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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
    Avete visto quel caso di aggressione nel calcio femminile?
    Provate per un solo istante a immaginare l'episodio con colori della pelle invertiti...
    E peggio ancora tra uomini...
    Non si parlerebbe d'altro
    Ho pensato la stessa cosa..

    Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
      Avete visto quel caso di aggressione nel calcio femminile?
      Provate per un solo istante a immaginare l'episodio con colori della pelle invertiti...
      E peggio ancora tra uomini...
      Non si parlerebbe d'altro
      per fortuna la colpevole è del colore " giusto"
      Originariamente Scritto da Pesca
      lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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        La Supercoppa Italiana si giocherà il 12 gennaio a San Siro tra Inter e Juventus[emoji91]

        La decisione, che era attesa da mesi, è arrivata oggi dopo l'assemblea di Lega: niente Arabia Saudita[emoji845]

        [emoji3591] https://bit.ly/3okgbJF

        #SportMediaset

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        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
          Avete visto quel caso di aggressione nel calcio femminile?
          Provate per un solo istante a immaginare l'episodio con colori della pelle invertiti...
          E peggio ancora tra uomini...
          Non si parlerebbe d'altro
          Non vedo dove sia lo scandalo. nella giungla vige la legge del più forte.
          I SUOI goals:
          -Serie A: 189
          -Serie B: 6
          -Super League: 5
          -Coppa Italia: 13
          -Chinese FA Cup: 1
          -Coppa UEFA: 5
          -Champions League: 13
          -Nazionale Under 21: 19
          -Nazionale: 19
          TOTALE: 270

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            Dazn su due device, nessuno stop per questa stagione

            La nota della piattaforma: sono stati riscontrati comportamenti irregolari ma per adesso non ci saranno modifiche sulle condizioni di utilizzo. "Serve però una riflessione sugli abusi e sulla pirateria". Il 16 novembre incontro con il ministro Giorgetti

            La nota della piattaforma: sono stati riscontrati comportamenti irregolari ma per adesso non ci saranno modifiche sulle condizioni di utilizzo. "Serve per…
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Italia-Svizzera, ecco che cosa succede se gli azzurri perdono: playoff, date e possibili avversari

              Le 10 che vinceranno i rispettivi gironi andranno direttamente al Mondiale. Le 10 seconde e le due squadre stabilite in base al ranking prodotto dai risultati dell’ultima Nations League si giocheranno gli ultimi tre posti

              Come una finale. Non potrà essere diversamente la partita dell’Olimpico di venerdì 12 novembre tra Italia e Svizzera. Chi vince, a meno di clamorosi scivoloni nell’ultima giornata, si qualifica ai Mondiali di Qatar 2022. In caso di parità, bisognerà aspettare l’ultimo turno del girone di qualificazione – con gli azzurri impegnati in casa dell’Irlanda del Nord il 15 novembre e gli elvetici che lo stesso giorno ospitano la Bulgaria – e in quel caso sarà decisiva la differenza reti (al momento, è in vantaggio la squadra di Roberto Mancini che ha due gol in più).

              Chi perde, però, sarà costretto a passare dai playoff. Un percorso che evoca brutti ricordi all’Italia, che nel novembre 2017 non superò l’ostacolo Svezia e non partecipò a Russia 2018. Rispetto ad allora, però, la formula dei playoff è cambiata (il sorteggio sarà il 26 novembre a Zurigo): l’Europa ha a disposizione 13 posti per il Qatar. Le 10 che vinceranno i rispettivi gironi andranno direttamente al Mondiale. Le 10 seconde e le due squadre stabilite in base al ranking prodotto dai risultati dell’ultima Nations League si giocheranno gli ultimi tre posti. Una sicuramente sarà l’Austria, l’altra il Galles o la Repubblica Ceca. Come funziona? Le 12 contendenti saranno divise in tre percorsi da quattro e formeranno di fatto tre mini tornei. Chi vincerà il rispettivo torneo potrà festeggiare.

              Tutte le partite – semifinali il 24/25 marzo e finali il 28/29 marzo – si disputeranno in gara secca, dunque in caso di parità al 90’, supplementari ed eventualmente calci di rigore. Insomma, di certo non un percorso semplice. Sicuramente da evitare. Le sei squadre che hanno ottenuto il maggior numero di punti nel girone saranno teste di serie al sorteggio, ma esserlo non renderà più semplice il percorso. In questo momento, dando un’occhiata alla classifica, tra le seconde ci sono Portogallo e Spagna, ma un’insidia sarebbe anche la Polonia di Lewandowski, praticamente certa della seconda posizione alle spalle dell’Inghilterra, o la Norvegia di Haaland. Cosa rischia l’Italia? Gli azzurri di Roberto Mancini si sono complicati un po’ il cammino pareggiando in casa con la Bulgaria a inizio settembre e poi contro gli elvetici, quando Jorginho sbagliò il rigore. Al momento, Italia e Svizzera hanno 14 punti: entrambe rischiano di passare dai playoff. Per evitarli, bisogna vincere, senza pensarci troppo. È ancora forte l’incubo del 2017 quando la squadra di Giampiero Ventura perse contro la Svezia (1-0) senza poi riuscire a ribaltare il risultato a San Siro (0-0).

              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Italia-Svizzera: Donnarumma, Barella, Locatelli e Chiesa ci aggrappiamo a chi è migliorato di più

                Sono quelli che hanno fatto il salto di qualità più evidente e che devono continuare a fare la differenza

                I Wembley Boys hanno le valigie sempre pronte e il passaporto in tasca. Il biglietto per il Qatar devono andare a prenderselo e non hanno intenzione di rischiare un viaggio di seconda classe, attraverso i playoff. Donnarumma-Barella-Locatelli-Chiesa, i più giovani trascinatori della Nazionale di Mancini, quelli che hanno fatto il salto di qualità più evidente e che devono continuare a fare la differenza, quattro anni fa guardavano da spettatori lo spareggio perso contro la Svezia, le lacrime di Buffon, la rabbia De Rossi, quella palla che non voleva mai entrare. Nel 2014, quando la Nazionale di Prandelli si squagliava al sole dei tropici contro Costa Rica e Uruguay, loro erano solo ragazzini di belle speranze, anzi Chiesa junior faticava anche a trovare spazio nelle giovanili della Fiorentina. E l’ultima volta che l’Italia ha superato la prima fase di una Coppa del Mondo — nell’anno di grazia 2006 — i ragazzi della «generazione Wembley» erano ancora alle elementari e brindavano con l’aranciata alla vittoria degli azzurri. Per loro, campioni d’Europa da protagonisti, il Mondiale è una terra incognita, tutta da scoprire. Il peso del passato (anche se Donnarumma con la Svezia era in panchina) è solo quello di uno scatolone da riporre in soffitta. Da maneggiare con cura, certo. Ma sempre con quella fretta addosso che li accomuna. In pochi mesi il portierone azzurro ha deciso di lasciare il Milan, è stato il migliore dell’Europeo ed è andato a giocarsi il posto nella squadra di Messi, Neymar e Mbappé.

                Tutto qui? No, perché a ottobre la pioggia di fischi di San Siro durante tutta la partita con la Spagna, è stato un momento delicato da gestire e la prestazione di Gigio ne ha un po’ risentito, senza contare che la sua ultima foto in azzurro è il gol preso contro il Belgio, con la palla sotto alle gambe: se c’è una sera per tornare nel cuore dell’Italia, è questa. E il rigore parato la settimana scorsa in Champions con il Bruges, è un buon segnale.
                Federico Chiesa è stato forse l’unico juventino a migliorarsi in modo continuo nel 2021 e a migliorare la sua squadra in Champions con 3 gol al Porto agli ottavi a marzo e quello decisivo al Chelsea a settembre, per giunta da centravanti arrangiato. Anche lui ha dovuto affrontare tappe in salita, perché i risultati a Torino non sono in linea con le aspettative e perché il rapporto con Allegri è ancora in fase di costruzione. Max ripete che «Federico quando parte è devastante», ma quando parla di giocatori che «non hanno la faccia giusta se devono difendere», forse si riferisce proprio a lui: il bello della Nazionale è che Chiesa può giocare più spensierato. E Mancini si aspetta qualcosa in cambio.

                Nicolò Barella ha appena rinnovato e ritoccato il contratto con l’Inter, domenica è uscito dal derby acciaccato, toccandosi l’adduttore, ma «sta bene, si è allenato» dice il c.t., che sa di poter contare su Nic, sempre e comunque, perché quando uno non è al meglio della forma può rischiare anche le brutte figure, ma il ragazzo che ha vinto scudetto ed Europeo non è certo uno che si fa di questi problemi. Decisivo contro il Belgio di Lukaku, Barella è anche il miglior uomo assist in A, già 5: un’arma da sfruttare. Manuel Locatelli ha debuttato a settembre 2020 con Mancini e nove mesi dopo era titolare al posto di Verratti, infortunato allora come oggi, nelle prime due sfide dell’Europeo, contro la Turchia e la Svizzera: quei due gol a Sommer, uno più bello dell’altro, hanno proiettato il Loca verso un’altra dimensione. Il rigore sbagliato in semifinale con la Spagna, le lacrime sulla spalla di Chiellini e l’esultanza dopo il tiro decisivo di Jorginho, sono stati un altro momento di passaggio. Forse meno laborioso di quello che lo ha portato alla Juve, la sua squadra del cuore. Lì il Loca gioca perlopiù in regia, mentre Mancini lo vede mezzala, con compiti semmai da doppio play: «Così è più pericoloso al tiro». I ragazzi di Wembley hanno fame di gol. E di Mondiale.

                CorSera
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                  Infortunio Immobile, Lotito: "Stava bene quando ha lasciato la Lazio"

                  Il presidente biancoceleste: "Altrimenti non sarebbe partito per Coverciano". Il professor Ferretti, responsabile dello staff medico della Nazionale: "Il giocatore ci ha riferito di un problema al polpaccio avvertito durante la partita di campionato, il club non ci ha comunicato nulla"

                  "Immobile si è fatto male con la Salernitana? Avete visto come ha giocato. Se si fosse infortunato non sarebbe partito per Coverciano". Claudio Lotito, alla presentazione del tour dell'Olimpico, commenta con amarezza la situazione di Immobile, che martedì ha lasciato il ritiro della Nazionale per un problema al polpaccio e rischia di stare fuori per 20 giorni.

                  "Dopo la partita non aveva problemi"

                  Lotito respinge la ricostruzione dei medici della Nazionale, secondo cui Immobile si sarebbe infortunato contro la Salernitana. "Domenica quando ha finito la partita non aveva problemi. Ma questo non è un attacco alla Nazionale, sia chiaro, l'avrei detto: sto facendo solo la cronaca dei fatti. La cosa che ho notato è che succede sempre ai giocatori della Lazio. Adesso Ciro farà la risonanza e vedremo l'entità del problema. Non sono rimasto stupito, siamo sempre in contatto e mi hanno comunicato subito che sarebbe tornato indietro. Di solito noi subiamo sempre pochi infortuni perché siamo in grado di prevenirli".

                  Il professor Ferretti: "Rischio infortuni sempre più alto"

                  Dalla Nazionale ribadiscono che l'infortunio di Immobile è avvenuto nel corso di Lazio-Salernitana: "Immobile si è presentato al raduno riferendo di un problema al polpaccio avvertito nella partita del giorno prima - ha spiegato il professor Andrea Ferretti, responsabile dello staff medico -. Dopo il lavoro in acqua del lunedì, dopo 36 ore abbiamo sottoposto il giocatore alla risonanza magnetica, che ha rivelato una sofferenza al muscolo soleo. Immobile non era idoneo per restare. I colleghi della Lazio non ci hanno comunicato nulla? Nella concitazione del dopo partita, può capitare". Mancini respinge ogni domanda sul tema: "Non mi interessa". E Ferretti ha lanciato a Radiorai l'allarme calendario: "Con questa frequenza di partite il rischio di infortuni è altissimo. Capisco le prese di posizione dei club. Noi in Nazionale cerchiamo di limitare i danni, mai abbiamo forzato la mano. Certo più si gioca, più i rischi aumentano: tutti gli studi clinici convergono sulla conclusione che il rischio di infortuni dipende dalla frequenza delle partite. Tra l'altro il nuovo regolamento delle coppe, sui gol segnati in trasferta che non valgono più doppio, esporrà più facilmente ai tempi supplementari, all'annesso stress fisico, al ritardo negli spostamenti. Dal punto vista medico si sta andando verso una direzione preoccupante".

                  Il presidente biancoceleste: "Altrimenti non sarebbe partito per Coverciano". Il professor Ferretti, responsabile dello staff medico della Nazionale:…
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Italia-Svizzera, le formazioni e dove vederla in tv e in streaming

                    «La gente ci darà una grande spinta» dice il c.t. Mancini in modalità zen, ostentando sicurezza e provando a scacciare qualsiasi tipo di pressione

                    All’Olimpico, nelle elettrizzanti notti magiche di giugno, l’Italia ha costruito la corazza che le ha permesso di vincere l’Europeo e allo stesso stadio si affida stasera per prenotare il viaggio in Qatar tra un anno. «La gente ci darà una grande spinta» dice Mancini zen, che ostenta sicurezza e prova a scacciare qualsiasi tipo di pressione. «Non dobbiamo farci prendere dall’ansia, ma essere allegri e badare a divertirsi», la formuletta annunciata a Coverciano e ribadita alla vigilia del cruciale bivio azzurro.

                    Con il Mondiale la Nazionale ha un conto aperto. Dopo averlo vinto per la quarta volta nel 2006, sono arrivate soltanto cocenti delusioni: fuori al primo turno nel 2010 in Sudafrica e nel 2014 in Brasile, neppure qualificati per quello russo del 2018 e Bonucci ricorda bene l’apocalisse contro la Svezia: «Quanto accaduto rimane dentro di noi e ti lascia il segno». Una ferita che si trasforma in un monito perché con la Svizzera, stracciata agli Europei, gli azzurri hanno un solo risultato: vincere. Solo così ipotecherebbero la qualificazione e andrebbero a Belfast, per giocare contro l’Irlanda lunedì, senza troppi patemi e con la possibilità di «accontentarsi» del pareggio. Non possiamo permetterci errori. Serve l’Italia vera, sicura e libera di testa. Cinque dei potenziali undici titolari di questo incrocio con il destino hanno vissuto dal vivo la disfatta del 2017. La speranza è che non ne restino condizionati. L’Europeo vinto però è una medicina potente e dovrebbe aver cancellato quel dramma sportivo. Mancini invita alla fiducia: «Ne ho tantissima nella squadra ed è quella che mi fa stare tranquillo. Vincere a Wembley ci ha dato più carica e da qui al Mondiale possiamo diventare ancora più forti».

                    La Svizzera, in emergenza più dell’Italia, usa tutte le armi, tecniche e psicologiche, per cercare di colmare il gap. Probabile che si presenterà corta e bassa, sapendo che gli azzurri soffrono chi si chiude a riccio: «Non mi preoccupo di quello che faranno loro, ma di ciò che riusciremo a fare noi. Voglio una squadra aggressiva che giochi con qualità», dice Mancio. Acerbi sostituirà Chiellini in difesa, lo stakanovista Barella aggiungerà qualità al centrocampo con Jorginho e Locatelli. L’unico ballottaggio resta in attacco. Belotti è favorito sul tridentino leggero che darebbe una chance a uno tra Bernardeschi e Berardi accanto a Chiesa e Insigne, i partner del Gallo: «Belotti non è fisicamente al cento per cento e magari non tiene i novanta minuti, ma se segna un paio di gol nei primi sessanta va bene lo stesso», l’indicazione dell’allenatore. Il centravanti del Toro giocherà anche per l’amico Immobile, che ieri ha fatto un blitz durante l’allenamento all’Acquacetosa e stasera si confonderà in mezzo ai 52 mila spettatori dell’Olimpico insieme a Chiellini, Lorenzo Pellegrini e a molte personalità: dalla presidente del Senato Casellati, al presidente del Coni Malagò, sino al neo sindaco di Roma, Gualtieri, che prima andrà a salutare la squadra in ritiro. In tribuna ci dovrebbe essere anche Lotito, che ha avvelenato la vigilia sull’infortunio del suo centravanti. «Dopo la gara con la Salernitana Immobile stava bene». Una polemica sbagliata. La Federcalcio ha risposto tramite il professor Ferretti: «Ciro si è presentato con un problema al polpaccio che non ci era stato segnalato e quando abbiamo capito che non sarebbe stato disponibile lo abbiamo rimandato a casa». Meglio concentrarsi sulla Svizzera. Una partita che non si può sbagliare.

                    Queste le probabili formazioni:
                    ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella, Jorginho, Locatelli; Chiesa, Belotti, Insigne. Ct. Mancini
                    SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer; Mbabu, Schär, Akanji, Ricardo Rodríguez; Freuler, Zakaria; Steffen, Sow, Shaqiri, Gavranovic. Ct. Yakin.

                    CorSera
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                    sopra una sola teca di cristallo
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                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Italia-Svizzera, la Nazionale deve andare oltre le assenze (e a proposito Chiellini a nome di chi parla?)

                      Una Nazionale ha riserve all’altezza o non è una grande nazionale. Chiellini piuttosto, quando è nel suo ruolo di capitano, dovrebbe stare attento a quello che dice sul sistema calcio e a benedire la SuperLega

                      di Mario Sconcerti

                      Siamo tutti ottimisti ma non è chiaro perché. Italia e Svizzera hanno gli stessi punti e una differenza gol molto simile. Sono importanti i gol segnati in trasferta negli scontri diretti e lì siamo al minimo, abbiamo fatto zero a zero a Basilea. La differenza della Svizzera è che ha un campionato da cui attinge pochissimo.

                      I suoi giocatori migliori sono figli di emigrati o emigrati loro stessi. La Svizzera si giova del vantaggio che ha sempre avuto, essere la porta dell’Europa più ricca. Così adesso ha una squadra cosmopolita i cui alunni vengono scolarizzati dai campionati migliori. Conta molto meno la potenza di una nazione, la sua diversità politica, la moltitudine dei suoi abitanti. Il Belgio e l’Olanda sono tra le migliori nazionali pur avendo 14 milioni di abitanti in due. Alla lunga però il peso di una nazione conta anche sul calcio. La finale di Londra è stata fra due dei Paesi più ricchi e popolati d’Europa, Inghilterra e Italia; ma a questi livelli preliminari non c’è molto che faccia preferire l’Italia. La Svizzera è anzi piena di giocatori che in Italia vorremmo, a partire da Zacaria.

                      Se parliamo di calcio puro ci sono poche incognite. Meglio l’Italia, oggi e storicamente. Ma il calcio internazionale non è più aritmetica, i segni positivi vengono subito travolti da quelli negativi, le somme algebriche sono anarchiche. E la stessa Italia di Mancini ha perso qualcosa della sua diversità. Non credo contino molto gli assenti. Una Nazionale ha riserve all’altezza o non è una grande nazionale. Chiellini piuttosto, quando è nel suo ruolo di capitano, dovrebbe stare attento a quello che dice sul sistema calcio. A nome di quale se stesso parla dei vantaggi della Superlega? Di giocatore, capitano o dirigente a disposizione dal prossimo lunedì? Perché il peccato della SuperLega non è mai stato esistere, era esistere in un modo per 13 società e in un altro per tutte le altre 700 squadre europee. Mi dica Chiellini, in sintesi: siamo tutti uguali o in 700 servono solo per allenare i ricchi? Questo è il vero inizio per rompere o cominciare.

                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
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                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Si tratta di battere la Svizzera a Roma. Chiaro, come ogni partita di questo mondo, ci sono delle incognite...ma Belotti e Insigne e Chiesa sono un attacco all'altezza della Svizzera, credo, e ci sono poi Barella, Locatelli, Jorginho ecc...

                        Evitare ansia e psicodrammi, i nemici interni che possono favorire gli avversari.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Sconcertante Sconcerti, nomen omen.
                          Belgio è Paesi Bassi fanno quasi 30 milioni in due.

                          Mica pretendo lo sappia a memoria eh, ma almeno una rapida ricerca con google.
                          Originariamente Scritto da BLOOD black
                          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                            La Svizzera pochi mesi fa ha eliminato la Francia dall'Europeo e sono usciti con la Spagna solo ai rigori, occhio.

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                              [emoji845]Brutte notizie per l’attaccante del Barcellona: l’aritmia cardiaca di cui soffre sarebbe più grave del previsto

                              [emoji3591] L’esito degli esami cardiaci del Kun non è incoraggiante: secondo la stampa spagnola Aguero potrebbe essere costretto a dire addio al calcio

                              #SportMediaset

                              Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                Poveraccio, brutta storia
                                Originariamente Scritto da Alberto84
                                Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                                Originariamente Scritto da debe
                                Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                                Originariamente Scritto da Zbigniew
                                Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                                Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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