Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Emergenza Coronavirus: thread unico.

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Originariamente Scritto da Fire&Ice Visualizza Messaggio
    Spesa online
    Impossibile, a tuttora ci vogliono settimane

    Commenta


      Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
      Ma se uno è in quarantena obbligatoria e vive da solo, per fare la spesa come funziona?
      Al mio paese te la portano a casa.
      Last edited by robybaggio10; 18-03-2020, 11:25:16.
      I SUOI goals:
      -Serie A: 189
      -Serie B: 6
      -Super League: 5
      -Coppa Italia: 13
      -Chinese FA Cup: 1
      -Coppa UEFA: 5
      -Champions League: 13
      -Nazionale Under 21: 19
      -Nazionale: 19
      TOTALE: 270

      Commenta


        Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
        Ma se uno è in quarantena obbligatoria e vive da solo, per fare la spesa come funziona?
        La protezione civile porta a casa di chi non può muoversi. A inizio emergenza io ed altri portavamo i beni di necessità alle persone immobili, anziane o sole che non potevano uscire, ma ci è stato chiesto di non farlo e lasciare che se ne occupi la protezione civile.
        Originariamente Scritto da modgallagher
        gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
        " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


        Commenta


          Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
          L'alternativa è ordinare agli over 60 di piazzarsi in quarantena come fossero malati e fare ripartire l'economia, imponendo la distanza di un metro nelle attività e i protocolli di sicurezza che ad esempio si utilizzano (o si dovrebbero utilizzare) nelle aziende oggi.

          Io quando sento che si parla di prolungarsi del lockdown come parlassimo di berci una bianchino al bar in periodo di definizione rabbrividisco.

          Voi non sapete minimamente secondo me, con poche eccezioni, cosa significherebbe farlo veramente.

          Ma proprio nemmeno lontanamente.
          Concordo anche qui. Chiudere tutto significa accettare un danno certo per un vantaggio incerto. Danno peraltro molto difficile da calcolare, se metti in conto, oltre alla fame, anche i conflitti sociali che probabilmente ne conseguirebbero

          Commenta


            Morto il segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) di Lodi
            Marcello Natali, 57 anni, era medico di famiglia a Codogno: positivo al Coronavirus, era ricoverato in terapia intensiva a Milano per una grave polmonite bilaterale.

            Napoli richiama dalla pensione lo specialista del colera
            Franco Faella è uno degli infettivologi più esperti in Italia, ha 74 anni, nel 2015 era andato in pensione da direttore del dipartimento infettivologico dell’Ospedale Cotugno di Napoli, dove lavorava sin dal 1970, ma l’Asl di Napoli lo ha chiamato, chiedendogli di mettere a disposizione la sua esperienza per l’allestimento del reparto dedicato al covid 19 all’Ospedale Loreto Mare di Napoli

            De Micheli: non escludo misure oltre il 4 aprile
            «Non escludo»: lo ha detto la ministra dei trasporti Paola De Micheli a Agorà su Rai3 rispondendo alla domanda se il governo pensa di estendere i provvedimenti oltre il 3 aprile. «Valuteremo sulla base dei numeri - ha detto - sono valutazioni che faremo nei prossimi giorni ma non lo escludo» (di rinvio dell’apertura delle scuole si era già parlato: qui l’articolo con le ipotesi in campo).

            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


            Commenta


              Qua continua a morire gente in piena efficenza lavorativa.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


              Commenta


                Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                Impossibile, a tuttora ci vogliono settimane
                Parenti, conoscenti, vicini di casa con le dovute precauzioni, magari lasciando la spesa davanti al cancello o in giardino

                Commenta


                  Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggio
                  Ma se anche fosse possibile, la maggioranza della gente non entrerebbe nei negozi. Vi capita di notare come tra tutti ci si eviti come la peste ?! Togliamo i casi di chi fa il coglionazzo in giro, ma se ti scappa uno starnuto da solo in macchina, ti sentono e guardano male a 3km di distanza. In queste condizioni di diffidenza e paura l'economia non ripartirebbe comunque.
                  All'inizio forse, e ceteris paribus, ma anche il virus intanto farebbe il suo corso facendo salire la percentuale di immunizzati e scendere quella degli isterici

                  Commenta


                    .
                    Last edited by Fire&Ice; 23-03-2020, 06:05:20.

                    Commenta


                      Tuesday 17th #COVID19 update: almost all European countries now moved from 35% to ~22% daily increase. Italy continues sub-exponential increases, infection rate may be peaking. US States and Estonia added. Details here:


                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


                      Commenta


                        Originariamente Scritto da Fire&Ice Visualizza Messaggio
                        Mamma è infermiera all'ospedale di Peschiera del Garda. Sono e siamo tutti terrorizzati
                        I report dagli ospedali, in specie quelli in prima linea, sono come cronache dal fronte. Credo che questo articolo riassuma le attuali condizioni e sensazioni di chi, in questi giorni ormai troppo lunghi e incerti, si trova a dover fronteggiare - con mezzi spesso insufficienti - questa furia che non vuol perdere forza:

                        _____________

                        Coronavirus a Bergamo, lo strazio dei pazienti: «Dottoressa, dica a mia moglie che la amo»

                        Chirurgo all’ospedale di Treviglio racconta cosa accade in corsia: «Portiamo i messaggi ad amici e parenti». Come cambia la vita quotidiana: «Mi sono tagliata i capelli e vedo i figli con la mascherina»

                        «Un attimo che tolgo la mascherina, faccio una pausa». L.B., chirurgo all’ospedale di Treviglio, non sta rispondendo al telefono dalla corsia. È a casa, per tirare il fiato, dove ha un marito, un bambino e una bambina che non può abbracciare né lasciar avvicinare. Dietro agli eroi di questa emergenza, «ma quali eroi...», dice lei, ci sono storie di sacrifici non solo nelle ore che non si contano più tra barelle e letti ma anche nelle loro, di famiglie. Aveva i capelli biondi lunghi sulla schiena, la dottoressa, e li ha tagliati cortissimi. Non è un vezzo, ma un’immagine potente della sua rinuncia come donna per continuare ad essere medico e mamma. «Quando sto per arrivare a casa avviso mio marito perché tenga i bambini lontani. Vado in bagno, butto tutto da lavare, sto sotto la doccia per 40 minuti, mi sfrego con acqua e sapone. Poi mi infilo la mascherina e, comunque, tengo i miei figli a distanza. Ho tagliato i capelli corti per evitare il più possibile di portami a casa qualcosa».

                        A casa, di sicuro, si porta gli occhi colmi di immagini inedite anche per un medico da sala operatoria. Ormai, anche le mani devono avere in memoria le manovre di rianimazione per salvare il salvabile. Voleva fare il medico e non lo rinnega. Voleva una famiglia e la vuole proteggere. «Ma noi medici non dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare quello che facciamo. Qui ci sono delle responsabilità con nomi e cognomi. La zona rossa della Valle Seriana andava istituita subito. Gli studi epidemiologici erano chiari, dall’inizio di Wuhan, e la scienza non è un’opinione».

                        È arrabbiata, «stiamo in piedi con la rabbia. Non abbiamo gli strumenti per intervenire su tutti, oltre che le protezioni». Non è solo il mantra che arriva da più voci negli ospedali. È cruda, lei, con gli esempi, perché il soldato in corsia non ha tempo ed energia per essere diplomatico con le parole. «Il paziente va in arresto respiratorio, gli pratichi il massaggio cardiaco perché no, tu medico non riesci a lasciarlo morire, ti guarda. E quando lo devi intubare? Il tubo ce l’hai ma non hai il ventilatore. Quindi? Età e comorbidità sono criteri di esclusione dalle manovre. Adesso dobbiamo intubare i quarantenni. Se domani arrivo io con il diabete, per fare un esempio, vengo dopo di lui. Si discute tanto di eutanasia, ma queste sono persone che, se avessimo i presidi, potrebbero farcela».

                        «Ti guarda, il paziente», dice la dottoressa, 50 anni. In quel momento, il medico non è solo un paio di mani che premono disperatamente su un torace o infilano un tubo in gola, quando può. È anche l’unico ponte tra il paziente e il mondo fuori. Mogli e mariti, figli e nipoti che aspettano notizie dietro all’enorme vetro dell’isolamento collettivo. «Il paziente sa che cosa sta succedendo, glielo leggi negli occhi. “Dica a mia moglie che la amo” o “mandi un saluto alla mia nipotina appena nata che non ho potuto vedere”, ti dicono. Ai pazienti riportiamo le parole che i loro familiari ci consegnano al telefono, i bigliettini con i messaggi e i disegni dei nipotini che ci portano, restando fuori. Ai parenti, diamo al telefono le notizie dei decessi. Ho dovuto comunicarlo a due figli di un paziente che abitano distanti l’uno dall’altra. Non hanno nemmeno potuto piangerlo insieme. Non dico tenergli la mano, perché nemmeno noi possiamo farlo. Muoiono soli e vengono portati in camera mortuaria avvolti in un telo con il disinfettante. Noi medici resistiamo, dobbiamo, ma siamo già vicini al crollo psicologico per la fatica, le ansie, e perché stiamo perdendo amici cari».

                        I medici, quelli che ancora resistono. «Un collega con la moglie incinta si è trasferito con un altro in un B&B. Decine e decine si stanno ammalando. Vengono con la febbre ma non possiamo fare diagnosi, perché siamo troppo pochi, se non quando i sintomi sono tali che non si può più stare qui». Il suo qui è la metà del reparto di chirurgia all’ottavo piano «pulito», cioè senza malati di covid-19, perché l’altra metà, sullo stesso piano, ha i contagiati. «Cosa faccio? Dove sono malati vado bardata con la cuffia, la mascherina, due camici di stoffa perché mancano quelli più protettivi. Poi mi fermo a metà corridoio per comunicare al personale i dati dei pazienti. Il rischio, andando da una parte all’altra, è di contagiare». Domenica, si è aggiunto il turno al pronto soccorso: «Ci sono pazienti in bagno, per isolarli. Oppure che restano in ambulanza, li visitiamo lì». Ha staccato, la dottoressa, per stare qualche ora a casa con la sua famiglia, la mascherina e i bambini a distanza. Ha staccato, sì. «Sto aspettando gli esiti di due tamponi. A due ragazzi del 1973». E poi arrivano: uno positivo e uno negativo. «Sono felice, a metà».


                        Chirurgo all’ospedale di Treviglio racconta cosa accade in corsia: «Portiamo i messaggi ad amici e parenti». Come cambia la vita quotidiana: «Mi sono tagliata i capelli e vedo i figli con la mascherina»
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


                        Commenta


                          Cazzarola l'altro giorno avevo un grafico fatto da dio che mostrava l'andamento degli US rispetto a noi, sia in termini di numeri sia in termine di percentuali. Confrontando i loro primi giorni con i nostri, hanno una percentuale di malati e mortalità più alta della nostra. Peccato che non la riesco a trovare e io scemo non l'ho postata qua subito.
                          Originariamente Scritto da modgallagher
                          gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
                          " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


                          Commenta


                            Originariamente Scritto da Fire&Ice Visualizza Messaggio
                            Parenti, conoscenti, vicini di casa con le dovute precauzioni, magari lasciando la spesa davanti al cancello o in giardino
                            A parte che non e certo che tutti abbiano una tale "rete" sociale attorno a se
                            Poi si produrrebbe movimento di persone
                            Boh

                            Commenta


                              Qualcuno un domani dovrà rispondere del perchè Bergamo e provincia non sono state chiuse subito e non lo sono ancora.

                              In una settimana Bergamo ha contato 300 decessi. Nello stesso periodo dello scorso anno furono 30. Eppure con un semplice foglio di carta puoi ancora andartene in giro magari fino a Milano o per la Lombardia.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


                              Commenta


                                A Milano la situazione è sul punto di esplodere, contagi in crescita al 17%, mi pare
                                Originariamente Scritto da Alberto84
                                Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                                Originariamente Scritto da debe
                                Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                                Originariamente Scritto da Zbigniew
                                Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                                Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎