Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Attenzione: Calcio Inside! Parte III

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Roma-Napoli, formazioni e dove vederla: Zaniolo e Karsdorp ci saranno

    Mourinho: «Non sono uno str..., rispetto i Friedkin: sbagliando c’è chi si è arricchito». Spalletti: «La fiction su Totti avrà questo titolo: speriamo di morì tutti dopo»

    Più che una partita, un romanzo. O, in tempi moderni, una serie tv. Roma-Napoli arriva alla nona giornata ma è già un intreccio indissolubile di passato, presente e futuro. Una folla di personaggi che chiedono spazio, spesso urlando per farsi sentire sopra le voci degli altri. Il Napoli si presenta con 24 punti su 24, la Roma dopo la sconfitta per 6-1 in Conference League contro il Bodø/Glimt. Detta così, non c’è partita. Ma il calcio è diverso da tutti gli altri sport e proprio per questo è il più bello.

    C’è Nicolò Zaniolo, che l’Inter lasciò partire per avere Radja Nainggolan . L’allenatore nerazzurro era Luciano Spalletti. L’infortunio al ginocchio rimediato contro la Juve è superato. Mou garantisce che il numero 22 sarà in campo, così come Karsdorp. Dopo l’umiliazione norvegese si ritorna ai titolarissimi.

    C’è Victor Osimhen, che proprio Mou voleva al Tottenham .Il nigeriano preferì Napoli anche perché gli Spurs avevano già Kane, Son, Lamela e Lucas Moura. «Un attaccante deve venire con ambizione — disse lo Special One —, altrimenti non fa per noi». Oggi Osimhen si presenta all’Olimpico con 5 gol e un assist in campionato, più 4 gol in Europa League . È il giocatore più decisivo del campionato. Sarà bella la sfida indiretta con Abraham.

    C’è Luciano Spalletti, che dice che questa partita «è una sfida tra due parti di me. Naturalmente sarò tutto del Napoli, ma la Roma non sarà mai la mia nemica. Mi arriveranno fischi? Non li merito, ma se succederà mi consoleranno i ricordi degli applausi delle magnifiche partite che abbiamo vinto, giocando un calcio spettacolare. Abbiamo portato a casa vittorie che hanno fatto la storia della Roma». A Spalletti sono legati gli ultimi trofei giallorossi: le Coppe Italia 2007 e 2008, più la Supercoppa italiana 2007.

    C’è (il fantasma di) Francesco Totti, sempre nelle parole di Spalletti: «Per Totti ho fatto cose che pensavo di non fare per nessun calciatore . Le rifarei. Ho amato l’ambiente, ho amato Totti. Con il pallone tra i piedi è il più forte che abbia allenato. Non voglio spoilerare il contenuto della fiction che farò io su Francesco. Il titolo è: Speriamo di morì tutti dopo».

    C’è, naturalmente, José Mourinho, che si è difeso attaccando la precedente gestione e i procuratori nemici: «I Friedkin hanno ereditato tanti errori fatti dagli altri. La proprietà ha speso tanto per rimediare e c’è gente che ride con le tasche piene di soldi. Come tutti gli allenatori vorrei più giocatori, ma non sono uno str**** e ho grande rispetto dei Friedkin e di Tiago Pinto, che stanno costruendo il futuro del club. C’è gente con le tasche piene di commissioni che al momento del bisogno sparisce e cambia telefono. E poi pagano il conto i Friedkin, paga Tiago Pinto e pago io che vado in panchina. L’unico responsabile della sconfitta di giovedì sono io, nessun altro. E comunque preferisco perdere una partita 6-1 che sei partite 1-0. In ogni caso, la sconfitta di giovedì sera non si dimentica».

    L’Olimpico sarà pieno al 75%, con oltre 45.000 spettatori. A sabato sera erano disponibili solo 800 posti. Con un solo biglietto sarà come vedere un intero Festival.

    Probabili formazioni

    Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Ibanez, Mancini, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham. All. Mourinho.
    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibali, Mario Rui; Anguissa, Fabian Ruiz, Zielinski; Politano, Osimhen, Insigne. All. Spalletti.
    Arbitro: Massa

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


    Commenta


      Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
      Parla de menooooooooooooooooo..
      Hahaha sean non si smentisce mai

      Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


      grazie.




      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

      Commenta


        Inter-Juventus, formazioni e dove vederla: per Inzaghi chi si ferma è perduto, ma Allegri: «Non è decisiva»

        Nell’Inter si giocano un posto Calhanoglu e Vidal, in difesa Dimarco e Bastoni. Nella Juventus De Ligt è favorito su Bonucci. Dybala torna in panchina dopo un mese

        Qui Inter

        Lo scudetto passa da qui. Inter-Juve è sempre una partita eccezionale. I punti in palio restano 3, ma è l’unico aspetto di normalità. Di solito la vigilia è agitata e il dopo gara mai tranquillo. Polemiche fuori e dentro il campo, incroci tra ex che non si amano più, frecciate gratuite. Non è uno scontro al vertice, la Juve sta risalendo ma è attardata, l’Inter è caduta per la prima volta contro la Lazio. I bianconeri cercano continuità e la quinta vittoria di fila in campionato, l’Inter prova a rialzarsi e a tagliare fuori la Juve dalla lotta scudetto.

        «Sarà una partita importantissima tra due grandi squadre, al di là dei tre punti per la spinta che può dare», si espone Inzaghi. La spinta può essere negativa o positiva. Una vittoria rimuoverebbe il blocco mentale dell’Inter, spesso in difficoltà contro squadre di fascia alta: due k.o. con Real Madrid e Lazio, un pari con Atalanta e Shakhtar. Perdere significa riaprire il pericoloso file delle incertezze, ritrovandosi la Juve addosso. L’anno passato la vittoria sui bianconeri segnò la svolta nel campionato dell’Inter. Inzaghi sottoscrive le parole di Dzeko («sarà difficile riprendersi per chi perde»): «Senz’altro perché la Juventus è una rivale storica e sappiamo il valore della partita. Dobbiamo però non perdere l’equilibrio, a volte succede».

        L’Inter ha il miglior attacco del torneo (23 gol), ma in 11 partite giocate tra serie A e Champions solo in due (Genoa e Shakhtar) non ha preso gol. Di là c’è la Juve con zero reti incassate nelle ultime quattro gare, tutte vinte 1-0. Il timore nerazzurro è il solito: creare tanto, come la squadra ha sempre fatto, e finire con il raccogliere poco. «Allegri ha detto che siamo ancora la favorita per lo scudetto e la squadra più forte? Mi fa piacere, specie detto da lui che è un allenatore che stimo».

        Il chiodo fisso di Inzaghi però resta l’equilibrio. Il dubbio è la mezzala di centrocampo, con Calhanoglu e Vidal in corsa per una maglia. Qualche nodo da sciogliere pure in difesa: la scelta è tra la velocità di Dimarco e la fisicità di Bastoni. Una certezza Inzaghi ce l’ha. «Abbiamo parlato tanto con i ragazzi dopo la sconfitta contro la Lazio, erano rimasti delusi e amareggiati per l’episodio del 2-1. Dopo quel confronto abbiamo deciso che se ci sarà un avversario a terra, continueremo a giocare e solo l’arbitro potrà fermare il gioco». Il gol di Felipe Anderson resta una ferita aperta. La regola è chiara, il gioco lo ferma il direttore di gara, sono i calciatori a doverla rispettare.

        A San Siro si torna a respirare aria di calcio pre-pandemico. Tutto esaurito, 56 mila spettatori (Steven Zhang sarà collegato da Nanchino), vecchi nemici sempre attuali, uno scudetto strappato dopo un dominio di nove anni. Inzaghi ha un conto aperto. La Juve è la squadra contro cui ha perso più partite da allenatore (otto), contro cui vanta la peggior media punti (0,64 a match) e ha perso tre partite su tre in casa contro Allegri. È l’ora della verità e di cambiare.

        Qui Juventus

        La verità sulla Juventus. Qui e ora. Fuori ormai del tutto dall’era Ronaldo, ma ancora senza un gioco offensivo riconoscibile, la nuova creatura di Allegri sta prendendo forma: ancora bruttina, ma solida e concreta, finalmente squadra, di nuovo capace di leggere i momenti della partita, compresi quelli della resistenza a oltranza, se serve.

        E già questa è una prima vittoria, che non a caso ne ha portate quattro consecutive in campionato come non accadeva dalla sofferta volata scudetto con Sarri. Ora servirebbe l’altra vittoria spartiacque: a San Siro, in casa della «favorita allo scudetto», con la possibilità di riagganciarla, saltando quindi per la prima volta sul vagone Champions, in attesa che Milan e Napoli facciano qualche sosta non programmata ai box.

        «Non è decisiva, lo era molto di più quella con la Roma — sostiene Allegri, anche per allentare la pressione — . Ci saranno 60 mila spettatori, si ritorna a vivere certe partite in un altro modo, con tante aspettative. Credo che verrà fuori una bella serata e per noi è un test importante, bello da giocare. Ma di partite ce ne sono tante, c’è tempo per recuperare: vista la classifica non possono ammazzarci».

        Il meccanico Max ha la tuta sporca di grasso, perché ha dovuto mettere mano al motore, gonfiare le gomme, dare un nuovo assetto alla sua Juve: la difesa a 3 non solo in fase di impostazione, la spinta sulle fasce senza perdere equilibrio, le rotazioni che consentono gli inserimenti delle mezzali, i cambi di campo precisi e veloci come quello che ha portato al gol decisivo contro la Roma di Kean (oggi out per un affaticamento muscolare): la nuova Juve per ora è questa, ma serve di più, come ha fatto capire lo stesso Allegri a San Pietroburgo.

        Intanto serve Dybala, atteso in panchina (salvo sorprese) dopo quasi un mese di assenza: con l’argentino e con Morata che sta ritrovando a sua volta la condizione, la Juve può fare ancora meglio di quello che già sta facendo con Chiesa e gli altri: difendersi (oggi con De Ligt favorito su Bonucci), recuperare palla più in alto e spaventare l’avversario in ripartenza, sfruttando anche la «mistica» dell’1-0, grazie alla quale Madama è tornata a incutere timore. «Non è che la Juve è più a suo agio quando non deve fare la partita — sottolinea Allegri — . Uno deve stoppare, passare, smarcarsi bene. E noi in certi momenti sbagliamo ancora queste cose».

        Con Ronaldo, la Juve forse pensava di partire sempre 1-0 e alla lunga ha perso coesione, ritrovandosi uno spirito di squadra scarico. «Partito Cristiano — chiosa Allegri — ognuno ha più responsabilità, bisogna trovare i gol con tutti». Bonucci si è espresso in modo chiaro sul tema Ronaldo, che però è molto caldo anche a Manchester, nonostante i gol decisivi del portoghese. E ieri CR7 ha parlato urbi et orbi: «Se a scuola sei lo studente migliore e chiedi al peggiore se gli piace il migliore, ti dirà di no. Ho 36 anni, ho vinto tutto, che continuino pure a parlare male di me, chiuderò loro la bocca e vincerò ancora».


        Le formazioni
        INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro. All.: S. Inzaghi
        JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini; Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Bernardeschi, Alex Sandro; Morata, Chiesa. All.: Allegri
        Arbitro: Mariani
        Tv: ore 20.45, Dazn

        CorSera
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


        Commenta


          E invece no! Il Milan ha vinto!

          Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

          Commenta


            Mourinho si rimette in riga: “I Friedkin vanno rispettati”

            Due giorni dopo la grande sfuriata di Bodo, Mourinho si mostra invece conciliante con Pinto, ossequioso nei confronti dei Friedkin e meno severo nei confronti del gruppo: “In panchina non ci sono giocatori scarsi, ma ragazzini di 17-18-19 anni. Meritano di giocare perchè lavorano tanto“. Allora il nemico di turno diventa chi “oggi ride di quello che ha fatto nella Roma. Ride con le tasche piene di soldi, però, con commissioni milionarie, anche doppie. E quando gli dici di riprendere il loro giocatore, non riesce a chiamarli perchè hanno cambiato telefono. E chi paga? I Friedkin. Loro e Tiago Pinto si sono ritrovati nelle mani tanti errori che altri hanno fatto. Abbiamo speso per cercare di pulire e creare le condizioni per il successo di un progetto che però ha bisogno di tempo“. José nega attriti con la società: “Quando qualcuno dice che Mourinho non è contento scrive una bugia. Mourinho vuole soltanto più calciatori dello stesso livello. Ho però accettato questo lavoro sapendo la situazione“. In panchina ci saranno due volti nuovi: Filippo Missori, terzino destro della Primavera, e Felix, punta di diamante. Entrambi hanno dormito a Trigoria come il resto della rosa.


            (Il Messaggero)

            Due giorni dopo la grande sfuriata di  Bodo ,  Mourinho  si mostra invece  conciliante  con  Pinto , ossequioso nei confronti dei  Friedkin  e meno severo nei confronti del gruppo: “ In panchina non ci sono giocatori scarsi, ma ragazzini di 17-18-19 anni. Meritano di giocare perchè lavorano tanto ...
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


            Commenta


              A buon diritto Pioli ha definito "importantissima" la vittoria di ieri a Bologna. 3 punti di platino presi con delle assenze, in trasferta ma soprattutto in un turno dove 4 dirette concorrenti (Inter-Juve e Roma-Napoli) si scontreranno tra loro, dunque con la certezza di guadagnare altri punti su alcune o tutte (in caso di pareggi) quelle o di addirittura superare il Napoli se dovesse perdere a Roma.

              La squadra vince anche quando gioca male o ha delle assenze. Sono segnali importantissimi.
              Last edited by Sean; 24-10-2021, 10:27:42.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


              Commenta


                Vabbè 12 contro 9.
                Originariamente Scritto da BLOOD black
                per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

                Commenta


                  Guardatevi gli indisponibili

                  Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

                  Commenta


                    Ma e' un caso che oggi si giochino:
                    Inter-Juve
                    Manchester United-Liverpool
                    Barcellona-Real Madrid
                    Marsiglia-PSG
                    ???

                    Sono i 4 "classici" dei rispettivi camoionati.
                    I SUOI goals:
                    -Serie A: 189
                    -Serie B: 6
                    -Super League: 5
                    -Coppa Italia: 13
                    -Chinese FA Cup: 1
                    -Coppa UEFA: 5
                    -Champions League: 13
                    -Nazionale Under 21: 19
                    -Nazionale: 19
                    TOTALE: 270

                    Commenta


                      In Italia anche Juve-Milan è un classico. Anzi, se prendo la storia degli ultimi 40 anni è più classico Juve-Milan che Inter-Juve.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


                      Commenta


                        Più che per la classifica, quanto accadrà oggi avrà risvolti sugli umori e le sensazioni. La classifica quella è ancora tutta da costruire: inciampi due volte e cedi 6 punti, per cui i 10 di vantaggio diventano 4, per dire come è ancora aleatorio il tutto stanti le numerosissime partite ancora da giocare: saranno più importanti gli Juve-Inter e i Napoli-Roma o i Milan-Inter o Juve del ritorno, perchè tempo per recuperare non ci sarà più.

                        Invece oggi peserà per quanto si andrà a percepire della stagione, perchè chi perde potrebbe realizzare nella sua testa che manca la portanza per ambire a certi traguardi...mentre chi vince avrà tonico e benzina.

                        Da juventino sono contento che finita la partita avremo anche questa trasferta alle spalle. E' stato un calendario in salita netta il nostro, con trasferte a Napoli e Milano/Inter, col derby, con Milan e Roma e nel frattempo l'ovvia champions.

                        Se si scavalla con 3 punti è chiaro che sono contento...ma Milan e Napoli per ora si fanno una corsa tutta loro. Poi quello che accadrà a gennaio e da lì in avanti non lo so.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


                        Commenta


                          Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                          Vabbè 12 contro 9.


                          ti prego...









                          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                          (L. Pirandello)

                          Commenta











                            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                            (L. Pirandello)

                            Commenta


                              Theo negativo al covid.









                              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                              (L. Pirandello)

                              Commenta


                                Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                                Ma e' un caso che oggi si giochino:
                                Inter-Juve
                                Manchester United-Liverpool
                                Barcellona-Real Madrid
                                Marsiglia-PSG
                                ???

                                Sono i 4 "classici" dei rispettivi camoionati.
                                Un peccato che Inter Juve sia stata rovinata dalle assenze dell Inter, dovute alla rissa con la Lazio

                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎