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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    E’ proprio l’anno del Napoli. Non solo stravince le partite, ma anche le sue avversarie dirette non fanno altro che regalargli punti. Pareggio con grande fatica a Lecce, dovendo disperatamente rimontare due gol. Il Milan è ancora dentro la sua settimana da incubo cominciata col pareggio concesso alla Roma ai supplementari a San Siro dopo essere andato in doppio vantaggio, poi l’eliminazione thrilling dalla Coppa Italia a opera di un Torino ridotto pure in dieci uomini, e adesso una partita completamente sballata contro il Lecce: ingresso in campo come in una partita parrocchiale, e due gol rimontati con grande stress e tensione con i colpi di Leao e Calabria. Morale, altri due punti regalati al Napoli che così sale a +9 sul Milan e +10 sulla Juventus. Insomma Campioni d’Italia irriconoscibili e in declino, un campionato alla Tafazzi…

    – L’Inter ha battuto il Verona con un gol di Lautaro, ma il fatto stesso di appaiare la Juve a -10 denuncia tutta l’inadeguatezza della squadra di Inzaghi di recitare oggi un ruolo a livello scudetto.

    Milan e Inter si giocheranno adesso la Supercoppa Italiana a Riad, ma è un trofeo che balla una sola sera. Una volta vinto non se lo ricorderà più nessuno…

    Il Napoli rincorre una perfezione assoluta. Non soltanto quella dello spettacolo in campo, ma anche quella del perfetto allineamento dei pianeti, così che l’intero universo lo spinga verso la sua stella. Non bastando cinque gol alla Juve che di fatto eliminano Madama dalla corsa scudetto, il Milan continua nell’opera di incomprensibile sadomasochismo cedendogli altri due punti e rimanendo così a distanza di tre sconfitte del Napoli e di tre vittorie parallele del Milan stesso (nove punti). Complicato, no? Un bell’handicap, quasi da tirare l’asciugamano sul ring, sottrarsi al confronto e dichiarare la resa con troppi mesi d’anticipo. Non portassero clamorosamente sfiga, il risultato sarebbe quasi da cortei anticipati a Napoli.

    Il Milan spera almeno di essere arrivato alla fine della sua orribile settimana: un pareggio da allocchi a San Siro contro la Roma quando la vittoria e i tre punti sembravano cosa fatta, lo shock dello schiaffo preso dal Torino che in dieci lo ha sconfitto eliminandolo dalla Coppa Italia, un altro pareggio a Lecce. Conquistato pure a gran fatica, praticamente dopo essersi dimenticato di scendere in campo, aver lasciato almeno mezza partita a Baschirotto e al Lecce che se ne è volato via, recuperato i due gol alla disperata con Leao e Calabria. Ma così, per forza d’orgoglio più che altro, perché in classifica la botta si sente lo stesso eccome.

    Pioli non si sa dare spiegazione. Più o meno rendimento e tabelle di marcia sono uguali allo scorso anno, ma è anche vero che la ripartenza post mondiale del 2023 è un incubo: sconfitte, brutte figure, critiche e tanta sofferenza in un tutta la squadra.
    L’Inter aveva già sprecato e buttato via troppo di se stessa prima per essere soddisfatta del gol, anche bello, di Lautaro al Verona. Se la Juventus è sommersa di guai e di accuse per ritrovarsi a -10 dal Napoli, appaiare la squadra di Allegri a quota 37 non è certo impresa di cui ci si possa vantare. Il patatrac è quasi irrimediabile e così si va avanti guardando a quel che resta.

    Prossimo appuntamento il derby milanese infrasettimanale di Supercoppa Italiana a Riad, sempre a proposito di posti strani e improbabili dove si va chiudendo gli occhi e incassando i quattrini degli organizzatori. La Supercoppa innalzata al cielo allevierà i dolori a chi la conquisterà per una serata, per il resto vincerla non è mai stata un’impresa da ricordare. A proposito chi la vinse lo scorso anno?

    SERIE A, 18a GIORNATA – E’ proprio l’anno del Napoli. Non solo stravince le partite, ma anche le sue avversarie dirette non fanno altro che regalargli punti. Pareggio con grande fatica a Lecce, dovendo disperatamente rimontare due gol. Il Milan è ancora dentro la sua settimana da incubo cominciata col pareggio concesso alla Roma ai supplementari a San Siro dopo essere andato in doppio vantaggio, poi l’eliminazione thrilling dalla Coppa Italia a opera di un Torino ridotto pure in dieci uomini, e adesso una partita completamente sballata contro il Lecce: ingresso in campo come in una partita parrocchiale, e due gol rimontati con grande stress e tensione con i colpi di Leao e Calabria. Morale, altri due punti regalati al Napoli che così sale a +9 sul Milan e +10 sulla Juventus. Insomma Campioni d’Italia irriconoscibili e in declino, un campionato alla Tafazzi… – ⚽ – L’Inter ha battuto il Verona con un gol di Lautaro, ma il fatto stesso di appaiare la Juve a -10 denuncia tutta l’inadeguatezza della squadra di Inzaghi di recitare oggi un ruolo a livello scudetto. – ⚽ – Milan e Inter si giocheranno adesso la Supercoppa Italiana a Riad, ma è un trofeo che balla una sola sera. Una volta vinto non se lo ricorderà più nessuno… – ⚽ – E dopo gli incredibili otto gol dell’Atalanta alla Salernitana, che evidentemente si ritiene già salva, ecco altri due gol di Paolino Dybala “il Messi de Noantri” alla Fiorentina. Che dobbiamo dire? Tutto quello che dovevamo dire su Dybala l’abbiamo già detto. Dunque moltiplichiamolo per due e amen… - Il Bar Sport di Fabrizio Bocca
    SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 18 Venerdì 13 gennaio 2023 Napoli-Juventus 5-1 (14' Osimhen N, 39' Kvaratskhelia N, 42' Di Maria J, 55' Rrahmani N, 65' Osimhen N, 72' Elmas N) Sabato 14 gennaio 2023 Cremonese - Monza 2-3 (8' Ciurria M, 19' Caprari rig. M, 55' Caprari M, 67' Ciofani C, 83' Dessers C)
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Domenica 15 gennaio 2023
      Sassuolo – Lazio 12.30
      Torino – Spezia 15.00
      Udinese – Bologna 15.00
      Atalanta – Salernitana 18.00
      Roma – Fiorentina 20.45
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        L’analisi: il Milan è pieno di guai. L’anti-Napoli non esiste

        C’è una mischia di squadre imperfette, che rincorrono a vuoto, anche il derby di Supercoppa tra le milanesi sarà un favore al Napoli. Ci divertiremo con la lotta per dare un po’ di ossigeno ai bilanci, dal 2° al 4° posto


        Il 4 gennaio il Napoli perdeva contro l’Inter la prima (e unica) partita. La voglia di vedere il campionato riaperto — con il Milan a a -5, la Juve in striscia positiva e l’Inter vincitrice del big match — è stata così intensa da trasformare in realtà un puro desiderio. Dieci giorni dopo la squadra di Spalletti è più che mai prima. In classifica: a novembre, prima del Mondiale, era a +8 sul Milan, secondo, e ora è a +9. Sul campo: segnare 5 gol alla Juve, che non ne subiva da 8 partite, è un segnale di forza enorme. Quasi definitivo.

        L’anti-Napoli non esiste. C’è una mischia di squadre imperfette, che rincorrono a vuoto. Il Milan, in una settimana, ha sprecato due gol di vantaggio contro la Roma; si è fatta eliminare dal Torino in Coppa Italia, in casa e 11 contro 10; ha rischiato di naufragare a Lecce, sotto 0-2 alla fine del primo tempo (Hjulmand sarà la prossima grande plusvalenza firmata Corvino). Per recuperare, Pioli ha fatto vecchio calcio: dentro il doppio centravanti — Origi più Giroud — e palla alta. Il gol del 2-2 è nato così. I problemi del Milan, però, sono tanti. A partire dai 7 gol di testa subiti (Ibanez domenica scorsa, Baschirotto ieri). In questa speciale classifica i rossoneri sono ultimi. Irriconoscibile Theo, rimasto in Qatar, e per una volta deleterio Kalulu, come Bremer in Napoli-Juve.


        L’Inter, contro il Verona, ha sbloccato subito la partita con Martinez, al nono gol come Leao: solo Osimhen (12) ne ha fatti di più. Poi non ha brillato anche se Fabbri ha annullato il 2-0, ancora a Lautaro, in maniera misteriosa. Inter e Milan si giocheranno la Supercoppa, adesso obiettivo vero, mercoledì, a Riad. Sbalzo termico, fuso e tante ore di aereo. Un altro favore al Napoli, che giocherà martedì in Coppa Italia contro la Cremonese, battuta nel pomeriggio dal Monza (Galliani contro Braida). Il club ha esonerato Alvini, lontani i tempi del presidente Luzzara, che festeggiava in trattoria con i giornalisti la retrocessione dopo il primo campionato di A.

        Lazio, Atalanta e Roma, oggi, devono vincere per rientrare in zona Champions. Ci divertiremo con la lotta per dare un po’ di ossigeno ai bilanci, dal 2° al 4° posto. Chissà cosa pensa Mou, immusonito, dell’ultimo acquisto del Chelsea: Mudryk dello Shakhtar, pagato 100 milioni (e 7,5 all’anno al fantasista classe 2001). Potere della Premier League. Ma non si vince solo con i soldi. Lo dimostra il 3-0 che il Brighton di De Zerbi ha rifilato al Liverpool di Klopp. È l’italian job che piace.

        CorSera
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          Napoli: Kvaratskhelia, Kim, Koulibaly, mercato vincente e bilancio in attivo

          Previsione in attivo: +40 milioni. Ingaggi tagliati e giocatori già rivalutati: come Giuntoli ha rivoluzionato la squadra


          Il capolavoro non è solo in campo: questo Napoli targato Luciano Spalletti in panchina, e Cristiano Giuntoli dietro la scrivania, vince, gioca bene e convince anche per i conti. Cosa che di questi tempi non è proprio da poco. Giuntoli è arrivato nel 2015: una scommessa di Aurelio De Laurentiis che affidò all’emergente direttore sportivo del Carpi il dopo-Bigon. Non una cosa semplice, perché bisognava cambiare la filosofia di una società abituata a comprare giocatori come Higuain e Cavani, per passare a un mercato che fosse più di prospettiva e dunque attento al bilancio: contenimento dei costi, abbassamento del tetto ingaggi, investimenti a lungo termine.

          Le operazioni Kim e Kvaratskhelia

          Plusvalenziabili, si dice adesso. E la rivalutazione è partita da subito, sono bastate poche giornate. Basti vedere i giocatori appena arrivati, due su tutti: Kvaratskhelia e Kim. L’esterno ha avuto la parabola più importante: è stato acquistato a 10 milioni e ora la sua valutazione è salita ad almeno 60. Meteora? Vedendo la partita contro la Juventus, si direbbe di no, soprattutto se si considera l’età del georgiano, che a 21 anni può solo continuare a migliorare. Poi c’è il difensore coreano, chiamato per sostituire Koulibaly , la vera grande plusvalenza dell’era Giuntoli. Il difensore passato al Chelsea era stato pagato al Genk (quando ancora c’era Bigon) poco meno di 8 milioni, ed è stato rivenduto la scorsa estate a 38 più 2 di bonus. Una cifra importantissima, che ha permesso di reinvestire subito per il ventiseienne Kim dal Fenerbahce: pagamento di circa 18 milioni e valore che, adesso, è raddoppiato.

          Più che Osimhen (pagato 75 milioni dal Lille ma con margini di crescita ancora importantissimi), sono loro le due copertine della campagna acquisti di Giuntoli, che negli anni ha però portato a Napoli giocatori come Fabian Ruiz (ora al Psg), Di Lorenzo, Rrahmani, Lobotka, Anguissa e Lozano, attuali protagonisti di questa cavalcata verso lo scudetto. E il bilancio, finalmente, torna a sorridere.

          L’attivo di bilancio

          Indipendentemente dalla vittoria di titoli o meno, la previsione del 2023 vede infatti il Napoli in attivo di circa 40 milioni di euro. Un rimbalzo importante, rispetto ai -58 del 2021 (quando ha inciso la pandemia, l’anno prima era a -18) e ai -52 del 2022. A pesare sono stati soprattutto gli ingaggi, passati dai circa 60 milioni di euro netti ai poco più di 47 di questa stagione: con l’addio di Koulibaly, Mertens, Manolas e Insigne si sono risparmiati circa 19 milioni di euro netti. Risparmio, investimenti, scounting e scommesse: un lavoro lungo e meticoloso, che porta il Napoli a sorridere a prescindere da come finirà il campionato. Lo scudetto sarebbe il sigillo di un’annata già molto positiva. E di un progetto che si dimostra a lungo termine.

          CorSera
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            Ah beh, sai che divertimento seguire la lotta "dal secondo al quarto posto": in buona sostanza i giornali fanno il de profundis al campionato già a gennaio.

            Non sono d'accordo, come quasi sempre quando si tratta di giornali e giornalisti. Nessun campionato si chiude a gennaio e a girone di andata.

            Il Napoli da qui alla fine perderà dei punti e subirà delle sconfitte. La questione è capire come e chi potrà approfittarne dietro, perchè non sono tanto i punti di distacco a lanciare il Napoli verso un probabile scudetto, quanto le debolezze, le manchevolezze di chi insegue.

            Il Milan si sta usurando causa una panchina che non rende e un mercato non incisivo; l'Inter dovrebbe trasformarsi in una schiacciasassi per recuperare, blindare la (peggior) difesa delle prime 10, praticamente non perderne più una da qui alla fine; la Juventus è riprecipitata nella condizione del pre mondiale, il divario col Napoli è incolmabile per condizione atletica, gioco, interpreti.

            Durante la pausa per il mondiale ci si interrogava su come il Napoli avrebbe ripreso, si diceva: "inizierà (a gennaio) un altro campionato"...beh, il Napoli ha ripreso da dove aveva lasciato, sono le (presunte) inseguitrici ad aver fatto marcia indietro, sono tutte peggiorate.

            Se non metti pressione psicologica a chi comanda la classifica, se non gli mini le certezze, se non lo costringi a sentirsi in pericolo, se insomma non mostri una forza capace di indurre in errore, quelli giocheranno "tranquilli".

            Chi insegue a questo punto può solo sperare in un gomito del tennista del Napoli, in una ebrezza data dall'alta quota, in un eccesso di sicurezza, in questi lati psicologici capaci forse di inceppare un meccanismo ad oggi perfetto sia tecnicamente che atleticamente, e che fa risaltare ancora di più le imperfezioni altrui.
            ...ma di noi
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            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Il Milan ha avuto un exploit l'anno scorso dovuto ad un progetto ed ad un bel lavoro dirigenziale.
              Ho usato quel termine perché di quello si tratta. A nomi (che possono lasciare il tempo che trovano, vero) avevi almeno 3 squadre che ti erano sulla carta superiori.

              Quest'anno gli investimenti sul mercato fanno acqua.
              Il giocatore su cui hai puntato è come se non avesse giocato una partita, Dest e Vranckx non sono del peso, Adli è un acquisto che fatico a comprendere.
              Magari me ne scordo pure altri, io guardo più il campo.
              Non tiri fuori dal cilindro sempre il Kalulu di turno dal cilindro (lasciando perdere le ultime prestazioni).
              Risultato? Nessuna evoluzione, squadra uguale che sommata agli infortuni ti fa avere una rosa molta corta.
              Avresti da mettere alternative in difesa (tipo fascia destra), avere giocatori "decenti" che ti offrano minuti qualitativi a centrocampo (da una parte ricordo che abbiamo Saelamakers/Messias) e praticamente un'attacco che, tolto Leao, è tirato avanti da un 36enne che fa sempre il suo. Anche in prospettiva futura non c'è molto rosa. Vogliamo parlare di Origi?

              Analisi a gennaio:
              Con questa squadra hai fatto quello che dovevi, anzi hai spremuto abbastanza.
              Che gli vuoi dire a Pioli.
              Come ha detto Roby, nonostante il suo astio conclamato [emoji16], se qualcosa non gira, tra poco è meglio che dai un'occhiata allo specchietto retrovisore.

              A monte:
              La società.
              C'era un progetto che ad oggi non ha avuto nessuno sviluppo concreto.
              Se vogliono fare anni di spola in zona CL può andar bene anche così.
              Un anno ti può buttare male e puoi rimanerne pure fuori, eh.

              Il punto è che gli intenti potevano sembrare altri.
              C'era sentore di qualche investimento adeguato per cercare di alzare l'asticella, addirittura si parlava di qualche spiraglio per elevare di un po' il tono a livello internazionale.
              Di questo , a gennaio 2023, non c'è traccia.
              Basterebbe solo chiarezza su quel versante.
              Poi a me personalmente di Gazidis è dispiaciuto parecchio. Persona competentissima.

              Dopo chiaro che il tifoso medio è umorale e si alza dal letto bene o male a seconda del risultato della sera prima.
              Ma io alla squadra ed a Pioli, a parte qualche ingenuità che può fare parte del percorso, sinceramente non ho da imputare nulla.
              Secondi ed avanti in Champions.
              I segnali non sembrano dei migliori, ma io attendo e per me vale sempre la maglia più di ogni altra cosa.
              Primi, secondi o 13esimi
              Last edited by Irrlicht; 15-01-2023, 09:15:28.
              Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                Venendo ad altro, mi fa piacere che qualcuno nelle redazioni si renda conto della assurdità tafazziana di far disputare la supercoppa a Riad in gennaio (cioè in piena lotta per il campionato) costringendo chi partecipa a sobbarcarsi una trasvolata di ore, giocare nel deserto, tornare nell'inverno europeo e dopo 3 giorni riattaccare col campionato: non si trattano così nemmeno i muli.

                Però le società stanno zitte, si vendono per quei due o tre milioncini di euro che gli arabi pagano a chi partecipa, perchè la questione è tutta qui, si gioca in Arabia per quegli spicci.

                In specie il Milan deve fare attenzione: 3 giorni dopo Riad dovrà andare a Roma contro la Lazio. Gennaio rischia di diventare un mese cruciale per Pioli, perchè ha la squadra che sta attraversando un momento di crisi (2 punti in 2 partite), prende troppi goal, è appannata.

                Di Giuntoli invece ne parlavo ieri e il CorSera dedica un articolo al suo straordinario lavoro. Bilancio che chiuderà in attivo di 40 milioni (!). Monte-ingaggi diminuito. Innalzato al contempo il livello tecnico e qualitativo della squadra, con giocatori che sono un (futuro) patrimonio della società, assegni in bianco sul mercato di domani.

                Il Napoli ha fatto tutto quello che la Roma non riesce ma gli servirebbe fare, però Pinto rilascia interviste, si assegna i 7,5, vagheggia di una "squadra all'altezza di Mourinho": bene, Giuntoli dimostra che con un fatturato praticamente identico a quello della Roma si può davvero fare una squadra all'altezza di un primo posto, se Mourinho viene usato nei discorsi come sinonimo di "squadra vincente"...e che la differenza sta in chi dirige le operazioni, nell'utilizzo delle risorse, nella conoscenza della materia, per questo è da oltre un anno che chiedo insistentemente Giuntoli alla Juventus, uno che non avrà l'aria esotica, non amerà i riflettori (qualcuno si ricorda che tono ha la sua voce?), non intrattiene il pubblico con conferenze stampa di inizio anno (Pinto) nemmeno fosse il presidente del consiglio che illustra la finanziaria, ma uno che semplicemente è il più bravo di tutti, per questo sta zitto e fa parlare i fatti: nel calcio contano solo quelli.
                Last edited by Sean; 15-01-2023, 08:27:37.
                ...ma di noi
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                  Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                  Il Milan ha avuto un exploit l'anno scorso dovuto ad un progetto ed ad un bel lavoro dirigenziale.
                  Ho usato quel termine perché di quello si tratta. A nomi (che possono lasciare il tempo che trovano, vero) avevi almeno 3 squadre che ti erano sulla carta superiori.

                  Quest'anno gli investimenti sul mercato fanno acqua.
                  Il giocatore su cui hai puntato è come se non avesse giocato una partita, Dest e Vranckx non sono del peso, Adli è un acquisto che fatico a comprendere.
                  Magari me ne scordo pure altri, io guardo più il campo.
                  Non tiri fuori dal cilindro sempre il Kalulu di turno dal cilindro (lasciando perdere le ultime prestazioni).
                  Risultato? Nessuna evoluzione, squadra uguale che sommata agli infortuni ti fa avere una rosa molta corta.
                  Avresti da mettere alternative in difesa (tipo fascia destra), avere giocatori "decenti" che ti offrano minuti qualitativi a centrocampo (da una parte ricordo che abbiamo Saelamakers/Messias) e praticamente un'attacco che, tolto Leao, è tirato avanti da un 36enne che fa sempre il suo. Anche in prospettiva futura non c'è molto rosa. Vogliamo parlare di Origi?

                  Analisi a gennaio:
                  Con questa squadra hai fatto quello che dovevi, anzi hai spremuto abbastanza.
                  Che gli vuoi dire a Pioli.
                  Come ha detto Roby, nonostante il suo astio conclamato [emoji16], se qualcosa non gira, tra poco è meglio che dai un'occhiata allo specchietto retrovisore.

                  A monte:
                  La società.
                  C'era un progetto che ad oggi non ha avuto nessuno sviluppo concreto.
                  Se vogliono fare anni di spola in zona CL può andar bene anche così.
                  Un anno ti può buttare male e puoi rimanerne pure fuori, eh.

                  Il punto è che gli intenti potevano sembrare altri.
                  C'era sentore di qualche investimento adeguato per cercare di alzare l'asticella, addirittura si parlava di qualche spiraglio per elevare di un po' il tono a livello internazionale.
                  Di questo , a gennaio 2023, non c'è traccia.
                  Basterebbe solo chiarezza su quel versante.
                  Poi tra virgolette è passato in sordina che Massara ha lasciato, per me grande e competente professionista.

                  Dopo chiaro che il tifoso medio è umorale e si alza dal letto bene o male a seconda del risultato della sera prima.
                  Ma io alla squadra ed a Pioli, a parte qualche ingenuità che può fare parte del percorso, sinceramente non ho da imputare nulla.
                  Secondi ed avanti in Champions.
                  I segnali non sembrano dei migliori, ma io attendo e per me vale sempre la maglia più di ogni altra cosa.
                  Primi, secondi o 13esimi
                  Il freno a mano del Milan è solo uno ed ha un nome ed un cognome: la società. Ad una crescita tecnico-calcistica, ad un lavoro della triade Maldini-Massara-Pioli, che ha prodotto lo scudetto dell'anno scorso, non è seguito un apporto di pari livello della società, non è stato sostenuto e spinto e premiato quel lavoro.

                  Il Milan ha fatto un mercato non da squadra campione d'Italia. Nel momento in cui c'era da alzare l'asticella si è comportato come gli anni precedenti: mercato a risparmio, nessun grosso investimento...nemmeno in attacco, dove appunto si va avanti a Giroud, in pratica chiedendo a Pioli una seconda impresa, il che, se così si definisce, è perchè è difficile replicarla.

                  Faccio un paragone con la Juve del primo ciclo di Conte: scudetto "a sorpresa" nel 2012...successivamente al quale però è iniziato da parte della società un lavoro di investimenti e di crescita a fare di quello scudetto "a sopresa" la pietra angolare di un ciclo, fondamenta sulle quali costruire un progetto di crescita tecnica e societaria. Conte non è stato lasciato solo a replicare l'impresa.

                  Maldini e Massara non possono azzeccare tutti gli anni il mercato perfetto, se la società non mette del suo. Diventa difficilissimo. Si deve crescere tutti assieme. A Pioli dunque va imputato poco, il suo lo ha fatto e lo sta facendo...ma quanto potrà durare con le scommesse e coi vecchietti?

                  Ad esempio, lo scudetto non avrebbe giustificato l'acquisto di un centravanti come Dio comanda? Iniziare da lì magari, immettere forze nuove, sostenere l'ambizione. Se i tifosi vogliono riflettere su qualcosa o su qualcuno, inizino dalla società.
                  ...ma di noi
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                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    campionato chiuso a gennaio assolutamente no dai, però è anche vero che questo scudetto il napoli lo può solo perdere a queste punto....
                    Originariamente Scritto da Marco pl
                    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    IO? Mai masturbato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    Io sono drogato..

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                      Anche l'ambiente societario mi sembra più maturo, pochi proclami e lavoro passo dopo passo
                      Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Ad esempio, lo scudetto non avrebbe giustificato l'acquisto di un centravanti come Dio comanda? Iniziare da lì magari, immettere forze nuove, sostenere l'ambizione. Se i tifosi vogliono riflettere su qualcosa o su qualcuno, inizino dalla società.
                        Qui hanno sc.azzato ampiamente, si.
                        Anche se avessero reputato Origi un altro tipo di giocatore, non credo abbiano pensato abbia avuto il physique du role di un centravanti in grado di farti gol veri.
                        Bahh

                        Hanno voluto mettere semplicemente una gomma da masticare su un buco invece del silicone
                        Last edited by Irrlicht; 15-01-2023, 09:11:19.
                        Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                          Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza Messaggio
                          Anche l'ambiente societario mi sembra più maturo, pochi proclami e lavoro passo dopo passo
                          De Laurentiis si è cucito la bocca. Percependo che mai come quest'anno può davvero vincere il campionato, cioè replicare le imprese di 30 e passa anni fa, immortalando il suo nome nella mitologia del tifo calcistico napoletano (e della storia del nostro calcio, perchè succederesti a Ferlaino), ha deciso di tacere e di demandare tutto a Giuntoli-Spalletti.

                          Il suo lato vanesio (è uomo di cinema) che nei momenti critici lo portava a straparlare per gettare addosso ad altri la croce, così ulcerando situazioni già di loro aggrovigliate, stavolta gli suggerisce di stare zitto e lasciar fare ad altri, pronto poi a salire sul palcoscenico a cose fatte, se andranno come a Napoli sperano.

                          Gli va però riconosciuta una cosa. In questi anni di presidenza ha portato a Napoli i Cavani, gli Higuain, ora gli Osimehn (e i Koulibaly e altri ancora). I Sarri, i Benitez, gli Ancelotti, gli Spalletti. Ha scelto lui Giuntoli.

                          Ha indubbiamente mostrato, tra una eruzione e l'altra, competenza. E' uno degli ultimi rappresentanti (l'altro è Lotito) dei presidenti vecchio stampo, i padri-padroni: eccessivi, accentratori, demagoghi, onnipresenti...ma a modo loro anche competenti ed ambiziosi.
                          Last edited by Sean; 15-01-2023, 09:23:23.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Inda e Mazembe indirizzeranno le loro attenzioni verso gli ottavi di champions. Perderanno punti. Il Napoli invece credo sia concentrato sul campionato al 100% (poi il turno lo passa lo stesso eh).
                            La Juve in EL e' un rebus.
                            Cmq mi pare no ci sia nulla che remi contro il Napoli. Lo scudetto lo do gia' per vinto.

                            Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
                            I SUOI goals:
                            -Serie A: 189
                            -Serie B: 6
                            -Super League: 5
                            -Coppa Italia: 13
                            -Chinese FA Cup: 1
                            -Coppa UEFA: 5
                            -Champions League: 13
                            -Nazionale Under 21: 19
                            -Nazionale: 19
                            TOTALE: 270

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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

                              Gli va però riconosciuta una cosa. In questi anni di presidenza ha portato a Napoli i Cavani, gli Higuain, ora gli Osimehn (e i Koulibaly e altri ancora). I Sarri, i Benitez, gli Ancelotti, gli Spalletti. Ha scelto lui Giuntoli.

                              Ha indubbiamente mostrato, tra una eruzione e l'altra, competenza. E' uno degli ultimi rappresentanti (l'altro è Lotito) dei presidenti vecchio stampo, i padri-padroni: eccessivi, accentratori, demagoghi, onnipresenti...ma a modo loro anche competenti ed ambiziosi.


                              è vero
                              anzi verissimo
                              anche sarri lo scelse lui
                              la verità è che adl è bravissimo a scegliere i suoi collaboratori
                              ed è un presidente-padrone onnipresente
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                                Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
                                è vero
                                anzi verissimo
                                anche sarri lo scelse lui
                                la verità è che adl è bravissimo a scegliere i suoi collaboratori
                                ed è un presidente-padrone onnipresente
                                Che De Laurentis sia bravo è fuori discussione. E' l'unico che con il calcio ci guadagna un pacco di soldi e riesce a mantenere la squadra ad alto livello.
                                I SUOI goals:
                                -Serie A: 189
                                -Serie B: 6
                                -Super League: 5
                                -Coppa Italia: 13
                                -Chinese FA Cup: 1
                                -Coppa UEFA: 5
                                -Champions League: 13
                                -Nazionale Under 21: 19
                                -Nazionale: 19
                                TOTALE: 270

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