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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
    Per fare un Milan competitivo serve spendere un 150 milioni. Punta, centrocampista e difensore centrale. La spina dorsale della squadra. Quella serve!
    e terzino destro...









    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

    (L. Pirandello)

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      Lazio-Juventus 2-1: Milik cancella la doppietta di Castellanos, bianconeri in finale di coppa Italia

      L’attaccante argentino segna due volte e rimette la sfida in equilibrio, Allegri indovina il cambio e il polacco firma nel finale la rete che vale la qualificazione

      In finale ci è andata la Juventus, che in colpo solo, quello firmato Weah-Milik, ha smorzato la contestazione che stava montando, salvato Allegri da una capitolazione inevitabile e sé stessa da un’eliminazione che la Lazio le stava infliggendo come se stesse dando una lezione.​

      L’attaccante argentino segna due volte e rimette la sfida in equilibrio, Allegri indovina il cambio e il polacco firma nel finale la rete che vale la qualifica…
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Inter, il mistero Zhang e il trionfo della competenza di Marotta, Inzaghi e Ausilio

        di Massimo Mauro

        Nella notte della festa dell’Inter, stona vedere il presidente Steven Zhang che segue il tutto a migliaia e migliaia di chilometri di distanza su un telefonino. Non entro nel merito dei motivi, ma di certo la vicenda è un mistero. Forse un segno dei tempi, ma noi eravamo abituati a un presidente come Massimo Moratti che la partita dello scudetto non se la sarebbe certo goduta in quel modo.​

        Zhang, però, un merito lo ha avuto, quello di dare le chiavi della società alle tre persone giuste. E qui sottolineo la bravura di Marotta e Ausilio, che nel giorno della festa annunciano ufficialmente per la prima volta il mercato dell’Inter con due giocatori importanti come Zielinski e Taremi, facendo capire che da ora in poi faranno poco di più. Dirigenti capacissimi, che hanno preso atto della complicata situazione finanziaria dell’Inter puntando sui parametri zero, facendo nella scorsa stagione concorrenza al Manchester City e soprattutto mantenendo altissimo il livello tecnico. Se pensiamo a Dimarco, Darmian, Thuram, Çalhanoglu, Acerbi, Sommer, Mkhitaryan, sette giocatori arrivati a costo zero o quasi. E qui arrivo a Simone Inzaghi, che li ha rivitalizzati in maniera straordinaria. Nel prendo uno, Darmian. Era bravo, ma non considerato a livello di una grandissima squadra. Ora invece è insostituibile.​

        Ripeto, è il trionfo della competenza, fattore che non è di casa in molte altre società, dove persone affermate in altri settori pensano di essere delle grandi menti che possono guidare un club sia dal punto di vista tecnico che da quello finanziario. Un discorso che mi introduce ad avversari che al cospetto dell’Inter sono stati poca cosa. Il Milan a Pioli ha cambiato squadra ogni anno, nell’ultimo 12 giocatori, e mi sembra già tantissimo quello che ha fatto. Per la prossima stagione o prendono Conte o uno come lui che possa dare garanzie, altrimenti sarebbe il caso di tenere Pioli. Qui però si inserisce un discorso che io faccio sempre. Dopo un tot di anni l’allenatore, a prescindere dalla sua bravura, onestà e statura di uomo (e su Pioli non ci sono dubbi) deve cambiare aria.​

        La Juventus, che viene da anni tribolati, fa parametri zero andati malissimo, da difficoltà a far migliorare i giocatori, da Pogba e Fagioli che combinano guai. Ci sarà bisogno di tempo per rialzarsi, ma Giuntoli mi sembra il cardine perfetto per la ricostruzione.

        La Roma con il Bologna era un pugile all’ultimo round che ha trovato una squadra che ha un entusiasmo straripante. Thiago Motta, chi mette mette gioca alla grande, il ricorda il Milan dello scudetto di PiolI. La Roma è attesa da un ciclo di gare difficili, ma anche bellissime da giocare come le due con il Leverkusen. Contro i tedeschi la squadra di De Rossi non avrà comunque il dovere di vincere, ma solo di fare una grande partita, intelligente, e arrivare al ritorno in Germania con chance di qualificazione.

        Circa il Napoli, vedremo che ricostruzione farà. Ma c’è un direttore sportivo? Non lo so. Chi ricostruisce? Non lo so. Vediamo il comandante in capo De Laurentiis come si muoverà. Io se posso dargli un consiglio, cambierei più giocatori possibile e prendere un grande allenatore che si assuma la responsabilità di tutto.

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          Udinese, Cannavaro: “Via la paura, sei finali da vincere”

          ​Presentato il nuovo tecnico dei friulani, alla prima esperienza in serie A: giovedì il debutto contro la Roma

          "Saranno soltanto 20 minuti ma nessuna delle squadre scenderà in campo per il pareggio. Entrambe hanno le motivazioni per cercare i tre punti. Il poco tempo a disposizione non sarà un deterrente alla ricerca della rete del vantaggio". Lo ha detto Fabio Cannavaro presentando la sfida di giovedì con la Roma, recupero della gara sospesa per il malore di N'Dicka, nella sua prima conferenza stampa da allenatore dell'Udinese. "Non c'è nemmeno l'alibi della stanchezza, saremo tutti freschissimi - ha rilevato -. Non so se sia un bene partire con Roma, Bologna e Napoli, tre sfide che non hanno bisogno di motivazioni per essere disputate al massimo. Non possiamo permetterci di attendere le ultime tre giornate, con gli scontri diretti per la salvezza con Lecce, Empoli e Frosinone. Bisogna fare punti subito. E, comunque, posso rassicurare sul fatto che con le dirette avversarie le motivazioni saranno triple".​

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            l'Inter è già a posto pure per il prossimo anno.
            Basta si tenga certi giocatori.
            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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              Milan, Farioli fra i candidati per il dopo Pioli

              La scelta sarà presa solo a fine stagione. Il tecnico italiano del Nizza ha 35 anni ed è considerato un talento emergente. Ecco perché piace al club rossonero

              La ferita non si rimarginerà presto. Farà male a lungo, molto a lungo. Ed è giusto così. Ma l’unico modo per superare lo choc, per iniziare a guarire, si sa, è guardare avanti. Andare oltre il dolore. Cercando di capire cosa non è andato e perché. Ma soprattutto, come migliorare. Come ripartire. Il sesto flop consecutivo nel derby, che ha materializzato l’incubo della festa scudetto dell’Inter, un incubo che tormenterà a lungo i sogni dei tifosi rossoneri, ha lasciato il segno. Allontanando ulteriormente Stefano Pioli dalla panchina del Milan.​

              Se le sue chance di restare per l’ultimo anno di contratto erano già stracciate dopo l’euroeliminazione per mano della Roma, ora sono ancora meno. E a poco servirà l’ultimo appello che l’allenatore ha lanciato alla società: «Non so se il mio ciclo è finito, Inzaghi dodici mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo, io sto bene, la squadra ha margini di miglioramento». Lo scenario è chiaro: nessuna decisione verrà presa fino a fine stagione, anche per rispetto nei confronti di un allenatore che tanto e bene ha fatto in questi quattro anni e mezzo. Il sostegno, fino al 26 maggio, sarà totale. E l’abbraccio fra Pioli e il patron Gerry Cardinale l’altra sera a San Siro ne è stato la conferma. Allo stesso tempo è però evidente che un colpo di scena è del tutto improbabile.

              Se si cambierà, come ormai sembra scontato, l’identikit richiesto è già stato tratteggiato con precisione: giovane, dal profilo internazionale, con una proposta di gioco moderna, compatibile con il progetto aziendale. Un nome che nelle ultime ore ha preso quota è quello di Francesco Farioli, 35 anni, italiano, ex collaboratore di Roberto De Zerbi, ora al Nizza. Laureato in filosofia, considerato un bambino prodigio della panchina, è uno dei talenti emergenti del panorama europeo. Il suo punto di forza non può essere di certo l’esperienza, ma ha estro e idee. Il bouquet dei candidati è ancora folto, ci sono anche lo stesso De Zerbi, Fonseca e Lopetegui. Sono settimane decisive. La decisione sarà collegiale e l’ultima parola spetterà a Cardinale.

              Il nodo allenatore è il primo da sciogliere, ma una cosa è certa: non basterà per colmare il gap con l’Inter e «riprovare a vincere», come ha detto senza mezzi termini l’a.d. Giorgio Furlani lunedì sera, dopo essersi congratulato con i dirigenti interisti.

              Servirà innanzi tutto potenziare la rosa con tre colpi che non sono più rinviabili: un difensore fisicamente importante, un centravanti forte (dalla Francia assicurano che Giroud ha trovato l’intesa definitiva col Los Angeles Fc) che potrebbe essere uno fra Zirkzee del Bologna, Sesko del Lipsia o David del Lille; un mediano di corsa e testa che riempia il vuoto lasciato da Kessie e Tonali.

              La leadership purtroppo non si compra al mercato, ma mai come quest’anno si è sentita la mancanza di personalità nei momenti cruciali, nelle partite che contano. Soprattutto da parte dei big, che non hanno fatto la differenza quando serviva: si pensi a Maignan, a Leao, a Theo Hernandez. Fra qualche settimana inizia il mercato: a fronte di offerte da top player, nessuno è incedibile. Anche perché una vendita da 70-100 milioni permetterebbe di finanziare un acquisto di peso.

              Prima però c’è da affrontare il presente, rialzando la testa in queste ultime cinque partite. A partire dal duello con la Juventus di sabato, decisivo per il secondo posto. Dopo il saloon del derby, è arrivato il conto: squalificati Calabria per due giornate, Hernandez e Tomori. La difesa è a pezzi. Un guaio in più per Pioli, nell’ora più buia.



              ​CorSera
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                Fanno tutti finta di non vedere l'elefante nella stanza, come Massimo Mauro che si domanda perchè mai il giovane Zhang è ancora in Cina e non a Milano a godersi la festa scudetto - manca dall'Italia da luglio scorso, quasi un anno...fanno tutti finta cioè, ed evitano tutti di scrivere, di non sapere che Zhang evidentemente è "trattenuto" in Cina per via dei debiti e delle cause risarcitorie che là pendono sulla sua testa.

                La rispostina è molto semplice ma i media fanno una fatica bestia a metterla nero su bianco.
                ...ma di noi
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                  Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio

                  ma dopo il sesto derby di merda consecutivo
                  non dovrebbe dimettersi un allenatore con un pò di amor proprio?
                  no HANDICAPPATO
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                    Gazza scrive interessamento Inter per Gudmundsson ed inserimento su Zirkzee.
                    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                      Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                      Gazza scrive interessamento Inter per Gudmundsson ed inserimento su Zirkzee.
                      Zirkzee diventa quasi ridondante commentarlo, ormai.
                      Ma il genoano a me sa davvero un giocatore interessante.

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                        Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                        l'Inter è già a posto pure per il prossimo anno.
                        Basta si tenga certi giocatori.
                        Uno dei vantaggi che la vittoria si porta appresso è che ti conferma di essere nel giusto, cioè di aver annodato il bandolo della matassa, il che nel calcio non è mai facile, come sappiamo, perchè devi creare quella non semplice alchimia tra le varie componenti che devono stare tutte al posto giusto - cioè azzeccare dirigenza, giocatori, allenatore ecc...

                        Quindi è molto difficile il prima (dell'aver vinto)...ma se trovi la via, diventa relativamente facile il dopo, perchè a quel punto ti basta puntellare qua, aggiungere là, migliorare dove ritieni si debba farlo ecc...mentre sono gli altri che stanno nelle incertezze di dover azzeccare quasi tutto...ma chi ha vinto l'impianto già ce l'ha.

                        Juventus e Milan sono molto distanti dall'Inter, hanno da cambiare allenatore e diversi giocatori. L'Inter l'allenatore è quello giusto, i giocatori devi inserire solo per alzare ancora l'asticella...e Marotta avrà già in pugno un paio di parametri zero (pare sicuro Taremi)...indi per cui pure la stagione prossima sulla carta è bella che assegnata, a meno di grosse sorprese.
                        Last edited by Sean; 24-04-2024, 09:27:21.
                        ...ma di noi
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                        forse, tra mille inverni
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                          Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                          Gazza scrive interessamento Inter per Gudmundsson ed inserimento su Zirkzee.
                          La Gazzetta è in piena crisi mistico-estatica per lo scudetto interista, per cui in queste settimane e mesi ne leggeremo di ogni colore...poi però c'è da fare i conti coi soldini, e pure l'Inter quelli ne ha pochi - l'anno scorso non riusciva a chiudere per la punta, nemmeno per Scamacca...ma purtroppo hanno poi risolto con Thuram a zero.

                          Devono anche rinnovare Barella e Lautaro, e quest'ultimo chiede stipendio da top...per adesso mi limiterei a Zielinsky e Taremi, due parametri zero probabilmente bloccati da mesi.
                          Last edited by Sean; 24-04-2024, 09:25:27.
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

                            La Gazzetta è in piena crisi mistico-estatica per lo scudetto interista, per cui in queste settimane e mesi ne leggeremo di ogni colore...poi però c'è da fare i conti coi soldini, e pure l'Inter quelli ne ha pochi - l'anno scorso non riusciva a chiudere per la punta, nemmeno per Scamacca...ma PURTROPPO hanno poi risolto con Thuram a zero.

                            Devono anche rinnovare Barella e Lautaro, e quest'ultimo chiede stipendio da top...per adesso mi limiterei a Zielinsky e Taremi, due parametri zero probabilmente bloccati da mesi.
                            Ahahahahahahah "purtroppo".

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                              Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                              l'Inter è già a posto pure per il prossimo anno.
                              Basta si tenga certi giocatori.
                              cosa che sicuramente NON avverrà visti i debiti del club e del loro presidente
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                                Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio

                                no HANDICAPPATO
                                in fondo al tuo cuore cupo
                                mi stai dando ragione.









                                "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                                Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                                vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                                (L. Pirandello)

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