta, non accreditata dall’AICS (Associazione Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, ndr), non iscritta a nessuna delle federazioni che raggruppano la quasi totalità delle Ong italiane. L’organigramma consultabile sul sito dell’associazione fa pensare ad una struttura a gestione familiare. Ho notato che ricorrono gli stessi cognomi (un caso?) e che la persona indicata come referente dei progetti in Kenya è la stessa persona che, al momento del rapimento di Silvia, era stato indicato come il guardiano che avrebbe dovuto vegliare sulla guest house di Chakama.
                      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                      ma_75@bodyweb.com

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                        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                        Torno nel merito della differenza tra cooperante e sprovveduta. L’articolo è molto lungo, mi limito a postare alcuni passaggi fondamentali, a sostegno del discorso fatto nelle pagine precedenti.

                        “Silvia Romano non era una cooperante e, tecnicamente, neppure una volontaria, ma una ragazza neolaureata, inesperta, che è stata incautamente esposta a rischi enormi da chi l’ha mandata in un villaggio sperduto del Kenya senza la minima sicurezza, né il rispetto dei più elementari protocolli di cooperazione internazionale. Silvia è vittima due volte: dei rapitori e di chi non l’ha protetta”.

                        Ogni parola è pesata, ogni virgola è frutto di anni di esperienza sul campo: dodici anni per l’esattezza – dal 2005 al 2017 – che Daniela Gelso, 43 anni, originaria di Saronno, ha trascorso in Africa occidentale e centrale, tra Guinea Bissau, Burundi e Costa d’Avorio, come Project manager per conto di alcune delle principali Ong italiane, francesi e portoghesi, prima di rientrare in Europa, in Francia, nel 2017, continuando a lavorare come manager in ambito sociale.


                        Ma…
                        Ma sono rimasta colpita dall’estrema superficialità con cui, in questa delicata vicenda, è stato trattato il mondo della solidarietà internazionale, già vittima di una vera e propria campagna di delegittimazione nel nostro Paese. Tutti i mezzi d’informazione, nessuno escluso, definiscono Silvia “una giovane cooperante, in Kenya per conto di una ONG marchigiana”.

                        Cosa c’è di sbagliato in questa definizione?


                        Più o meno tutto. 1) Silvia Romano non è una cooperante. Anzi, per essere precisi, non è nemmeno una volontaria, nell’accezione oggi in vigore nel mondo della cooperazione. Per intenderci, un Volontario delle Nazioni Unite beneficia di un contratto remunerato ed opera all’interno di uno specifico programma di sviluppo. 2) Africa Milele, la onlus con cui collaborava, non è una Ong.

                        D’accordo, fermiamoci per un attimo al ruolo di Silvia Romano. Chi era allora e cosa faceva questa giovane ragazza milanese nel villaggio di Chakama, dove il 20 novembre 2018 è stata rapita.
                        Se ci atteniamo ai fatti, Silvia è arrivata in Kenya a 23 anni, con un semplice visto turistico che non le consentiva di dedicarsi a nessuna attività di cooperazione internazionale. Neolaureata, inesperta, non aveva all’attivo nessuna esperienza professionale pertinente. Durante la sua permanenza a Chakama, il suo impegno umanitario consisteva semplicemente nel far giocare i bambini del villaggio.


                        Che differenza c’è esattamente con un cooperante internazionale?
                        La differenza è abissale. I cooperanti sono professionisti retribuiti e altamente specializzati. Hanno un contratto di lavoro e sono coperti da un’assicurazione internazionale. I programmi di sviluppo in cui sono inseriti non consistono in opere di carità o assistenzialismo. Si tratta di strategie con obiettivi ben precisi.

                        Lei, ad esempio, che mansioni ha svolto nei suoi 12 anni in Africa?
                        In qualità di capoprogetto, le mie competenze spaziavano dalla gestione di attività complesse alla scrittura progetti nell’ambito di bandi internazionali, dalla rendicontazione finanziaria alla gestione di partenariati strategici, dal team management al reporting ufficiale. Il mestiere di cooperante, insomma, non si improvvisa: sono richieste specifiche competenze, una formazione ad hoc, tra cui anche – come nel mio caso – un master di secondo livello in Cooperazione e sviluppo, oltre alle varie specializzazioni, e ovviamente tanta esperienza sul campo.


                        Quell’esperienza che a Silvia mancava…
                        Vede, l’Africa è piena di villaggi come Chakama. Le associazioni fai-da-te che pretendono di salvare il mondo proliferano in tutta Europa. Ed ogni anno sono centinaia i ventenni che si affidano a sedicenti “Ong” per vivere un’esperienza di solidarietà in un Paese in via di sviluppo. Questo fenomeno in rapida crescita ha addirittura un nome: “volonturismo”.

                        In pratica, sta dicendo che Silvia Romano si è affidata a un’organizzazione improvvisata che l’ha mandata in Africa a suo rischio e pericolo?
                        Purtroppo è esattamente ciò che è avvenuto. Africa Milele Onlus è un’associazione piccolissima, sconosciuta, non accreditata dall’AICS (Associazione Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, ndr), non iscritta a nessuna delle federazioni che raggruppano la quasi totalità delle Ong italiane. L’organigramma consultabile sul sito dell’associazione fa pensare ad una struttura a gestione familiare. Ho notato che ricorrono gli stessi cognomi (un caso?) e che la persona indicata come referente dei progetti in Kenya è la stessa persona che, al momento del rapimento di Silvia, era stato indicato come il guardiano che avrebbe dovuto vegliare sulla guest house di Chakama.
                        Mi trovi totalmente d'accordo, e difatti continuo a ribadire di non fare il punto su Silvia Romano, ne sulla sue vita personale, ma solo su due cose: l'aspetto pratico e morale del riscatto e la gestione strumentalizzata o eventualmente errata dell'operazione.



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                          Ok questa dichiarazione pesa come un macigno

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                            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                            Comunque, per la parte in rosso: è tutto vero.

                            http://www.difesa.it/Primo_Piano/Pag...i-libici-.aspx
                            Contando che ho solo bestemmie, forse é meglio che sta roba non esca al grande pubblico...

                            Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                            Osservazione correttissima, viene spesso definito super-uomo, ma il termine Oltre-uomo indica esattamente quello che è, vero.

                            Mi riferivo appunto alla dicotomia sottolineata da Nietzche nel "nobile", il virtuoso, colui che ha la capacità, le risorse ed il plebeo, quello che rappresenta la maggioranza debole che vuole vedere rovesciate le sorti in vece della "democrazia".
                            E' reale secondo te questa rappresentazione?

                            Negli USA, in special modo la parte più conservatrice, tutela l'intraprendenza dell'uomo, le virtù dello stesso, vuole limitare l'intervento dello stato e lo fa a scapito di quello che è più debole.
                            In Europa, ed in Italia ancor di più, forse troppo, esistono ammortizzatori sociali e si è abituati più a costruire un tessuto connettivo che è tutt'uno tra stato e società.
                            É un discorso enorme e ramificato, di cui tra l'altro parlai con la mia professoressa di Etica. Nietzsche aveva probabilmente degli esempi in mente quando ha pensato "al nobile", ma credo che la dicotomia, e la genialità della stessa, si presenti nel fatto che ognuno di noi ha un lato nobile, che segue e asseconda la sua Volontà di Potenza, può e quindi fa. Allo stesso momento, senza entrare ancora nelle sovrastrutture sociali, ha un lato debole, ancorato e dominabile.
                            La questione nietzschiana é davvero interessante sul come e perché si cede alla parte piú debole di noi. Su come qualcuno se ne approfitta, rendendoci miserabili di proposito. Ora la questione si potrebbe spostare sul tuo "a spese di chi é più debole", cosa significa? Cosa comporta vivere secondo volontà? Necessariamente fare "del male" nel nostro sistema valoriale? É un sistema corretto?
                            Possiamo scrivere due pagine sull'argomento. Io personalmente credo che più che il concetto stesso di vivere "da nobili", nell'ottica della nuova morale che stiamo vivendo, quello che é interessante é come si gira. La Religione (Il Capitale) che per ottenere consenso (potere) da attenzione e potenza a istanze minori e minoritarie, facendo leva sul senso di colpa. Il senso di colpa come leva per la morale é l'apice di quel testo imho, nell'analisi contemporanea.
                            Originariamente Scritto da claudio96

                            sigpic
                            più o meno il triplo

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                              Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                              É un discorso enorme e ramificato, di cui tra l'altro parlai con la mia professoressa di Etica. Nietzsche aveva probabilmente degli esempi in mente quando ha pensato "al nobile", ma credo che la dicotomia, e la genialità della stessa, si presenti nel fatto che ognuno di noi ha un lato nobile, che segue e asseconda la sua Volontà di Potenza, può e quindi fa. Allo stesso momento, senza entrare ancora nelle sovrastrutture sociali, ha un lato debole, ancorato e dominabile.
                              La questione nietzschiana é davvero interessante sul come e perché si cede alla parte piú debole di noi. Su come qualcuno se ne approfitta, rendendoci miserabili di proposito. Ora la questione si potrebbe spostare sul tuo "a spese di chi é più debole", cosa significa? Cosa comporta vivere secondo volontà? Necessariamente fare "del male" nel nostro sistema valoriale? É un sistema corretto?
                              Possiamo scrivere due pagine sull'argomento. Io personalmente credo che più che il concetto stesso di vivere "da nobili", nell'ottica della nuova morale che stiamo vivendo, quello che é interessante é come si gira. La Religione (Il Capitale) che per ottenere consenso (potere) da attenzione e potenza a istanze minori e minoritarie, facendo leva sul senso di colpa. Il senso di colpa come leva per la morale é l'apice di quel testo imho, nell'analisi contemporanea.
                              Ok, non propendi per A ne per B, ti astieni. E' ovviamente possibile mettere in discussione tutto ed il contrario di tutto.
                              Sull'ipocrisia della religione sfondi una aperta aperta, sono da sempre agnostico/ateo. Riguardo la morale, se non fosse per il mio lato romantico, mi troverei quasi ad abbracciare posizioni ciniche tipo Sam Harris in "the moral landscape"



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                                Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                                Ok, non propendi per A ne per B, ti astieni. E' ovviamente possibile mettere in discussione tutto ed il contrario di tutto.
                                Sull'ipocrisia della religione sfondi una aperta aperta, sono da sempre agnostico/ateo. Riguardo la morale, se non fosse per il mio lato romantico, mi troverei quasi ad abbracciare posizioni ciniche tipo Sam Harris in "the moral landscape"
                                No, aspetta, mi astengo nel dover scegliere solo tra essere un "nobile" nietzschiano o un "debole". In generale ho idee morali, trovo che "usare" il prossimo se si é più "forti" é giusto, fino ad un certo limite che non intacchi la dignità minima (potremmo discutere ore su dove mettere la linea), così come trovo che donne, omosessuali, ed in parte neri non siano fasce deboli nella nostra società e che i discorsi sulle loro rivendicazioni siano estremamente biased and non libere per la dinamica di cui parlavamo sopra del senso di colpa.
                                Poi magari questo non é il thread giusto.
                                Originariamente Scritto da claudio96

                                sigpic
                                più o meno il triplo

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