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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Un fantastico Giroud, oggi meglio di Ibrahimovic: Il Milan rimonta e batte l’Inter, riaprendo la lotta scudetto. La Grosse Koalition con gufata generalizzata ha avuto ragione. Il Milan derelitto, secondo pronostico, ha ribaltato i pronostici. Insomma non esiste un Super Potere nerazzurro, ora tutti possono rientrare in corsa. Con una pazza idea: anche la Juve ci sta pensando…. Intanto Inzaghi si duole del calcio ingiusto e Pioli parla già da Churchill

    Giroud fa l’Ibrahimovic, e la Grosse Koalition ferma l’Inter
    Tutto secondo pronostico, nel senso che i pronostici nel derby sono il contrario di ciò che si pronostica. Ergo doppietta di Olivier Giroud, l’alter ego di Ibrahimovic e Inter al tappeto. Suonano le trombe e squillano le campane, il campionato è salvo, lo scudetto non è stato già rapito a poco più di metà stagione. Anzi, il contrario: ora abbiamo una meravigliosa bolgia. A patto che nessuno si faccia ipnotizzare come davanti al pendolino del mago da quel punticino striminzito cui manca l’eventuale bottino da raccogliere per il recupero col Bologna.

    Tutti davano l’Inter favorita, io compreso, ma avevo anche detto, allargando un po’ le mani lo ammetto, che su questo derby e questa ripresa di campionato soffiava un vento di Santa Alleanza, di Grosse Koalition, di Milan in Missione per Conto di Dio. Vado molto più in là del traguardo scudetto riaperto solo per Milan e Napoli, io penso anche a una pazza idea e a una Juve che sotto sotto mediti un’impresa straordinaria, ma nemmeno tanto, per tornare clamorosamente protagonista sulla scena del calcio italiano. Ci vorrebbe qualcosa di clamoroso, e questo altroché se lo sarebbe. Ma ovviamente lo scopriremo solo vivendo.

    L’Inter ha giocato il derby di San Siro da padrona per poi perdersi sul più bello. Potrebbe essere una coincidenza o forse no, ma l’ingresso di Brahim Diaz ha innescato in appena tre minuti e mezzo Olivier Giroud che a sua volta ha salvato e resuscitato lo stanco Milan “ibracentrico”. Tutti si preoccupano del totem Ibrahimovic, c’è o non c’è?, come sta?, che fa?, che dice?, rinnova per i 41 anni?, ma il vero totem quest’anno è l’attaccante francese in gol 7 volte su 8 partite da titolare. E che adesso potrebbe anche chiedere conto di questi due gol così pesanti, oltrepassando a buon diritto, nella gerarchia di Pioli, il totem di Ibrahimovic.

    Inzaghi ha masticato amaro, rimuginando su quei settanta minuti di dominio e sulle ingiustizie del campo rimesso a nuovo per l’occasione. Giocando dieci volte così certe gare le perdi probabilmente solo una volta. Le partite bisogna imparare a gestirle.” Come dicono sempre quelli che beccano gol nel momento clou. Ehh, ma dovevamo vincerla…

    Stefano Pioli che tutti avevamo già detto aver perso tocco, freschezza e certe belle idee da stratega rispetto a Simone Inzaghi, ha invece fatto razzia di San Siro, e sprizzato tutta la giovinezza dei suoi 56 anni, con una corsa liberatoria, chiudendo la serata di San Siro con frasi storiche degne addirittura di un Churchill: “Gli ostacoli sono insormontabili solo per chi non ci crede. Onorerò questa vittoria con un fioretto, astenendomi dal fumare i miei amati sigari toscani per un mese”. Puff, puff…


    SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 24 Sabato 5 febbraio 2022 Roma-Genoa 0-0 Inter-Milan 1-2 (38' Perisic I, 75' Giroud M, 78' Giroud M) Fiorentina - Lazio 0-3 (52' Milinkovic Savic L, 70' Immobile L, 81' Biraghi aut. L) Domenica 6 febbraio 2022 Atalanta - Cagliari 1-2 (50' Pereiro C, 68' Pereiro C, 64'
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      La Roma pareggia una pessima partita col Genoa. L’arbitro annulla un gol a Zaniolo – proprio lui, il protagonista delle chiacchiere nell’ultima settimana di mercato, quello che Tiago Pinto aveva detto che non sapeva se rimarrà o meno – e poi lo espelle pure per proteste. Mandando su tutte le furie Don Chisciotte Mourinho, che parte lancia in resta, come al solito, contro gli arbitri: “la Roma è piccola agli occhi del potere!”. E se delude alla fine è sempre colpa di qualcuno che vuole male a Mou & C…

      La Roma invisa al potere: Don Chisciotte Mourino e i Moulini a vento

      Le partite della Roma ormai cominciano alla rovescia e finiscono, se finiscono, molto dopo. Con le requisitorie di Mourinho contro il potere e contro gli arbitri che tarpano le ali ai giallorossi, impedendo loro di decollare e costringendoli a vagare dal sesto posto in giù.

      Dunque er fattaccio. La Roma pareggia 0-0 col Genoa. Dopo una partita molto faticosa in cui l’arbitro annulla prima un gol di Zaniolo proprio sul finale, per un precedente fallo (un pestone) di Abraham su Vasquez e poi espelle il giocatore della Roma per proteste. Stando alla stessa testimonianza di Mourinho, Zaniolo gli avrebbe detto: “Oh, ha che cz…o hai fischiato?”.

      Punto 1). Il gol lo segna Zaniolo, manco avessimo messo in regia il romanista Carlo Verdone. Zaniolo è il mejo fico del bigoncio, quello che in settimana il luciferino manager giallorosso Joao Pinto aveva detto: vedremo se resterà… Sollevando un vespaio furibondo: ma come Zaniolo, lui?, ci vendiamo proprio lui?

      Punto 2) Potremmo ergere il fallo di Abraham a chiave di volta della questione: se è fallo ha ragione l’arbitro, se non è fallo ha ragione Mourinho a partire come al solito a testa bassa e dichiararsi vittima del Potere Oscuro. Il problema resta però sempre il solito: l’arbitro ha rivisto, credo addirittura più volte, alla moviola sul campo e ha annullato il gol. Anche a me non pare evidentissimo e ci potrebbe stare l’una e l’altra decisione. Ma bisogna scegliere. Evidentemente per Abisso è fallo, non possiamo continuare col tira e molla dell’opinabilità e del secondo me… Il “secondo me” non conta nulla, e non è nemmeno detto che sia la verità. Anzi. Più del parere mio o di una parte in causa, tendo a fidarmi del giudizio equidistante dell’arbitro. E non possiamo, comunque, non valutare le conseguenze del problema opposto: cosa avrebbe detto e fatto il Genoa se quel gol avesse confermato? A quel punto l’arbitro sarebbe stato perfetto e immacolato e il Potere Oscuro una fantasia?

      Come che sia, alla fine, Mourinho, secondo copione attacca di prima e affonda duro di complottismo e di Roma invisa al Palazzo. Sembra di essere tornati indietro di 30 anni ai tempi di Viola, qui però tace il presidente e ci pensa a tutto il tribuno Mourinho. Che del resto questo ruolo veste a puntino, come un modello di Armani.

      Dice il nostro: “Il calcio è diventato un altro sport, se quello è un fallo lo sport non è più lo stesso. Troviamo un altro nome. Per noi questo è un deja vu: la Roma agli occhi del potere è piccola. Zaniolo ha 7-8 cartellini gialli e 2 rossi. Lui, un creativo. Se Zaniolo avesse giocato nell’Inter, nel Milan o nella Juve, lo avrebbero espulso? All’arbitro ha detto solo: ehi, ma che cz…o hai fischiato? Non lo ha mica mancato a quel paese. E poi lo avrebbero mai dato quel rosso lì a Lautaro Martinez o Ibrahimovic a San Siro oppure a Chiellini nello stadio della Juventus?”

      Detto questo, ammettendo pure che Mourinho abbia qualche ragione e che la Roma sia invisa ai poteri forti del calcio – una fantomatica Loggia No Mou – cos’è che avrebbe impedito alla Roma di segnare un gol al Genoa prima del 90?? Anche su questo bisognerebbe indagare.

      SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 24 Sabato 5 febbraio 2022 Roma-Genoa 0-0 Inter-Milan 1-2 (38' Perisic I, 75' Giroud M, 78' Giroud M) Fiorentina - Lazio 0-3 (52' Milinkovic Savic L, 70' Immobile L, 81' Biraghi aut. L) Domenica 6 febbraio 2022 Atalanta - Cagliari 1-2 (50' Pereiro C, 68' Pereiro C, 64'
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        Fare i conti col fantasma di Vlahovic.
        Forse la migliore Lazio dell’anno. Per un caso, o forse no, la Lazio vince 3-0 in casa della Fiorentina, nella stessa settimana della chiusura di un calciomercato modestissimo e della contestazione dei tifosi contro il presidente Lotito e la società. Lotito e Sarri hanno dovuto sforzarsi di dire pubblicamente che tutto fila a meraviglia secondo i programmi. Milinkovic Savic e Immobile una spanna sopra tutti gli altri. Proprio quando qualcuno cominciava a ipotizzare, vedrai come finirà: venderanno i migliori per costruire la squadra giusta per Sarri. Beh, magari potrebbe non essercene bisogno. Roma agganciata e derby riacceso. Per un caso, o forse no la Lazio vince facile contro la prima Fiorentina senza Dusan Vlahovic. Cabral e Piatek non pareggiano il conto, la Viola ristrutturata non ha quasi mai destato alcuna preoccupazione alla Lazio. Situazione: casse piene e Fiorentina ubriaca. Prospettive: fare i conti a lungo col fantasma di Vlahovic.

        SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 24 Sabato 5 febbraio 2022 Roma-Genoa 0-0 Inter-Milan 1-2 (38' Perisic I, 75' Giroud M, 78' Giroud M) Fiorentina - Lazio 0-3 (52' Milinkovic Savic L, 70' Immobile L, 81' Biraghi aut. L) Domenica 6 febbraio 2022 Atalanta - Cagliari 1-2 (50' Pereiro C, 68' Pereiro C, 64'
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          GIORNATA N. 24
          Sabato 5 febbraio 2022
          Roma-Genoa 0-0
          Inter-Milan 1-2
          Fiorentina – Lazio 0-3

          Domenica 6 febbraio 2022

          Atalanta – Cagliari 12.30
          Bologna – Empoli 15.00
          Sampdoria – Sassuolo 15.00
          Venezia – Napoli 15.00
          Udinese – Torino 18.00
          Juventus – Verona 20.45

          Lunedì 7 febbraio 2022
          Salernitana – Spezia 20.45
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            Milan, Leao prenda esempio da Giroud. Var, ormai siamo alla deriva

            di Massimo Mauro

            Il primo tempo del derby era da 3-0 per l'Inter, semplicemente perfetta in tutti i reparti. Il portiere del Milan ha fatto il fenomeno, ma poi proprio nel momento in cui i rossoneri sembravano in balia degli eventi, c'è stata la reazione che non ti aspetti. Indico Giroud come uomo simbolo della riscossa: non tanto per i gol, quanto per il comportamento. Lui si va a prendere palla in contrasto su Sanchez (contatto regolarissimo), quindi segue l'azione e va a concludere. E poi si è inventato un altro gol, anche se stavolta con la complicità di de Vrij e soprattutto di Handanovic. Leao impari dal francese: la gara del portoghese è stata imbarazzante, non ha neanche sudato. Non basta saper stoppare il pallone per giocare a certi livelli.

            Tornando all'Inter, il ko potrebbe avere contraccolpi, visto che la prossima è a Napoli: insomma, sarà una sconfitta da metabolizzare molto bene in settimana. Una considerazione su Inzaghi: con le sue sostituzioni organizzate prima della gara ha spesso risolto le difficoltà. Stavolta con il senno del poi però i cambi sono stati disastrosi, l'esatto contrario del Milan a cui gli innesti hanno dato molto, molto di più.

            Passo a Roma-Genoa e al gol che il Var ha tolto a Zaniolo. Mi domando. Se nessuno ha alzato la mano per discutere sull'introduzione del Var, allora di che parliamo? Abraham non crea danno al difensore del Genoa, ma poi arriva il gol e si torna indietro. Così non si può più giocare al calcio e il problema è che nessuno ha la personalità di discuterlo. Personalmente sono inviperito contro gli ex giocatori che non prendono una posizione netta. E quando qualche giocatore in attività si è permesso di obiettare è stato isolato. Sono contento, invece, nella mia ritrosia alla moviola in campo - perché è così che va chiamata - di essere in compagnia del cantante degli Oasis Noel Gallagher del Manchester City, che ha dichiarato di non avere più interesse a vedere questo calcio.

            L'episodio di Zaniolo andava trattato in maniera intelligente, invece è stato trattato in maniera sciocca. Tutte le azioni di calcio viste al rallentatore possono essere considerate fallo, e solo uno sciocco può pensare di usare la moviola per valutare un episodio di campo. Due corpi in movimento li giudica un uomo in movimento, non una macchina.


            Calcio e serie A: le ultime notizie sulle partite e sui giocatori, le dirette ed i risultati. Le pagelle, i commenti e le analisi dei nostri giornalisti.
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              Inter-Milan 1-2, Sconcerti: Inzaghi autolesionista, Diaz ha cambiato la partita dei rossoneri

              Per un’ora è stata la migliore Inter della stagione. È stata una partita quasi incredibile ma reale che ora riapre il campionato non solo per il Milan. Senza che se ne sia capito molto più di prima. Le valutazioni restano le stesse

              di Mario Sconcerti

              Per un’ora è stata l’Inter migliore della stagione, poi si è scomposta, come prosciugata. Chi vince nel calcio merita sempre di farlo, che siano suoi i meriti o degli altri. Ma il Milan ha tirato in porta una volta con Tonali da fuori area e ha poi segnato i due gol con Giroud. Nel resto del tempo è stato spesso dominato.

              È vero che lentamente nella ripresa stava salendo nell’Inter una voglia eccessiva di limitarsi al controllo del gioco, Inzaghi urlava troppe volte la poca necessità di essere ancora frenetici. L’Inter ci ha messo molte volte del suo, l’autolesionismo è la prima causa della sconfitta. Ha cominciato Inzaghi cambiando tre uomini pochi minuti prima della rimonta milanista, Calhanoglu, Lautaro e Perisic, il migliore in campo. Non si cambiano tre uomini su dieci senza spostare molto l’equilibrio di una squadra. Forse Inzaghi si sentiva sicuro, Calhanoglu era stato da poco ammonito, forse pensava alla Champions, di sicuro ha mescolato una squadra che aveva sotto controllo la partita. E subito dopo l’ha persa in pochi attimi.

              Il Milan ha trovato un tesoro quasi senza muovere la terra. La vera mossa tattica di Pioli, Kessie in avanti a marcare Brozovic, non ha mai cominciato ad esistere. Brozovic dribblava l’avversario e come sempre faceva ripartire l’Inter, Kessie non ha capito il ruolo, ha continuato a girare per un’ora senza recuperare un pallone o entrare nel gioco. Il Milan ha spezzato la sua partita con l’ingresso di Diaz, decisivo per la copertura rapida dei venti metri che dalla metà campo avvicinano l’area degli altri. Nel frattempo Brozovic era scalato in basso a protezione dell’area, e in avanti mancavano già Perisic, Lautaro e Calhanoglu per riaccendere il pericolo.

              L’Inter si è così ricomposta in area ma si è condannata all’aggressione del Milan e a una tensione difensiva nel frattempo subito conquistata. Giroud è stato l’esecutore, tra l’altro bellissimo il secondo gol in cui gira da fermo intorno a De Vrij come fosse un avversario dilettante, ma l’Inter stava già scomparendo nel disordine di un gioco perduto. Il migliore del Milan è stato il portiere, ha salvato almeno tre chiare occasioni dell’Inter a inizio gara. Il limite dell’Inter è non aver chiuso la partita. Una partita quasi incredibile ma reale che ora riapre il campionato non solo per il Milan. Senza che se ne sia capito molto più di prima. Le valutazioni restano le stesse.

              CorSera
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                Rabbia Roma

                IL TEMPO (A. AUSTINI) - Ottantanove minuti e cinquantanove secondi. La palla scagliata di sinistro da Nicolò Zaniolo entra in porta e fa esplodere l'Olimpico. Roma-Genoa 1-0. Alzi la mano chi non ha pensato: «Non poteva esserci finale più giusto per questa partita». Un gol, bellissimo, del ragazzo che in tanti vorrebbero vedere con un'altra maglia indosso e che la Roma stessa, in uno slancio di incompresa onestà, ha dato involontariamente in pasto ai media di tutta Italia, pronti a raccontare il suo futuro altrove quando in realtà nulla è stato deciso.

                Sarebbe stato, in effetti, il finale più giusto possibile di una gara bruttina e molto più faticosa del previsto per i giallorossi. Ma il calcio, che sapeva già essere crudele, con la Var lo diventa ancor di più. Due minuti e quarantanove secondi dopo che quel pallone ha gonfiato la rete, l'arbitro Abisso, richiamato al Var dal collega Nasca per valutare un precedente pestone di Abraham su Vasquez, annulla tutto e assegna la punizione al Genoa. Quando il cronometro segna novantadue minuti e quarantotto secondi il mondo di Zaniolo, Mourinho e di ogni romanista si ribalta. L'urlo dell'Olimpico, la corsa sotto la curva di Nicolò, quell'ammonizione che fa quasi piacere visto il motivo (la maglietta tolta per festeggiare), il nome di Zaniolo scandito a squarciagola, gli sfottò ai tifosi del Genoa nel settore ospiti. Scene di ordinario delirio da stadio cancellate dalla tecnologia.

                Digerita a fatica l'amarezza, c'è una sola domanda da fare: Abraham ha commesso fallo? Rivedendo i vari replay, la risposta sembra francamente una sola: si. E allora, il gol andava annullato secondo il regolamento. Si è parlato e si parlerà molto di questo episodio, ma la partita ha raccontato altro. E di buono non c'è molto per la Roma, che si ferma dopo due vittorie consecutive in campionato e vede complicarsi il cammino per l'Europa. Un avvio deludente, col Genoa messo meglio in campo e i giallorossi incapaci di imbastire azioni a parte gli strappi dei soliti noti, Zaniolo su tutti. Occasioni pochine, poi nella ripresa i soliti, discutibili cambi ultra-offensivi di Mourinho: due attaccanti, El Shaarawy e Felix, al posto di un esterno difensivo (Maitland-Niles) e un centrocampista (Sergio Oliveira) che sono proprio i rinforzi di gennaio tanto graditi dall'allenatore. E se i neo-entrati hanno dato indubbiamente una scossa davanti - è stato Felix su lancio del Faraone a propiziare l'espulsione di Ostigard al 68' - alla Roma non è bastato giocare un tempo intero nella metà campo offensiva per sbloccare il match. Fino alla prodezza di Zaniolo, poi cancellata, che ha portato il ragazzo a farsi addirittura cacciare da Abisso per una protesta veemente faccia a faccia. Dalla festa all'incubo. Sì, il calcio è crudele, ma la Roma ha le sue colpe.

                IL TEMPO (A. AUSTINI) - Ottantanove minuti e cinquantanove secondi. La palla scagliata di sinistro da Nicolò Zaniolo entra in porta e fa esplodere l'Olimpico. Roma- Genoa 1-0. Alzi la mano chi non ha pensato: «Non poteva esserci finale più giusto per questa partita» . Un gol, bellissimo, del ...
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                  L'esame di conferma o di riparazione per Milan e Inter arriverà a stretto giro di posta: alla prossima Milan-Lazio e Napoli-Inter. Due incroci della stessa importanza del derby, perchè l'Inter sarà subito chiamata ad una risposta ed una dimostrazione che un derby è stato un episodio a parte e il Milan, al contrario, a dare sostanza alla vittoria nel derby, perchè se non batti la Lazio questi 3 punti d'oro contro l'Inter diventeranno di metallo meno prezioso.

                  Il campionato in testa si accenderà a seconda di come il Milan saprà aggredire la prima posizione. Diversamente l'Inter (che è ancora prima con una partita in meno) avrà tutto in cassaforte.

                  Per quanto riguarda la Roma, Mourinho e il Var, più che l'episodio in sè (leggo ovunque che Abraham il fallo effettivamente lo fa) è forse come viene gestito, perchè se passa troppo tempo tra la revisione al video e la comunicazione in campo, e nel mentre si fa pure goal e lo si festeggia, diventa complicato annullare tutto, cancellare tutto come se niente fosse accaduto, emozioni dei tifosi comprese. Diventa un calcio moviolistico.

                  Un arbitro posizionato meglio, magari più vicino all'azione, forse quel fallo lo avrebbe visto coi suoi occhi e fischiato subito evitando tutto il prosieguo, polemiche comprese.

                  Leggo altresì però che contro il Genoa in casa la Roma ha fatto poco o pochino, insomma non abbastanza per chiudere la partita al di là dell'episodio. Mourinho è da mesi che la butta sempre in caciara e da mesi si parla di tutto meno che di come sta giocando, allenando, conducendo la Roma.
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                    "Fantastico Giroud"...."Leao prenda esempio da Giroud"...fino a 2 giorni fa Leao era un fenomeno ed il pericolo numero uno per l'Inter e Giroud era fuori forma. Basta una partita giocata bene (Giroud in realtà ha fatto bene 10 minuti) o male (Leao)...che si emettono delle sentenze!
                    I SUOI goals:
                    -Serie A: 189
                    -Serie B: 6
                    -Super League: 5
                    -Coppa Italia: 13
                    -Chinese FA Cup: 1
                    -Coppa UEFA: 5
                    -Champions League: 13
                    -Nazionale Under 21: 19
                    -Nazionale: 19
                    TOTALE: 270

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                      Che bel buongiorno

                      Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

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                            Ormai la partita è finita, che sia stato fallo o meno, non cambia il risultato finale

                            Inviato dal mio Redmi 8A utilizzando Tapatalk
                            (ride)

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                              L Atalanta perde in casa contro il Cagliari 1-2.
                              ATTENZIONE.

                              Inviato dal mio Redmi 8A utilizzando Tapatalk
                              (ride)

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                                Stasera dopo questo scivolone casalingo e non preventivato dell'Atalanta dobbiamo vincere a tutti i costi. Le occasioni non sono infinite.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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