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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
    Gli offrono un paio di milioni in meno di ingaggio dopo questo gol.
    Sono l'unico a cui l'audio arriva di poco prima delle immagini?

    Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
    Anche a me... ahahahah scandaloso.

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      Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
      Gli offrono un paio di milioni in meno di ingaggio dopo questo gol.
      Sono l'unico a cui l'audio arriva di poco prima delle immagini?

      Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk

      A tutti.
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
        Mbappè come Leao.
        Ahahahah comunque è bravo Leao.

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          Dispiaciuto per Carletto ma Real troppo remissivo...









          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

          (L. Pirandello)

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            Leao > Mbappè









            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

            (L. Pirandello)

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              Ronaldo torna al goal.
              Lo UTD conquista la vittoria (chemmerda lo UTD) grazie a questo goal, contro il Brighton.


              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                Signore Santo Mbappe
                Madonna che kazzo di goal

                Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                grazie.




                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                  Anche l'assist di Neymar merita.
                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                    Leao > Mbappè
                    Sylv, basta usare stupefacenti.

                    Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
                    (ride)

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                      Champions League, il Paris Saint Germain batte il Real Madrid con un fantastico gol di Mbappé al 94?. Messi invece si è fatto parare un rigore da Courtois. Per Messi forse il tramonto è cominciato, anche se il mondo pensa che sia ancora il più grande, ha vinto infatti l’ultimo Pallone d’Oro. Ma Mbappé non gli è certo secondo, anzi… Anche se il protagonista vero è il Manchester City di Guardiola che punta dritto alla vittoria finale dopo 6 anni di tentativi

                      Il basso e l’alto, l’inferno e il paradiso. Il momento più basso, il rigore sbagliato da Messi (il 30° sbagliato in carriera) e parato da Courtois. Il momento più alto, il gol di Mbappé che significa la vittoria per il Psg ai danni del Real Madrid. Un gol che ricorda vagamente come gesto ed esecuzione quello di Leao col Milan. Per l’entrata devastante da sinistra. Solo che qui Mbappé riceve palla da Neymar addirittura di tacco e poi si intrufola tra Valverde e Vazquez per andare in gol di destro.

                      Alla fine del match di Champions League tra Paris Saint Germain e Real Madrid resta sostanzialmente questo. Nei due gesti c’è un sorpasso ormai non più solo simbolico. Che nei dribbling e negli occhi di Messi si intuisca l’inclinarsi verso il basso della parabola del tramonto può essere vero: nessuno può essere eterno. Però per il mondo Messi è ancora Messi, tanto è vero che ha vinto l’ultimo Pallone d’Oro. Ma non possiamo più considerare ormai Kylian Mbappé un numero 2 rispetto a Messi, ha già vinto molto e fatto grandi cose per essere considerato oggi forse il migliore al mondo. E il gol decisivo al Real Madrid ne è una ulteriore dimostrazione. Ed è un gol pesantissimo, soprattutto se consideriamo che il passaggio di Mbappé, ormai a fine contratto col Psg, al Real Madrid si dà per scontato.

                      Leo Messi al Paris Saint Germain continua sinceramente a sembrare un’anomalia. Non è il miglior Messi che abbiamo conosciuto, sicuramente gettarsi alle spalle oltre 20 anni di Barcellona non è facile. Conosciamo il campione e conosciamo l’uomo, Barcellona è stata la sua casa, il suo nido fin da ragazzino. Adesso il mondo intorno a lui è tutto cambiato.

                      I grandi campioni sono fatti così, ci attirano come falene sui fari della notte. Discutiamo intorno a un gol, quando il Manchester City di Guardiola ne ha fatti cinque, tre di Bernardo Silva, allo Sporting Lisbona. E’ più probabile che finalmente questa Champions riesca a vincerla il City di Guardiola dopo 6 anni di tentativi, in cui il successo internazionale l’ha solo sfiorato. Pep ha una sua filosofia tutta particolare, sicuramente non comune: “Arrivare in una finale di Champions League è un successo non un fracaso!” Non è tipo da smettere di crederci.

                      CHAMPIONS LEAGUE 2021-2022 OTTAVI DI FINALE ANDATA Martedi 15 febbraio 2022 Sporting Lisbona - Manchester City 0-5 (7' Mahrez MC, 17' Bernardo Silva MC, 32' Foden MC, 44' Bernardo Silva MC, 50' Bernardo Silva MC) Paris Saint Germain - Real Madrid 1-0 (90'+4' Mbappé) Mercoledì 16 febbraio 2022 Salisburgo - Bayern Monaco 1-1 (in corso)
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        CHAMPIONS LEAGUE 2021-2022
                        OTTAVI DI FINALE


                        Martedi 15 febbraio 2022
                        Sporting Lisbona – Manchester City 0-5
                        (7? Mahrez MC, 17 Bernardo Silva MC, 32 Foden MC, 44 Bernardo Silva MC, 50 Bernardo Silva MC)

                        Paris Saint Germain – Real Madrid 1-0
                        (90’+4 Mbappé)

                        Mercoledì 16 febbraio 2022
                        Salisburgo – Bayern Monaco 21.00
                        Inter – Liverpool 21.00

                        Martedì 22 febbraio 2022
                        Chelsea – Losc Lille
                        Villarreal – Juventus

                        Mercoledì 23 febbraio 2022
                        Benfica – Ajax
                        Atletico Madrid – Manchester United
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Inter-Liverpool in Champions League, formazioni e dove vederla: c'è Vidal, dubbio tra Lautaro e Sanchez

                          A San Siro l'andata degli ottavi di finale di Champions: la squadra di Inzaghi contro i professori della Premier League. Bastoni, il recupero dovrebbe essere cosa fatta

                          Vediamo se davvero c’è una differenza di 340 milioni tra Inter e Liverpool. L’andata degli ottavi di Champions è «una di quelle partite che la nostra società e i nostri tifosi si meritano di giocare». Simone Inzaghi prova a infondere fiducia alla vigilia di una sfida proibitiva. San Siro, aperto per metà e esaurito, aspetta l’esame d’inglese per vedere se «la miglior squadra della serie A», come l’ha definita Jurgen Klopp, regge il confronto con i professori della Premier.

                          A sentire Transfermarkt.it la rosa nerazzurra vale 550 milioni contro i circa 890 dei Reds. Un divario notevole, amplificato dalla storia recente del Liverpool, vincitore di 6 Champions, ma non troppo fortunato nelle edizioni più recenti, con un’eliminazione ai quarti e l’anno prima agli ottavi. Una speranza per l’Inter che agli ottavi non ci arrivava da dieci anni e si ritrova a giocare uno scontro oltre le sue possibilità, lo dicono numeri implacabili. I nerazzurri hanno vinto solo 6 degli ultimi 22 incontri giocati in Champions. Però stavolta uno dei due match bisogna vincerlo per approdare ai quarti. Il gol in trasferta non vale più doppio, uno vale uno e stop.

                          «Il Liverpool è favorito. Dobbiamo proporre il nostro gioco. La fiducia ce l’ho per i segnali che mi dà la squadra. Il primo step era arrivare agli ottavi. Abbiamo di fronte una grandissima squadra, ma le partite cominciano tutte 0-0», sottolinea Inzaghi in versione Lapalisse.

                          Qualche similitudine per coltivare la speranza c’è. L’Inter ha il miglior attacco della serie A (55 gol), il Liverpool (61) quello della Premier, nella rosa nerazzurra hanno segnato in 20 in quella dei Reds in 18, le reti subite sono più o meno le stesse: 19 dagli inglesi, 20 dagli uomini di Inzaghi. Il problema è la differenza tra la serie A e il campionato di Sua Maestà, un altro livello. Il Liverpool ha vinto tutte le partite del girone, l’Inter perso i due confronti con il Real Madrid. L’allergia alle grandi sfide va superata perché, come dice Hakan Calhanoglu, «è contro queste squadre che si vede cosa sei in grado di fare e si testa la tua personalità. Con il Liverpool non dobbiamo fare come contro il Real che non abbiamo sfruttato le occasioni. Ci capiteranno al massimo 2-3 chance».

                          La squalifica per due turni di Barella non aiuta Inzaghi. A sostituirlo dovrebbe essere Vidal, il dubbio è il solito in attacco tra Lautaro, in crisi e in cerca di riscatto, e il leone Sanchez , decisivo nelle coppe, ma spesso costretto a uscire dalla gabbia della panchina. Il recupero di Bastoni dovrebbe essere cosa fatta. Inzaghi però tranquillo non è. «Klopp è un grandissimo allenatore, la squadra ha sempre un’intensità altissima. Alisson e Van Dijk sanno lanciare lungo, i terzini hanno piedi da registi: possono creare problemi in ogni parte del campo».

                          L’obiettivo dell’Inter erano gli ottavi, il bottino da 58 milioni è già in cassa, arrivare ai quarti ne aggiungerebbe altri 10,5. Può ritenersi soddisfatto il presidente Steven Zhang, salito ieri ad Appiano Gentile. L’operazione missione impossibile è per stasera, per capire dove siamo o se siamo ancora al punto di sempre.

                          Milano, ore 21
                          Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Vidal, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro.
                          Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Thiago Alcantara; Salah, Diogo Jota, Manè.
                          Arbitro: Marciniak (Polonia)
                          Tv: ore 21 Amazon Prime

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            La guerra continua. Calvarese interviene sull’espulsione di Zaniolo col Genoa, Abisso denuncia e parte l’indagine

                            IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un nemico in più da inizio stagione. La Roma si ritrova a difendersi da un’altra inchiesta federale, stavolta aperta in seguito alla gara pareggiata 0-0 in casa con il Genoa lo scorso 5 febbraio, con tanto di gol al 90’ annullato a Zaniolo dopo l’intervento della Var per un precedente fallo di Abraham. Il finale concitato del match, concluso con l’espulsione del nr.22 giallorosso, ha scatenato tensioni che si sono protratte nei minuti successivi al match.

                            Stando a quanto raccontato in un esposto presentato dall’arbitro Rosario Abisso, dopo la partita è piombato nello stanzino Gianpaolo Calvarese, il consulente ingaggiato dalla Roma per la match analysis sugli arbitraggi, chiedendo conto di quanto avesse scritto il direttore di gara sul referto a proposito del cartellino rosso estratto nei confronti di Zaniolo. La circostanza comunicata formalmente da Abisso ai vertici dell’Aia nei giorni seguenti alla partita, ha fatto immediatamente scattare l’apertura di un fascicolo da parte della Procura Arbitrale diretta da Rosario D’ Onofrio. Dopo aver ascoltato lo stesso fischietto siciliano, che ha confermato nell’audizione quanto già raccontato nell’esposto inviato all’Aia, gli atti sono stati trasmessi alla Procura Figc che a sua volta ha aperto un’inchiesta. Allegati anche articoli di stampa che hanno ipotizzato il presunto tentativo di Calvarese di «rabbonire» il referto stilato da Abisso, che ha poi portato a una sola giornata di squalifica per Zaniolo.

                            La situazione è insolita e intricata. Al vaglio degli inquirenti federali c’è innanzitutto il ruolo di Calvarese, ingaggiato, come detto, da consulente esterno dalla Roma e non come tesserato Figc. L’ex arbitro si è dimesso dall’Aia e non può essere quindi giudicato dalla Procura Arbitrale per un’eventuale violazione del regolamento o codice etico interni (sarebbe semmai Abisso a rischiare sanzioni ma l’arbitro ha raccontato di aver liquidato in fretta il suo ex collega), tantomeno deferito ed eventualmente squalificato dalla Procura Federale. Verrà quindi chiesto conto alla Roma dei motivi della presenza dell’ex fischietto - non consentita dai regolamenti - in una zona riservata ai tesserati. Solo l’addetto ufficiale agli arbitri (per i giallorossi è Vito Scala) è autorizzato a entrare nello stanzino dei direttori di gara, mentre spetta al dirigente accompagnatore della squadra ospitante (in questo caso il team manager Valerio Cardini) vigilare sulle presenze non consentite nei vari spazi interni dello stadio.

                            La Procura Figc deve ancora informare la Roma del procedimento, probabile che vengano fissate delle audizioni. In caso di deferimento, il club di Friedkin rischia un’ammenda e i dirigenti una squalifica. Intanto, il segnale arriva forte e chiaro ed è di natura politica. Le numerose proteste dei giallorossi in questa stagione hanno indispettito i vertici arbitrali e il primo vero intervento di Calvarese è stato subito «respinto» dal sistema. Abisso non ha chiuso un occhio, anzi, e si è voluto tutelare «denunciando» il suo ex collega. Ora si apre un altro fronte legale, dopo la battaglia che ha visto alla fine vincere la Roma sulla questione dell’inno suonato allo stadio dopo quello ufficiale della Lega.

                            IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un nemico in più da inizio stagione. La Roma si ritrova a difendersi da un’altra inchiesta federale, stavolta aperta in seguito alla gara pareggiata 0-0 in casa con il Genoa lo scorso 5 febbraio, con tanto di gol al 90’ annullato a Zaniolo dopo l’intervento della ...
                            Last edited by Sean; 16-02-2022, 09:15:33.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              [B]Messi invece si è fatto parare un rigore da Cortouis.
                              Per Messi forse il tramonto è cominciato, anche se il mondo pensa che sia ancora il più grande, ha vinto infatti l’ultimo Pallone d’Oro.
                              Il Mondo però.. [emoji28][emoji28]


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                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                La chiusa dell'articolo di Austini, che riporta la notizia dell'inchiesta aperta su quanto segnalato da Abisso nel post Roma-Genoa, è surreale: non si tratta di una questione "politica" ma, come spiega più sopra Austini contraddicendosi da solo rispetto alle conclusioni che trae, ma regolamentare.

                                Calvarese non è un tesserato della Roma e non può entrare nello stanzino dell'arbitro, meno che mai per chiedere cosa l'arbitro ha intenzione di scrivere a referto. Abisso era obbligato a segnalare la questione agli organi competenti perchè in difetto avrebbe passato lui dei guai: se qualcuno avesse visto Calvarese entrare nello spogliatoio dell'arbitro, e se Abisso non lo avesse segnalato, che cosa sarebbe accaduto all'arbitro?

                                Quindi qua non c'è nessuna "guerra". C'è una forzatura da parte di Calvarese che, fidando nella conoscenza con l'arbitro, e nella sua passata carriera di arbitro, ha violato il regolamento andando a sincerarsi che Abisso non avrebbe calcato la mano nel referto sull'espulsione di Zaniolo. E' questo.

                                Se Abisso "avesse chiuso un occhio" deferito ci sarebbe finito lui...che, a differenza di Calvarese, è un arbitro in piena attività, con tutto quel che ne consegue.
                                Last edited by Sean; 16-02-2022, 09:10:12.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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