Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[The_Shadow]

Se ai quarti giocano così non oso pensare alla finale. Roba da Arturo che taglia il trifase.

[germanomosconi]

E chi la guarda più la serie A dopo una partita del genere

[The_Shadow]

Questo è calcio allo stato puro. Con la C maiuscola.
E a quelli che dicono che la partita perfetta deve finire 0 a 0, andatevene dal ferramenta a prendere la corda.

[robybaggio10]

Questo è calcio allo stato puro. Con la C maiuscola.
E a quelli che dicono che la partita perfetta deve finire 0 a 0, andatevene dal ferramenta a prendere la corda.

0-0 partita perfetta perche' significa che nessuno sbaglia niente. E se nessuno sbaglia niente, la partita finisce 0-0.

[The_Shadow]

0-0 partita perfetta perche' significa che nessuno sbaglia niente. E se nessuno sbaglia niente, la partita finisce 0-0.

Si, ho capito, ma il calcio è fatto - e per fortuna - anche di gesti superlativi.

[Fabi Stone]

Il 2-1 del Real e l'1-0 del City sono errori gravi però.
Sti grandissimi cazz1 eh, sia chiaro...era per dire.

[robybaggio10]

Si, ho capito, ma il calcio è fatto - e per fortuna - anche di gesti superlativi.

Se tutto viene fatto alla perfezione, il gesto superlativo non avviene.

[Steel77]

la partita di stasera è come guardare un pornazzo.

Poi torni a guardare la serie A ed è come trombare 5 min alla missionaria un cesso

[KURTANGLE]

che partita madonna!

[KURTANGLE]

camavinga re del mondo

[Sean]

Real Madrid-Manchester City 3-3: spettacolo senza fine al Bernabeu

Inglesi avanti con Bernardo Silva, superati in 2' da Camavinga e Rodrygo. Poi arriva il controsorpasso firmato da Foden e Gvardiol prima del pari definitivo di Valverde. Ritorno il 17 aprile all'Etihad

La sfida stellare tra Real Madrid e Manchester City, da tutti ritenuta una sorta di finale anticipata di Champions, non delude le aspettative. Le due regine d’Europa regalano gol e emozioni nella gara d’andata dei quarti al Bernabeu chiudendo il primo round con un pirotecnico 3-3 che lascia inalterate le possibilità di entrambe di approdare in semifinale in vista del ritorno, in programma all’Etihad il prossimo 17 aprile (ore 21). Un risultato che allunga la striscia positiva di entrambe le formazioni: gli inglesi salgono a 26 partite ufficiali senza sconfitte (22 in Europa), i blancos a 14.

https://www.repubblica.it/sport/calcio/champions/2024/04/09/news/real_madrid_manchester_city_risultato-422454113/

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Arsenal-Bayern Monaco 2-2: i tedeschi rinascono, ma Trossard tiene aperti i giochi

In crisi in Bundesliga, la squadra di Tuchel va sotto per un gol di Saka ma ribalta con Gnabry e Kane. Nel finale i Gunners rientrano in partita, decisione rimandata alla gara in Germania

https://www.repubblica.it/sport/calcio/champions/2024/04/09/news/arsenal_bayern_monaco_gol-422454130/

[germanomosconi]

Haaland nullo anche ieri sera...
Spero che al ritorno faccia meglio

[Sean]

Il Napoli, la crisi, De Laurentiis e i tre allenatori. Ora la speranza Europa

Due allenatori a fine corsa, lontani da un calcio che si evolve con estrema rapidità, la scelta tardiva poi di Calzona. Sette acquisti sbagliati, la mancata sostituzioni di Kim

Tra i tifosi del Napoli, in questi tempi grigi, circola una storiella. Una mattina dell’estate del 2022, all’indomani della cessione dei giocatori più rappresentativi della rosa (Insigne, Mertens, Koulibaly, Ospina, Ghoulam tra gli altri), sostituiti con illustri sconosciuti provenienti da campionati minori, un angelo appare al tifoso in lacrime e gli dice: se l’anno prossimo ti faccio vincere lo scudetto dopo trentatré anni, in maniera schiacciante con sedici punti di vantaggio sulla seconda, poi accetti due o tre anni di purgatorio a metà classifica con una totale e faticosa rifondazione? La storiella lascia libera la risposta retrospettiva, naturalmente. E la stragrande maggioranza risponde con un sorriso, ricordando la festa della scorsa estate. In realtà senza un ricorso al soprannaturale è abbastanza difficile spiegare l’andamento del Napoli calcio nel biennio che va dall’estate 2022 a questa triste primavera di sogni perduti e di fortune dilapidate. Ha della tragedia greca e dello scespiriano, volendo essere letterari. Ci si chiede, amleticamente e senza poter ricevere una risposta realistica, se questi calciatori, che sono sostanzialmente gli stessi, siano quel rullo compressore dello scorso anno o gli impalpabili fantasmi vaganti per il campo di questo, con lo scudetto assai poco onorato sulla maglia.

Un’accreditata scuola di pensiero parla di uno straordinario allineamento di pianeti nel 2022/2023. Un allenatore fino ad allora vincente solo in Russia, con una speciale attitudine allo scontro con i calciatori di forte personalità, si ritrova per la prima volta a questi livelli a gestire un gruppo di bravissimi ragazzi, forse senza grande nerbo ma disponibili a seguirlo fino alla morte.

La stagione è strana, con una lunga sosta mundial nel bel mezzo dell’inverno, simile appunto al campionato russo, con un richiamo della preparazione (favorito dall’assenza dell’Italia dalla competizione) che risolve il celebre calo di forma che a gennaio colpiva invariabilmente le squadre di quell’allenatore; e molte delle competitrici tradizionali vivono una stagione di riflessione, per problemi vari in campo e fuori.

L’altra scuola di pensiero, con assai maggior seguito, parla di una sequenza di errori messi insieme da quel fatidico quattro di maggio 2023 in poi che ha dell’incredibile. Dalla perdita di allenatore, preparatore atletico e direttore sportivo («questa squadra la può allenare chiunque», disse il presidente) all’acquiescenza alla perdita del difensore centrale di maggior rilievo, il fantastico Kim, non adeguatamente sostituito. Dalla scelta di un paio di allenatori a fine corsa, lontani da un calcio che si evolve con estrema rapidità, a quella tardiva di un coach che ha anche un impegno con la nazionale slovacca che non può che distrarlo da un’operazione che ha un coefficiente di difficoltà estremo.

Dall’errata individuazione di nuovi acquisti, ben sette di cui nessuno è riuscito non dico a scalzare ma almeno a mettere in discussione uno dei «vecchi» titolari alla mancata risoluzione di problematiche contrattuali che oltre a demotivare i protagonisti hanno anche «spaccato» uno spogliatoio che aveva nell’unità la caratteristica più vincente.

Con ogni probabilità la verità sta nel mezzo. C’è sicuramente stato un eccesso di arroganza e una serie di errori, ma è innegabile che sussista un patrimonio di qualità rilevante, come mostrato dal secondo tempo dell’ultima trasferta a Monza. Forse, spera il tifoso, si può ritrovare il bandolo della matassa. In fondo il successo dello scorso anno viene dopo quindici anni consecutivi di Europa (unica squadra italiana), e tre secondi posti e due terzi in dieci anni. Non un miracolo, ma un’impresa che viene da una programmazione intelligente che si può ricostruire.

E da queste parti sappiamo distinguere un miracolo da un’impresa.

CorSera-Maurizio De Giovanni

[NaturalHardCore]

È vera la frase di Allegri un conto se la palla la gestisce un diciottenne un conto un trentenne?

[Irrlicht]

Lui l'ha detta nell'ottica di un ringiovanimento della rosa con la storia della Next Gen bianconera, per spiegare alcune ingenuità

Che l'esperienza conti, specie in certi frangenti, è palese.

Dopo va detto che dipende anche da CHE 18enne e CHE 30enne, ma si presume il tutto sia riferito a contesti medio/alti.