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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Ci può stare dai...
    Poi con quegli handicappati che abbiamo in attacco...
    Originariamente Scritto da Marco pl
    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    IO? Mai masturbato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    Io sono drogato..

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      L'ha persa Mancini.

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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
        L'ha persa Mancini.

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        Ma insomma, forse, però i gol loro (come il nostro) sono arrivati per errori grossolani in marcatura... errori che difficilmente commettiamo.
        La Spagna avrebbe palleggiato e pressato con chiunque altro in campo, credo.
        In 11 te la giocavi sicuramente meglio e il 2-0 subito dopo il recupero, già in 10 e un Palmieri versione Florenzi, ci ha tagliato le gambe.

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          E Bonucci chiaramente.
          Pollo.
          Ad ogni modo la formazione iniziale era sbagliata.

          Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            Peccato, episodi tutti a sfavore. Spagnoli pdm

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              pen di Spagna



              Originariamente Scritto da Giampo93
              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                Chiesa un fenomeno.

                Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  Non ho ancora capito perché non ha convocato Zaniolo.

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                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    L’Italia perde contro la Spagna e fallisce la chance di vincere la Nations League. La squadra di Luis Enrique vince con una doppietta di Ferran Torres, inframezzata dall’espulsione di Bonucci per un gomito troppo alto. Anzi il gol di Pellegrini ha riacceso una flebile speranza, ma l’impresa a quel punto era praticamente impossibile. L’inno spagnola e Donnarumma sommersi da fischi vigliacchi, da tifosi che sotto la maglia azzurra hanno quella del club. L’Italia perde dopo 37 partite e 3 anni senza sconfitte. A Mancini l’espulsione per doppia ammonizione di Bonucci non è andata affatto giù: “A certi livelli certi errori non si possono fare”. Detto questo forse la Nations League è meglio perderla che vincerla, per non arrivare ai Mondiali pensando di essere perfetti e invincibili: e l’Italia, anche se ha vinto il Campionato Europeo, non lo è. Ora però bisogna decidere. Si va avanti con la coppia Bonucci-Chiellini? E si può giocare senza un centravanti vero? Comunque evitiamo di far drammi e siamo sinceri: nessuno rimprovererà mai a Mancini di aver perso la Nations League…

                    Non fa un gran male perdere la Nations League, che è un torneo figlio di nessuno e con ancora troppa poca storia (l’unica edizione precedente l’ha vinta il Portogallo) per strapparsi i capelli. Ma il fatto di aver vinto un Europeo prima come al solito falsa le prospettive, cambia il giro delle carte, fa andare oltre, per non dire fuori strada.

                    Se proprio vogliamo indorare la pillola diciamo che, in chiave Mondiali del prossimo anno, una Nations League qualsiasi è meglio perderla che vincerla, così da predisporsi al meglio e non illudersi di essere veramente imbattibili. No, siamo battibilissimi ed è pure giusto che le cose vadano così. L’ Europeo è stato una straordinaria parentesi per un calcio, quello italiano, abbastanza mediocre. E dunque bisogna lavorare sapendo di partire da uno scalino più basso di quello dove si è arrivati.

                    L’ Italia perde dopo 37 partite e 3 anni senza sconfitte. E’ un traguardo statistico importante ma virtuale e di pura facciata. Le Nazionali, come tutte le squadre di calcio, si misurano sui trofei vinti e non sui record che sono solo un mezzo e non certo un fine. La partita con la Spagna l’avete vista e non c’è molto da spiegare. In semifinale agli Europei la battemmo ai rigori, e dunque già questo ci dice che non godevamo in partenza di alcuna superiorità. E anzi, forse qualche cambio in più, rispetto a quella partita, l’ha fatto più Luis Enrique di Mancini. L’allenatore spagnolo, ex della Roma, ha gusto per la provocazione e quindi fa tutto il contrario di quello che tutti gli altri pensano. Ma intanto Gavi, talento del Barcellona di soli 17 anni, ha tormentato il nostro centrocampo.

                    Il risultato è implacabile, vantaggio della Spagna con Ferran Torres, espulsione di Bonucci (doppia ammonizione) per un gomito malandrino, e ancora Ferran Torres su quei maledetti traversoni da sinistra. Amen, prima dell’intervallo la partita era già chiusa e l’ Italia ormai attaccata a un improbabile miracolo. Che manca poco arriva pure, la fuga di Chiesa e Pellegrini ha prodotto un gol che ha dato una decina di minuti di speranza all’ Italia. Tanto da far pensare: e se l’improvvida gomitata non ci fosse stata?

                    Dall’ Europeo in poi l’ Italia, pur giocando quasi sempre in fotocopia o comunque puntando sempre su quei giocatori, ha perso un buon 30% del suo stellone e anche il fuoco sacro si è ridotto a fiammella. Ma ci mancherebbe altro, nessun giocatore va a tutta manetta per 12 mesi all’anno. Soprattutto il famoso 110% lo si da quando c’è qualcosa che valga veramente la pena e qui oggettivamente non c’era. Figuriamoci poi quando le cose cominciano ad andare storte…

                    Di questa partita restano i fischi alla Spagna ammortizzati dagli applausi degli azzurri stessi e a Donnarumma, fastidiosi e vigliacchi perché negano all’ex portiere del Milan l’indennità da maglia azzurra. Fare lo sgambetto a uno dei tuoi per questioni di mercato è miserabile. Il tifoso becero opportunista che porta la maglia azzurra sopra quella del proprio club fischia chi contravviene ai suoi interessi e applaude chi li asseconda, del resto gli interessa relativamente. Francamente di tifosi se ne farebbe volentieri a meno.

                    Nell’attesa di arrivarci al Mondiale in Qatar bisogna chiedersi se pensiamo di andarci sempre con la coppia Bonucci-Chiellini in difesa. Che sarà anche il top, ma il tempo che passa è veramente inclemente. A Mancini non è andato affatto giù l’errore di Bonucci, non tanto l’episodio del gomito quanto la prima ammonizione per proteste. “A certi livelli certi errori non si devono fare”. Tutti si lamentano dell’inopportunità del primo cartellino giallo, ma nessuno ha sentito Bonucci parlare. Detto questo bisogna trovare qualcuno di meglio e più affidabile della coppia Bonucci-Chiellini. E francamente non è facile andare oltre.

                    Nell’attesa che il centrocampo ritrovi i migliori Jorginho, Barella e Verratti (adesso siamo nel periodo del bioritmo sotto i tacchetti), finiamo per dibattere sul centravanti. Quando c’è Immobile non ci piace perché non fa gol, quando non c’è Immobile ci lamentiamo di queste strane squadre che giocano col falso nueve o comunque con troppi trottolini lì davanti. Se Chiesa è in giornata ti esalti, se è un po’ più normale finisci col maledire questo calcio che fa il solletico all’avversario girando alla larga dalla porta avversaria.

                    Certo dispiace, ma ci fidiamo di Roberto Mancini: credo che nessuno gli rimprovererà mai di aver perso la Nations League.

                    Non fa un gran male perdere la Nations League, che è un torneo figlio di nessuno e con ancora troppa poca storia (l'unica edizione precedente l'ha vinta il Portogallo) per strapparsi i capelli. Ma il fatto di aver vinto un Europeo prima come al solito falsa le prospettive, cambia il giro delle carte, fa andare oltre, per non dire fuori strada. Se proprio vogliamo indorare la pillola diciamo che, in chiave Mondiali del prossimo anno, una Nations League qualsiasi è meglio perderla che vincerla, così da predisporsi al meglio e non illudersi di essere veramente imbattibili. No, siamo battibilissimi ed è pure giusto che le cose vadano così. L' Europeo è stato una straordinaria parentesi per un calcio, quello italiano, abbastanza mediocre. E dunque bisogna lavorare sapendo di partire da uno scalino più basso di quello dove si è arrivati. L' Italia perde dopo 37 partite e 3 anni senza sconfitte. E' un traguardo statistico importante ma virtuale e di pura facciata. Le Nazionali, come
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Italia-Spagna 1-2, Sconcerti: a Mancini tocca inventare una seconda volta. Ed è la cosa più difficile

                      Sbagliata la scelta di mettere Barella su Busquets. Ma anche agli Europei a questi livelli abbiamo fatto fatica. Non siamo i migliori, con alcuni avversari dobbiamo ancora giocarcela in modo duro

                      di Mario Sconcerti

                      Per rendere un piccolo omaggio al premio Nobel Giorgio Parisi, si può dire che l’Italia di mercoledì era un Sistema Complesso come quelli da lui studiati, cioè un elemento lontano da un punto di equilibrio. La prima causa di questo scompenso è stata prima di tutto una scelta, quella di mettere Barella su Busquets. Non è stato fermato Busquets e all’Italia è mancato Barella.

                      La sua assenza dal gioco ha costretto Jorginho a rimanere basso, quasi sulla linea dei difensori. Così Verratti è rimasto a sua volta solo in mezzo al campo, per altro rincorso, ripreso, spesso battuto, da un formidabile ragazzo di 17 anni, Gavi. Senza nessun riferimento in attacco e senza nessun riferimento in mezzo al campo, alla fine del primo tempo è mancato anche il riferimento di tutta la difesa con l’espulsione di Bonucci.

                      La Spagna pochi minuti dopo ha chiuso la partita col secondo gol e ha cominciato a ricordare il suo finissimo palleggio, quasi dimenticato fino a quel momento avendo accettato la sfida di scambi verticali con l’Italia. Mancini ha fatto molti cambi, ha prima recuperato Barella alzando Jorginho su Busquets, poi ha messo Kean, Pellegrini, Calabria, mosse corrette, pensate, ma perse in mezzo alla diversa qualità della Spagna. D’altra parte è accettabile perdere una partita ogni 38. A questi livelli però abbiamo fatto fatica anche agli Europei, in semifinale e finale abbiamo vinto ai rigori. Non siamo i migliori, con alcuni avversari dobbiamo ancora giocarcela in modo duro, cattiveria che adesso non abbiamo.

                      Sono bastati pochi passaggi di prima sulla sinistra per mettere in crisi l’intera difesa. Né Bastoni, né Emerson hanno tenuto i cross per Torres. La Spagna si è presa comunque più di quello che gli abbiamo concesso. Non ha giocatori migliori, ma era messa meglio in campo, più organizzata e più motivata anche dalle dure polemiche del suo tecnico con chi la Spagna la racconta. Ha concesso solo un errore al migliore dei nostri, Chiesa. Il resto è stata una gestione di classe. Adesso per Mancini comincia una situazione nuova. Lui è stato il grande Rinnovamento, oggi non c’è più il nuovo, le scoperte sono finite. Dobbiamo ricominciare da noi. Inventare due volte è la cosa più difficile.

                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        La Roma si trasforma: i Friedkin e la rivoluzione senza fine

                        Adesso è definitivamente la Roma dei Friedkin. Perché anche l’ultimo ponte con la vecchia gestione, quella legata a James Pallotta, è venuto giù, anche se non è stata una caduta fragorosa e dolorosa, ma una scelta condivisa. Sta di fatto che da ieri anche Guido Fienga lascia la Roma.

                        Al suo posto Dan e Ryan Friedkin hanno scelto Pietro Berardi, 47 anni, nuovo «Corporate Ceo» e direttore generale del club, a partire al più tardi dal primo gennaio 2022. È è l’undicesimo nuovo dirigente della gestione texana. Prima di lui, infatti, erano arrivati Tiago Pinto (general manager), Lombardo (segretario generale), Vergine (settore giovanile), Van Den Doel (direttore marketing), Scalera (direttore relazioni governative), Pastorella (direttore Roma Departments), Murgo (capo del personal), Krauss (capo della sicurezza), Vitali (responsabile ufficio legale) e Maurizio Costanzo (advisor comunicazione stadio).

                        Ma perché i Friedkin hanno deciso di cambiare anche quella che era stata ufficializzata come la loro «voce»? Con la presenza fissa di Dan e Ryan a Roma, di fatto non c’era più bisogno di un Ceo operativo come era Guido Fienga, che – per dire – nella fase di transizione tra le due proprietà per un po’ ha fatto anche le funzioni di direttore sportivo. Dan e Ryan hanno fatto di Roma il loro quartier generale. Ma le decisioni sono tutte loro, come la gestione diretta del club.



                        (gasport)
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                          Eh vabbè, prima o poi doveva succedere.
                          Hai comunque perso contro una nazionale forte e con onore.

                          peraltro a questa spagna mancavano dani olmo pedri e ansu fati.....
                          direi che il ricambio generazionale l'hanno avuto eccome
                          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                          Originariamente Scritto da GoodBoy!
                          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                          grazie.




                          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                            Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
                            peraltro a questa spagna mancavano dani olmo pedri e ansu fati.....
                            direi che il ricambio generazionale l'hanno avuto eccome
                            Sono forti, zeppi di 2000 e pure più giovani.
                            Sono guidati da un grande tecnico.

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                              La sconfitta prima o poi doveva arrivare: meglio in nations che agli europei.

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                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                si gli attaccanti sono una cosa a dir poco oscena ma all'orizzonte c'è il nulla cosmico purtroppo
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                                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                                Originariamente Scritto da master wallace
                                IO? Mai masturbato.
                                Originariamente Scritto da master wallace
                                Io sono drogato..

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