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Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Marco mi sa che è collassato avrà avuto un mancamento. E' collegato ma non dà segno di vita.
Tirana volendo non è nemmeno una trasferta impossibile da fare per chi avesse voglia di andare a vedere la finale dal vivo...i collegamenti Italia-Albania sono innumerevoli.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La Roma batte il Leicester che fu di Ranieri (commosso in tribuna…) e conquista la finale di Conference League contro il Feyenoord. Sarà anche la terza coppa dell’Uefa, ma qui nessuno può permettersi di fare lo schizzinoso: la Nazionale non è andata nemmeno ai Mondiali, in Champions League siamo al massimo arrivati agli ottavi, in Europa League ai quarti, le finali sono rarissime e l’ultima coppa vinta risale al 2010 con l’Inter. Non è un traguardo però, per avere un valore la Coppa va vinta. Il giocatore simbolo della nuova Roma americana è Abraham con i suoi 25 gol in stagione. A Mourinho va il merito di aver ricostruito e catalizzato l’ambiente giallorosso, riempito nuovamente lo stadio Olimpico. Certo è sempre un straordinario furbone, sempre pronto a incitare ed eccitare la piazza. “Questa è una vittoria di famiglia”. Ma si sa, Mou è così: prendere o lasciare…
LA ROMA NELLA PRIMA FINALE DI CONFERENCE LEAGUE
Una finale è una finale, la Roma ha la possibilità di conquistare la prima Conference League della storia del calcio europeo. Non sarà la più bella e la più importante delle Coppe ma è quello cui oggi il calcio italiano può puntare. La Nazionale si fa buttare fuori dai Mondiali, in Champions League, le nostre squadre (Inter e Juventus) arrivano al massimo agli ottavi, in Europa League la squadra che va più avanti è l’Atalanta ai quarti. Abbiamo ormai una scarsissima frequentazione di finali, per non dire di vittorie. L’ultima finale di un club italiano è Siviglia-Inter del 2020, l’ultima vittoria la Champions League sempre dell’Inter nel 2010.
MOURINHO E ABRAHAM I PROTAGONISTI
Nessuno quindi qui può permettersi di fare lo schizzinoso, la Roma ha avuto il grande merito di aver puntato tantissimo sulla Conference League, rischiando anche molto, mettendo in conto pessime figure: vedi i 10 gol presi dal Bodø/Glimt in quattro partite. E adesso tanto entusiasmo le torna indietro, lo stadio Olimpico stracolmo per la partita con il Leicester. Simbolo in campo della nuova Roma americana firmata Mourinho, Tammy Abraham con i suoi 25 gol stagionali. E’ sicuramente lui il nuovo faro della Roma, il giocatore di riferimento.
LO STADIO PIENO E L’ALLENATORE CAPOPOPOLO
Non siamo all’impresa, nessuno ricorderà mai come un gran traguardo una finale di Conference League contro il Feyenoord. Per dare un senso alla stagione la Coppa va vinta e la qualificazione in Europa League raggiunta tramite la classifica del campionato. José Mourinho pur con tutte le sue contraddizioni e le sue ruvidità, che del resto caratterizzano da sempre il personaggio, ha avuto il grande merito di aver ricostruito l’ambiente, dato nuovi stimoli, riaggregato il gruppo.
Nel suo classico stile ha recitato ancora una volta il ruolo più consueto di capopopolo. Dopo la vittoria sul Leicester è tornato in campo a esortare il pubblico festante, che aveva chiamato furbescamente a raccolta: “Non venite allo stadio per vedere me o la partita, ma per giocarla”. Non ha rivolto particolari elogi ad Abraham, ha parlato di “vittoria di famiglia: il campo, la panchina, lo stadio”. Grande allenatore, il più furbo di tutti. Non posso usare il vero vocabolo che ci vorrebbe…
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Siate seri, la vittoria della conference è scontata. Con tutto ciò che ne conseguirà. Beatificazione dei giocatori e santificazione dell'allenatore. Città devastata. Grigliate in mezzo alle strade. Bangladini con le magliette di zaniolo. VHS celebrative del trionfo, tanto loro hanno tutti a casa i vecchi lettori dove, ogni tanto, fanno partire la cassette di Fabio Junior. Una roba che neanche il film Freaks.
Siate seri, la vittoria della conference è scontata. Con tutto ciò che ne conseguirà. Beatificazione dei giocatori e santificazione dell'allenatore. Città devastata. Grigliate in mezzo alle strade. Bangladini con le magliette di zaniolo. VHS celebrative del trionfo, tanto loro hanno tutti a casa i vecchi lettori dove, ogni tanto, fanno partire la cassette di Fabio Junior. Una roba che neanche il film Freaks.
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