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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Premetto che oggi non ho visto la partita del Brescia (sono stato fuori dalle 09:30 alle 17:00 in bicicletta). La squadra non ha mai giocato male come nelle ultime 3 con Grosso. La squadra sta palesemente giocando contro Grosso! Vedrete che a breve tornerà Corini! Rimane il grosso rammarico di non aver vinto le partite che erano più che alla portata...che stavamo vincendo...senza la minima percezione che la squadra avversaria ci potesse rimontare...mi riferisco a Brescia-Bologna e a Genoa-Brescia. Le avevamo in pugno e un nostro giocatore ha fatto una *******ta (Dessena e Gastaldello). Saremmo stati a 13 punti con una partita da recuperare (Sassuolo)...quindi in piena lotta...e soprattutto con un morale molto più alto! Ora non siamo nemmeno troppo lontani dalla terzultima...ma il morale è sotto i tacchi!
    I SUOI goals:
    -Serie A: 189
    -Serie B: 6
    -Super League: 5
    -Coppa Italia: 13
    -Chinese FA Cup: 1
    -Coppa UEFA: 5
    -Champions League: 13
    -Nazionale Under 21: 19
    -Nazionale: 19
    TOTALE: 270

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      Europei 2020, l'Italia pesca Turchia, Svizzera e Galles. Mancini: "Non ci sentiamo favoriti, ma puntiamo a vincere"

      A Bucarest il sorteggio per la prossima rassegna continentale. Gli azzurri incontreranno i turchi il 12 giugno nella gara inaugurale. Poi gli svizzeri il 17 e i gallesi il 21. Girone di ferro con Germania, Francia e Portogallo

      Sarà Italia-Turchia la gara che aprirà il prossimo campionato europeo il prossimo 12 giugno a Roma alle ore 21. Un sorteggio complessivamente benevolo per gli azzurri, che a seguire affronteranno la Svizzera allenata dall'ex laziale Wladimir Petkovic (17 giugno) e il Galles allenato dall'ex fuoriclasse Ryan Giggs e capitanato da Gareth Bale il 21. In prospettiva in casi di vincita del girone, ottavo a Wembley contro la seconda del gruppo C (quello dell'Olanda) o, in caso di secondo posto, contro la seconda del girone B. Come in ogni grande fase finale non manca il girone di ferro: è andata male alla Germania, che si è vista sorteggiare nel girone i campioni uscenti del Portogallo e soprattutto i campioni del mondo della Francia.

      Mancini: "Girone equilibrato, non ci sentiamo favoriti"

      "E' sempre bello vedere un sorteggio, quando sei alla fase finale le squadre sono tutte competitive, poteva capitare di prendere la Francia ma alla fine è un gruppo equilibrato", commenta Roberto Mancini. "Le partite sono da giocare, non siamo favoriti, sono tutte squadre che giocano un buon calcio. Il fatto di giocare a Roma ci avvantaggia un po' ma sono tutte gare difficili. Il gruppo di Francia, Portogallo e Germania sarebbe stato più difficile da giocare ma se si vuole arrivare a Londra bisogna fare tutto il percorso. Pensiamo al primo gruppo e a cercare di passarlo bene". In ogni caso si punta a vincere: "Si parte per vincere, l'Italia ha il dovere di farlo anche quando non è favorita. Poi nel calcio si può anche perdere ma dobbiamo puntare a vincere".

      "E' un buon sorteggio ma non esageriamo con l'entusiasmo, le gare vanno giocate. Il girone è equilibrato in questi casi basta poco per spostare quegli stessi equilibri. Ci dà un certo vantaggio giocare sempre in casa", fa eco al ct il presidente della Figc, Gabriele Gravina. "Il risultato finale conta, ma il ct sta facendo un grande lavoro e sollevando grande entusiasmo grazie anche ai tanti giovani. Essere al primo posto del podio delle nazioni qualificate non può che dare orgoglio e soddisfazione". "La nazionale ha dato entusiasmo e ci consente di lavorare con tranquillità sui tanti obiettivi che abbiano davanti" ha aggiunto il n.1 Figc, il quale ha confermato che prima dell'Europeo l'Italia disputerà "due amichevoli di spessore, con l'Inghilterra a Wembley e con la Germania, credo a Monaco".

      Uno sguardo alle avversarie degli azzurri. La Turchia è allenata da Senol Gunes (il ct che conquistò lo storico terzo posto ai Mondiali del 2002), ha chiuso il gruppo J al secondo posto, a -2 dalla Francia campione del mondo che però i turchi hanno battuto in casa e fermato a Parigi. Miglior marcatore delle qualificazioni: Cenk Tosun dell'Everton con 5 gol. Da seguire anche due elementi che militano nel campionato italiano com Demiral della Juventus e Under della Roma.

      La Svizzera allenata da Vladimir Petkovic ha vinto il gruppo D delle qualificazioni con 5 vittorie, due pareggi e una sconfitta, 19 reti fatte e sei subite. Miglior marcatore delle Cedric Itten (3, la più importante nel match con la Georgia).

      Il Galles di Ryan Giggs ha chiuso al secondo posto il gruppo E con 14 punti, frutto di quattro vittorie, due pareggi e due sconfitte, arrivando alle spalle della Croazia (17). Dieci le reti realizzate, sei quelle subite. Migliori marcatori delle qualificazioni: Gareth Bale (2), Kieffer Moore (2), Aaron Ramsey (2)


      GRUPPO A Italia, Svizzera, Turchia, Galles
      GRUPPO B Belgio, Russia, Danimarca, Finlandia
      GRUPPO C Olanda, Ucraina, Austria, (vincente play off Georgia, Bielorussia, Macedonia, Kosovo) o Romania se si qualifica
      GRUPPO D Inghilterra, Croazia, Repubblica Ceca, (vincente play off Scozia, Israele, Norvegia, Serbia)
      GRUPPO E Spagna, Polonia, Svezia (vincente play off Bosnia, Irlanda del Nord, Slovacchia, Irlanda)
      GRUPPO F Germania, Francia, Portogallo, (Islanda, Romania, Bulgaria, Ungheria se non è la Romania) oppure (Georgia, Bielorussia, Macedonia, Kosovo)

      A Bucarest il sorteggio per la prossima rassegna continentale. Gli azzurri incontreranno i turchi il 12 giugno nella gara inaugurale. Poi gli svizzeri il 17 e …
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      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Euro 2020, all’Italia va bene così: è una squadra che può puntare in alto

        Non conta chi passa il turno, ma come lo passa. La Turchia dei molti italiani ha anima e popolo: sarà l’avversario più difficile

        di Mario Sconcerti

        Mancini è sempre stato un uomo fortunato. I suoi primi veri sorteggi hanno solo tenuto la sua strada. Ci è andata benissimo, per quel che vale un calendario 7 mesi prima delle gare. E per quello che vale in assoluto, perché le squadre che passano saranno 2 per girone più le 4 migliori terze. In sostanza ben 16 su 24.

        Anche il girone più difficile, quello con Germania, Francia e Portogallo, può non eliminare nessuno, sarà anzi probabilmente così. La Svizzera ha fatto 17 punti nel girone di qualificazione, cioè pochi, ma lo ha vinto. C’era una povertà diffusa. Sappiamo che le qualificazioni a un Europeo portano in campo piccolissimi Paesi e tanti giocatori fuori dai campionati dominanti. Non conta chi passa il turno, ma come lo passa.


        La Turchia per esempio è arrivata 2ª nel girone della Francia ma con 23 punti, segno già di maggior prepotenza. Il Galles è il vecchio vento del nord che cominciò con Bale ed è proseguito con Ramsey, il calore scolastico di giocare spesso in Premier e respirarne comunque l’altezza.

        Nessuno di questi avversari è superiore all’Italia, ma non è purtroppo fondamentale. In un girone di tre partite non c’è mai il tempo di far pesare davvero la propria differenza. Contano molto più gli episodi. Comunque essere forti aiuta e noi lo siamo. Non credo sarà il girone il nostro problema all’Europeo. La qualità media della Svizzera è poca, la parte migliore è nella difesa, soprattutto i due centrali, Elvedi e Akanji, campionato tedesco, valore di mercato alto, 40 milioni ciascuno. Il capitano è il vecchio Lichtsteiner.

        Nella Turchia molti «italiani», soprattutto Calhanoglu e Demiral, ma anche Under e Cetin. La Turchia nel calcio ha anima e popolo, sarà l’avversario più difficile. Il resto è molto meno prevedibile di un Mondiale. Si gioca tutti un po’ in casa, nelle nostre condizioni ambientali, né caldo né freddo, ai nostri orari, sui nostri campi, in poco tempo e molte ambizioni. Mi piace anche la novità del torneo itinerante. È la prima idea di un grande paese in comune. Rimanere noi, ma essere tutto. Il calcio sa farlo.



        CorSera
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          La Fiorentina ko col Lecce e ormai in aperta crisi, la squadra viola non riesce ad uscire da una situazione di mediocrità cronica: nonostante l’arrivo di Commisso e Ribery, nonostante la conferma di Chiesa. Ormai diventato un caso dentro il caso Fiorentina…

          SERIE A, GIORNATA N. 14
          Brescia-Atalanta 0-3 (26′, 61′ Pasalic A, 90′ + 2′ Ilicic A), Genoa-Torino 0-1 (77′ Bremer T), Fiorentina-Lecce 0-1 (49′ La Mantia)

          La giornata di campionato si è aperta con la brutta sconfitta in casa della Fiorentina contro il Lecce. Squadra che da anni, e nonostante il cambio di proprietà, non riesce a uscire da una situazione francamente modesta, senza ambizione, senza obbiettivi. Con un clamoroso caso Chiesa all’interno, l’infortunio di Ribery, la situazione mai troppo convincente di Montella. Come ne uscirà il nuovo presidente Commisso? O meglio – al di là della vicenda stadio – quali sono le reali intenzioni di Commisso?

          SERIE A, GIORNATA N. 14 Brescia-Atalanta 0-3 (26', 61' Pasalic A, 90' + 2' Ilicic A), Genoa-Torino 0-1 (77' Bremer T), Fiorentina-Lecce 0-1 (49' La Mantia), Juventus-Sassuolo 2-2 (20' Bonucci J, 23' Boga S 47' Caputo S, 68' Ronaldo rig S), Lazio-Udinese 3-0 (9' Immobile L, 36' Immobile rig L, 45' + 1' Luis Alberto L), Inter-Spal 2-1 (16' Lautaro I, 41' Lautaro I, 50' Valoti S), Parma-Milan 0-1 (88' Hernandez M), Napoli-Bologna 1-2 (41' Llorente N, 58' Skov Olsen B, 80' Sansone ), Verona-Roma 1-3 (17' Kluivert R, 21' Faraoni V, 45' Perotti rig R, 90' + 2' Mkhitaryan R) , Cagliari-Sampdoria 4-3 (38' Quagliarella rig S, 52' Ramirez S, 69' Nainggolan C, 70' Quagliarella S, 74' Joao Pedro C, 76' Joao Pedro C, 90'+6' Cerri C). *** Domenica 1 dicembre 2019 Il sorpasso dell'Inter L'Inter vince e sorpassa la Juve in testa alla classifica. Lautaro ancora protagonista. La vittoria e il ritmo tenuto dall'Inter dicono che l'impegno della squadra di Conte nella lotta scudetto non è soltanto un
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            Il Milan sogna Ibrahimovic come regalo per la grande festa dei 120 anni

            La cerimonia il 15 dicembre. Se arriva, Piatek saluta. Alle 15 (Sky) la trasferta a Parma

            Il sogno è di presentare al pubblico del Diavolo, depresso per i recenti risultati, Zlatan Ibrahimovic il 15 dicembre prossimo quando in occasione della festa per il 120simo compleanno del Milan — che cadrà il giorno seguente — tanti ex sono stati invitati a San Siro e alla cena che si terrà la stessa sera (è stato convocato anche l’ex presidente Silvio Berlusconi).

            Per quella data lo svedese avrà sciolto le riserve sul futuro e risolto i dilemmi interiori se tornare a 38 anni in un campionato dove ha vinto cinque scudetti e regalato gol pazzeschi. Boban e Maldini lo aspettano, consapevoli che il fondo Elliott, se ha avallato la proposta di 6 milioni per un contratto di 18 mesi allo svedese, consentirà altri investimenti solo a fronte di preventive uscite. Un bel dilemma, insomma: per dire Demiral, necessario per rinfoltire il reparto difensivo dopo l’infortunio di Duarte, di certo non verrà lasciato partire in prestito dalla Juventus.


            Prima del mercato ci sono però quattro partite da disputare, e per ora Stefano Pioli, realista, evita di tirare in ballo la Champions come obiettivo mentre fissa nella gara con l’Atalanta prima della sosta il massimo orizzonte temporale a cui guardare. «Invece di parlare di quarto posto dobbiamo essere realisti e consapevoli delle nostre difficoltà. Il nostro traguardo al momento è pensare alle prossime quattro gare, durante le quali dovremo dare il massimo e cercare di ottenere i migliori risultati possibili».

            Il poker di incontri che prevede anche Bologna, Sassuolo e la trasferta a Bergamo inizia domenica a Parma (ore 15, Sky), con le frecce Gervinho e Kulusevski da contenere. «Non sarà una sfida semplice, gli emiliani hanno efficacia sia difensiva sia offensiva. Rispetto alle nostre precedenti partite dobbiamo aumentare le qualità tecniche: voglio vedere passaggi precisi e meno palloni persi. Soprattutto ci dobbiamo mettere finalmente in mente che l’opportunità non verrà bussare alla nostra porta, casomai dovremo noi buttarla giù per andare a cogliere la nostra possibilità».

            L’allenatore dei rossoneri prova a scuotere un gruppo che galleggiando a 4 lunghezze di vantaggio dalla zona retrocessione e soprattutto a meno 11 dalla Champions sembra essere già rassegnato. «Proprio per cementare il gruppo ho portato fuori la squadra a cena e di proposito di mercoledì... così abbiamo visto le gare di Champions League. L’Europa è il giardino del Milan ma è inutile parlarne adesso. Per tornarci dobbiamo alzare il livello». Nonostante la perduta vena realizzativa, Piatek sarà al centro dell’attacco: Leao negli allenamenti della settimana non ha fatto molto per ribaltare le gerarchie. «Non è un attaccante che riempie l’area ma può fare qualcosa in più perché ha caratteristiche importanti» lo ha redarguito con garbo il tecnico. Non ci sarà Paquetà che non ha smaltito un risentimento muscolare, mentre Kessie dovrebbe aver vinto il ballottaggio su Krunic.

            «Non penso che le voci su Ibra abbiano destabilizzato i nostri attaccanti» prosegue Pioli. «Non so se leggono così tanto i giornali». Sarà, ma se Zlatan preferirà il ritorno a casa al richiamo di cuore dell’amico Sinisa, il Pistolero assai probabilmente punterà la mira del revolver altrove.



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              Roma, viaggi da Champions

              IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - A Il destino è là, fuori casa. La Roma si gioca tanto tra oggi e venerdì: a Verona contro l’Hellas e a Milano con l’Inter di quel Conte che la scorsa estate ha detto no proprio ai giallorossi, spianando la strada a Fonseca. La Roma si gioca tanto un po’ perché fare punti ora, e non perderli soprattutto, fa bene alla salute e alla classifica, un po’ perché le «ambizioni» si coltivano con le vittorie,così come con queste si consolida il «coraggio».

              La Roma ci sta prendendo gusto, visto anche l’ultimo risultato, guarda caso in trasferta, in Turchia nella notte di Europa League. Lì, la qualificazione è ormai (quasi) archiviata, ora c’è da dare uno strappo al campionato e alla classifica della Roma, buona ma non ancora eccezionale come vorrebbe il suo allenatore, che ama parlare spesso e volentieri di «ambizione e coraggio». Caratteristiche che servono specialmente quando sei lontano dall'Olimpico e le difficoltà, tendenzialmente, aumentano.

              TOSTI - Il Verona è avversario scomodo, non a caso con 18 punti è ottava (insieme con il Parma) e lontana dalla zona retrocessione, quindi più rilassata e vogliosa di giocarsela senza patemi. Il campionato ambizioso lo sta facendo proprio la squadra di Juric, oltre le proprie aspettative. La Roma non vince in trasferta in campionato da un mese, l’ultima a Udine, quando la squadra era in piena emergenza, quando Mancini faceva il centrocampista e Dzeko aveva la maschera, perché l’alternativa (Kalinic) stava peggio di lui.

              Oggi Fonseca può ragionare sull'abbondanza (22 giocatori, resta a casa Pastore, ancora alle prese con i problemi all'anca, più Mirante),anche se i suoi fedeli - in attesa di Cristante (partito con la squadra nonostante non sia tra i convocati) - li ha scelti e con quelli cerca di raggiungere la sua perfezione, i traguardi. La Roma, a suo dire, ha margini di miglioramento. «La squadra ora è stabile difensivamente e a me piace pure un gioco di dominio sugli avversari, ma non è facile qui in Italia. A livello di possesso palla non c’è troppa differenza tra le squadre. Mi piace però quando la mia riesce a dominare e quando riesce a giocare stabilmente negli ultimi trenta metri. Questo aspetto è da migliorare», sostiene Fonseca.

              Sapendo che il Verona è una formazione che sa difendersi bene, avendo subito in casa solo 4 reti. Fonseca non avrà Zaniolo (squalificato), probabilmente rilancerà Under dal primo minuto («Mkhitaryan non ha i novanta minuti nelle gambe», dice l’allenatore portoghese). Servono calciatori in grado di saltare l’uomo: Cengiz, almeno fino a qualche tempo fa, mostrava fiero questa caratteristica, oggi il tecnico vuole recuperarlo ma punta molto su Kluivert, visibilmente cresciuto negli ultimi mesi. «Justin doveva migliorare la fase difensiva e oggi è un giocatore diverso. È intelligente, deve continuare a migliorare. Ha tempo per imparare».

              Il dubbio vero è sul terzino destro: Fonseca ha a disposizione sia Santon, sia Spinazzola sia Florenzi. Se sta bene, il titolare sarà Spina. Non ha dubbi su chi porterà la fascia, i dubbi che aveva Dzeko a Istanbul quando ha scelto Smalling. «Lo ha scelto perché ha riconosciuto in Chris un leader. E io ero d’accordo». Fonseca non ha problemi, dice, a schierare Mancini a Verona, anche se - gli fanno notare nel fargli la domanda - è diffidato. Ecco: Mancini non è diffidato, vale la pena chiarirlo.

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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Le partite interessanti sono tutte domani. Oggi un derby Brescia-Atalanta o un Fiorentina-Lecce per vedere se Montella riesce a vincere almeno questa.
                Sean come Sconcerti
                « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

                PRESENTI




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                  La Fiorentina è come il Torino: squadre con il futuro sempre alle spalle e con un eterno presente fatto di grigiume, di trasparenza, di sostanziale inutilità...per cui ci sei o non ci sei non se ne accorge nessuno.

                  Commisso prima di preoccuparsi dei Progetti per lo stadio e il centro sportivo, veda di sistemare la squadra...possibilimente iniziando dal cambio dell'allenatore, quello zero cosmico, quel buco nero chiamato Montella.
                  ...ma di noi
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    La Fiorentina è come il Torino: squadre con il futuro sempre alle spalle e con un eterno presente fatto di grigiume, di trasparenza, di sostanziale inutilità...per cui ci sei o non ci sei non se ne accorge nessuno.

                    Commisso prima di preoccuparsi dei Progetti per lo stadio e il centro sportivo, veda di sistemare la squadra...possibilimente iniziando dal cambio dell'allenatore, quello zero cosmico, quel buco nero chiamato Montella.
                    Sulla carta, la squadra sarebbe sistemata eccome. Non credo sia stato fatto un mercato rivolto alla capitalizzazione, anzi... Probabilmente il problema è davvero l'allenatore.
                    « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

                    PRESENTI




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                      Oggi alcune partite di un turno che solo apparentemente puo' sembrare interlocutorio...infatti, sono proprio le partite che ti aspetti come "scontate" a riservare spesse volte delle sorprese.

                      Inizia la Juve tra poco col Sassuolo.

                      Nel pomeriggio alle 15 Inter-Spal, Lazio-Udinese e soprattutto Parma-Milan per vedere se Pioli prenderà i 3 punti oltre a pagare i conti delle cene.

                      Alle 18 Napoli-Bologna per Ancelotti, anche qui per verificare se le buone prestazioni sono solo in champions.

                      Alle 20,45 la Roma a Verona per tenersi in zona champions.
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                        Maledetto Ronaldo anziché pensare a segnare indossa i cerchietti
                        Cura il tuo corpo come un tempio
                        Originariamente Scritto da M K K
                        Desade grazie di esistere
                        Originariamente Scritto da AK_47
                        si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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                          Bonucci alla cr7
                          1-0
                          Juventus Sassuolo
                          Cura il tuo corpo come un tempio
                          Originariamente Scritto da M K K
                          Desade grazie di esistere
                          Originariamente Scritto da AK_47
                          si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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                            Boga alla totti?

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                              Comunque ha ragione sean quando dice che bernardeschi fa cagare.
                              (mo farà tripletta)

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                                1-1 al primo tempo, visto che il Sassuolo ha pareggiato subito dopo Bonucci.

                                Mi pare la solita Juve...non si fa quel passettino in più.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
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                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
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