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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Fiorentina scatenata: arrivano Igor, Duncan, Agudelo e Kouame. E' fatta anche per Amrabat

    Commisso pensa al presente e al futuro, il centrocampista del Verona arriverà a luglio. Ai veneti va subito Eysseric, Boateng al Besiktas. Il patron viola: ''Già spesi 300 milioni''

    L'assoluta protagonista delle ultime ore di calciomercato è sicuramente la Fiorentina di Rocco Commisso. Il patron italoamericano ha dato mandato a Barone e Pradè, nell'hotel Meilà di Milano, di chiudere le trattative da tempo sul tavolo presidenziale. Così, dopo aver preso Cutrone nelle scorse settimane, i viola hanno chiuso per il difensore Igor (dalla Spal), per il centrocampista Duncan (dal Sassuolo), per l'attaccante Kouame (dal Genoa) e per il centrocampista Amrabat del Verona (arriverà a luglio). "Ho deciso di andare alla Fiorentina perché mi ha dato le migliori sensazioni, ho scelto col cuore - ha detto Amrabat -. Saluto tutti i tifosi viola, appuntamento alla prossima estate". Al club veneto passa invece da subito Valentin Eysseric, in prestito con diritto di riscatto. E' saltato, per il no del giocatore, l'arrivo in viola di Criscito che ha deciso di restare al Genoa. Dal club ligure, a pochi minuti dalla chiusura della finestra invernale, è arrivato l'ultimo acquisto: il centrocampista Kevin Agudelo, in prestito per 18 mesi con obbligo di riscatto.

    Affari pesanti, costosi, che mettono in evidenza le intenzioni di Commisso per il presente ma soprattutto per la prossima stagione. La prima vera ripartenza con la nuova proprietà italoamericana. La Fiorentina ha speso sul mercato di gennaio qualcosa come 70-75 milioni di euro bonus compresi. Cifre da capogiro che rivelano anche un'altra strategia. Quella della linea verde. I viola hanno puntato sulla prospettiva: Cutrone e Igor sono classe 1998, Kouame è del '97, Amrabat del '96 e Duncan, quello più "esperto" è del '93. Giocatori dunque con ampi margini di crescita che si aggiungerebbero così ai vari Dragowski, Milenkovic, Castrovilli, Chiesa (1997) e Vlahovic (2000).


    Piccola rivoluzione ma anche progettualità. In uscita, infatti, la Fiorentina ha lavorato per mandare in prestito i suoi giovani di talento. Ranieri all'Ascoli, Sottil alla Spal (potrebbe rientrare Valoti nell'affare), Zurkowski all'Empoli. Nelle ultime ore, poi, ha salutato Maxi Olivera (Juarez, Messico), Boateng è finito in prestito al Besiktas.

    Mosse intelligenti, quelle della Fiorentina. Mosse che hanno un senso in vista anche di una ipotetica partenza, a giugno, di Federico Chiesa. Le intenzioni di Commisso si sono rivelate a gennaio. Adesso starà a Iachini, nel presente e nel futuro, raccogliere i frutti dello sforzo da parte della proprietà viola.

    Commisso: "Già spesi 300 milioni"

    "In sette mesi, dopo questo mercato, siamo già arrivati a 300 milioni. Però sono contento perché a luglio saremo già una squadra, dovremo rinforzarla ancora però penso che abbiamo fatto grossi passi in avanti" ha detto il presidente della Fiorentina Commisso commentando le operazioni di mercato. "Ho sempre detto di voler giocatori che siano utili non solo per sei mesi ma per il futuro" ha ribadito il presidente della Fiorentina intercettato davanti a centro sportivo dove la sua squadra sta preparando la trasferta con la Juventus. "Sento l'attesa di questa partita, andrò a Torino - ha aggiunto Commisso che per la prossima settimana ha in agenda diversi incontri sul progetto del nuovo stadio - Domenica avremo molti assenti ma è una Juve che si può battere. O almeno lo sperò" ha concluso sorridendo. I viola saranno privi degli infortunati Castrovilli e Ribéry e degli squalificati Milenkovic e Caceres.

    Commisso pensa al presente e al futuro, il centrocampista del Verona arriverà a luglio. Ai veneti va subito Eysseric, Boateng al Besiktas. Il patron vio…
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Roma, Fonseca: ''Florenzi voleva giocare di più, ha scelto lui di andare via''

      Il tecnico giallorosso commenta la partenza del capitano: ''Non potevo garantirgli lo spazio che voleva''. Sul Sassuolo: ''E' la squadra che mi piace di più''. Subito presenti Ibanez, Villar e Perez: ''Sono il nostro futuro''

      "Florenzi? Alessandro voleva giocare di più ed è una cosa che non potevo garantirgli. E' andato via per sua volontà, la situazione è molto semplice". Bastano poche parole a Paulo Fonseca per fotografare l'addio (o arrivederci) del capitano giallorosso, trasferitosi al Valencia per avere più minutaggio e non perdere così l'occasione di giocare il prossimo Europeo.

      Fonseca: "Non mi piace mercato gennaio"

      Lo stesso Florenzi, prima di partire verso la Spagna si era tolto un sassolino ("avrei tante cose da dire..."), ma l'allenatore portoghese glissa le polemiche: "Con lui abbiamo avuto una conversazione serena, molto diretta, devo dire che Florenzi è un grandissimo professionista, ha avuto sempre un grande atteggiamento. È in prestito per quattro mesi, dopo vediamo quale sarà il suo rendimento, anche in Nazionale". Anche senza Florenzi, c'è abbondanza sulle fasce difensive: "Santon è in buon momento, Bruno Peres è tornato e sta migliorando molto. Spinazzola non ama giocare a destra, ma sa farlo e anche Cetin sa adattarsi". Per Fonseca la fine del mercato ha il sapore di una liberazione: "Non mi piace il mercato di gennaio, non è facile trovare giocatori, ho sempre detto che o abbiamo giocatori pronti, esperti per inserirli, o abbiamo questa prospettiva futura". Detto, fatto con gli acquisti di Ibanez, Villar e Carles Perez, tutti subito convocati per la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo di sabato sera: "Li abbiamo acquistati pensando al futuro della Roma. Non si sono allenati molto con la squadra, non giocheranno dall'inizio ma possono entrare durante la partita".


      "Sassuolo squadra che mi piace di più"

      Al Mapei Stadium i giallorossi cercano il bottino pieno dopo l'ottimo derby di domenica, che però non ha portato i 3 punti. Fonseca elogia i prossimi avversari: "Il Sassuolo è la squadra che mi piace di più, mi piace il suo coraggio. Ha qualità offensiva, è una squadra che se lasciata giocare può essere difficile. Sarà complicato per noi". L'allenatore giallorosso chiede più gol ai suoi giocatori offensivi, soprattutto alla linea verde: "Creiamo molte occasioni, sono onesto nel dire che la capacità di concretizzare ce l'hanno di più i calciatori esperti. Abbiamo Under e Kluivert che sono giovani, con il tempo miglioreranno questa caratteristica". Chiusura sul possibile addio di Kalinic, cercato dal Monaco: "Ha lavorato sei mesi con noi e non è facile trovare un attaccante di qualità. Se cambiamo è per un giocatore pronto subito a scendere in campo ma in questo momento non è facile".

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        Pagelle di mercato: Eriksen può spostare tutto. Dopo 8 anni, la Juventus è imperfetta

        I voti agli affari, vincono i nerazzurri. Il Milan ha soprattutto incassato, punta sul carisma di Ibra e sulle qualità già in casa

        di Mario Sconcerti

        Inter: 8

        Eriksen a gennaio è un acquisto che sposta l’equilibrio. Ma sono ottimi anche Young e Moses perché rendono diversa la squadra, meno legata alla paura del risultato. Manca ancora una riserva per Lukaku. È stata un’Inter più forte delle avversarie perché poteva contare sui 70 milioni che arriveranno da Icardi e sulla cessione di Gabigol. Avere soldi d’inverno ha molta più importanza che in estate, anche se dura meno. Ora tocca ad Eriksen, ma soprattutto a Conte.

        Fiorentina, Napoli: 7

        Gattuso ha avuto i suoi registi. Demme è un giocatore semplice, ordinato, con caratteristiche che nel Napoli mancavano. Lobotka ha più estro, può fare tutti i ruoli di metà campo. Credo che il nuovo reparto sia con Allan, Demme e Zielinski. Politano è un cambiamento secco, si passa dall’arte tattica di Callejon agli scatti brevi del nuovo acquisto. Non sarà facile trovare la differenza. Certamente non nei gol. Callejon ne ha segnati 61 in Italia, Politano 25 in serie A. La Fiorentina è stata convulsa e concreta. Ha acquistato giocatori non eccezionali (Cutrone, Duncan) ma sicuri. Criscito avrebbe preso il posto di Dalbert. I colpi migliori sono ancora non utilizzabili: Amrabat che verrà in estate e Kouamé, 5 gol in 11 partite giocate quest’anno, poi fermato dalla rottura di un tendine. Buono Igor, ottimo in prospettiva Agudelo. Spesa totale intorno ai 90 milioni.

        Genoa, Bologna, Milan, Verona: 6,5

        Il Genoa con Bherami e Perin è già migliorato. Arriva anche Iago Falque; Masiello e Parigini sono giocatori diversi, utili subito. Il Bologna sorprenda per la freddezza e l’intelligenza con cui continua a salire. Barrow è una possibile grande idea, Dominguez qualcosa di simile. Il Verona è riuscito a trattenere i suoi leader e ha migliorato la rosa con giocatori di livello (Borini) e di ruolo difficile come Dimarco a sinistra. Il Milan si sta ristrutturando. Dopo Ibrahimovic ha soprattutto incassato. La cessione di Suso è delicata, quella di Piatek rischiosa, quella di Rodriguez inevitabile. È un mercato accettabile, di non grandi ambizioni, puntato sul carisma di Ibrahimovic e sulle qualità che già erano in casa.

        Roma, Lecce, Parma, Lazio: 6

        La Roma ha scelto due giovani importanti in Spagna, un attaccante del Barcellona, con presenze già in Champions (Perez), più Villar dell’Elche, serie B, ma grande progetto. Più un ragazzo difensore che tutti volevano, Ibanez, ed erano disposti a pagare. Manca ancora la riserva di Dzeko, Kalinic non segna da un anno, e mancano i gol delle ali. Percorso netto della Lazio, troppo poco per tentare un’avventura. Il Parma ha risolto al meglio (Radu) il problema dell’infortunio di Sepe. Ha preso Kurtic che è un po’ il segno della modestia. Il Lecce scommette su Deiola, centrocampista del Cagliari di un metro e novanta, titolare nelle ultime gare per finire in vetrina. Presi due fantasisti, Saponara e Barak, piedi buoni, forse poca battaglia.

        Brescia, Sampdoria, Atalanta, Spal: 5,5

        Pochi movimenti per due squadre in difficoltà. L’unico titolare aggiunto sembra Bjarnason del Brescia, islandese di ritorno, onesto, non decisivo. Quasi indecifrabile l’Atalanta. Ha ceduto giocatori sicuri (Masiello, Ibanez, lo stesso Barrow, senza contare Kulusevski), sostituendoli con intuizioni pure di Sartori, il miglior scout italiano. Di solito ha ragione Sartori.

        Juventus, Sassuolo, Cagliari: 5

        La Juve per principio è raramente migliorabile, ma questa ha molti giocatori fuori (Chiellini e Khedira, rientreranno in tempo a differenza di Demiral). Doveva far qualcosa. La rosa si è quasi ridotta a un minimo di lusso. Nessun acquisto, è partito Emre Can. Arriverà a giugno Kulusevski, ma è fuori dal presente. Ci sono quattro centrocampisti per tre ruoli, tre difensori per due che vanno in campo. Difficile non fare il confronto con l’Inter. È forse il momento più delicato degli ultimi otto anni. Non si è mosso il Cagliari, arriva solo Pereiro, che continua la grande tradizione sarda con gli uruguagi.

        Torino, Udinese: N.G.

        Il loro mercato invernale non è giudicabile. L’Udinese ha ceduto Pussetto, un piccolo talento argentino disperso. È arrivato un rinforzo dal Watford che onestamente non conosco. È rimasto intatto il Torino. Si è data fiducia all’allenatore e alla sua squadra. Se si va oltre l’emotività del momento, si può scoprire che è giusto così.



        CorSera
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Quando pensi solo a fare cassa....
          E poi si vorrebbe andare in Champions?? [emoji1][emoji1]

          Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            Vanno anche messi un attimo apposto i conti e reso il monte ingaggi un pelo più in linea con i risultati che la squadra ottiene sul campo,quest anno credo nessuno pensi alla champions,e con convinzione assoluta nemmeno la prossima,anche se sicuramente ci proveranno e ogni tanto non ci arriva la squadra più forte quarta (la prima inter di spalletti lo dimostra)

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              Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
              Quando pensi solo a fare cassa....
              E poi si vorrebbe andare in Champions?? [emoji1][emoji1]

              Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk

              Sono contrario solamente alla cessione di Piatek









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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                Chiuso il mercato si torna al campo. Bologna-Brescia (Bologna senza Mihajlovic) e Cagliari-Parma per i rispettivi obiettivi. Il Parma senza Gervinho, sparito e volato in Qatar, dove avrebbe già firmato per un'altra squadra, non si capisce se col consenso o meno del Parma.

                Alle 20,45 Sassuolo-Roma. Nessuno dei nuovi (Ibanez, Perez, Villar) scenderà in campo dall'inizio ma forse a partita in corso.
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Il Napoli sta pensando di tenersi Gattuso anche se non dovesse andare in champions.
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                    Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                    Sono contrario solamente alla cessione di Piatek
                    Soprattutto perché in attacco hai solo un ragazzino (forte, ma sempre ragazzino è) ed un 38enne che non sai quanto può giocare.
                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      Non ho capito le critiche mediatiche al mercato della Juventus (in verità un non-mercato, dato che è stato fatto solo in uscita tranne Kulusevski ma per giugno).

                      E' stato un gennaio che ha finalmente completato il lavoro lasciato in sospeso d'estate, ovvero la partenza degli esuberi: Perin, Mandzukic, Pjaca e Can. Tutta gente, è bene sottolinearlo, che non giocava e che dunque pesava inutilmente sul bilancio.

                      Certo, si sarebbe potuto prendere un terzino...ma lo scambio con Kursawa è stato scientemente abortito per tenersi De Sciglio, evidentemente considerandolo recuperato. Torneranno tra poco Chiellini e Khedira e la rosa è questa.

                      Tutte le squadre hanno lasciato dei buchi: l'Inter giocherà tre competizioni con in attacco i soli Lautaro e Lukaku, dovendo nel caso affidarsi al giovane Esposito.

                      Il Milan si affida ad Ibrahimovic ma perde Pjatek. Vale come sopra: se Ibra va fuori, c'è il vuoto davanti. Il resto sono dei ragazzi sulla stella linea del mercato estivo, da scoprire per i più.

                      La Roma non ha il vice-Dzeko e ha preso 3 giovani tutti da testare. Ha sostituito degnamente Zaniolo? Non si sa.

                      La Lazio non ha preso nessuno.

                      Quindi la pappa e la ciccia sono queste per tutte.
                      ...ma di noi
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                        Capolavoro
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                          Purtroppo un acquisto non "sbagliato" ma probabilmente incompreso. Eppure parliamo di un nazionale della Germania. Capita di non trovarsi su vari piani, succede nella vita, nel lavoro e anche nel calcio.
                          ...ma di noi
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                            Originariamente Scritto da fransisco1 Visualizza Messaggio
                            Ahahahah

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                              La Juve deve esplodere

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                                Ente Can mi piace, l'anno scorso ha fatto bene poi pure quando per emergenza è stato schierato come difensore. Tra Sarri che evidentemente non lo gradisce e l'esclusione Champions di inizio anno non ci si poteva aspettare un gran campionato

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