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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Piero Sandulli si è sospeso dal Collegio di Garanzia dello Sport

    Una decisione che arriva dopo le polemiche sollevate dalle esternazioni dello stesso Sandulli in un’intervista, relativamente alla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc sul caso plusvalenze che ha visto la Juventus penalizzata di 15 punti

    Dopo il caso Santoriello, ne arriva un altro relativo a Piero Sandulli. Che ha deciso di autosospendersi dall’incarico di vicepresidente della seconda sezione del Collegio di Garanzia dello Sport, quella competente in materia di questioni disciplinari Figc. Una decisione che arriva dopo le polemiche sollevate dalle esternazioni dello stesso Sandulli in un’intervista, relativamente alla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc sul caso plusvalenze che ha visto la Juventus penalizzata di 15 punti. Già in quell’occasione il Collegio di Garanzia dello Sport aveva chiarito che «tali dichiarazioni sono state rilasciate a titolo esclusivamente personale e non impegnano in alcun modo né il Collegio di Garanzia dello Sport né i suoi componenti».

    Tuttavia occorre precisare che Sandulli non sarebbe stato tra i giudici chiamati a valutare il caso Juventus, che è stato affidato alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia di cui Sandulli non fa parte. Nell’intervista rilasciata a «Tuttosport» Sandulli spiegava che sul versante plusvalenze la differenza del caso Juventus rispetto alle altre squadre coinvolte, differenza che ha permesso la revocazione delle sentenze precedenti va trovata nel fatto che la Juventus è una società quotata in Borsa. «La revocazione prima e la sentenza poi - spiegava Sandulli si sono basati sugli elementi emersi nel corso degli accertamenti prodotti dalla Consob, che per definizione può naturalmente vigilare sui soli club presenti a Piazza Affari. A tal proposito, in tutta sincerità, mi sarei aspettato delle evoluzioni sull’argomento. Confidavo che la recente riforma dello sport si occupasse di questo tema, che al momento invece rimane come vulnus al sistema. Da qui nasce la sanzione ai danni della Juventus e la mancata sanzione nei confronti di tutte le altre società coinvolte. on la reputo una disparità, ma un trattamento diverso sulla base di scelte pregresse diverse. Questa condizione, di fatto, viene accettata dal club nel momento in cui entra in Borsa. E infatti si è arrivati alla sentenza attuale proprio sulla base dell’indagine Consob, che ha portato alla sussistenza di fatti inediti rispetto allo scorso mese di aprile, quando la Juventus era stata assolta».

    Evidentemente però Sandulli, alla luce anche della precisazione del Collegio di Garanzia avvenuta dopo le sue dichiarazioni, ha deciso per la sua sospensione al fine di evitare che si potesse anche soltanto pensare ad una sua possibile influenza sul verdetto del Collegio nel caso in questione.

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      +++Mancati adempimenti #Irpef: #Genoa penalizzato di un punto in classifica+++

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        Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
        +++Mancati adempimenti #Irpef: #Genoa penalizzato di un punto in classifica+++

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        Evidentemente il Genoa da fastidio!
        I SUOI goals:
        -Serie A: 189
        -Serie B: 6
        -Super League: 5
        -Coppa Italia: 13
        -Chinese FA Cup: 1
        -Coppa UEFA: 5
        -Champions League: 13
        -Nazionale Under 21: 19
        -Nazionale: 19
        TOTALE: 270

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          Avesse dato fastidio gli avrebbero dato 30 punti

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            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              Napoli, vantaggio record: mai nessuno a +15 dopo 22 giornate, nell'era dei 3 punti
              (Gazzetta)
              Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                Gli interisti così esaltati nei confronti dei cugini avranno ormai chiaro che sarà l'ennesima stagione senza trofei importanti
                Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                  E’ ufficiale, la Serie A si è arresa al Napoli e ormai gli stende addirittura tappeti rossi. L’Inter a Genova contro la Samp al campionato non ci ha pensato proprio, e il Napoli si è proprio perso dietro la linea di orizzonte (+15). All’Inter resta il caso Lukaku, distintosi più che altro per la litigata pubblica, aperta e insistita con Barella. Resta una classifica fluida con 3 posti di Champions da assegnare, e altri pezzi di stagione (Champions col Porto e Coppa Italia con la Juve) da giocare, ma se la verità è quella del campionato…


                  Un tappeto rosso per il Napoli, il caso Lukaku termometro del disagio Inter
                  Questo è il campionato del tappeto rosso al Napoli. Che viaggia a velocità supersonica, mentre gli altri vanno in carrozzella. Non c’è alcuna differenza tra +13 e +15 sull’Inter (o -13 e -15, dipende da che parte si guarda) – il Napoli aveva già fin troppa terra di nessuno alle sue spalle per stare al sicuro – c’è che è stata dichiarata ufficialmente la resa del campionato appena a metà febbraio.

                  L’Inter a Genova contro la Sampdoria non aveva affatto in testa il Napoli, lo scudetto o il campionato, aveva in testa la sua condizione, il problematico resto di stagione, i suoi tormenti. Lukaku continua a non fare gol, in compenso il suo litigio aperto e prolungato con Barella ci fa vedere benissimo che nell’Inter oggi quello dell’attaccante belga è un problema irrisolto. Se le ruggini del gruppo vengono così clamorosamente e liberamente a galla non sarà semplice per Inzaghi tenere unita la squadra, darle uno scopo, un obiettivo.

                  In questo senso, se il campionato è diventato soltanto un termometro della febbre nerazzurra, è ipotizzabile che sia altrettanto problematico per l’Inter compensare il vuoto con la Champions League (c’è il Porto), o la Coppa Italia (c’è la Juventus). Dall’Inter alla Lazio la classifica è talmente fluida che per ora i tre posti liberi per la Champions si potrebbero più agevolmente giocare a dadi.

                  SERIE A, 22a giornata – ⚽ – E’ ufficiale, la Serie A si è arresa al Napoli e ormai gli stende addirittura tappeti rossi. L’Inter a Genova contro la Samp al campionato non ci ha pensato proprio, e il Napoli si è proprio perso dietro la linea di orizzonte (+15). All’Inter resta il caso Lukaku, distintosi più che altro per la litigata pubblica, aperta e insistita con Barella. Resta una classifica fluida con 3 posti di Champions da assegnare, e altri pezzi di stagione (Champions col Porto e Coppa Italia con la Juve) da giocare, ma se la verità è quella del campionato… – ⚽ – Con Osimhen e Kvaratskhelia al comando il Napoli entra nella fase che conta della stagione: impossibile adesso risparmiare forze in campionato e dare tutto in Champions League. Per Spalletti la concentrazione non si stacca e riattacca a piacere. Bisogna per forza andare a tutta fino alla fine. – ⚽ – Senza la penalizzazione di 15 punti la Juventus lotterebbe per il secondo posto. Pagherebbe cioè, come le altre, il prezzo di un Napoli perfetto, ma non sarebbe poi così da buttare. Con Chiesa, Vlahovic e Di Maria la Juventus torna ad avere quella fisionomia e quella dimensione che Allegri non è stato capace di trovare nella formula alternativa. La squadra, pur penalizzata per le irregolarità della società e alla fine danneggiata per questo dalla sua stessa dirigenza, ha ancora possibilità di salvare il salvabile e rendere questa stagione comunque ancora accettabile. Insomma c’è vita sul pianeta Juve. – ⚽ – No, non era finita. La grande sorpresa del campionato è la straordinaria capacità dell’Atalanta di sapersi rigenerare e cambiare la sua fisionomia, mantenendo sempre una straordinaria qualità e potenza di gioco. Oggi Lookman e Højlund sono il volto di una squadra molto distante da quella che fu del Papu Gomez e di Ilicic. Gasperini è al suo settimo anno sulla panchina dell’Atalanta, che punta a tornare in Champions League e che oggi offre più garanzie anche di Roma e Lazio. Insomma l’Atalanta è sempre un modello per tutti. – ⚽ – Il Milan riesce a frenare la picchiata di questo terribile 2023. Un gol di Giroud per battere il Torino e invertire la rotta. I puristi del gioco rimproverano a Pioli di aver stravolto l’impianto tattico della squadra che ha vinto lo scudetto, una difesa più folta per evitare di continuare a prendere imbarcate di gol. Il Milan si può processare perché si è buttato via, perché sul mercato si è sbagliato molto, perché allenatore e giocatori si sono persi per strada, ma non gli si può rinfacciare uno schema di gioco per ideologia pura. Anche perché la bellezza nel calcio, oltre a essere del tutto soggettiva, è semplicemente un optional. E non è un obbligo. - Il Bar Sport di Fabrizio Bocca
                  SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 22 Venerdì 10 febbraio 2023 Milan - Torino 1-0 (62' Giroud M) Sabato 11 febbraio 2023 Empoli - Spezia 2-2 (25' Verde rig. S, 31' Verde S, 71' Cambiaghi E, 90'+4' Vignato E) Lecce - Roma 1-1 (7' Ibanez aut. L, 17' Dybala rig. R) Lazio - Atalanta 0-2 (23'
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                    È la Juventus di Allegri. Dal rimprovero a Chiesa alla lite col tifoso: Max tiene la rotta nella tempesta

                    La vittoria dei bianconeri sulla Fiorentina tra le massime espressioni del carattere che il tecnico è riuscito a trasmettere alla squadra. E il nuovo tridente funziona

                    La vittoria per 1-0 contro la Fiorentina è stata l'esaltazione del carattere di Max Allegri. Se è vero che "tempi difficili creano uomini forti", nel caso del tecnico la libertà d'azione, con la società impegnata in questioni extracampo, e il senso d'appartenenza l'hanno trasformato nel punto di riferimento per la Juventus. Il lancio del tridente con Di Maria e Chiesa a supporto di Vlahovic, ma anche la lite con il tifoso colpevole di aver insultato un suo calciatore, l'esultanza con relativa ammonizione dopo l'annullamento del gol di Castrovilli, il pugno duro con Chiesa dopo la sostituzione, la difesa della squadra davanti ai microfoni: è lui, più che il gioco della sua squadra, il vero protagonista di questo momento difficile, in campo e fuori. Oltre che "uniti", come rimarcato più volte dallo speaker nelle partite all'Allianz Stadium, oggi i bianconeri lo sono al fianco di Allegri: che resta un personaggio divisivo per il gioco, ma anche in questioni condivisibili come la difesa dei suoi calciatori. Eppure in questo momento rappresenta il carattere e la voglia di riscatto del mondo bianconero.

                    Il tridente di Allegri all'insegna dell'equilibrio


                    Sei anni dopo il lancio del 4-2-3-1, con quattro giocatori offensivi contemporaneamente in campo, Allegri ha varato una nuova versione della sua Juventus offensiva con il 3-4-2-1, piazzando Vlahovic al centro dell'attacco e mettendogli alle spalle la coppia Di Maria-Chiesa. Una scelta maturata a pochi giorni dalla ripresa del cammino europeo, proprio come nel 2017, ma che a differenza di quell'anno non ha impressionato per impatto sul gioco. Di Maria e Chiesa sono partiti bassi, più trequartisti che attaccanti esterni, con l'argentino che ha spesso stazionato a destra, la stessa zona di campo che esalta le giocate di Chiesa. Che non ha giocato la sua miglior partita, costretto a partire troppo basso, con poco spazio per scatenare tutta la sua potenza e i suoi strappi: "Siamo partiti con Federico a sinistra e Di Maria a destra, poi quando Amrabat si è messo a seguire Di Maria ho messo Chiesa per attaccare alle spalle Biraghi. Federico predilige più la sinistra, però deve imparare a giocare un po' più dentro il campo". Eppure anche nel tridente la mano di Allegri si è vista: Di Maria e Chiesa si sono sacrificati coprendo e aiutando la squadra, preservando l'equilibrio a scapito delle giocate offensive. Ma allora, come ha vinto la Juventus?


                    Il carattere della Juventus, specchio dell'allenatore

                    Se neanche contro i viola la Juventus è riuscita a impressionare i propri tifosi con il gioco, se si escludono le sempre incantevoli giocate di Di Maria, è stato il carattere a farle infilare la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Salerno, il secondo scontro diretto consecutivo rifacendosi alle parole di Allegri. Il tecnico bianconero ha trasmesso il proprio carattere, la propria voglia di vincere ai calciatori, guidandoli da bordocampo con una partecipazione via via crescente. Arrivando ad esultare come a un gol per l'annullamento della rete di Castrovilli per una manciata di millimetri di fuorigioco, la stessa situazione capitata qualche minuto prima, ma a parti invertite, a Vlahovic. Esultanza travolgente, punita con il giallo da Fabbri, preceduta qualche minuto prima dal faccia a faccia a muso duro con un tifoso, colpevole secondo il tecnico di aver insultato i suoi calciatori preventivamente. "Stai zitto, vieni qui", gli ha urlato dopo aver sentito le sue parole e averlo fissato torvo, prima di essere allontanato dal team manager bianconero Fabris: "Partono da casa e decidono che Kean vada fischiato, che De Sciglio vada fischiato e Paredes uguale. A me non va bene. Si sta tutti dalla stessa parte in questo momento".


                    Allegri, i rimproveri a Chiesa e la difesa della squadra

                    Ne ha per tutti Allegri, anche per Federico Chiesa che ha preso male la sostituzione a sette minuti dalla fine della partita. Con la Fiorentina in pressing alla ricerca del pareggio e i bianconeri in difficoltà, l'allenatore ha inserito Paredes, centrocampista con doti di palleggio e di interdizione, al posto dell'esterno, arrabbiato per il cambio. Appena seduto in panchina, Chiesa è stato rimproverato dal tecnico: niente di grave, ma solo il tentativo di rimarcare che oggi più di ieri, e specialmente in campo, comanda lui. Episodio che non ha lasciato alcuno strascico a fine partita, con Allegri che ha difeso a spada tratta la squadra e la stagione fino a qui prodotta dai bianconeri: "La Juventus che ha fatto 44 punti, qualcuno dice che sia una stagione fallimentare ma probabilmente ha la memory card piena. Così si va a sminuire il lavoro dei ragazzi. Pensiamo al Nantes che non sarà semplice, poi allo Spezia per fare un altro passo. I 44 punti servono per essere consci del lavoro fatto". Difeso a spada tratta da Allegri. Sempre più l'anima della Juventus di quest'anno.

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                      La mamma di Zaniolo: "La Roma ha tradito Nicolò. Per il Milan era pronto a tagliarsi lo stipendio"

                      Francesca Costa: "Gli hanno detto che a giugno l'avrebbero venduto, si è sentito messo in un angolo e la sua luce si è spenta. Per i tifosi ha giocato anche con le infiltrazioni, dispiace che abbiano creduto a cose non vere raccontate da altri"

                      Dalla gioia per la vittoria della Conference League a uno degli addii più dibattuti degli ultimi anni. È finita male la storia tra la Roma e il suo ex campioncino, Nicolò Zaniolo, fuggito durante gli ultimi giorni di mercato al Galatasaray. Ma la telenovela non si è ancora conclusa: la mamma dell'attaccante della Nazionale, Francesca Costa, ha voluto raccontare come siano andate le cose. Dal punto di vista della famiglia Zaniolo. "Non solo a Nicolò non è stato proposto il rinnovo di contratto promesso, ma nelle ultime settimane si è reso conto di non far più parte del progetto, è stato abbandonato. Poi la Roma gli ha comunicato di volerlo vendere a giugno e lui si è sentito messo in un angolo, si è spenta la luce".

                      "Roma, Zaniolo non è un traditore"

                      Nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport la mamma di Zaniolo ha voluto chiarire anche alcuni punti controversi che hanno diviso la piazza giallorossa. "Hanno raccontato che si è rifiutato di giocare, che è un traditore. Lo hanno preso per pazzo senza raccontare di quando giocava con le infiltrazioni per la spalla rotta. È stato male davvero - spiega Costa - quando non è stato convocato per la Fiorentina era debole, tremava". La decisione di non scendere in campo a gennaio "presa d'accordo con l'allenatore" e la gratitudine per i tifosi romanisti resterà per sempre, anche se "non per colpa loro, hanno creduto a ciò che gli è stato raccontato".

                      Zaniolo, per il Milan si sarebbe ridotto lo stipendio


                      Costa racconta anche l'intreccio di mercato col Bournemouth, che prima ha cercato il calciatore e poi lo ho scaricato dopo il primo rifiuto preferendogli Traoré del Sassuolo. "Non è vero che hanno offerto a Nicolò cinque milioni l'anno. Per andare al Milan o al Tottenham si sarebbe ridotto lo stipendio, al massimo avrebbe chiesto di partenza gli stessi soldi che prendeva a Roma". Alla fine è arrivato il Galatasaray. "Scelta immediata, ci hanno fatto sentire subito la fiducia. Volevano chiudere e l'hanno fatto. Ci siamo messi d'accordo velocemente".

                      Francesca Costa: "Gli hanno detto che a giugno l'avrebbero venduto, si è sentito messo in un angolo e la sua luce si è spenta. Per i tif…
                      ...ma di noi
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                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Il Napoli fa il suo. Si comporta come una grande squadra, allenata benissimo, che vince le partite che deve vincere.

                        E' alle spalle del Napoli che c'è un groviglio di squadre che viaggiano sull'appena suffiente, anzi diciamo pure nell'insufficienza. I 15 punti di distacco a febbraio si spiegano anche così, perchè in una serie A dove le prime della classe fanno e si comportano da prime della classe è chiaro che non puoi avere questo fossato enorme: dentro a quei punti di distacco ci sono i meriti del Napoli e i demeriti di un calcio italiano ridotto ai minimi termini.

                        Il Napoli ha avuto il coraggio di osare verso il nuovo, indovinando gli acquisti. Le altre squadre no. Pure questo c'è nei 15 punti di distacco. E' uno scudetto che ha le sue fondamenta nel mercato e sul quale Spalletti poi ha edificato un capolavoro.
                        ...ma di noi
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                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
                          Però rispetto ad esempio al mondo dello spettacolo quello del calcio sembra ancora un tabù. Sono pochissimi i calciatori dichiaratamente gay, o è un caso o è un mondo meno aperto rispetto ad altri.
                          E' giusto che non sia un mondo "aperto": la sessualità di ciascuno è un fatto privato, nel calcio (a differenza dello spettacolo) devi essere bravo in campo.

                          Inoltre sbattere la propria sessualità in faccia ai compagni è minare l'unità dello spogliatoio: è così necessario confessare che ti piacciono i maschi in un mondo di maschi? Non si pensa al disagio che questo può creare all'interno della graniticità di una squadra? Ma è proprio così importante sbattere in faccia alla gente che si è gay, cioè dire a tutti cosa combini in camera da letto? Già il discorso mette a disagio, perchè che argomento è, rispetto alla persona, dire: "io in camera da letto vado coi maschi"? Ti devo valutare per questo? Tu giri attorno a questo? Avevi proprio il bisogno di dirmelo ed io di sentirmelo dire?

                          Per fortuna che il calcio ancora si salva da questo profluvio di pulsioni autoreferenziali. Una squadra salterebbe per aria, per diecimila motivi, se, come nello spettacolo, nello spogliatoio si iniziasse a fare i "monologhi" sulla sessualità. Già questioni di donne possono incrinare l'unita di uno spogliatoio: figurarsi il sapere che lì dentro c'è un uomo a cui piacciono gli uomini.
                          Last edited by Sean; 14-02-2023, 07:45:44.
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                            Sean, ma pensi davvero che un calciatore gay debba fingere di non esserlo perché minerebbe la serenità dello spogliatoio e metterebbe a disagio i compagni? Io sono contro le ostentazioni o a certi comportamenti visti al Festival, ma questo sarebbe esagerato nell'altro senso.

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                              Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
                              Sean, ma pensi davvero che un calciatore gay debba fingere di non esserlo perché minerebbe la serenità dello spogliatoio e metterebbe a disagio i compagni? Io sono contro le ostentazioni o a certi comportamenti visti al Festival, ma questo sarebbe esagerato nell'altro senso.

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                              Non deve fingere di non esserlo ma in un ambito di calciatori fare il calciatore, lasciando la sua sessualità fuori dalla porta dello spogliatoio. Le inclinazioni sessuali non sono la persona. Lo diventano (la persona) quando incardini tutti su quelle, con gli effetti carnevaleschi che vediamo una volta rotto il diaframma.
                              Last edited by Sean; 14-02-2023, 08:35:29.
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                              sopra una sola teca di cristallo
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                                La mamma di Zaniolo: "La Roma ha tradito Nicolò. Per il Milan era pronto a tagliarsi lo stipendio"

                                Francesca Costa: "Gli hanno detto che a giugno l'avrebbero venduto, si è sentito messo in un angolo e la sua luce si è spenta. Per i tifosi ha giocato anche con le infiltrazioni, dispiace che abbiano creduto a cose non vere raccontate da altri"

                                Dalla gioia per la vittoria della Conference League a uno degli addii più dibattuti degli ultimi anni. È finita male la storia tra la Roma e il suo ex campioncino, Nicolò Zaniolo, fuggito durante gli ultimi giorni di mercato al Galatasaray. Ma la telenovela non si è ancora conclusa: la mamma dell'attaccante della Nazionale, Francesca Costa, ha voluto raccontare come siano andate le cose. Dal punto di vista della famiglia Zaniolo. "Non solo a Nicolò non è stato proposto il rinnovo di contratto promesso, ma nelle ultime settimane si è reso conto di non far più parte del progetto, è stato abbandonato. Poi la Roma gli ha comunicato di volerlo vendere a giugno e lui si è sentito messo in un angolo, si è spenta la luce".

                                "Roma, Zaniolo non è un traditore"

                                Nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport la mamma di Zaniolo ha voluto chiarire anche alcuni punti controversi che hanno diviso la piazza giallorossa. "Hanno raccontato che si è rifiutato di giocare, che è un traditore. Lo hanno preso per pazzo senza raccontare di quando giocava con le infiltrazioni per la spalla rotta. È stato male davvero - spiega Costa - quando non è stato convocato per la Fiorentina era debole, tremava". La decisione di non scendere in campo a gennaio "presa d'accordo con l'allenatore" e la gratitudine per i tifosi romanisti resterà per sempre, anche se "non per colpa loro, hanno creduto a ciò che gli è stato raccontato".

                                Zaniolo, per il Milan si sarebbe ridotto lo stipendio


                                Costa racconta anche l'intreccio di mercato col Bournemouth, che prima ha cercato il calciatore e poi lo ho scaricato dopo il primo rifiuto preferendogli Traoré del Sassuolo. "Non è vero che hanno offerto a Nicolò cinque milioni l'anno. Per andare al Milan o al Tottenham si sarebbe ridotto lo stipendio, al massimo avrebbe chiesto di partenza gli stessi soldi che prendeva a Roma". Alla fine è arrivato il Galatasaray. "Scelta immediata, ci hanno fatto sentire subito la fiducia. Volevano chiudere e l'hanno fatto. Ci siamo messi d'accordo velocemente".

                                https://www.repubblica.it/sport/calc...ham-387769613/

                                Taci Zoccolona!

                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Il Napoli fa il suo. Si comporta come una grande squadra, allenata benissimo, che vince le partite che deve vincere.

                                E' alle spalle del Napoli che c'è un groviglio di squadre che viaggiano sull'appena suffiente, anzi diciamo pure nell'insufficienza. .

                                verissimo

                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                E' giusto che non sia un mondo "aperto": la sessualità di ciascuno è un fatto privato, nel calcio (a differenza dello spettacolo) devi essere bravo in campo.

                                Inoltre sbattere la propria sessualità in faccia ai compagni è minare l'unità dello spogliatoio: è così necessario confessare che ti piacciono i maschi in un mondo di maschi? Non si pensa al disagio che questo può creare all'interno della graniticità di una squadra? Ma è proprio così importante sbattere in faccia alla gente che si è gay, cioè dire a tutti cosa combini in camera da letto? Già il discorso mette a disagio, perchè che argomento è, rispetto alla persona, dire: "io in camera da letto vado coi maschi"? Ti devo valutare per questo? Tu giri attorno a questo? Avevi proprio il bisogno di dirmelo ed io di sentirmelo dire?

                                Per fortuna che il calcio ancora si salva da questo profluvio di pulsioni autoreferenziali. Una squadra salterebbe per aria, per diecimila motivi, se, come nello spettacolo, nello spogliatoio si iniziasse a fare i "monologhi" sulla sessualità. Già questioni di donne possono incrinare l'unita di uno spogliatoio: figurarsi il sapere che lì dentro c'è un uomo a cui piacciono gli uomini.
                                Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
                                Sean, ma pensi davvero che un calciatore gay debba fingere di non esserlo perché minerebbe la serenità dello spogliatoio e metterebbe a disagio i compagni? Io sono contro le ostentazioni o a certi comportamenti visti al Festival, ma questo sarebbe esagerato nell'altro senso.

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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Non deve fingere di non esserlo ma in un ambito di calciatori fare il calciatore, lasciando la sua sessualità fuori dalla porta dello spogliatoio. Le inclinazioni sessuali non sono la persona. Lo diventano (la persona) quando incardini tutti su quelle, con gli effetti carnevaleschi che vediamo una volta rotto il diaframma.

                                sean non è che devono mettersi i tacchi a spillo nello spogliatoio
                                però non mi pare bello che uno di loro debba nascondere la cosa come nel medioevo
                                tra ostentazione e non nascondimento ci sono immense sfumature di grigio
                                conosco tanti omosessuali che non ostentano ma nemmeno celano......nel mondo del calcio devi celare....e non è bello
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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