La mia politica preferita, Daniela Santanchè, ha detto che il suo localo non chiude. Non si balla ma non chiude.
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da centosmangio e bevo e faccio schifo
Per ricorsi amministrativi e legali
http://www.supremecourt.mn/home
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In una discoteca si può bere un drink, immagino, come al barOriginariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Quindi parliamo di un posto con la musica, pieno di gente, dove bevi drink
La differenza rispetto al bordello solito quale sarebbe? Anche perché bere con la mascherina la vedo difficileOriginariamente Scritto da centosmangio e bevo e faccio schifo
Per ricorsi amministrativi e legali
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Originariamente Scritto da Ozn Visualizza MessaggioQuindi parliamo di un posto con la musica, pieno di gente, dove bevi drink
La differenza rispetto al bordello solito quale sarebbe? Anche perché bere con la mascherina la vedo difficilesigpic
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Originariamente Scritto da Ozn Visualizza MessaggioQuindi parliamo di un posto con la musica, pieno di gente, dove bevi drink
La differenza rispetto al bordello solito quale sarebbe? Anche perché bere con la mascherina la vedo difficile
Ballare, urlare, sudare e limonare in 25 mq mi pare tutt'altra cosaOriginariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza MessaggioE quale sarebbe quella coi bar? Che però mi risultano aperti.
Ballare, urlare, sudare e limonare in 25 mq mi pare tutt'altra cosa
Tuttavia il punto è un altro secondo me.
Sono sbagliati ragionamenti del tipo "eh ma se A è pericoloso lo è anche B, quindi non ha senso chiudere solo A".
La finalità è quella di ridurre R (non azzerarlo), e questo lo ottieni anche con misure parziali dove magari vai ad intaccare le situazioni più rischiose e relativamente più "sacrificabili".
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Quindi mi state confermando che non hanno chiuso le discoteche?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Il Rio Bo a Gallipoli ad esempio oltre alla pura discoteca quest'anno aveva aperto al suo interno anche un ristorante. Il cui scopo, più che aumentare l'incasso stagionale, era essenzialmente di tenere attivo il locale anche d'inverno. Al momento sta lavorando solo con quello.
Ma inutile dire che i numeri sono di tutt'altro tipo. Vi basti sapere che gli artisti già ingaggiati per le prossime serate, che ovviamente sono state annullate, si stanno tenendo gli anticipi.
La perdita stimata da una persona di fiducia che ci lavora dentro, al netto di quelle che possano mai essere le entrate del ristorante, è di 2/300 mila euro.
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Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza MessaggioIl Rio Bo a Gallipoli ad esempio oltre alla pura discoteca quest'anno aveva aperto al suo interno anche un ristorante. Il cui scopo, più che aumentare l'incasso stagionale, era essenzialmente di tenere attivo il locale anche d'inverno. Al momento sta lavorando solo con quello.
Ma inutile dire che i numeri sono di tutt'altro tipo. Vi basti sapere che gli artisti già ingaggiati per le prossime serate, che ovviamente sono state annullate, si stanno tenendo gli anticipi.
La perdita stimata da una persona di fiducia che ci lavora dentro, al netto di quelle che possano mai essere le entrate del ristorante, è di 2/300 mila euro.
Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da claudio96
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più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza MessaggioIl Rio Bo a Gallipoli ad esempio oltre alla pura discoteca quest'anno aveva aperto al suo interno anche un ristorante. Il cui scopo, più che aumentare l'incasso stagionale, era essenzialmente di tenere attivo il locale anche d'inverno. Al momento sta lavorando solo con quello.
Ma inutile dire che i numeri sono di tutt'altro tipo. Vi basti sapere che gli artisti già ingaggiati per le prossime serate, che ovviamente sono state annullate, si stanno tenendo gli anticipi.
La perdita stimata da una persona di fiducia che ci lavora dentro, al netto di quelle che possano mai essere le entrate del ristorante, è di 2/300 mila euro.
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Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza MessaggioSai come era andata la stagione fino a oggi? Peggio degli anni scorsi?
Ovviamente con meno concorrenza quei locali aperti si sono riempiti più facilmente, ma a conti fatti hanno tutti lavorato a metà della capienza per rispettare le normative che, a priori di quello che si vede su facebook, per quello che era il loro protocollo, hanno ampiamente rispettato perché, tra tutte le forze dell'ordine, si parla di 2/3 controlli diversa a serata, quando nelle stagioni passate i controlli erano per lo più all'inzio e poi sporadici ed occasionali. Quindi per quanto riguarda le discoteche si può dire che abbiano lavorato al massimo delle loro potenzialità ma ben al di sotto del loro massimo, se poi tagli anche queste ultime 2/3 settimane di lavoro il danno è fatto e servito.
Se invece parliamo di turismo in generale, fare una stima precisa è sempre difficile... Ma io da ragazzo lavoravo in un'area sosta camper da tipo 60 posti, che con un po' di stratagemmi si riusciva a portare anche a 70. Giugno e Luglio si è lavorato sempre ben al di sotto del 50%, ma già dalla prima settimana di agosto si entrava a regime con 40/50 posti occupati al giorno, per poi riempire talmente tanto da "parcheggiare in attesa" alcuni camper in un terreno agricolo adiacente.
Quest'anno, visto che ci vado ancora visto che è anche parcheggio auto, alla prima settimana di agosto i posti occupati erano tipo 10. L'ho visto riempirsi , con comunque qualche "buco", giusto questa settimana...
Fate un po voi i conti...Last edited by -El Diablo-; 18-08-2020, 14:27:03.
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Goccioline di coronavirus vive e infettive isolate nell’aria: la prova in un nuovo studio
Secondo molti esperti l’aerosol disperso ha un ruolo significativo nella diffusione della malattia, ma per la prima volta è stato dimostrato che il virus campionato è infettivo
In molti sono ancora piuttosto scettici sul fatto che il coronavirus possa diffondersi anche per via aerea e solo di recente anche l’Organizzazione mondiale della sanità , su input di un gruppo di scienziati, ha ammesso questa possibilità di contagio: non solo tosse e starnuti ma anche goccioline più piccole che fluttuano nell’aria prima di evaporare, emesse mentre si parla o si respira possono essere veicolo di contagio. Ma queste goccioline sono effettivamente infettive? Che si produca aerosol, soprattutto espirando profondamente, cantando o parlando ad alta voce è noto. Ora però un nuovo studio ha dimostrato che le goccioline di aerosol contengono virus vivi e non solo frammenti di materiale genetico. Insomma, la prova che gli scienziati attendevano: il virus nell’aria è infettivo.
L’aerosol infetto trovato anche a quattro metri dalla fonte
Il team di ricerca dell’Università della Florida è riuscito a isolare da goccioline di aerosol virus vivi in una stanza con pazienti ricoverati per Covid-19 a una distanza tra i due e i quattro metri da loro, ben oltre la distanza raccomandata per evitare il contagio. La ricerca non ha ancora ottenuto la revisione da parte di altri scienziati ma tra gli addetti ai lavori è stata accolta come una «pistola fumante», la prova tanto attesa, come dice la dottoressa Linsey Marr, esperta nella diffusione aerea dei virus. Intervistata dal New York Times la scienziata ha dichiarato: «Questo è quanto le persone stavano chiedendo a gran voce, la prova inequivocabile della presenza di virus infettivi negli aerosol». Molti esperti sostengono comunque che non sia ancora chiaro se la quantità di virus rintracciato sia sufficiente a causare l’infezione.
I tentativi precedenti
Questo genere di indagine è molto complessa perché gli aerosol sono già molto piccoli. L’evaporazione li rende ancor più piccoli e i tentativi di «catturare» queste goccioline di solito danneggiano il virus che contengono. In passato gli scienziati hanno usato filtri di gelatina oppure tubi di vetro o plastica per raccogliere l’aerosol, ma la potenza dell’aria ha ridotto il volume degli aerosol eliminando il virus. Un altro gruppo di lavoro era riuscito a isolare il virus vivo, senza però riuscire a dimostrare che il virus isolato potesse infettare le cellule.
Come si è svolta la ricerca
Nel nuovo studio i ricercatori hanno inventato un campionatore che utilizza vapore acqueo per ingrandire gli aerosol e poterli raccogliere dall’aria. Una volta raccolti l’apparecchiatura li trasferisce in un liquido ricco di sali, zucchero e proteine che preserva l’agente patogeno. Gli scienziati hanno raccolto campioni d’aria da una stanza in cui erano ricoverati pazienti Covid all’Health Shands Hospital dell’Università della Florida. Nessuno dei pazienti era stato sottoposto a pratiche mediche note per generare aerosol (come ad esempio la broncoscopia). Gli scienziati hanno raccolto il virus a due e quattro metri di distanza dai pazienti dimostrando che quel virus campionato nell’aria era in grado di infettare cellule in laboratorio. La sequenza del genoma del virus isolato era identica a quella del tampone di un paziente sintomatico appena ricoverato in quella stanza. Stanza che aveva sei ricambi d’aria all’ora ed era dotata di filtri efficienti, radiazioni ultraviolette e altre misure di sicurezza per inattivare il virus. Queste misure potrebbero spiegare perché sono state campionate solo 74 particelle virali per litro di aria. Certamente in spazi che non sono dotati di una buona ventilazione come potrebbero essere scuole e uffici, le particelle virali sarebbero state di più.
I dubbi
Altri esperti affermano che è difficile stimare il rischio di infezione con questi risultati. «Non sono sicura che questi numeri siano abbastanza alti da provocare l’infezione di qualcuno. L’unica conclusione che posso trarre da questo documento è che è possibile coltivare virus vitali campionati in aria, e ammetto che non è poco» ha dichiarato Angela Rasmussen, virologa della Columbia University di New York intervistata dal New York Times.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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