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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Sono considerazioni personali, non notizie. Le posso fare anche io. Magari non ci saranno entrambi.

    Vlahovic è in chiara involuzione, ma siamo sicuri che sia tutta a carico di Allegri questa involuzione o c'è una qualche colpa anche di Vlahovic?
    Ha avuto anche diversi problemi fisici quest'anno
    Originariamente Scritto da Marco pl
    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    IO? Mai masturbato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    Io sono drogato..

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      Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
      Tra city/real ed una italiana… meglio una italiana
      Salvo strani destini sarà l’Inter a rappresentarci in finale, quindi toccherà tifare Inter
      Sicuro? Poi arriva laplace coi saluti, sebix col grafico dei ricavi per la vittoria e pure Cecio

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        Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
        Sicuro? Poi arriva laplace coi saluti, sebix col grafico dei ricavi per la vittoria e pure Cecio
        Non vedo l’ora di rivederli
        Originariamente Scritto da Sean
        faccini, kazzi, fike, kuli
        cesko92 [at] live.it

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          Siamo in sospeso: possiamo qualificare quattro squadre nelle finali delle tre Coppe Europee e vincerle addirittura tutte e tre. Oppure potremmo mandarne una sola in Champions League (Inter o Milan) e non vincerne nessuna. In mezzo ci passa il mare. La serata di Europa e Conference League non è stata granché esaltante, anzi. Una vittoria della Roma, un pareggio della Juve e una sconfitta della Fiorentina. Roma e Juventus attaccate non a due superstar, ma a due calciatori italiani. Mourinho ringrazia il giovane Bove su cui ha puntato tanto negli ultimi mesi, e Allegri il solito Gatti che già aveva risolto la partita con lo Sporting. Morale della favola, vedete di farvelo bastare…

          Siamo qui sospesi. Potremmo piazzare, come calcio italiano, una sola squadra nelle finali delle Coppe, e il bilancio sarebbe negativo, o potremmo davvero mandarcene addirittura quattro, con la chance vincere tutte e tre i trofei. E il bilancio sarebbe in questo caso addirittura trionfale. Dunque o Inter o Milan in Champions League, Roma e Juve in Europa League, Fiorentina in Conference League. Meglio fermarsi alla constatazione probabilistica senza spingersi a considerazioni spericolate.

          Lo dico dopo una serata abbastanza negativa, in cui Roma e Juventus sono tenute in piedi dai gol non proprio di due superstar. Non Dybala o Vlahovic, faccio per dire, ma due calciatori italiani destinati a dare il loro contributo anche alla Nazionale. La vittoria della Roma è l’unico fuoco d’artificio della serata, Mourinho la vince con un gol di Bove, giovanotto romano del vivaio su cui ultimamente ha puntato tanto. Soprattutto ora che gli infortuni pesano parecchio in tutti i settori del campo. Ma quel gol non è una protezione assoluta e il Bayer Leverkusen non pensa affatto di essere già eliminato.

          La Juventus ha rischiato forte di perdere in casa contro il Siviglia. se non ci fosse stato nel recupero del recupero il gol di Gatti a strappare almeno l’1-1. Gatti si rivela così ancora una volta difensore determinante in zona gol. Aveva già fatto il gol decisivo allo Sporting nel turno precedente. Per il resto la solita Juve che non accontenta mai nessuno, ma che insomma se la gioca nonostante tutto.

          Pensavamo che la Fiorentina avesse il compito più facile col Basilea e invece ha perso in casa. facendosi rimontare il gol di Cabral. Tutti gli allenatori protagonisti ovviamente si dicono convinti di poter accedere alle rispettive finali. E ci mancherebbe altro.

          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Milan-Inter, come cambia il derby col ritorno di Leao

            La rimonta per i rossoneri non è impossibile, ma molto dipenderà dal portoghese, che martedì dovrebbe essere in campo. Da Theo a Giroud, cosa cambia col ritorno di Leao. Tegola Bennacer, dovrà essere operato al ginocchio destro: stagione finita


            E adesso? Lo 0-2 di mercoledì sera è una montagna scalabile per il Milan? Di certo, non per il Milan del primo tempo. Il ritorno è dietro l’angolo, si gioca già martedì, il tempo è poco, ma molto dipenderà dal recupero (o meno) di Rafael Leao. La lunga pretattica di ieri non è servita a nulla: alla fine il giocatore non c’era, troppo forte il rischio di ricadute. Intanto gli esami cui è stato sottoposto questa mattina Bennacer hanno evidenziato una lesione post-traumatica della cartilagine del condilo femorale laterale del ginocchio destro: il giocatore verrà sottoposto a intervento in artroscopia, stagione finita .

            Fronte Leao, la sensazione dello staff medico è che però martedì ci sarà. In quali condizioni, è tutto da vedere. Di sicuro non al meglio, visto che l’infortunio all’adduttore lo costringerà inevitabilmente ad allenarsi col freno a mano tirato ancora qualche giorno. Ma è chiaro che con lui in campo il Milan è un’altra cosa. E non lo si è scoperto ieri: chi vede le partite dei rossoneri, sa che esiste un Diavolo con Rafa e uno senza. Ma come cambierebbe la squadra con lui?

            Il piano di Pioli è rimetterlo al suo posto da esterno offensivo di sinistra nel 4-2-3-1, dove ieri c’era l’inerme Saelemaekers, troppo difensivo/remissivo nel duello con Dumfries. Così Giroud ha finito per essere troppo solo, abbandonato a se’ stesso. Quello di sinistra è il lato forte rossonero, il canale di gioco privilegiato, con Hernandez che fa da secondo motore. Ieri, senza Leao, anche Theo è andato fuori giri. Ricomporre la turbocoppia sulla sinistra, la famosa «Theao», sarà quindi una chiave fondamentale per tentare la «remuntada» e provare a soffiare il biglietto all’Inter per la finale di Champions a Istanbul. Ma può non bastare.

            Serve di più. Serve innanzi tutto recuperare mentalmente la squadra, perché il blackout di ieri rischia di avere contraccolpi pesanti. Occorre rialzare la testa, subito. E questo è un lavoro di Pioli. Che però deve trovare qualche correttivo anche dal punto di vista tattico, perché ieri — come spesso è capitato — anche lui è stato messo sotto nel duello fra strateghi con Inzaghi. «Volevamo essere intensi, compatti e aggressivi, ma non ci siamo riusciti, anche se nel secondo tempo abbiamo fatto meglio», ha detto a fine partita il tecnico rossonero. Su una cosa ha ragione: bisogna ripartire dal secondo tempo. Perché il primo è stato un horror show.


            CorSera
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              Inzaghi, il mese che ha cambiato tutto: dopo Istanbul la resa dei conti con l'Inter

              Il tecnico sta vivendo un grande finale di stagione dopo momenti non facili in cui ha rischiato tre volte l'esonero. La Champions è stata finora il suo salvagente ma anche l'eventuale arrivo in finale potrebbe non bastare. Marotta ritiene deficitario il rendimento in campionato e ha iniziato a ragionare sulle alternative (Conte, De Zerbi, Thiago Motta), ma certezze sul futuro non esistono

              Il tecnico sta vivendo un grande finale di stagione dopo momenti non facili in cui ha rischiato tre volte l'esonero. La Champions è stata finora il …
              ...ma di noi
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                Lazio-Lecce
                Si apre la 35ª giornata di serie A. Il primo anticipo vede i biancocelesti ospitare all’Olimpico la squadra di Baroni.


                La corsa Champions riparte dalla Lazio. La squadra di Maurizio Sarri oggi, venerdì 12 maggio, scenderà in campo all’Olimpico contro il Lecce per la 35° giornata di campionato. Fischio di inizio alle 20.45: la gara sarà trasmessa su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e in streaming su Sky Go e Now Tv. Nulla è ancora scontato per l’obiettivo finale, il quarto posto appunto, e Maurizio Sarri non lo ha nascosto dopo la sconfitta rimediata a San Siro contro il Milan (2-0, 6 maggio). I biancocelesti vogliono dimenticare quel pesante passo falso, anche perché da qui alla fine mancano quattro giornate e nessuna può più sbagliare.


                Non sarà semplice affrontare il Lecce, che ha 31 lunghezze e ha bisogno di un successo per la salvezza (ha ottenuto soltanto quattro punti nelle ultime 11 gare con il successo contro l’Udinese e il pareggio con la Sampdoria): al momento lo Spezia, terzultimo, si trova a -4. All’andata i giallorossi hanno sancito il primo k.o. del 2023 della Lazio: al gol di Immobile risposero Strefezza e Colombo (il 4 gennaio).

                E adesso, in questa gara di ritorno, la Lazio ha un solo obiettivo: tornare a vincere e dare un’accelerazione definitiva verso la qualificazione in Champions. Per farlo, Sarri punterà sui soliti titolari, anche se il centrocampo è ancora in emergenza: Cataldi e Vecino non saranno a disposizione. Invece, Marcos Antonio ha superato i problemi alla caviglia sinistra e resta il favorito in cabina di regia rispetto a uno spostamento di Luis Alberto davanti alla difesa con Basic dal primo minuto come mezzala sinistra.

                CorSera
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Inzaghi, il mese che ha cambiato tutto: dopo Istanbul la resa dei conti con l'Inter

                  Il tecnico sta vivendo un grande finale di stagione dopo momenti non facili in cui ha rischiato tre volte l'esonero. La Champions è stata finora il suo salvagente ma anche l'eventuale arrivo in finale potrebbe non bastare. Marotta ritiene deficitario il rendimento in campionato e ha iniziato a ragionare sulle alternative (Conte, De Zerbi, Thiago Motta), ma certezze sul futuro non esistono

                  https://www.repubblica.it/sport/calc...ter-399664973/
                  Vincere la champions non ti regala il pass per la conferma: rischia anche Ancelotti(al momento e' terzo in Liga), perche' non dovrebbe rischiare Inzaghi ?
                  coppa Italia e champions sono tanta roba ma se in campionato arrivi a 20 punti dalla capolista l'anno successivo aver regalato uno scudetto al Milan, qualcosa che non va c'e'


                  Tessera N° 7

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                    Ci sono mai stati casi di allenatori esonerati dopo aver vinto la Champions? Intendo proprio licenziati, non chi se ne vuole andare tipo Mourinho all'Inter

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                      Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
                      Vincere la champions non ti regala il pass per la conferma: rischia anche Ancelotti(al momento e' terzo in Liga), perche' non dovrebbe rischiare Inzaghi ?
                      coppa Italia e champions sono tanta roba ma se in campionato arrivi a 20 punti dalla capolista l'anno successivo aver regalato uno scudetto al Milan, qualcosa che non va c'e'
                      Non è facile prendere delle decisioni. Una stagione va valutata nel suo complesso. Lasciamo da parte la coppa Italia, che chiaramente non sposto in niente una valutazione...ma se Inzaghi dovesse vincere la champions certo metterebbe in grosse difficoltà la dirigenza interista.

                      C'è il precedente di Di Matteo che vinse la champions col Chelsea ma fu comunque esonerato. Credo che Marotta si aspettasse di vincere almeno un campionato di questi due disputati da Inzaghi, e, in specie quest'anno, certo di non collezionare 11 sconfitte e quasi rischiare di restare fuori dalla prossima champions.

                      Inzaghi però in questo ultimo mese ha recuperato in campionato e sta per andare (Milan permettendo) in finale di champions...avendo portato nelle casse della società 100 milioni che sono pioggia salvifica.

                      Si può ipotizzare che intanto Marotta stia parlando con qualche allenatore, con la riserva però di decidere a dopo la finale di champions. Questo chiaramente se è un profilo alla Motta, che ti aspetterebbe...un Conte invece credo che vorrebbe sapere subito se punti su di lui a prescindere o no, perchè è un profilo di alto livello.

                      Il rischio di tenersi Inzaghi è che il prossimo anno potrebbe mandarti a puttane il campionato e non ripetere in champions un percorso simile a quello di questa stagione, anche perchè non possiamo nasconderci che i sorteggi hanno giocato un loro ruolo, visto che, se invece del Milan, in semifinale ci fosse stata una tra Real e City io non lo so se Inzaghi avrebbe ora un piede e mezzo in finale.
                      Last edited by Sean; 12-05-2023, 09:39:08.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
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                        Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
                        Ci sono mai stati casi di allenatori esonerati dopo aver vinto la Champions? Intendo proprio licenziati, non chi se ne vuole andare tipo Mourinho all'Inter
                        Esonerati subito dopo la vittoria no (che io sappiamo, ma bisognerebbe scartabellare tutti gli archivi). A pochi mesi di distanza dalla vittoria sì (uno è Di Matteo, che vinse la champions a giugno e a novembre fu esonerato, ma ce ne saranno stati anche altri).
                        ...ma di noi
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Esonerati subito dopo la vittoria no. A pochi mesi di distanza dalla vittoria sì (uno è Di Matteo, che vinse la champions a giugno e a novembre fu esonerato, ma ce ne saranno stati anche altri).
                          Di Matteo non allena neanche più. Credo si sia trovato al posto giusto al momento giusto. Venne confermato per riconoscenza, ma nella stagione successiva vennero a galla tutti i limiti.

                          Inviato dal mio SM-G991B utilizzando Tapatalk

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                            Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
                            Di Matteo non allena neanche più. Credo si sia trovato al posto giusto al momento giusto. Venne confermato per riconoscenza, ma nella stagione successiva vennero a galla tutti i limiti.

                            Inviato dal mio SM-G991B utilizzando Tapatalk
                            Pure Simoni, mi ricordo, proprio all'Inter vinse la coppa Uefa e poi, ad inizio stagione successiva, fu esonerato.

                            Il rischio di continuare con profili di cui non sei convinto è proprio quello: lasciarsi sviare dal luccichio della vittoria e dimenticarsi i lati che ti fanno propendere per un divorzio...e quindi impiccarti la stagione successiva per non aver preso la decisione giusta a prescindere da tutto.
                            ...ma di noi
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                              Intanto pare che l'AlNassr (la squadra araba di Ronaldo) stia pensando ad Allegri come allenatore. Potrebbero presto formulare una offerta ufficiale.
                              ...ma di noi
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                                Ieri Allegri ci ha capito poco. Al 66esimo ne aveva cambiati 4, segno che pure stavolta aveva sbagliato formazione iniziale e cercato di sistemare in corsa.

                                E' uno schema che si ripete da troppo ormai. Pure qui c'è da decidere che fare con l'allenatore. Cambiare...non cambiare...E' ora di pensarci.
                                ...ma di noi
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                                C. Campo - Moriremo Lontani


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