Sun Shuopeng a Milano: «Così non va bene, basta spostamenti, ne va della vita»
Il vicepresidente della Croce rossa cinese, che ha sconfitto il virus a Wuhan, a Palazzo Lombardia con il presidente Fontana: «Troppa gente in giro senza mascherine, bisogna chiudere le attività economiche e tutti devono stare a casa»
In Lombardia «nella regione più colpita» dal Coronavirus «le policy purtroppo non sono ancora così strette come secondo i nostri standard. Le persone non indossano le mascherine, ci sono ancora troppe persone in giro, il trasporto pubblico è ancora attivo e si mangia troppo nei ristoranti e negli hotel». Lo ha detto il vicepresidente della Croce rossa cinese, Sun Shuopeng, giovedì mattina durante il suo intervento nel corso del punto stampa a Palazzo Lombardia con il presidente della Regione, Attilio Fontana.
«La vita è il tema più importante»
«È tempo - ha aggiunto il vicepresidente Shuopeng - di chiudere le attività economiche e vietare gli spostamenti delle persone. Bisogna fare in fretta, bisogna fermare tutte le attività economiche e fermare la mobilità. Tutti devono stare a casa, in quarantena, e abbiamo bisogno che tutti siano preparati a proteggere la propria vita, perché la vita delle persone è la cosa più importante, non abbiamo una seconda scelta di fronte alla vita». «Tutti sono coinvolti nella lotta al Covid-19, non solo il governo, non solo il personale medico. Tutti i cittadini devono essere coinvolti e seguire le misure di contenimento», ha aggiunto.
«Situazione simile a Wuhan»
«Con il controllo e le misure di quarantena è più facile individuare le persone contagiate da Covid-19 e questo ci può dare indicazioni sulle persone infette e su come curarle», ha aggiunto Shuopeng. «Quello che state vivendo adesso è molto simile a quanto abbiamo vissuto noi a Wuhan, l’epicentro del Covid-19, con un numero molto alto di casi di contagiati, di pazienti ricoverati negli ospedali e di deceduti», ha spiegato. I numeri molto alti «potrebbero essere una cosa positiva in questo momento, perché ci stiamo muovendo verso l’adozione di pratiche internazionali nel controllo delle malattie infettive». «Se vengono aumentate le misure di quarantena - ha aggiunto - è più facile trovare le persone esposte che possono avere un trattamento migliore».
Controllo ripreso dopo un mese dal lockdown
A Wuhan, ha continuato, «è stato un mese dopo il lockdown completo della città che gli ospedali hanno potuto iniziare a trattare veramente i pazienti, a ridurre il numero di pazienti e a superare il picco del contagio»
CorSera
Il vicepresidente della Croce rossa cinese, che ha sconfitto il virus a Wuhan, a Palazzo Lombardia con il presidente Fontana: «Troppa gente in giro senza mascherine, bisogna chiudere le attività economiche e tutti devono stare a casa»
In Lombardia «nella regione più colpita» dal Coronavirus «le policy purtroppo non sono ancora così strette come secondo i nostri standard. Le persone non indossano le mascherine, ci sono ancora troppe persone in giro, il trasporto pubblico è ancora attivo e si mangia troppo nei ristoranti e negli hotel». Lo ha detto il vicepresidente della Croce rossa cinese, Sun Shuopeng, giovedì mattina durante il suo intervento nel corso del punto stampa a Palazzo Lombardia con il presidente della Regione, Attilio Fontana.
«La vita è il tema più importante»
«È tempo - ha aggiunto il vicepresidente Shuopeng - di chiudere le attività economiche e vietare gli spostamenti delle persone. Bisogna fare in fretta, bisogna fermare tutte le attività economiche e fermare la mobilità. Tutti devono stare a casa, in quarantena, e abbiamo bisogno che tutti siano preparati a proteggere la propria vita, perché la vita delle persone è la cosa più importante, non abbiamo una seconda scelta di fronte alla vita». «Tutti sono coinvolti nella lotta al Covid-19, non solo il governo, non solo il personale medico. Tutti i cittadini devono essere coinvolti e seguire le misure di contenimento», ha aggiunto.
«Situazione simile a Wuhan»
«Con il controllo e le misure di quarantena è più facile individuare le persone contagiate da Covid-19 e questo ci può dare indicazioni sulle persone infette e su come curarle», ha aggiunto Shuopeng. «Quello che state vivendo adesso è molto simile a quanto abbiamo vissuto noi a Wuhan, l’epicentro del Covid-19, con un numero molto alto di casi di contagiati, di pazienti ricoverati negli ospedali e di deceduti», ha spiegato. I numeri molto alti «potrebbero essere una cosa positiva in questo momento, perché ci stiamo muovendo verso l’adozione di pratiche internazionali nel controllo delle malattie infettive». «Se vengono aumentate le misure di quarantena - ha aggiunto - è più facile trovare le persone esposte che possono avere un trattamento migliore».
Controllo ripreso dopo un mese dal lockdown
A Wuhan, ha continuato, «è stato un mese dopo il lockdown completo della città che gli ospedali hanno potuto iniziare a trattare veramente i pazienti, a ridurre il numero di pazienti e a superare il picco del contagio»
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