Piero Sandulli si è sospeso dal Collegio di Garanzia dello Sport
Una decisione che arriva dopo le polemiche sollevate dalle esternazioni dello stesso Sandulli in un’intervista, relativamente alla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc sul caso plusvalenze che ha visto la Juventus penalizzata di 15 punti
Dopo il caso Santoriello, ne arriva un altro relativo a Piero Sandulli. Che ha deciso di autosospendersi dall’incarico di vicepresidente della seconda sezione del Collegio di Garanzia dello Sport, quella competente in materia di questioni disciplinari Figc. Una decisione che arriva dopo le polemiche sollevate dalle esternazioni dello stesso Sandulli in un’intervista, relativamente alla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc sul caso plusvalenze che ha visto la Juventus penalizzata di 15 punti. Già in quell’occasione il Collegio di Garanzia dello Sport aveva chiarito che «tali dichiarazioni sono state rilasciate a titolo esclusivamente personale e non impegnano in alcun modo né il Collegio di Garanzia dello Sport né i suoi componenti».
Tuttavia occorre precisare che Sandulli non sarebbe stato tra i giudici chiamati a valutare il caso Juventus, che è stato affidato alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia di cui Sandulli non fa parte. Nell’intervista rilasciata a «Tuttosport» Sandulli spiegava che sul versante plusvalenze la differenza del caso Juventus rispetto alle altre squadre coinvolte, differenza che ha permesso la revocazione delle sentenze precedenti va trovata nel fatto che la Juventus è una società quotata in Borsa. «La revocazione prima e la sentenza poi - spiegava Sandulli si sono basati sugli elementi emersi nel corso degli accertamenti prodotti dalla Consob, che per definizione può naturalmente vigilare sui soli club presenti a Piazza Affari. A tal proposito, in tutta sincerità, mi sarei aspettato delle evoluzioni sull’argomento. Confidavo che la recente riforma dello sport si occupasse di questo tema, che al momento invece rimane come vulnus al sistema. Da qui nasce la sanzione ai danni della Juventus e la mancata sanzione nei confronti di tutte le altre società coinvolte. on la reputo una disparità, ma un trattamento diverso sulla base di scelte pregresse diverse. Questa condizione, di fatto, viene accettata dal club nel momento in cui entra in Borsa. E infatti si è arrivati alla sentenza attuale proprio sulla base dell’indagine Consob, che ha portato alla sussistenza di fatti inediti rispetto allo scorso mese di aprile, quando la Juventus era stata assolta».
Evidentemente però Sandulli, alla luce anche della precisazione del Collegio di Garanzia avvenuta dopo le sue dichiarazioni, ha deciso per la sua sospensione al fine di evitare che si potesse anche soltanto pensare ad una sua possibile influenza sul verdetto del Collegio nel caso in questione.
CorSera
Una decisione che arriva dopo le polemiche sollevate dalle esternazioni dello stesso Sandulli in un’intervista, relativamente alla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc sul caso plusvalenze che ha visto la Juventus penalizzata di 15 punti
Dopo il caso Santoriello, ne arriva un altro relativo a Piero Sandulli. Che ha deciso di autosospendersi dall’incarico di vicepresidente della seconda sezione del Collegio di Garanzia dello Sport, quella competente in materia di questioni disciplinari Figc. Una decisione che arriva dopo le polemiche sollevate dalle esternazioni dello stesso Sandulli in un’intervista, relativamente alla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc sul caso plusvalenze che ha visto la Juventus penalizzata di 15 punti. Già in quell’occasione il Collegio di Garanzia dello Sport aveva chiarito che «tali dichiarazioni sono state rilasciate a titolo esclusivamente personale e non impegnano in alcun modo né il Collegio di Garanzia dello Sport né i suoi componenti».
Tuttavia occorre precisare che Sandulli non sarebbe stato tra i giudici chiamati a valutare il caso Juventus, che è stato affidato alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia di cui Sandulli non fa parte. Nell’intervista rilasciata a «Tuttosport» Sandulli spiegava che sul versante plusvalenze la differenza del caso Juventus rispetto alle altre squadre coinvolte, differenza che ha permesso la revocazione delle sentenze precedenti va trovata nel fatto che la Juventus è una società quotata in Borsa. «La revocazione prima e la sentenza poi - spiegava Sandulli si sono basati sugli elementi emersi nel corso degli accertamenti prodotti dalla Consob, che per definizione può naturalmente vigilare sui soli club presenti a Piazza Affari. A tal proposito, in tutta sincerità, mi sarei aspettato delle evoluzioni sull’argomento. Confidavo che la recente riforma dello sport si occupasse di questo tema, che al momento invece rimane come vulnus al sistema. Da qui nasce la sanzione ai danni della Juventus e la mancata sanzione nei confronti di tutte le altre società coinvolte. on la reputo una disparità, ma un trattamento diverso sulla base di scelte pregresse diverse. Questa condizione, di fatto, viene accettata dal club nel momento in cui entra in Borsa. E infatti si è arrivati alla sentenza attuale proprio sulla base dell’indagine Consob, che ha portato alla sussistenza di fatti inediti rispetto allo scorso mese di aprile, quando la Juventus era stata assolta».
Evidentemente però Sandulli, alla luce anche della precisazione del Collegio di Garanzia avvenuta dopo le sue dichiarazioni, ha deciso per la sua sospensione al fine di evitare che si potesse anche soltanto pensare ad una sua possibile influenza sul verdetto del Collegio nel caso in questione.
CorSera
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