Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Emergenza Coronavirus: thread unico.

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
    beh ragazzi, le tre dosi contro la omicron sono efficaci, nel prevenire la malattia, quanto lo erano le due dosi contro la delta, non male dunque.
    Vi ricordo sempre che siamo nella stagione peggiore possibile e che se riuscissimo a tenere botta fino a Marzo sto virus ce lo togliamo dai coglion1 per un po.
    Una cosa che non ho capito è quanto sono efficaci due dosi contro la malattia grave indotta da Omicron. Sbaglio o non abbiamo ancora dati?

    Commenta


      Mano a mano cadranno tutti, perché purtroppo alcune persone se non prendono lo schiaffo in faccia direttamente non capiscono
      Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

      Commenta


        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
        Una cosa che non ho capito è quanto sono efficaci due dosi contro la malattia grave indotta da Omicron. Sbaglio o non abbiamo ancora dati?
        Vabè ma la omicron è stata scoperta ieri l'altro, che dati vuoi avere dai
        Poi ormai abbiamo capito che non bisogna sopravvalutare sti vaccini, sarebbe un errore gravissimo

        Commenta


          Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
          beh ragazzi, le tre dosi contro la omicron sono efficaci, nel prevenire la malattia, quanto lo erano le due dosi contro la delta, non male dunque.
          Vi ricordo sempre che siamo nella stagione peggiore possibile e che se riuscissimo a tenere botta fino a Marzo sto virus ce lo togliamo dai coglion1 per un po.
          Si, fino a ottobre prossimo
          Originariamente Scritto da huntermaster
          tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
          Originariamente Scritto da luna80
          Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

          Commenta


            “Io, prof No Vax e senza Green Pass così befferò i controlli a scuola...”

            Napoli, parla un insegnante contrario al vaccino. Dal 15 scatterà l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico, ma lui: "Basta presentare la prenotazione al vaccino per non essere sospesi e poi ci sono tanti stratagemmi"

            Il professore No Vax preferisce tenere coperto il suo nome. Ed il perché lo si comprende leggendo le risposte a questa intervista. "L'obbligo di Green Pass rafforzato per gli insegnanti è una gran rottura di scatole più che un obbligo a vaccinarsi davvero", dice. "Lo Stato - aggiunge subito dopo - erode le mie libertà ed io, per salvaguardarle, trovo le scappatoie che la legge mi consente, mi infilo in tutte le maglie larghe delle norme improvvisate".


            Dunque non si vaccina? E rischia, in questo modo, la sospensione dal servizio senza stipendio?
            "Non mi vaccino, ma non rischio. Almeno non nell'immediato".

            Professore, lei insegna in una scuola media del centro di Napoli. La sua mancata adesione alla campagna vaccinale non potrà passare inosservata. I presidi controllano ogni giorno...
            "Il mio dirigente sa che non ho intenzione di fare il vaccino. Ma deve seguire le leggi. E la legge dice che non può sospendermi se mostro la prenotazione per il vaccino. Ed io l'appuntamento l'ho già preso, con una farmacia che mi ha fissato la data al 22 dicembre. Che poi sarà l'ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze di Natale. Ovviamente non andrò all'appuntamento, ma sarò coperto, sul posto di lavoro, almeno fino all'inizio dell'anno nuovo".

            E poi?
            "Il decreto, per ora, prevede l'obbligo fino al 15 gennaio. Potrei semplicemente essere malato in quei primi giorni di scuola dopo Natale... O potrei rifare il giochino della farmacia".

            E lo chiama "giochino"? Ma si tratta di un imbroglio...
            "A mali estremi, estremi rimedi".

            E la sua etica, anche da insegnante, resta candida?
            "Da settembre ad oggi ho fatto decine di tamponi a mie spese e li ho fatti per assicurare ai miei alunni e ai miei colleghi la sicurezza che le autorità sanitarie e politiche non sono riuscite a garantire. Non ho proprio nulla da rimproverarmi. Non mi sono neanche mai accostato a scuola senza avere il tampone negativo. E questo oltre che soldi mi è costato anche tempo".

            Se il suo "stratagemma" verrà scoperto lei resterà senza stipendio.
            "Mi buttano sul lastrico anche se ammetto di essere No Vax, se ribadisco la mia contrarietà al vaccino. Non saprei come sfamare la mia famiglia senza stipendio. Per inciso, mia moglie ha fatto il vaccino".

            E come ha preso sua moglie la sua ferma opposizione a farsi immunizzare?
            "In casa mia c'è democrazia. Nel Paese, invece, stanno distruggendo anche il ricordo della democrazia. L'obbligo vaccinale è incostituzionale: il trattamento sanitario, in Italia, non può essere imposto dall'alto".

            Ma si può fare con una legge.
            "Con una legge, appunto, una legge varata dal Parlamento, non con un decreto. Ma lasciamo perdere i massimi sistemi. La sostanza è che l'obbligo per gli insegnanti equivale a una farsa. Ci cascano solo gli sprovveduti".

            Vuole dire che conosce altri che faranno come lei?
            "Ho una collega che ha scelto un'altra strada: ogni venti giorni manda a scuola un certificato medico per malattia".

            E i controlli?
            "I controlli? Ne ha avuto uno solo, da ottobre ad ora, dicembre. E il medico della visita fiscale ha solo potuto constatare che la professoressa era a casa sua, apparentemente con un mal di schiena. E comunque stratagemmi No Vax ce ne sono anche altri...".

            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


            Commenta


              A me però ste interviste puzzano un po', sanno un po' di finta
              Perché uno dovrebbe scoprirsi così, facendo in modo poi che eventualmente si stringano i controlli?
              Bah poi tutto è possibile eh

              Commenta


                L'intervista è firmata ed è su Repubblica, il secondo quotidiano italiano...per cui c'è da fidarsi. E' sotto anonimato e quindi dovrebbero andare a vedere chi sono i professori non vaccinati nelle medie e di quelli gli sposati e che hanno avuto una prenotazione in farmacia al 22 dicembre: non impossibile, non credo verrebbe fuori una lista lunghissima. E' probabile che siano falsi i dati scritti nell'articolo. Se sei sotto anonimato non vai a dire in che giorno sei prenotato in farmacia o in che grado di scuola insegni.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


                Commenta


                  quello che non capisco io che mi sono fatto JJ,cosa c'entra che ora mi faccio mezza dose di pfizer o moderna?Se è stato spiegato e ho visto che JJ è un altro tipo di vaccino ?
                  Alboreto is nothing

                  Commenta


                    Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggio
                    quello che non capisco io che mi sono fatto JJ,cosa c'entra che ora mi faccio mezza dose di pfizer o moderna?Se è stato spiegato e ho visto che JJ è un altro tipo di vaccino ?
                    Sì.
                    Sono già diversi mesi che fanno la vaccinazione eterologa, sia con AZ che con JJ
                    Originariamente Scritto da Sean
                    faccini, kazzi, fike, kuli
                    cesko92 [at] live.it

                    Commenta


                      Nel mentre temo di essermelo beccato pure io
                      Originariamente Scritto da Sean
                      faccini, kazzi, fike, kuli
                      cesko92 [at] live.it

                      Commenta


                        Io oggi ho la terza dose… prima o poi la dovremo fare tutti quindi tanto vale farla ora


                        Tessera N° 7

                        Commenta


                          Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
                          Io oggi ho la terza dose… prima o poi la dovremo fare tutti quindi tanto vale farla ora
                          Io credo farò dose booster a scadenza GP.

                          Inviato dal mio moto g 5G plus utilizzando Tapatalk

                          Commenta


                            sei fragile ? regione ? perche se no la faresti molto prima di me
                            Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                            Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                            Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
                              Nel mentre temo di essermelo beccato pure io

                              Hai sintomi? Forza, un pò di giorni e passa tutto.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


                              Commenta


                                Remuzzi: «Una cura per il Covid ancora non c’è: il vaccino è l’unico argine»

                                Il punto su monoclonali, antivirali e i rimedi in fase di studio: ci sono alcuni buoni segnali, però la strada verso una vera e propria cura contro il Covid resta lunga

                                Professor Remuzzi, alcuni politici si chiedono come mai si parla solo di vaccini e non di cure.
                                «La ragione mi sembra evidente. I vaccini rappresentano l’unica soluzione solida ed efficace per prevenire la malattia. Sono sicuri, fatti a tempo di record anche grazie ai governi che hanno fatto grandi investimenti a fondo perduto. La loro efficacia cala nel tempo, ma questo è normale. Serve un ciclo completo, che richiede almeno tre dosi».

                                Quindi non esiste una alternativa ai vaccini?
                                «Non esiste una prevenzione diversa e migliore di quella fornita dai vaccini. Le cure riguardano le persone che si ammalano. E se ne parla poco solo perché sono molto in divenire. Non ci sono certezze, insomma».

                                Neppure per i pazienti più colpiti dal virus?
                                «All’inizio della pandemia ci si concentrò soprattutto su di loro. Funzionano solo tre rimedi. Il cortisone, con certe dosi e in certi momenti, e la controindicazione che se sbagli fai peggio. Poi due anticorpi monoclonali che vanno somministrati insieme, e hanno comunque efficacia parziale. E un farmaco che inibisce una delle citochine responsabili dell’infiammazione, sul quale i dati sono ancora molto incerti. Più di questo, per i malati gravi non c’è. Al momento non esiste una cura per la fase acuta della malattia».

                                Come opporsi al virus prima che il malato vada in ospedale?
                                «Non bisogna perdere tempo durante i dieci giorni iniziali, quando il virus si replica. La prima cosa da fare è bloccare il suo ingresso nell’organismo. Sappiamo che entra tramite l’ormai famoso recettore Ace 2. Alcuni medici hanno pensato di somministrare ad alcuni volontari dell’Ace 2 solubile, in modo da salvaguardare quello che si trova sulle cellule. Un modo per ingannare il virus, a farla semplice. Sembra non avere effetti negativi su cuore, reni e pressione».

                                Cosa aspettiamo?
                                «I segnali incoraggianti non bastano. Servono risultati certificati su campioni molto ampi di pazienti. Negli ultimi mesi, spesso all’entusiasmo iniziale è seguito un forte raffreddamento. La medicina evolve, non c’è contraddizione. Per questo sbaglia chi invoca la prima cura di cui sente parlare».

                                Esistono altre strade per impedire al virus di entrare?
                                «C’è il tentativo di inibire l’enzima che abilità la proteina Spike del Covid a raggiungere le cellule. Un farmaco semplicissimo, la Bromexina, uno sciroppo per la tosse, sembra fornire una protezione importante e potrebbe anche essere preso come profilassi. Anche qui, ci sono cinque studi in corso. Aspettiamo».

                                Che fine hanno fatto gli antivirali?
                                «Quelli che funzionavano con l’Hiv non funzionano per il Covid. Quanto al famoso Remdesivir con il quale è stato trattato Donald Trump, in questo momento ci sono un numero ormai importante di studi clinici che dimostrano come la sua efficacia contro il Covid si limiti alla riduzione della carica virale nel naso e nella bocca. Allo stato attuale, chiamarla cura, sarebbe eccessivo».

                                L’antivirale prodotto dalla Merck che aveva fatto gridare di gioia Anthony Fauci?
                                «All’inizio riduceva l’ospedalizzazione e la morte da Covid del 50 per cento: da lì il legittimo entusiasmo. Quando sono stati eseguiti trial su numeri più importanti di pazienti, si è visto che la percentuale cala al trenta per cento, purché venga somministrato entro cinque giorni dall’inizio dei sintomi. Meglio di niente. Ma non è la soluzione del problema».

                                A che punto siamo invece con gli antivirali dell’influenza e quelli dell’epatite C?
                                «Il farmaco più importante della prima categoria è il Favipiravir, che ha dimostrato di bloccare in modo importante l’infezione da Covid nelle cellule in coltura: ma quando è stato provato sull’uomo, si è visto che la riduzione della carica virale era molto attenuata. Adesso dodici studi clinici in corso, vedremo. Lo stesso vale per la Ribavirina, usata contro l’epatite C. Da sola non funzionava tanto. Adesso stanno provando a combinarla con due antivirali dell’Hiv. Vedremo i risultati».

                                Si ricorda la campagna a favore del plasma iperimmune?
                                «Non funziona, e lo si sapeva da subito. Adesso lo dice anche lo studio promosso dalla nostra Aifa. Risultati molto negativi. Si possono avere occasionali risposte favorevoli in presenza di un donatore con alto titolo di anticorpi neutralizzanti e un paziente senza risposte immunitarie per via di un trapianto o perché affetto da tumore o leucemia. Ma certo non si applica su larga scala».

                                Esistono altre possibili cure che fanno ben sperare?
                                «La Vanderbilt University ha messo a punto un anticorpo che viene descritto come molto potente. Testato in laboratorio, funziona bene. L’istituto di ricerca sulle malattie per i bambini di Seattle e la Fondazione Rockfeller stanno lavorando sui piccoli anticorpi monoclonali presenti nei Lama e nei cammelli. Questi animali si infettano e non si ammalano, e producono anticorpi fortissimi, capaci di paralizzare il virus. Con gli animali funziona. Ma da qui all’uomo, il passo è lungo. Sono tutte promesse, da mantenere».

                                Gli antiinfiammatori rappresentano al momento il campo più praticabile?
                                «Se non si pretende di avere la cura definitiva, sì. Noi dell’Istituto Mario Negri stiamo lavorando con l’Aifa per mettere a punto un protocollo che usando farmaci molto semplici consenta di inibire l’effetto dell’infiammazione nei primi dieci giorni dal contagio. Uno studio proveniente dall’India sull’Indometacina, eseguito su gruppi di differenti fasce d’età, dimostra come questo antinfiammatorio non steroideo sia capace di debellare o ridurre di gravità la parte respiratoria della malattia. Anche qui occorrono conferme».

                                La sensazione che non ci sia molto è sbagliata?
                                «Abbiamo i vaccini, ed è tantissimo. Un primo, straordinario risultato è stato raggiunto. Per la Cura, quella con la maiuscola, ci vuole ancora un po’ di tempo, e molta pazienza».


                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎