Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Attenzione: Calcio Inside! Parte III

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Botta e risposta Ancelotti-Rizzoli. Il tecnico: ''Non sia il Var ad arbitrare''

    Alla riunione di Roma tra direttori di gara, allenatori e giocatori tengono banco le polemiche sulla tecnologia delle ultime settimane. Il designatore ammette gli errori del match con l'Atalanta: "Ma fanno parte del cambiamento". Nicchi: "Se il clima è sereno presto spiegheremo le nostre decisioni a fine gara"

    Si sono ritrovati faccia a faccia dopo tre mesi di campionato ricchi di polemiche, contestazioni e casi che hanno creato malumori fra addetti ai lavori e tifosi. Arbitri, allenatori e capitani di Serie A, oltre ai rappresentanti dei media, si sono riuniti al Parco dei Principi a Roma con l'intenzione di favorire una più completa ed esaustiva conoscenza del regolamento internazionale e del protocollo Var attualmente in vigore. Lo spirito del Forum, promosso dalla Federcalcio, era quello di ricondurre la dialettica legata alle decisioni arbitrali su binari di correttezza reciproca e, allo stesso tempo, fornire a tutti gli addetti ai lavori da parte del designatore Nicola Rizzoli gli strumenti necessari di conoscenza della materia per poter giudicare con oggettiva imparzialità.

    Rizzoli: "Var nasce per credibilità, non per errori"


    "Il Var non nasce per eliminare ogni errore, non li può risolvere tutti: se la pensassimo così non la finiremmo più", le parole con cui Rizzoli ha aperto il suo atteso intervento. "L'obiettivo è di essere il più chiari possibili a fronte delle situazioni giuste e sbagliate che possono capitare. Tutte le persone devono restituire credibilità ad uno sport che è indubbiamente il più seguito e il più bello in Italia, e non solo. Questo deve essere il nostro obiettivo comune, senza dimenticare che alcune novità non sono state ancora digerite. Il Var ricordo che è entrato in vigore solo nel 2018, mentre l'Italia in via sperimentale l'ha introdotto nel 2017. Insomma, siamo solo alla terza stagione e migliorerà certamente", ha aggiunto il designatore, per poi soffermarsi sui calci di rigore. "Quando viene battuto un rigore il calciatore può commettere una infrazione. Si vogliono limitare le situazioni per far ripetere un rigore altrimenti sarebbero tutti da ripetere. O limitiamo i casi laddove chi interviene sul pallone entrando prima in area viene punito o il 99 percento dei rigori sono da far ripetere. Il problema regolamentare che l'Ifab sta affrontando è che alcune regole con la tecnologia vanno in contrasto".

    "Per chiarire applicazione serve conoscere le regole"

    Un altro dei temi caldi era quello delle nuove regole sui falli di mano. "La mia sensazione è che non tutti abbiano visto quello che abbiamo detto a Coverciano a inizio stagione, faccio mea culpa perché noi avremmo dovuto andare da ogni società per spiegare il regolamento - l'ammissione del designatore degli arbitri di Serie A - C'è un problema di comunicazione, noi dovevamo essere più selettivi e bravi. E' la regola più difficile da applicare, rimane molto complicata ed è difficile trovare uniformità, molto dipende dalla cultura e della preparazione. Dobbiamo resettare la parola volontarietà, questo non vuol dire che non si debbano interpretare i falli di mano. Non possiamo chiarire l'applicazione delle regole se di base non conosciamo le regole. Altrimenti facciamo delle polemiche sterili".

    "Già 52 correzioni Var, si interviene troppo"

    Rizzoli quindi ha fornito un po' di numeri durante l'incontro arbitri-capitani organizzato dalla Figc. "In questa stagione il Var è intervenuto già 52 volte, troppo. Quest'anno siamo già a un intervento quasi ogni due partite, mentre l'anno scorso a questo punto della stagione il rapporto era uno a quattro. Significa che non stiamo arbitrando bene - il giudizio dell'ex fischietto bolognese - ma questo anche perché il regolamento è cambiato. L'obiettivo nostro è quello di poter comunicare il prima possibile degli episodi controversi, ovviamente non tutti. Perché vogliamo fare chiarezza, siamo qui per farla: facciamola. Magari già ci riusciamo nel girone di ritorno, o anche prima. Spero che questa impostazione sia condivisibile da parte di tutti voi".

    Ancelotti ad arbitri: "Non sia Var a dirigere partita"


    "Oggi il problema principale è sapere chi arbitra le partite, questo è che vogliamo sapere, perché a volte ho l'impressione che le partite vengano arbitrate dal Var" ha detto il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti. "So per certo che un Rocchi o un Orsato arbitrano le partite, ma non ne sono certo con altri arbitri con meno esperienza facciano altrettanto. Accetto l'errore di Giacomelli o Rocchi, ma non accetto l'errore del Var. L'errore deve farlo l'arbitro sul campo", ha concluso Ancelotti riferendosi all'episodio di Napoli-Atalanta e al mancato calcio di rigore fischiato ai padroni di casa prima del 2-2 atalantino.

    "Tranquillo, deciderà sempre l'arbitro"

    "Ancelotti non è stato duro ma convinto, come un allenatore del suo prestigio. Il confronto serve a fare chiarezza e migliorare. Posso assicurare Ancelotti che è sempre l'arbitro al centro del processo decisionale, e anche di revisione. La differenza la farà sempre il fattore umano". È quanto aggiunge il designatore della Serie A Nicola Rizzoli dopo il botta e risposta con l'allenatore del Napoli sugli errori di Napoli-Atalanta. "Ci sono stati più errori del previsto, ma fa parte del cambiamento", ha anche ammesso Rizzoli a margine, aggiungendo che sulla possibilità che gli arbitri possano commentare le loro decisioni dopo le partite "abbiamo già ipotizzato come potrebbe essere. Quando si spiegano le cose, giuste o sbagliate, può aiutare a capire. Parliamo di decisioni controverse. Con la Var control room si potranno rendere pubblici anche i dialoghi".

    Montella: "Fiducia in Rizzoli, giusto abbassare i toni"

    "E' difficile fare l'arbitro e capire tutto il regolamento ma c'è la volontà da parte di tutti: abbiamo grande fiducia in Rizzoli che emana tranquillità e ha anche ammesso che, anche loro, possono sbagliare". Lo ha detto l'allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, al termine della riunione tra arbitri, allenatori e giocatori svoltasi nella Capitale. "Abbassare i toni? E' giusto, a volte esageriamo un po' perché vediamo delle cose in prospettiva diversa - ha ammesso l'allenatore viola -, l'errore si accetta molto più facilmente quando proviene dal campo e quando proviene dal Var un po' meno ma ci sono dei casi dove qualsiasi cosa decidi scontenti una parte".

    Nicchi: "Presto spiegheremo le nostre decisioni"

    "Ringrazio tutti gli intervenuti a questa riunione che abbiamo da sempre auspicato e voluto. Stanno procedendo a gran ritmo i lavori della sala Var a Coverciano. Sarà qualcosa di innovativo e servirà a comunicare con tutti gli addetti del gioco del calcio. Vogliamo anche istituire degli strumenti quotidiani e settimanali a breve tempo. Ogni settimana istituiremo qualcosa in cui spiegheremo quello che succederà". Lo ha detto il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi. "Con la room control appronteremo anche un sito internet per comunicare con immediatezza e spiegare i casi critici della domenica. Se parleranno anche gli arbitri a fine partita? Se il clima diventa sereno e tranquillo, perché no? Quando avremo la tecnologia a disposizione, si può iniziare a parlare di quello che è successo un attimo prima. Dobbiamo valutare momenti e tempi. Ci sono anche alcune tematiche ed episodi che la commissione arbitrale deve rivedere e sviscerare nel valutare se un fatto è stato giudicato nel modo giusto o sbagliato".

    Gravina: "Momento difficile, servono risposte"


    "Spero sia una giornata importante e risolutiva, spero di poter dare un contributo sotto il profilo della chiarezza su alcune norme: è un momento difficile perché viviamo nel momento della complessità e c'è l'esigenza, vista la velocità dei tempi, di dare delle risposte concrete". Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, aprendo i lavori del Forum Figc, arbitri e club di Serie A in corso a Roma. "Dobbiamo fare il modo che ci sia il ricorso alla tecnologia con una capacità nell'essere sempre più collaborativi nel dare giuste risposte nel valore della competizione sportiva", ha proseguito il numero uno del calcio italiano.

    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


    Commenta


      Ma gli allenatori invece quando daranno conto dei loro errori e delle loro decisioni? E i presidenti? Gli arbitri devono spiegare, e invece, che so, un Montella una mezza spiegazione mai? Un Ancelotti? Un De Laurentiis, con la squadra ridotta a vulcano? No, meglio concentrarsi sugli errori altrui, è più facile e redditizio. Nel calcio sbagliano tutti meno loro.

      PS: vale pure per i giocatori eh. Ad esempio, Bernardeschi perchè non ci spiega com'è che in nazionale funziona e nella Juve è in modalità pippa conclamata?
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


      Commenta


        Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
        Per la gioia di Mario...Bonucci ha rinnovato fino al 2024

        Inviato dal mio Mi A3 utilizzando Tapatalk
        complimenti al procuratore di bonucci, un quinquennale a 32 anni.

        sulla lite di ancelotti alla fine tutto fumo e poco arrosto. Abbiamo la prova certificata che gli arbitri non sopportano il var. Probabile che dovremo aspettare le nuove generazioni di fischietti che cresceranno e si formeranno, prima di far funzionare questo strumento.

        Per il resto trovo da applausi la descrizione da parte di Sconcerti su Zaniolo di stamattina sul corriere della sera mi sembra, descrive perfettamente le caratteristiche tecniche del giocatore, alla faccia di capello e tutti i suoi detrattori. e sconcerti è tutto fuorché romanista.

        Commenta


          Ma pure gli allenatori devono decidere che vogliono, perchè adesso Ancelotti dice che vuole che ad arbitrare siano gli arbitri di campo e non quelli al Var...e allora a che serve sto Var?
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


          Commenta


            Posso capire che ci sia qualcuno che sia interessato a chiarimenti da parte degli arbitri sulle valutazioni fatte. Una moviola arbitrale, una sorta di interpretazione autentica, che magari evidenzi eventuali errori, eventuali deviazioni da uno standard di uniformità, potrebbe servire a calmare gli animi, e comunque sarebbe un ipse dixit, per cui le polemiche tenderebbero a non trascinarsi.


            Però far parlare un arbitro a fine partita, mettergli un microfono davanti con dall'altra parte a fargli domande una persona pagata con il preciso fine di farlo sbroccare per alzare l'audience o aumentare la tiratura, mi pare una minchiatissima.
            Originariamente Scritto da Sean
            mò sono cazzi questo è sicuro.
            Originariamente Scritto da bertinho7
            ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

            Originariamente Scritto da Giampo93
            A me fai venire in mente il compianto bertigno
            Originariamente Scritto da huntermaster
            Bignèw

            Commenta


              Per forza. Il pubblico del pallone è spesso in gran parte con la testa nel pallone e ragiona in quella modalità. Se dai un arbitro in pasto a quell'uditorio è fatta.

              D'altro canto sarebbe anche inutile, perchè le decisioni prese - con la partita finita - non sono riformabili. Non esiste un appello od una cassazione arbitrale, per cui se un rigore è stato dato (e lo si crede sbagliato) quello rimane, come il risultato e tutto il resto.

              Queste continue pagliacciate del piegarsi verso il basso, di mettersi a 90 verso tutto e tutti sono ridicole e non portano a niente. E' come se un allenatore dovesse avere a che fare con i milioni di tecnici in poltrona o da bar che esistono in Italia: non si finisce più.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


              Commenta


                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                C'è da arrivarci in finale

                La Francia a pallone le ha sempre prese...almeno finchè non hanno scoperto le virtù insite nell'ex colonialismo, dove con quella scusa puoi naturalizzare chi ti pare...a quel punto giocare ad armi pari inizia a diventare difficile.

                non puoisfidare una rappresentiva dei migliori talenti africani (e ripeto non solo) allenati in scuole calcio europee.
                è normale che ti facciamo il kulo.
                non è particolarmente equa sta cosa.
                la francia è diventata una grandissima potenza calcistica nel giro di 20 anni.
                che senso ha ?



                Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                Come dicevo, è anche e soprattutto un grossissimo danno per il movimento calcistico africano.
                Hanno già strutture fatiscenti, zero tattica e altre ovvie condizioni sfavorevoli...se poi gli togli anche gli eventuali campioni...


                Gli Eto'o, Drogba e Wheah di turno oggi forse giocherebbero per la Francia


                esatto.
                danno mostruoso.
                ovviamente se lo fai notare ti danno del razzista
                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                grazie.




                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                Commenta


                  sean ha ragione...
                  il napoli è stato penalizzato molto da alcune decisioni prese dal var in questo inizio stagione....ma Var o non Var se stai così giù è perchè stai facendo cagare
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                  Commenta


                    Quanto è seguito il calcio in Africa?
                    Cura il tuo corpo come un tempio
                    Originariamente Scritto da M K K
                    Desade grazie di esistere
                    Originariamente Scritto da AK_47
                    si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

                    Commenta


                      Ho già gli incubi ad immaginare la Juve a Bergamo senza 3 titolari (Pjanic, Sandro e Matuidi).
                      Cura il tuo corpo come un tempio
                      Originariamente Scritto da M K K
                      Desade grazie di esistere
                      Originariamente Scritto da AK_47
                      si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

                      Commenta


                        Per Pjanic non è ancora detto.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


                        Commenta


                          E poi finalmente vedremo se questo Rabiot serve a qualcosa.

                          ...Perchè qua si caccia Can col rischio di tenersi questo tizio che alla fine magari non serve neppure a niente. E' stato messo pure in lista champions, forse è ora di darsi da fare.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


                          Commenta


                            Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggio
                            complimenti al procuratore di bonucci, un quinquennale a 32 anni.

                            sulla lite di ancelotti alla fine tutto fumo e poco arrosto. Abbiamo la prova certificata che gli arbitri non sopportano il var. Probabile che dovremo aspettare le nuove generazioni di fischietti che cresceranno e si formeranno, prima di far funzionare questo strumento.

                            Per il resto trovo da applausi la descrizione da parte di Sconcerti su Zaniolo di stamattina sul corriere della sera mi sembra, descrive perfettamente le caratteristiche tecniche del giocatore, alla faccia di capello e tutti i suoi detrattori. e sconcerti è tutto fuorché romanista.
                            In realtà ha allungato un contratto già in essere.
                            Originariamente Scritto da BLOOD black
                            per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

                            Commenta


                              Una Nazionale realista: «La strada è giusta ma per l’Italia l’élite è lontana»

                              Il sorteggio del 30 novembre per l’Europeo 2020 può accontentare l’Italia, ansiosa di confrontarsi con i migliori. Mancini dopo i record: «Nessuno felice di incontrarci».

                              Il sorteggio del 30 novembre per l’Europeo 2020 può accontentare l’Italia, ansiosa di confrontarsi con i migliori: Francia e Portogallo non sono teste di serie e possono finire nel girone degli azzurri. «Vogliamo confrontarci con i più forti per capire a che punto siamo — dice Jorginho — . Dopo il Mondiale perso volevamo sparire e adesso invece siamo qui».

                              Ma qui dove? Dieci vittorie su dieci partite l’Italia non le aveva mai fatte nelle qualificazioni. Pareggi in casa con l’Armenia, vittorie stentate con Malta, imbarazzanti momenti con la Macedonia, avevano caratterizzato gli ultimi percorsi, targati Prandelli, Conte e Ventura: «L’Italia doveva vincere tutte le partite e lo ha fatto, ma andiamoci piano — chiosa Roberto Boninsegna, a segno contro Germania e Brasile a Messico 70 —: per capire davvero a che livello siamo bisogna aspettare. Vanno benissimo anche le amichevoli di marzo, magari contro Inghilterra e Germania (le due avversarie più probabili, in trasferta ndr). Si può anche perdere, ma quel che conta è vedere se la mentalità della squadra sarà la stessa. Mancini ha fatto un grande lavoro di ricostruzione ed è giusto essere ottimisti, ma restiamo con i piedi per terra».


                              Il primo a essere realista è il c.t., che ha disegnato la sua griglia di partenza per un viaggio lungo sette mesi: «La Francia è partita prima di tutti — ha sottolineato Mancini — ed è davanti. Il Belgio ha grandi talenti. Inghilterra, Germania e Spagna sono forti». Ma — c’è un ma — : «Per la nostra storia e per quello che abbiamo fatto finora con questo gruppo, nessun avversario sarà felice di incontrarci».

                              L’importante è crescere ancora: «E bisogna voltare pagina, archiviando queste qualificazioni — sottolinea Roberto Dossena, compagno di Mancini sia in Nazionale che nella Sampdoria —. La cosa più importante mi è sembrata la mentalità, perché una volta sul 3-0 l’Italia si fermava. L’impressione però è che siamo ancora lontani dall’élite, anche se i margini di crescita dei più giovani sono davvero incoraggianti».

                              La lista non è breve «e comprende soprattutto i centrocampisti — osserva Bonimba —: Verratti, Sensi, Barella, Jorginho, Tonali, che ha una personalità incredibile per i suoi 19 anni, Zaniolo. Non so quanti in Europa possono avere un reparto così ricco, almeno in prospettiva. Zaniolo è un top player: continuo a chiedermi come abbia fatto l’Inter a venderlo per 4 milioni alla Roma...».

                              Anche capitan Bonucci ha citato il romanista: «Chi è migliorato di più? Dico Barella, ma anche Zaniolo, che ha capito cosa fare per diventare grande. La scelta migliore possibile l’ha fatta chi ha puntato su Mancini: il c.t. ha messo in campo tanto talento e qualità, ci ha fatto ritrovare l’autostima. Le grandi squadre ci rispetteranno».

                              Rispetto forse è la parola chiave. Anche se a un totem come Dino Zoff fare 9 gol non è piaciuto «perché mi dà la sensazione di umiliare troppo l’avversario...». Ma anche altri due fattori pesano. Il primo è la gioventù: «Questi ragazzi — dice Dossena — entrano ed escono dalle crisi con grande facilità e rischiano di vanificare quello che costruiscono». Il secondo è Balotelli: può rientrare in corsa? «Il tempo c’è, ma non credo — sostiene l’ex doriano —. A meno che non decida di mettere la professione al centro della propria vita». «Mancini spera che torni sui suoi livelli, perché i suoi spunti sono utili — spiega Boninsegna —. Se torna ad alto livello nei 23 ci può stare». Sette mesi in effetti sono lunghi.


                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


                              Commenta


                                Inter, la sosta non cancella l'emergenza: a centrocampo uomini contati

                                Sensi, Gagliardini e Asamoah non hanno ancora recuperato al meglio, sabato contro il Torino potrebbe toccare a Borja Valero

                                Il tema indisponibili resta centrale in casa Inter. A poco è, infatti, servita la pausa per le nazionali per recuperare i vari Sensi, Gagliardini e Asamoah non ancora al top della forma e con il serio rischio di saltare alla ripresa del campionato la sfida di sabato contro il Torino in trasferta. L'assenza più pesante è certamente quella dell'ex Sassuolo, fuori dallo scorso 6 di ottobre in occasione della partita contro la Juventus a San Siro. Il centrocampista ha provato a rientrare in campo il 20 ottobre nella sfida con la sua ex squadra, poi uno spezzone di gara contro il Dortmund e di nuovo panchina prima dello stop per le gare delle nazionali. E ora? Il suo recupero per il match contro i granata è incerto. Avvolti dall'incertezza ci sono anche i 'ritorni' di Gagliardini (affaticamento muscolare) e Asamoah (ginocchio). Il primo sta lavorando ma senza forzare, il secondo ha il ginocchio che continua a fare le bizze.

                                Poco bene per Antonio Conte che nonostante i 15 giorni di pausa si ritroverà con gli stessi problemi di queste ultime settimane: gli uomini contati a centrocampo. Nella sostanza senza alternative. A ore il tecnico riabbraccerà Barella reduce da ottime prestazioni con la maglia dell'Italia, nei prossimi giorni rientreranno al centro Suning anche Vecino e Brozovic. Nonostante il ritorno la sintesi della questione non cambia: la panchina resta corta. Ed è così che l'Inter dovrà arrivare alla prossima sosta, quella di Natale, poi ci penserà il mercato di gennaio a rimediare all'annosa questione. Per il presente, quindi, per la partita di sabato contro il Torino è possibile che Conte schieri Borja Valero in mediana. Lo spagnolo che durante il mercato di riparazione dovrebbe lasciare i colori nerazzurri al momento ha giocato un solo minuto nella partita di andata contro il Borussia Dortmund in Champions League.

                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎