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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Cita di coppia > sollevare la coppa



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Allegri scappò dal matrimonio sulle scale dell'altare...non è fatto per la vita di coppia.
        Si ma prima era giovane, calciatore, aveva i capelli.
        Non era bello...ma adesso è pure brutto in cul0 eh.

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          Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
          Si ma prima era giovane, calciatore, aveva i capelli.
          Non era bello...ma adesso è pure brutto in cul0 eh.
          Ma mica è sempre vero che col tempo si migliora, si matura o si mette la testa a posto
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio

            Theo (vaccinato?) si negativizza in pochi giorni...
            No??









            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

            (L. Pirandello)

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              Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
              Questo era il nuovo Zidane
              Ma di più, questo a Zidane se lo magna.

              Inviato dal mio Pixel 4a utilizzando Tapatalk

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                Gia’ fatto, ci sono evidenze



                Originariamente Scritto da Giampo93
                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                  Gia’ fatto, ci sono evidenze
                  Anche aderenze

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                    Che poi il bianco allargherebbe pure di suo



                    Originariamente Scritto da Giampo93
                    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                      Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
                      contro l'Atalanta di niggers in campo ne avevate 4 eh ... ho visto di peggio
                      Ho controllato...4 titolari + 3 subentrati. Ad un certo punto erano 7 gabubi in campo. 7 su 11!
                      I SUOI goals:
                      -Serie A: 189
                      -Serie B: 6
                      -Super League: 5
                      -Coppa Italia: 13
                      -Chinese FA Cup: 1
                      -Coppa UEFA: 5
                      -Champions League: 13
                      -Nazionale Under 21: 19
                      -Nazionale: 19
                      TOTALE: 270

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                        Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                        Ho controllato...4 titolari + 3 subentrati. Ad un certo punto erano 7 gabubi in campo. 7 su 11!

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                          Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
                          Non c'e' da ridere. Tra un po' metteranno un limite ai bianchi in campo. Al massimo 3!
                          I SUOI goals:
                          -Serie A: 189
                          -Serie B: 6
                          -Super League: 5
                          -Coppa Italia: 13
                          -Chinese FA Cup: 1
                          -Coppa UEFA: 5
                          -Champions League: 13
                          -Nazionale Under 21: 19
                          -Nazionale: 19
                          TOTALE: 270

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                            Secondo voi l'infortunio di Maignan è stato gestito a meglio?
                            Mi sta sembrando un epilogo fin troppo grave...









                            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                            (L. Pirandello)

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                              Vlahovic e Insigne, la tensione con Fiorentina e Napoli, i contratti da rinnovare al centro delle polemiche, telenovele di calciomercato che rendono molto nervosi e suscettibili i presidenti Commisso e De Laurentiis. Che non controllano perfettamento o cui addirittura sfugge il business milionario. La storia è sempre quella: a decine di anni dalla conquista di diritti fondamentali come la firma contestuale, lo svincolo e la libera circolazione dei giocatori comunitari all’interno dell’Unione Europea, i presidenti cercano sempre di forzare la mano, di ritornare al vincolo, e di fare del calciatore una merce di scambio. Almeno quarant’anni di storia dovrebbero aver insegnato loro che non è più così, che il calciatore ha tutto il diritto di determinare il proprio futuro secondo regole e binari imposti dal contratto. E’ vero che nel frattempo è nato il “contropotere” dei procuratori che sul business del calcio mercato sono diventati ricchi sfondati – vedi Barnett, Raiola e Mendes – ma a chi fanno soprattutto comodo i procuratori se non ai presidenti stessi? Insomma un serpente che si morde la coda…

                              Dusan Vlahovic e Lorenzo Insigne mettono in discussione il potere e le prerogative dei presidenti del calcio – in questo caso Rocco Commisso proprietario della Fiorentina e Aurelio De Laurentiis proprietario del Napoli – puntando i piedi sul rinnovo del contratto, rifiutando di farlo a certe cifre, prospettando nella sostanza un divorzio alla scadenza. Giugno 2023 per Vlahovic e giugno 2022 per Insigne. Sono casi diversi, in quanto nell’eventualità di mancato accordo, dalla cessione di Vlahovic presumibilmente Commisso potrebbe incassare una bella cifra anche il prossimo calciomercato (pare addirittura 70 milioni magari da parte di Manchester City, Real Madrid o ancora la Juventus dopo l’affare Chiesa dello scorso anno), mentre Insigne già a giugno prossimo può essere libero di trasferirsi a parametro zero, per poi correre a firmare un ricco contratto dove vuole. Magari con l’ Inter o nella MLS Usa.

                              Detto questo, il punto comune è il principio che tutti i giocatori hanno diritto a gestirsi in proprio, a non dipendere dal club per il quale giocano se non nei termini del contratto, a non legarsi obbligatoriamente al club oltre il contratto stesso, a non accettare trasferimenti che non siano da loro stessi condivisi. Sono banalità, ma i presidenti del calcio con la scusa che pagano i calciatori moltissimo cercano da tempo di abbattere diritti fondamentali conquistati dai calciatori stessi decine e decine di anni fa. Quali la “firma contestuale” (1978) – non vado dove dici tu se non sono d’accordo -, la legge 91 (1981) che abolì il vincolo e sostanzialmente pose fine all’epoca del calciatore “merce di scambio”, la sentenza Bosman (1995) che ha liberalizzato la circolazione dei calciatori europei all’interno della UE. Per non dire di altre conquiste meno note, ma comunque non meno importanti e che di fatto, giustamente, hanno posto il calciatore al centro della galassia calcio.

                              I presidenti si lamentano e forzano la mano di fronte al comportamento dei giocatori che puntano i piedi sui rinnovi di contratto, quando invece sono essi stessi il problema. Loro stessi per primi infatti approfittano delle opportunità e della facilità di reperire sul mercato giocatori liberi da contratto. Cui devi solo pagare l’ingaggio. Pirlo e Pogba alla Juve, Lewandowski al Bayern Monaco, Baggio dall’ Inter al Brescia, Figo all’ Inter e soprattutto quest’anno Messi dal Barcellona al Paris Saint Germain sono solo alcuni dei più importanti trasferimenti a “parametro zero”.

                              Ovviamente c’è anche un rovescio della medaglia: alla crescita dell’autodeterminazione dei calciatori è corrisposta negli ultimi anni anche la crescita del potere economico e stretegico-politico di procuratori, agenti e mediatori. Ormai una delle fonti di spesa e di arricchimento maggiori per il calcio. La Fifa ha recentemente diffuso uno studio secondo cui negli ultimi dieci anni sono stati spesi 3,5 miliardi di dollari in commissioni. E si calcola che negli ultimi anni le commissioni dei procuratori si siano praticamente quadruplicate. Forbes ha diffuso in estate una classifica delle mediazioni realizzate nel 2020 dai principali procuratori: Barnett 142 milioni di dollari, Mendes 104, Raiola 85.

                              I presidenti del calcio sono pertanto diventati “nemici” dei procuratori e dei calciatori da loro assistiti, in quanto appesantiscono troppo i loro bilanci? No, si direbbe tutt’altro. I veri e principali clienti dei procuratori sono i presidenti stessi che si rivolgono ai procuratori per fare il calciomercato e dunque muovere i calciatori, sia in ingresso che in uscita.

                              A chi dice che il problema del calcio oggi è la bramosia dei calciatori io rispondo che il problema del calcio oggi è l’opportunismo e il doppio gioco dei presidenti.

                              Dusan Vlahovic e Lorenzo Insigne mettono in discussione il potere e le prerogative dei presidenti del calcio - in questo caso Rocco Commisso proprietario della Fiorentina e Aurelio De Laurentiis proprietario del Napoli - puntando i piedi sul rinnovo del contratto, rifiutando di farlo a certe cifre, prospettando nella sostanza un divorzio alla scadenza. Giugno 2023 per Vlahovic e giugno 2022 per Insigne. Sono casi diversi, in quanto nell'eventualità di mancato accordo, dalla cessione di Vlahovic presumibilmente Commisso potrebbe incassare una bella cifra anche il prossimo calciomercato (pare addirittura 70 milioni magari da parte di Manchester City, Real Madrid o ancora la Juventus dopo l'affare Chiesa dello scorso anno), mentre Insigne già a giugno prossimo può essere libero di trasferirsi a parametro zero, per poi correre a firmare un ricco contratto dove vuole. Magari con l' Inter o nella MLS Usa. Detto questo, il punto comune è il principio che tutti i giocatori hanno diritto a
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Il crac della serie A in Nazionale: gli infortuni di Maignan, Abraham, Correa e Djimsiti

                                Basta iniziare a digitare su google: "infort...". E l'omino che vive nascosto dentro computer e smartphone completa subito l'opera, restituendoci ai primi due posti "infortunio Maignan" e "infortunio Abraham". Normale: i tifosi di Milan e Roma sono in ansia e scatenano le loro dita sulle tastiere: "Come sta Mike?", "Come sta Tammy?".

                                Maignan sotto i ferri, ecco Mirante

                                I motori di ricerca non regalano buone notizie ai tifosi del Milan. L'ultima pessima novità è lo stop di Theo Hernandez, che ha contratto il Covid nel ritiro della nazionale francese, dove il difensore rossonero era stato a contatto con lo juventino Adrien Rabiot, risultato positivo prima della finale di Milano con la Spagna. A proposito di Francia. L'operazione al polso sinistro lascerà a lungo ai box Maignan. Un mese, forse due. E così il club – che rischia di non poter schierare sabato sera col Verona Davide Calabria per un problema alla coscia accusato nel ritiro dell'Italia – si è cautelato prendendo lo svincolato Antonio Mirante, 38 anni, fino a giugno alla Roma. Si giocherà il posto col romeno Ciprian Tatarusanu, 35 anni, che nell'ultima stagione – quando è stata chiamato a sostituire Donnarumma – ha messo insieme più di un'uscita da brivido. Maignan si era fatto male il 15 settembre, durante il primo tempo della partita di Champions League a Liverpool, in uno scontro a quattro con due avversari e Theo Hernandez. Stava per uscire nell'intervallo (Tatarusanu si è a lungo scaldato) ma poi ha resistito, come ha fatto nelle settimane successive col club e nel ritiro della sua nazionale, dove è la riserva del titolare Lloris. Alla fine si è arreso e la Francia lo ha rimandato a Milano per l'inevitabile operazione.

                                La caviglia di Abraham, le paure dei romanisti

                                Qui, dunque, non si puo parlare di infortunio in Nazionale. Come nel caso di Tammy Abraham. Entrato al 76' al posto di Kane, in Inghilterra-Ungheria, il centravanti della Roma 12 minuti dopo ha tentato un colpo di testa su un cross di Shaw, ma è ricaduto male e il dolore si è dipinto sul suo volto. Anche lui ha provato a resistere ma dopo altri quattro minuti ha lasciato il campo. Caviglia infortunata e tifosi romanisti nel panico, in attesa del verdetto medico: domenica sera c'è Juve-Roma, sette giorni dopo Roma-Napoli, perdere il centravanti titolare non sarebbe l'ideale, anche quando si ha una punta di scorta come Eldor Shomurodov, certamente più di una semplice riserva. E poi i recenti ricordi non sono affatto belli. A settembre dell'anno scorso, nel match di Nations League dell'Italia con l'Olanda, Nicolò Zaniolo si è rotto per la seconda volta i legamenti del ginocchio. Per Abraham il problema è molto meno grave, ma sicuramente capita al momento sbagliato.

                                L'affaticamento di Correa

                                Altro continente, altri problemi per un attaccante della serie A: problema all'adduttore della gamba sinistra per Joaquin Correa durante la sfida tra la sua Argentina e l'Uruguay. Il giocatore ha chiamato lo staff dell'Inter per tranquillizzare tutti: solo un affaticamento muscolare. Tornerà in Italia con Lautaro Martinez venerdì: un volo privato con scalo a Madrid e arrivo a Roma venerdì, vigilia di Lazio-Inter, la partita da ex che Correa non vorrebbe certamente perdersi ma che difficilmente lo vedrà protagonista.

                                Djimsiti ko: Atalanta senza pace

                                Verdetto emesso per Berat Djimsiti, difensore albanese dell'Atalanta. Sabato scorso, a Budapest, è stato travolto dal suo compagno Etrit Berisha, secondo portiere del Torino, durante un'uscita. Esito: frattura scomposta di radio e ulna del braccio sinistro, lunedì scorso l'operazione, almeno un mese di stop. Un guaio per l'Atalanta che in questo difficile inizio di stagione ha perso per infortunio prima Muriel, rientrato da poco, e poi Gosens, il suo uomo in più sulla fascia sinistra.

                                I calciatori chiedono di giocare di meno per evitare infortuni

                                A proposito di motori di ricerca. Digitatissime, in queste ore, le parole "indennizzo club infortuni nazionale". I calciatori chiedono di giocare meno, qualcuno – come Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli e capitano del Senegal – si augura che passi la proposta della Fifa di giocare i Mondiali ogni due anni e non più ogni quattro anche per razionalizzare i calendari ed evitare i troppi impegni, evidenti concause degli infortuni dei giocatori. E delle ansiose incursioni su internet dei loro tifosi.

                                Repubblica
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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