If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Inter – Atletico 1-0, Arnautovic entra al posto di Thuram ko e segna il gol della vittoria dei nerazzurri a San Siro. Resta il rammarico per i tanti gol sprecati sotto porta da Lautaro e Arnautovic e l’ansia per un risultato troppo stretto. La squadra di Inzaghi si giocherà la qualificazione ai quarti di Champions League al ritorno a Madrid. Tutto nella notte della commozione per la morte improvvisa di Andreas Brehme.
Si giocasse la prossima settimana non sarebbe un problema, ci si toglierebbe il pensiero subito e l’Inter saprebbe la verità o di che morte deve morire. Così si resta tre settimane in sospeso a farsi delle domande e lambiccarsi il cervello sugli obiettivi interisti. Lo scudetto per carità è, come si dice, in ghiaccio però quel filo di ansia sulla gestione dell’intera stagione ti resta sempre.
LAUTARO E THURAM SPRECANO TROPPI GOL
Non abbiamo visto l’Inter che siamo abituati a vedere. Ha sprecato troppo sotto la porta di Oblak, Thuram si è fatto male e al suo posto è entrato Arnautovic che ha sparato troppi palloni al cielo, almeno tre, prima di azzeccare il tiro giusto. E altrettanto ha fatto Lautaro. Il centrocampo non è apparso irresistibile, bene Barella ma Mkhtaryan e Çalhanoğlu non sono stati travolgenti. Resta la sensazione di una pesca troppo povera.
IL RAMMARICO DI INZAGHI
“C’è un po’ di rammarico – ha ammesso Inzaghi – per quello che abbiamo fatto avremmo meritato qualcosa di più. Dobbiamo prepararci a un match di ritorno molto difficile”.
Al di là di qualsiasi considerazione sul risultato e sulla potenza dell’ Inter, resta sempre quel dubbio se la minore impressione sia dovuta al salto dalla Serie A alla Champions League. Tutto può essere, poi uno pensa che non è che si possano giocare 60 partite al 1000 per 1000 e che lo scorso anno questa stessa squadra è arrivata in finale di Champions League.
Inter - Atletico 1-0, Arnautovic entra al posto di Thuram ko e segna il gol vittoria. Il 13 marzo ritorno a Madrid per i quarti di Champions. League
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Calzona: “Siamo il Napoli e non abbiamo paura del Barcellona”
Il nuovo tecnico azzurro vuole una partenza lanciata: “A me è salita l'adrenalina già da quando ho messo piede in Tangenziale, ma con giocatori così sono solamente felice”
Petto in fuori. "Il Barcellona è una delle squadre più forti d'Europa, ma noi siamo il Napoli e non abbiamo paura". Francesco Calzona si è tuffato a capofitto nella sua nuova avventura sulla panchina azzurra, subentrando a Walter Mazzarri proprio alla vigilia della sfida di ottavi di finale della Champions League. "Si resetta tutto, si comincia un nuovo cammino, la squadra si è messa subito a mia disposizione: poche parole e tanti fatti, perché adesso non c'è tempo da perdere", ha detto nella sua prima conferenza stampa il tecnico calabrese, cercando di trasmettere autostima ed entusiasmo a tutto l'ambiente.
"Non abbiamo più scusanti e dobbiamo migliorare in fretta. So che al Maradona ci sarà il sold out, ma non siamo nelle condizioni di lanciare appelli o fare delle richieste ai nostri tifosi. Tocca a noi rendere il pubblico napoletano orgoglioso e contento con le nostre prestazioni, ritrovando la fiducia che aveva permesso a questo gruppo di ottenere dei risultati fantastici nella scorsa stagione. De Laurentiis mi ha chiesto di credere fermamente nei nostri obiettivi: superare questo turno in Europa e risalire in classifica verso il quarto posto. A me è salita l'adrenalina già da quando ho messo piede in Tangenziale, però mi hanno affidato dei giocatori tanto forti e non ho alcuna paura, sono solamente felice".
Calzona chiederà al Napoli una partenza sprint. "Non firmo per il pareggio, giochiamo in casa, se il Barcellona sarà così bravo da fermarci tanti di cappello, ma noi vogliamo giocare questa partita senza calcoli, per vincere...". Il tecnico calabrese ha sorvolato sullo stillicidio dei moduli ("Conta che la mia squadra abbia identità ed equilibrio, altrimenti vorrà dire che nel mio lavoro ho fallito") e si è rallegrato per il recupero di Victor Osimhen, pronto a riprendersi una maglia da titolare a quasi due mesi dalla sua ultima apparizione in maglia azzurra, datata 23 dicembre.
De Laurentiis ha deciso per questo di dare un'altra scossa con la seconda staffetta della stagione in panchina e avrebbe voluto riportare nello spogliatoio come dirigente pure Marek Hamsik, che invece per il momento ha declinato l'invito. "Ha la sua Academy in Slovacchia e non riesce a liberarsi così su due piedi, vediamo se potrà farlo in futuro". Intanto toccherà all'ex vice di Sarri e Spalletti guidare la riscossa. "Loro due mi hanno trasmesso tanto e aggiungo anche Di Francesco: ho lavorato con tre allenatori davvero importanti. Poi però ci ho messo del mio ed è per questo che ora sono qui". Il debutto al Maradona sarà un salto nel fuoco.
Il nuovo tecnico azzurro vuole una partenza lanciata: “A me è salita l'adrenalina già da quando ho messo piede in Tangenziale, ma con giocatori così sono solam…
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La partenza "sprint" di Calzona è quella a parole, come se queste da sole, declinate per formule magiche ("siamo il Napoli e non abbiamo paura di nessuno") potessero da sole attivare forze e vincere partite...ma a quanto si sa nel calcio, come nella vita, non funziona così.
Il Napoli in 24 partite ne ha vinte 10 e perse 8. Ha 9 punti di distacco da Bologna e Atalanta, attuali occupanti del quarto posto...che non possiamo definire esattamente il "Barcellona". E' al terzo cambio di panchina in 8 mesi...a fronte di questi risultati, il presentarsi sciorinando il manuale del bravo demagogo ("non firmo per il pareggio"; "siamo questo e siamo quello" ecc...) sa di risaputo e di stantio, anche perchè al terzo allenatore in stagione forse sarebbe ora di iniziare a vedere dei fatti più che delle pose, che, se non avranno seguito sul campo, rischieranno pure di ritorcesi contro.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
L'Atletico dovrà comunque segnarne 2 cercando di non subirne e un pari qualificherebbe l'Inter. Al di là del non aver concretizzato tutte le occasioni, 1-0 non ti mette tranquillo ma comunque ti dà la possibilità di avere 2 risultati su 3 a disposizione.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Tuchel e Bayern Monaco, divorzio ufficiale a fine stagione: Antonio Conte favorito
Dopo il Liverpool con Klopp e il Barcellona con Xavi, anche il Bayern Monaco annuncia il cambio in panchina: Tuchel si farà da parte in estate. Antonio Conte o Xabi Alonso per la successione Thomas Tuchel lascerà il Bayern Monaco a fine stagione, nonostante un contratto in scadenza nel 2025. La decisione è stata raggiunta dopo una riunione tra i dirigenti del club bavarese, eurorivale della Lazio in Champions League, e il tecnico. La decisione è stata ufficializzata dall’amministratore delegato Jan-Christian Dreesen mercoledì mattina.
Nei giorni scorsi, dopo gli ultimi risultati negativi (compreso il ko dell’Olimpico nell’andata degli ottavi della massima competizione europea) e le presunte liti interne, si era parlato di un possibile esonero dell’ex allenatore del Chelsea, ma il Bayern ha deciso di andare avanti con Tuchel fino al termine della stagione. Tra i principali candidati alla sua sostituzione Antonio Conte, ma oltre al tecnico italiano si fanno i nomi di Xabi Alonso, capolista in Bundesliga con il Bayer Leverkusen, e Zinedine Zidane.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il quarto di finale dell'Inter e' gia' apparecchiato: Inter vs Borussia/PSV. Con un po' di fortuna in semifinale (magari un PSG o un Arsenal) puo' arrivare dritta in finale...e poi la' se la gioca.
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta