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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Ok, è chiaro che non è più tempo di indugi. Bisogna shortare tutto. L'evoluzione della discussione su BW rende bene l'idea di come si evolverà la cosa, che il peggio è davanti a noi e non dietro.
    Originariamente Scritto da Sean
    Bob è pure un fervente cattolico.
    E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

    Alice - How long is forever?
    White Rabbit - Sometimes, just one second.

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      Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
      Non è una critica ma una considerazione... Se proprio uno deve occupare il tempo libero preoccupandosi di cose fuori dalla sua portata meglio pensare a cose vicine a se... Che poi sentire parlare di fronte Vietnam da gente che per fortuna vive molto lontano non so da Bergamo ma dalla lombardia , lascia il tempo che trova

      sono tutte cose fuori dalla mia portata.
      sia i 250 medici che non vanno a lavorare sia i trasporti pubblici nel milanese che non sono moltiplicati.
      paragonare Bergamo al Vietnam riferendosi alle disastrose situazioni in cui si trovano oggi le Terapie Intensive non mi sembra una cosa sbagliata o comunque di cui vergognarsi.
      State facendo una polemica ridicola e completamente inutile

      Sean oltre ad essere sempre informato e sempre ragionevole nelle sue analisi dimostra anche una profonda sensibilità che sembra non appartenere più tanto a questo mondo contemporaneo.
      E' una cosa bella. Onore a lui
      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


      grazie.




      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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        Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggio
        esatto.....
        la soluzione corretta (seppur utopistica) forse l'aveva proposta qualcuno qualche post fa....
        60enni e oltre a casa e isolati
        tutti gli altri in giro a vivere e lavorare senza poter stare accanto ai suddetti 60enni.
        Il virus si diffonde tra i giovani facendo pochi danni.
        Quando dopo 1-2 anni il virus perde la sua grande carica virale riportiamo in giro i 60enni
        il virus non lo puoi veicolare Kurt e soprattutto non puoi imporre agli anziani di stare in casa.
        In Corea stanno testando tutti e sono usciti fuori una marea di 20enni asintomatici ! https://www.statista.com/statistics/...-cases-by-age/
        Cosa succede dunque ? Io 20enne che so di essere infetto mi auto metto in quarantena e non contaggio nessuno ! Da noi invece i portatori sani stanno facendo una strage, è quello che sta succedendo nel nord


        Tessera N° 7

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          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
          Ok, è chiaro che non è più tempo di indugi. Bisogna shortare tutto. L'evoluzione della discussione su BW rende bene l'idea di come si evolverà la cosa, che il peggio è davanti a noi e non dietro.
          penso che il peggio sia nel DI dietro di noi



          Originariamente Scritto da Giampo93
          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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            Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
            Francis, c'è qualche studio sulle vittime, anche indirette ma accertate, per inquinamento ambientale?
            Ad esempio a causa di alti livelli di polveri sottili in città fortemente industrualizzate e sovrapopolate.
            Sono completamente fuori luogo , date le vittime e la situazione emergenziale attuale che mi auguro non tocchi mai me ed i miei cari, ma ho sto tarlo del Covid come di virus non completamente nocivo se certi dati ne dessero conferma.


            Tessera N° 7

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              In ER ci si "muove" cosi

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                Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
                il virus non lo puoi veicolare Kurt e soprattutto non puoi imporre agli anziani di stare in casa.
                In Corea stanno testando tutti e sono usciti fuori una marea di 20enni asintomatici ! https://www.statista.com/statistics/...-cases-by-age/
                Cosa succede dunque ? Io 20enne che so di essere infetto mi auto metto in quarantena e non contaggio nessuno ! Da noi invece i portatori sani stanno facendo una strage, è quello che sta succedendo nel nord
                Ho scritto utopistico infatti

                Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                grazie.




                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                  in tutto questo e’ auspicabile un netto cambio di paradigma.
                  Dopotutto “globalizzazione” e “libero scambio” sono usati come sinonimo a volte, ma a mio avviso in maniera non corretta.
                  Si rivalutera’ il tutto nella migliore delle ipotesi.
                  Accordi bilaterali, ritorno a produzioni su base locale, ritmi meno frenetici e una qualche sfumatura di decrescita (in)felicie.
                  Chissa’..



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                    lavorare da casa in questo modo è improponibile perchè se uno diventa triste ed inkazzato ( per la situazione in generale, ma anche perchè ti manca l'aria proprio )
                    la produttività è destinata lo stesso a calare: oggi mi sembra di essere un povero idiota davanti ad uno schermo.

                    devono chiudere tutto, basta, non ha senso così

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                      Originariamente Scritto da laplace Visualizza Messaggio
                      lavorare da casa in questo modo è improponibile perchè se uno diventa triste ed inkazzato ( per la situazione in generale, ma anche perchè ti manca l'aria proprio )
                      la produttività è destinata lo stesso a calare: oggi mi sembra di essere un povero idiota davanti ad uno schermo.

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                        Come ***** si fa a lavorare da casa in certi settori

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                          Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                          Non è una critica ma una considerazione... Se proprio uno deve occupare il tempo libero preoccupandosi di cose fuori dalla sua portata meglio pensare a cose vicine a se... Che poi sentire parlare di fronte Vietnam da gente che per fortuna vive molto lontano non so da Bergamo ma dalla lombardia , lascia il tempo che trova
                          Quindi solo chi è in loco può parlare della questione? Allora occorre mettersi d'accordo: postare articoli dal fronte no, è disfattismo sentimentale; dire la propria no, chi è lontano dal fronte non può - il che vorrebbe dire far crollare o inficiare il 90% delle decisioni e analisi politiche, storiche e culturali non solo di questo ma di ogni evento che ci è distante, ovvero tutta intera la storia.

                          Non uno, ma ormai tutti i governanti parlano del virus nei termini di una guerra. Le cronache che ci arrivano dagli ospedali (il fronte) sono quelle di una guerra. Le restrizioni, la condizione nazionale (non solo lombarda) è quella di uno stato di guerra, così l'economia, la produzione (alcune aziende stanno ricovertendo le linee produttive per sfornare i prodotti emergenziali di cui si ha bisogno, come in tempo di guerra si faceva con fucili, proiettili ecc...).

                          Gli ospedali non contengono più morti e feriti.

                          Non occorre stare lì per vedere in pienezza quanto accade, quanto ci si è rovesciato sopra come popolo e nazione. Coinvolge tutti, i riflessi sono nella vita di tutti e di ciascuno. Non esiste altro tempo all'infuori dell'occuparsi di questa tragedia. Almeno non per me.
                          Last edited by Sean; 18-03-2020, 13:59:51.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            quando ci fu la crisi e l'isteria per la guerra nucleare furono fatti documentari sulla paura e il terrore della rete sociale. le interconessioni come andavano a putt@@@

                            io mi domando; se oggi già una persona vive con piccoli terrori interni (tipo scendere a compromessi ricattatori pur di non perdere il lavoro per esempio),dovrà affrontare delle prove più gravi e quindi delle scelte per la sopravvivenza dovre andremo a finire.

                            comunque il mangiare in questa crisi è garantito, in una crisi post nucleare i terreni son incoltivabili e gli alimenti contaminati

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                              Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
                              Come ***** si fa a lavorare da casa in certi settori
                              non si può, ma va detto che in molti la mancanza di un flusso ordinario permette di snellire parecchio la presenza del personale, allo stesso tempo quelli presenti possano coadiuvare chi è in smart working anche svolgendo alcune attività non di competenza loro nella normalità, parliamo di cose basilari, certamente non pretendere da un infermiere di fare un operazione a cuore aperto.
                              I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                                Coronavirus, in Italia sarebbero contagiate più di 100.000 persone

                                Basandosi sui dati certi, positivi tamponati e deceduti, le stime matematiche convergono su questa cifra. La letalità scende ma la diffusione è sottostimata per cui bisogna #stareacasa perché il rischio di propagazione è ancora più forte


                                Uno studio non revisionato e basato su modelli matematici di previsione mostra come in Italia la popolazione di contagiati potrebbe essere di oltre 100.000 persone.


                                Forbice di contagiati

                                La pubblicazione è stata fatta sul sito medRxiv ed è firmata da Livio Fenga dell’Istat. La stima corregge la mancanza di dati sul numero di infetti, calcolando in via statistica anche quelli che sono a casa in isolamento e gli asintomatici. I risultati mostrano che, mentre i dati ufficiali al 12 marzo riportano 12.839 casi in Italia, le persone infette dal SARS-CoV-2 potrebbero essere 105.789. Il calcolo ovviamente - si dice - presuppone anche dei margini di errore ma è stato fatto cercando di superare anche una serie di variabili. Usando i numeri certi, cioè i decessi e il numero di persone risultate positive al virus, il documento mira a stimare il numero reale di persone infette da SARS-CoV-2, in ciascuna delle 20 regioni italiane.



                                Per difetto ed eccesso

                                Il set di dati include 18 punti di raccolta giornalieri a livello regionale durante il periodo dal 24 febbraio al 12 marzo. Il numero totale di regioni italiane considerate è 20. Tuttavia, un’area amministrativa speciale (Trentino Alto Adige) è divisa in due sottoregioni, ovvero Trento e Bolzano. Ci sono stime per difetto e per eccesso secondo cui i casi in Italia sarebbero tra i 74.950 e i 105.789. In Lombardia tra i 37.744 e i 49.723, in Emilia Romagna tra i 10.980 e i 14.897.




                                Stime analoghe

                                Anche la Fondazione Gimbe ha fatto un calcolo analogo che arriva a risultati simili: «Ci sono almeno 100mila casi di contagi al coronavirus , di cui 70mila non identificati, mentre i tassi di letalità in Lombardia ed Emilia Romagna, prossimi al 10%, documentano un sovraccarico degli ospedali», ha detto il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta, intervistato dal Sole 24Ore. «Assumendo una distribuzione di gravità della malattia sovrapponibile a quella delle coorte cinese – spiega Cartabellotta – si può ipotizzare che la parte sommersa dell’iceberg contenga oltre 70.000 casi lievi/asintomatici non identificati».


                                Altra ricerca

                                Un nuovo studio pubblicato su Science a partire da casi di coronavirus cinesi e modelli matematici ci diceva questa settimana che l’86% di tutti positivi non sono stati documentati e che le infezioni non documentate (che avevano sintomi lievi, limitati o assenti), sebbene meno contagiose, sono state la fonte di trasmissione per il successivo 79% dei casi certi.

                                Il tasso di letalità minore

                                Secondo le stime così fatte, il tasso di letalità diminuisce rispetto a quanto calcolato nelle statistiche ufficiali, c’è però da dire che la sottostima dei positivi è, in modo più o meno variabile, comune anche ad altri Paesi che hanno affrontato l’emergenza, ad esempio la Cina, dove ad un certo punto venivano considerati positivi i sintomatici gravi nemmeno testati con tampone, ma in base alle radiografie. Mentre il tasso di letalità ora è calcolato a circa 7,9%, con oltre 100.000 positivi andrebbe a 2,4% , allineandosi a quello di Wuhan ma aggravato dalla situazione di emergenza delle terapie intensive in alcune zone.


                                Le misure efficaci

                                La letalità scende ma la diffusione è sottostimata per cui bisogna #stareacasa perché il rischio di propagazione è ancora più forte: non conosciamo i casi che il sistema non rileva e potrebbero quindi essere moltissimi. In attesa di un tracciamento più puntuale, come richiesto da più parti (ma difficile in ambito emergenziale), quel che ci protegge e permette soprattutto di non portare al collasso le terapie intensive, è il distanziamento sociale. E dipende da noi.


                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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