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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Ronaldo offerto al Bayern Monaco

    Cristiano Ronaldo è stato offerto al Bayern Monaco. Il portoghese vuole lasciare Manchester un anno dopo il suo ritorno in Premier. Lo scarso feeling con i compagni di squadra sta spingendo Cr7 a chiedere la cessione. Il suo agente Jorge Mendes ha proposto il 37enne fuoriclasse anche in Italia, ma i 29 milioni di euro netti di stipendio sono un macigno insormontabile per i club di Serie A. Il Bayern - che sta cercando di trattenere Robert Lewandowski, destinato al Barcellona - sta riflettendo sui costi dell'operazione, ma anche i bavaresi non sono disposti ad andare oltre i 18 milioni di ingaggio. Da parte sua, Lewandowski spera nell'arrivo di Ronaldo, così da poter andare a giocare nel Barcellona.

    Repubblica
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Beh, 18 milioni di stipendio non penso sarebbero malaccio per un 37enne che, pur se fa di nome e di fama Cristiano Ronaldo, è pur sempre un 37enne...voglio dire, sarebbe un bell'accontentarsi.

      Non avevamo pensato al Bayern in effetti. Squadra ultra competitiva e che fa la champions.
      ...ma di noi
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      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Alla Roma piace Rodon (Tottenham)
        (Valentino Della Casa - Redazione Di Marzio)

        Nella convulsa giornata milanese di giovedì, è stato avvistato anche Fabio Paratici. Il direttore sportivo del Tottenham ha avuto una serie di incontri per parlare principalmente di mercato in uscita. Il primo incontro è stato con la Sampdoria, che starebbe pensato a Bryan Gil (rientrato dal prestito al Valencia) come rinforzo per la fascia offensiva. Il classe 2001 piace molto a Giampaolo, si sta lavorando a un prestito. Tra le tante società con cui ha parlato, particolarmente importante è stato l’appuntamento con Tiago Pinto. Alla Roma infatti interessa Joe Rodon, difensore centrale 24enne che nella stagione 2020/2021 ha giocato 13 partite con José Mourinho. Proprio l’allenatore portoghese sta spingendo perché l’operazione si possa fare: si lavora a un prestito. L’occasione è stata buona per sondare il terreno anche per Zaniolo. Al momento, però, il Tottenham non ha presentato nessuna offerta, ma Paratici ha ribadito l’interessamento del giocatore che già seguiva quando era alla Juventus.

        CorSera
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          Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
          Martinez, Bendtner, Elia, Romulo, Motta, Lucio, Krasic, HERNANES, Anelka, Lucio..
          Venk, li ho scritti prima e ovviamente sapevo pure questi.
          Sembrano tanti vero?
          Ora però metti i 250 buoni e campioni però...

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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Beh, 18 milioni di stipendio non penso sarebbero malaccio per un 37enne che, pur se fa di nome e di fama Cristiano Ronaldo, è pur sempre un 37enne...voglio dire, sarebbe un bell'accontentarsi.

            Non avevamo pensato al Bayern in effetti. Squadra ultra competitiva e che fa la champions.

            io non glieli darei
            Originariamente Scritto da Marco pl
            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            IO? Mai masturbato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            Io sono drogato..

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              La mancanza di Marotta alla Juve si è fatta sentire, quindi questo ci fa capire la sua importanza...che è principalmente dovuta alla esperienza accumulata in tanti e tanti anni di calcio iniziando dal gradino più basso e percorrendo tutto il cursus honorum.

              E' un dirigente saggio, all'antica e dentro una società serve tantissmo...difatti è stato uno degli artefici della rinascita della Juve e adesso, nella burrasca cinese, è l'elemento di certezza all'interno dell'Inter.

              Poi sui giocatori ci si prende e ci si prende meno...ma in quel caso comunque la responsabilità va divisa coi DS (quindi Paratici e ora Ausilio), perchè Marotta è un amministratore delegato anche se ovviamente mette becco e di più sui profili da prendere, in specie incasellandoli in un quadro più generale di entrate/uscite, prospettive, programma...ma chiaramente i procuratori, gli agenti, i dirigenti dei club trattano poi alla fine con lui al quale compete l'ultima parola.

              E' da molto che affermo che a noi serve riempire il vuoto nel ruolo lasciato da Marotta: ci serve un dirigente navigato, esperto, che faccia da collettore e da bussola per la parte sportiva...però per adesso non paiono esserci sviluppi in quel senso e quindi aspettiamo.
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                Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                io non glieli darei
                Non rientrerebbe nella politica del Bayern, però devono pure risolvere la grana Lewandowsky...
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                sopra una sola teca di cristallo
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                  Su Lukaku aveva ragione Di Canio

                  E forse lo ha capito lo stesso Romelu.

                  Il mondo corre forte come il vento, diceva Edoardo Bennato. E così la narrazione sportiva, sempre più preda del sensazionalismo nauseante del calciomercato. Le vere vittime siamo noi appassionati, costantemente travolti da un nevrastenico oceano di notizie. Osserviamo il mondo del calcio con affanno, inermi. Siamo attorniati da news dell’ultima ora e clamorosi colpi di scena, tanto frequenti da sembrarci ormai parte integrante del quotidiano mare magnum di siti e giornali sportivi. La sensazione è che oggi tutto sia possibile e che nulla riesca davvero a sorprenderci.

                  Consideriamo normale, ad esempio, che Mbappe possa rinnovare con il Psg a 4 milioni di euro al mese; che un giocatore-tifoso come Bonucci firmi per un’acerrima rivale e che faccia ritorno soltanto dieci mesi dopo; che Lukaku, venduto per più di 100 milioni dall’Inter al Chelsea, ritorni dopo appena un anno a Milano con la coda tra le gambe.

                  Il ritorno di BigRom è l’ennesimo capolavoro di Giuseppe Marotta, per distacco il miglior dirigente sportivo del nostro calcio:

                  «Delle due l’una», ha scritto Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport: «o è davvero bravo, il Migliore, o sono troppo scarsi gli altri. Forte di una proprietà debole (nonostante gli sforzi dell’entusiasta e educatissimo Steven Zhang) e in evidenti difficoltà finanziarie, con un bilancio che ulula alla luna e le casse vuote, Marotta ha comunque portato a casa Mkhitaryan strappandolo alla Roma e a Mourinho (avrà gradito?, dubito), il promettente vice Brozovic Asllani e soprattutto si è posto nella splendida condizione di poter rinforzare la squadra con Dybala a zero e addirittura Big Rom Lukaku in prestito oneroso (non meno di 8, 10 milioni)».

                  A metà di giugno, l’Inter ha già piazzato diversi colpi importanti che, ad oggi, la pongono di diritto come la più seria candidata alla vittoria finale del prossimo anno. Lukaku va a completare un pacchetto offensivo strabiliante, che consente a Simone Inzaghi di poter lottare certamente su più fronti.

                  Come scrivevamo su queste colonne, un anno fa Lukaku non ha tradito l’Inter. Non è mai stato una bandiera (ammesso che esistano ancora) o un simbolo nerazzurro, ma un leader tecnico a cui la squadra si è aggrappata per rinascere. Più di ogni altra cosa, Lukaku ha dimostrato di non avere una corretta percezione di sé. Ha voluto riscrivere la sua travagliata storia con il Chelsea, ritenendo erroneamente di aver completato il suo percorso di crescita e aver raggiunto uno status da top team. Ha peccato di hybris e ovviamente è stato punito.

                  La verità, dura e impietosa per tutti, è che il campionato italiano non può più rappresentare un valido metro di paragone. Il suo strapotere fisico ha subito oltre Manica (nuovamente) un ridimensionamento drastico. Lukaku a Londra è sembrato avulso, illanguidito. I suoi occhi, burbanzosi in Italia, sono apparsi vitrei e spenti. È stato fin da subito un peso, uno scoglio insormontabile in un mare blu (il Chelsea) che prima del suo arrivo oscillava con equilibrio armonioso fra difesa e attacco. Ecco perché le parole di Di Canio di gennaio (giunte dopo quell’intervista in cui Lukaku, senza essersi accordato con club e agente, chiedeva scusa ai tifosi dell’Inter) sembrano più attuali che mai.
                  «Se arrivi lì e pensi di essere il numero uno non hai capito nulla e questa è la sua delusione. Per carattere è sempre stato un panterone moscionee questo lo sapevo. Alle prime difficoltà ha mollato creando un caso eclatante. […]. Se è questo, con il carattere che ha, credo si stiano mangiando le mani per la spesa fatta. A questo punto non serviva poi così tanto».

                  Paolo di Canio, 3 gennaio 2022


                  L’anno di Lukaku al Chelsea è stato come un’esperienza all’estero andata male, quando si parte con mille speranze e ci si ritrova a chiamare di notte i genitori perché ci si sente soli e abbandonati a inseguire cose che neanche si vogliono più. Alla fine, BigRom ci fa anche un po’ di tenerezza. In lui ci rivediamo tutti noi, giovani irrequieti incapaci di comprendere la nostra reale dimensione e con la valigia sempre pronta in una stanza. Forse questa sua figuraccia gli sarà servita e Lukaku avrà finalmente capito qual è il suo posto, il suo destino: essere grande tra coloro che non lo sono poi così tanto. Giganteggiare in Serie A, essere un panterone moscione in Premier League. D’altronde lo diceva anche Stirling Moss, “è difficile guidare ai limiti, ma ancora di più è il riconoscerli”.



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                    Sì beh, in effetti purtroppo valgono un pò per tutti le considerazioni esposte nell'articolo di Contrasti, non solo per Lukaku. Dybala un 10 che, ne parlavamo ieri, non è che a livelli extra serie A abbia fatto faville - nella stessa sua nazionale gioca pochissimo.

                    Gli italiani ce li contendiamo solo qua, perchè ce ne fosse mezzo che riceva richieste dall'estero. Donnarumma, che in Italia veniva descritto come il nuovo Buffon, ha fatto il salto ed è cascato col chiulo per terra. Gli altri, i finti pezzi grossi del mercato sono quelli che non sono riusciti a qualificarsi nemmeno per i mondiali.

                    Sono cose note, inutile ridirsele. Però 20 squadre per fare un campionato ci sono e il calcio serve per distrarsi, passare il tempo, appassionarsi e quindi per adesso va bene così: un campionato c'è, c'è stato e ci sarà sempre.
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                      Lukaku NON e' un miracolo di Marotta...ha fatto tutto lui da solo praticamente.
                      I SUOI goals:
                      -Serie A: 189
                      -Serie B: 6
                      -Super League: 5
                      -Coppa Italia: 13
                      -Chinese FA Cup: 1
                      -Coppa UEFA: 5
                      -Champions League: 13
                      -Nazionale Under 21: 19
                      -Nazionale: 19
                      TOTALE: 270

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                        Sono in corso i sorteggi, segnalo quello che è diventato un classico ormai: Juve-Roma alla terza.
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                              Penultima con Juve Milan, bello

                              Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk

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                                Steel....




                                Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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