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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Solito gol con le piccole

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      Sempre la solita enorme fatica a.buttarla dentro..









      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

      (L. Pirandello)

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        Calabria esce il barella. Mondiale a rischio!

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        I SUOI goals:
        -Serie A: 189
        -Serie B: 6
        -Super League: 5
        -Coppa Italia: 13
        -Chinese FA Cup: 1
        -Coppa UEFA: 5
        -Champions League: 13
        -Nazionale Under 21: 19
        -Nazionale: 19
        TOTALE: 270

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          Ho perso il conto di quanti infortunati abbiamo.
          Quella merda di Allegri ce l'ha proprio buttata.

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          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            Costretto al cambio anche il centrale difensivo per un probabile problema muscolare: terzo guaio fisico dopo quelli di Calabria e Saelemaekers [emoji837][emoji835]

            3 giocatori che escono per infortunio in una partita raramente si vedono.

            per non parlare degli altri infortunati.

            Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              Sono segnali inequivocabili, quando la riprendi così. Anche quest'anno è l'anno del Milan!

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                Che grandissima dimostrazione di carattere...grandi !

                Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
                  Sono segnali inequivocabili, quando la riprendi così. Anche quest'anno è l'anno del Milan!

                  Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
                  Ahahah daiiii
                  Originariamente Scritto da Alberto84
                  Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                  Originariamente Scritto da debe
                  Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                  Originariamente Scritto da Zbigniew
                  Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                  Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                    Che culo.









                    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                    (L. Pirandello)

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                      Anguissa e Kvaratskhelia, il Napoli fa proprio sul serio, martella gli avversari e la classifica, tenendo ben saldo il primo posto. Tre gol di prepotenza al Torino per poi gestire la vittoria. Pur non aspettandosela Spalletti si ritrova in mano oggi la squadra più forte del campionato

                      Dybala, Smalling e Mourinho mandano la Roma in visibilio a San Siro, contro un’Inter sempre più in crisi e sempre più affossata in classifica. Mourinho inguaia la sua ex, mentre l’Inter forse si sarà pentita di non aver puntato di più sull’ex juventino lasciandolo andare alla Roma. Il colpo di grazia poi arriva da Smalling, che infligge a Inzaghi la quarta sconfitta della stagione. In appena 8 giornate i nerazzurri hanno accumulato 8 punti di distacco dal Napoli e dalla vetta della classifica. Con Inzaghi ricomincia lo psicodramma, è l’allenatore giusto per l’Inter o no?

                      Il Milan dà segnali di risveglio e soprattutto di grande carattere, ha vinto una partita messasi molto male per i tanti infortuni e si è addirittura scatenato negli ultimi minuti di recupero con Ballo Touré e Leao. E Pioli sentenzia orgoglioso: “Non siamo più giovani, ormai siamo una squadra matura”

                      A Spalletti va tutto bene, a Inzaghi tutto male

                      Al Napoli e a Spalletti va tutto per il verso giusto, all’ Inter e a Inzaghi va tutto storto. Morale otto punti di differenza in otto partite, che cominciano a essere pesanti (per l’Inter) e raccontano storie molto differenti. Il Napoli è una scoperta continua, dopo Osimhen e Kvaratskhelia, ecco Anguissa. Che era già un punto fermo, ma adesso il gol, anzi due gol, ne fanno un leader, un trascinatore, uno dei migliori centrocampisti del campionato.

                      Spalletti, probabilmente con una certa sorpresa anche da parte sua, si è trovato nelle mani una squadra che mescola nella giusta quantità potenza fisica, agonismo, e qualità tecniche. E’ già capitato anche negli scorsi anni, e non solo con Spalletti, il problema sarà la tenuta psico-fisica, il crederci davvero fino in fondo, l’avere un po’ di fortuna che gli consenta di controbattere gli exploit delle big che certamente torneranno prima o poi a riveder le stelle, riemergendo dal basso della classifica. Nel frattempo il Napoli si gode il momento e cerca di non pensare a un futuro troppo lontano. Altrimenti l’ansia finirebbe con l’assalire squadra, allenatore e tifosi.

                      L’Inter era già in crisi prima della sconfitta con la Roma a San Siro. Che di fatto ribadisce soltanto un momento di grande difficoltà e anche solenne sfiga, come sempre accade in questi casi. Con la Roma non ha nemmeno giocato male, sicuramente non è stata la sua peggior partita, anzi, però gli effetti sono destabilizzanti. Perché dall’altra parte c’era Mourinho e inevitabilmente si cade nella nostalgia del “come eravamo”, perché il primo gol è stato messo dentro con una botta di gran classe da Paulo Dybala su cui l’Inter in estate aveva messo le mani, per poi ritirarsi perché il presidente Zhang ha imposto che si rispettassero rigorosamente i binari dei conti. Mentre tra l’altro sta cercando di sganciarsi dal club, lucrandoci sopra un buon guadagno. Insomma l’Inter non è propriamente uno dei posti più galvanizzanti dove stare oggi.

                      E’ la quarta sconfitta dell’ Inter in campionato e ci si avvia alla sfida col Barcellona, in un girone di Champions League davvero infernale. Inevitabilmente le nuvole si addensano sulla testa del povero Simone Inzaghi, – anche stavolta confermato da Marotta – che cerca di raccontarci, non riuscendoci, un’altra storia. Affermando di aver visto “la miglior Inter della stagione”. Sarà anche vero, ma sarebbe meglio evitare certi paradossi, affinché i tifosi non si sentano presi in giro. “A rischio lo siamo sempre, le sconfitte non portano mai serenità, ma ho rivisto tantissime cose che l’anno scorso ci hanno permesso di vincere Coppa Italia e Supercoppa Italiana”. Considerazioni opinabili sul gioco e soprattutto due vittorie dello scorso anno che che non lo terranno al riparo dalla burrasca.

                      Per l’Inter, da tutti data per favorita a inizio stagione e oggi dunque vera sorpresa al negativo, è una mazzata anche la vittoria del Milan a Empoli. Una mazzata nel senso che il derby è comunque un confronto continuo e a tutto campo, il Milan quest’anno in difficoltà sta dando almeno segnali di risveglio. E dal punto di vista del carattere, insomma, non c’è proprio confronto.

                      La squadra di Pioli ha sofferto infortuni e gravi assenze in partenza (Maignan e Theo Hernandez) e durante la partita (Calabria, Saelemaekers, Kjaer), per vedersi rimontare nel recupero il suo gol arrivato per altro solo al 79?, ma per poi scaricarne altri due nella porta avversaria con Ballo Touré e Leao in un finale incredibile a recupero ben inoltrato. Il Milan ha ancora le porte della stagione tutte quante aperte, l’Inter ha cominciato già a chiuderle.

                      8a GIORNATA – ⚽ – La Juve, dopo una solenne bordata di fischi dei tifosi stanchi di tanta mediocrità, torna a vincere dopo un mese e scopre che la coppia Vlahovic-Milik può essere la soluzione dei suoi problemi. Ma intanto la coppia che comanda è quella formata dal Napoli e dall’Atalanta in testa alla classifica. – ⚽ – Anguissa e Kvaratskhelia, il Napoli fa proprio sul serio, martella gli avversari e la classifica, tenendo ben saldo il primo posto. Tre gol di prepotenza al Torino per poi gestire la vittoria. Pur non aspettandosela Spalletti si ritrova in mano oggi la squadra più forte del campionato.- ⚽ – Dybala, Smalling e Mourinho mandano la Roma in visibilio a San Siro, contro un’Inter sempre più in crisi e sempre più affossata in classifica. Mourinho inguaia la sua ex, mentre l’Inter forse si sarà pentita di non aver puntato di più sull’ex juventino lasciandolo andare alla Roma. Il colpo di grazia poi arriva da Smalling, che infligge a Inzaghi la quarta sconfitta della stagione. In appena 8 giornate i nerazzurri hanno accumulato 8 punti di distacco dal Napoli e dalla vetta della classifica. L’insostenibile leggerezza dell’allenatore: con Inzaghi ricomincia lo psicodramma, è l’allenatore giusto per l’Inter o no? – ⚽ – Il Milan dà segnali di risveglio e soprattutto di grande carattere, ha vinto una partita messasi molto male per i tanti infortuni e si è addirittura scatenato negli ultimi minuti di recupero con Ballo Touré e Leao. E Pioli sentenzia orgoglioso: “Non siamo più giovani, ormai siamo una squadra matura” - Il Bar Sport di Fabrizio Bocca
                      SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 8 Sabato 1 ottobre 2022 Napoli - Torino 3-1 (6' Anguissa N, 12' Anguissa N, 37' Kvaratskhelia N, 44' Sanabria T) Inter - Roma 1-2 (30' Dimarco I, 39' Dybala R, 75' Smalling R) Empoli - Milan 1-3 (79' Rebic M, 90'+2' Bajrami E, 90'+3' Ballo Touré M, 90'+7' Leao
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        L’analisi di Sconcerti: Inzaghi, l’Inter ha problemi più grandi di lui

                        Mourinho inventa con un centrocampo infinito e azzeccando la posizione di Dybala. Un Milan a Empoli non perfetto, ma ancora una volta quello che serviva

                        di Mario Sconcerti

                        Inter-Roma assomiglia a una svolta per entrambe le squadre. La stagione dell’Inter declina in un mare di problemi, quella della Roma lascia da parte vecchi argomenti di personalità e porta la squadra dentro la parte migliore del campionato. Le chiavi della partita sono state due: la prima viene dall’invenzione di Mourinho di costruire un centrocampo infinito, con Pellegrini centravanti, Dybala esterno che taglia a piacere per il campo e Zaniolo prima mezza punta. La seconda idea è la posizione stessa di Dybala, riferimento per tutti, un grande attaccante che gioca da vecchio fuoriclasse, non sbaglia un appoggio né il tiro difficile. Un giocatore diverso dentro un campionato che ha scordato ormai questo tipo di qualità. E a proposito di qualità, non è un caso che il secondo gol arrivi da Smalling, il difensore più classico del campionato. Il risultato è eccessivo, l’Inter non ha avuto nessuna fortuna, ma la Roma è stata migliore. Impossibile per l’Inter parlare adesso di ambizioni. La squadra è fuori geometria, il suo riassunto è Dumfries.

                        È lui la vera pietra di paragone. Se Dumfries è fragile, e lo è da tempo, vuol dire che tutta la manovra dell’Inter non ha sbocchi e non ha difesa. Non per straordinaria forza di Dumfries, ma per sue caratteristiche che nell’Inter sono uniche. Se mancano, non sono sostituibili, semplicemente non ci sono. L’assenza di Lukaku ha portato a questo paradosso. Lukaku era il primo appoggio di Brozovic, oggi quell’appoggio non c’è perché Dumfries inciampa e Barella ha dimenticato se stesso. Il gol di Dybala nasce così. Se c’è una responsabilità di Inzaghi, deve essere totale, deve partire dalla psicologia di squadra e abbracciare quella incerta della società. Ma Inzaghi non mi sembra all’altezza di problemi grandi come quelli dell’Inter di adesso. I danni sono più evidenti della sua capacità di farne.

                        C’è qualcosa di più profondo. Il primo tempo del Napoli con il Torino è stato qualcosa di dimenticato, una velocità e un abbinamento tecnico di altri campionati. In questo momento assomiglia alla squadra migliore. Il Milan ha un finale abbagliante, quasi incredibile, ha vinto con quel tipo di fortuna che spesso aiuta i migliori. Non una partita facile, Calabria infortunato, Kjaer subito ammonito, Leao in una di quelle sere in cui non sai cosa aspettarti, chiusa poi con due assist e un gol fantastico. Non un Milan perfetto, però di nuovo il Milan che serviva.

                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          GIORNATA N. 8

                          Domenica 2 ottobre 2022
                          Lazio – Spezia 12.30
                          Lecce – Cremonese 15.00
                          Sampdoria – Monza 15.00
                          Sassuolo – Salernitana 15.00
                          Atalanta – Fiorentina 18.00
                          Juventus – Bologna 20.45

                          Lunedì 3 ottobre 2022
                          Verona – Udinese 20.45
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

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                            Inter, non è solo colpa di Inzaghi

                            di Massimo Mauro

                            Nell’analisi del sabato parto da Napoli-Torino. E’ stata una partita bellissima, a prescindere dai primi venti minuti del Torino, tipici di un squadra che vuole attaccare ma non sa difendere. Ma per il resto i granata hanno giocato da grande, e per questo il successo del Napoli è doppiamente significativo. La squadra di Spalletti è entusiasmante: ha saputo approfittare delle chance che gli ha lasciato il Toro, eclettica nell’imporre il proprio gioco ma anche nel saper sfruttare all’occorrenza un contropiede micidiale.

                            Passo al Milan partendo però dall’Empoli. La fase difensiva è importante in una partita di calcio, e i toscani se la sono totalmente dimenticata proprio sul più bello. Troppi brutti gli ultimi 3’ per appartenere alla stessa squadra che ha retto per 90 contro il Milan: ma questo fa la grande differenza tra le piccole e le grandi. In un contesto di equilibrio ha vinto la grande squadra, quella insomma che sa far tesoro di quello che gli capita.

                            L’Inter è una squadra in difficoltà: è vero che ha creato, però prende sempre gol. Colpa di Inzaghi? Prima di trarre conclusioni precipitose farei rivedere la partita a Barella, Calhanoglu e Skriniar: il primo alza la mano per tutti i 90' per sottolineare le difficoltà di gioco e non fa altro che protestare contro l’arbitro. Inoltre cerca di fare la finezza a centrocampo su passaggio avventato del turco, consegnando la palla a Spinazzola che poi confeziona il cross per la rete di Dybala. Skriniar imita Barella e si perde Smalling nel secondo gol della Roma. Insomma, c’è qualcosa che non va: i giocatori dovrebbero cercare di fare cose semplici, invece così non fanno altro che complicarsi la vita. Bene la Roma, mi è sembrata quadrata. Non ha fatto un grande gioco, ma i giocatori si sono aiutati l’uno con l’altro e sono venuti fuori con tre punti da una trasferta non facile.


                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Oltretutto nel Mazembe si sono rotti 3 extracolorati...Calabria, Kjaer e Saelemakers...che si aggiungono a Hernandez.

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                              I SUOI goals:
                              -Serie A: 189
                              -Serie B: 6
                              -Super League: 5
                              -Coppa Italia: 13
                              -Chinese FA Cup: 1
                              -Coppa UEFA: 5
                              -Champions League: 13
                              -Nazionale Under 21: 19
                              -Nazionale: 19
                              TOTALE: 270

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                                3 panchinari

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                                Originariamente Scritto da Pesca
                                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

                                Commenta

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