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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Certa gente vive male il calcio

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      Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
      Certa gente vive male il calcio
      Stai parlando di Marcu?
      I SUOI goals:
      -Serie A: 189
      -Serie B: 6
      -Super League: 5
      -Coppa Italia: 13
      -Chinese FA Cup: 1
      -Coppa UEFA: 5
      -Champions League: 13
      -Nazionale Under 21: 19
      -Nazionale: 19
      TOTALE: 270

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        Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
        Certa gente vive male il calcio
        Quoto, abbiamo cmq certi esempi anche qui

        Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
        Originariamente Scritto da Pesca
        lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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          Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
          Certa gente vive male il calcio
          io è da quando la Juve ha perso l'ultima finale di CL che non me ne frega più una mazza , boh

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            Serie A, Sconcerti: gioco verticale, tanti gol e voglia di show, così il calcio italiano scopre la bellezza

            Ci siamo svegliati dal virus con la voglia di spaccare il mondo. Tanti tecnici sono cambiati, è diminuito il palleggio, le piccole squadre sperimentano e si lanciano giovani. I presidenti americani poi devono farsi pubblicità

            di Mario Sconcerti

            Il calcio italiano è cambiato. L’evidenza è arrivata con l’Europeo, ma la trasformazione della Nazionale è stata elitaria, non rappresentava la realtà del campionato. Il cambiamento adesso è invece dentro qualunque piega, forse non è ancora confermato, ma è visibile. Da dove arriva e cosa sta portando? Parte da due dati molto chiari.

            Il primo è che si gioca con 13 allenatori che un anno fa non c’erano. Inzaghi, Juric e Italiano c’erano, ma allenavano un’altra squadra. Solo Pioli, Mihajlovic, Gasperini e Gotti sono rimasti nelle vecchie squadre. Se cambiano 16 tecnici, è fatale cambi il gioco di tutti. Il secondo dato è altrettanto forte. Si segna come mai in Italia, 224 reti in 70 gare, 3,20 a partita, due sole sono finite 0-0. Accade da mesi.

            È come se il lockdown ci avesse costretto a un fortissimo rimbalzo. Come se ci fossimo svegliati dal virus con la voglia di spaccare il mondo e ci fossimo riusciti. L’aspetto più evidente è che è diminuito il palleggio, non è più un sistema di gioco complessivo, è un momento di riposo durante la gara. Ma è cambiato anche il modo di difendersi. Quando la Juve gioca col Chelsea negli ultimi trenta metri per tutta la partita, non marca a uomo, non fa vecchio calcio all’italiana. Commette appena 8 falli. Nel vecchio calcio ne avrebbe commessi trenta. Oggi non c’è esuberanza fisica, approssimazione, oggi si marcano le linee di passaggio, si prende il pallone interrompendo la traiettoria, prima di cadere addosso all’avversario. Questa è modernità. Pioli tiene Calabria e Theo dentro il campo, mai troppo esterni. Il Milan stringe lo spazio e poi si allarga e lì manda i suoi attaccanti di talento. Anche questa è diversità.

            I movimenti cambiano però sempre dal basso, sono le piccole squadre che devono sperimentare, le grandi devono vincere. Oggi ci sono tecnici giovani come Dionisi, Zanetti, Italiano, Tudor, ma anche meno giovani come Mihajlovic, Gotti, Andreazzoli, che giocano di collettivo, in verticale, subiscono un attacco e lo restituiscono, portano tanti uomini in area. Oggi si vedono molte squadre organizzate benissimo, così bene da far venire il dubbio che i tecnici siano più insegnanti di calcio che allenatori da risultato. Una fase estetica che il nostro calcio poche volte ha conosciuto.

            Questo maggior movimento verticale portato avanti da più giocatori ha aperto spazi che sui nostri campi erano chiusi. Oggi capita di vedere difese molto alte, quasi a metà campo. Capita che un dribbling o un passaggio superino un’intera linea di gioco. Il movimento crea sempre entropia, cioè disordine. E il disordine costruisce i gol. Segnare tanti gol significa infatti subirne altrettanti. Quanti mai ne avevamo subiti.

            È cambiata la mentalità, conseguenza questa di una differenza di qualità individuale. Le squadre forti sono molto più forti delle deboli. Le quali usano il campionato per affermare se stesse a livello singolo. La gara è una vetrina intelligente. Si è abbassato il gioco di squadra in senso rigoroso, si tentano spunti e passaggi fuori dagli schemi. Esiste un marketing individuale da ribadire in tv. Si punta più sui giovani, ma questa è una strategia da alchimista, serve un capolavoro nelle dosi. Il Sassuolo ha i due migliori centravanti giovani, Raspadori e Scamacca, ma sta arretrando in classifica perché in due hanno segnato un gol. Anche usare tanti giovani è un buon modo di aumentare l’entropia, perché il disordine diventa collettivo. Per questo per le grandi i giovani sono un lusso. E per questo il Milan è una squadra lussuosa.

            Esistono infine molti presidenti americani in gara con se stessi. Sono tenuti d’occhio dai media Usa, il New York Times mette molte volte il calcio italiano in prima pagina. I presidenti americani non hanno comprato per niente, sanno che solo lo spettacolo potrà portare soldi. E questo stanno chiedendo tutti ai loro allenatori: bellezza. Forse ci stanno riuscendo.

            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Un’asta per Vlahovic. La Juve vorrebbe fare come con Chiesa, prestito con riscatto a una cifra sui 60 milioni. La Fiorentina vuole 90 milioni

              Nelle amare parole di Rocco Commisso non c’è un domani per Dusan Vlahovic a Firenze. Dunque c’è aria di asta per il goleador che respinge il rinnovo con i viola. Il presidente addirittura si prepara a cederlo già al mercato di gennaio. E un recente contatto con la Juve dimostra che il prezzo è fatto: 90 milioni. Trattabili? Lo dirà il mercato... Potrebbe anche essere letta come una provocazione. Intanto la Fiorentina toglie a Dusan i panni dell’intoccabile e, di fatto, lo mette in vendita.

              Lettera Lo schiaffo nella lettera aperta di Commisso al popolo viola, con cui ufficializza la rottura per il rinnovo, ricordando che la società nelle scorse settimane gli ha proposto un prolungamento da 4 milioni netti per i prossimi 5 anni.

              L’affondo Chi invece si è fatto sotto di recente è stata la Juventus, alle prese con la questione del centravanti del futuro. Nell’idea di Federico Cherubini c’era la prospettiva di ripetere l’operazione Chiesa, vale a dire un prestito pluriennale con riscatto ad una cifra intorno ai 60 milioni di euro.Anche con la disponibilità ad inserire una contropartita tecnica nel possibile affare. Invece la Fiorentina ha chiuso sul nascere il dialogo, partendo da una richiesta shock: 90 milioni di euro. Senza sconti. Singolare, allora, che a distanza ravvicinata di tempo proprio Commisso dia fiato alle trombe, aprendo di fatto la trattativa per una cessione a cifre importantissime. Vista dalla prospettiva bianconera questo uscita non aiuta ad andare avanti, almeno per il momento. La famiglia Agnelli, si sa, in questa stagione ha programmato una riduzione del maxi buco gestionale. Ecco perché la carta Vlahovic, non può essere giocata a condizioni straordinarie. A maggior ragione, quindi, la società torinese non può essere considerata in corsa nell’immediato. Al massimo può tornare in corsa per la prossima estate.


              Gazzetta dello Sport
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Smalling, odissea infinita: altro stop di 20 giorni


                Nuova tegola per Chris Smalling, che si ferma per una lesione muscolare al flessore della coscia destra. Lo stop dovrebbe essere di almeno 20 giorni, il ché significherebbe perderlo per i match contro Juventus, Bodo e Napoli, ma è difficile stimare esattamente una data per il rientro del centrale inglese, visti i precedenti.

                Il problema è emerso nei minuti finali della gara con l'Empoli: intervento difensivo e dolorino, che aveva fatto pensare a dei crampi. Nei giorni successivi però il dolore si è riacutizzato e gli esami strumentali hanno evidenziato la lesione.


                (Il Messaggero)
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                  Italia-Spagna di Nations League: formazioni e dove vederla. Insigne tra Chiesa e Lorenzo Pellegrini

                  Vincere e andare in finale, l’Italia campione d’Europa ha sempre fame. Mancini: «Vogliamo due grandi notti a Milano...». Contestare Donnarumma, rischio da evitare

                  Due grandi notti a San Siro, Mancini lo dice e lo ripete perché l’entusiasmante viaggio Europeo ha alimentato i sogni di gloria e in attesa del Mondiale in Qatar tra meno di quattordici mesi, la Nations League capita a proposito per ribadire la ritrovata competitività azzurra. «Sarebbe importantissimo confermarsi», il messaggio dell’allenatore alla squadra dopo le difficoltà mostrate a settembre. Senza incertezze e senza la paura di alzare l’asticella. «Vogliamo vincere con la Spagna e ripeterci in finale per regalare due grandi notti a Milano», dentro la Scala del calcio che risponde all’appello.

                  Mercoledì sera per vedere i Leoni di Wembley saranno in 37 mila, il massimo della capienza consentita in tempo di Covid. I biglietti a prezzi calmierati sono andati esauriti già ieri mattina e stasera l’unica preoccupazione ambientale, oltre alla pioggia annunciata, saranno i potenziali fischi a Donnarumma, che sarebbero quanto di più sbagliato perché l’azzurro della Nazionale deve andare oltre le divisioni dei club. Martedì i tifosi milanisti, come sgradito benvenuto, hanno esposto uno striscione contro il portiere nei pressi dell’albergo che ospita gli azzurri. Speriamo che alla partita l’aria sia diversa.


                  Mancini va oltre e cerca risposte in una sfida che mai è scontata. « La Spagna contro di noi ha giocato la partita migliore del suo Europeo e ci ha fatto soffrire nel possesso». Sostanzialmente ci ha nascosto il pallone e la semifinale contro la Roja è stato il momento più complicato verso la Coppa.

                  Tre mesi (esatti) dopo, in un’altra semifinale, meno affascinante ma lo stesso importante, Luis Enrique ha l’occasione di prendersi la rivincita e oggi come allora il motivo di questo meraviglioso faccia a faccia che fa la storia è il controllo del gioco. Anche per questo Mancini è tentato dall’idea del falso nove, usato a partita in corso proprio contro gli spagnoli e solo due volte, nell’ottobre 2018, dal primo minuto quando la sua creatura era all’inizio del percorso. Il rebus dell’allenatore è solo l’attacco: «Perché ci mancano sia Immobile che Belotti. Abbiamo due centravanti giovani, Raspadori e Kean, oppure possiamo giocare in un altro modo». Con Insigne tra Chiesa e Lorenzo Pellegrini per dare meno punti di riferimento in avanti e cercare di contrastare maggiormente, grazie al romanista, l’esasperato possesso spagnolo. Una corsa a tre. Se Mancini sceglierà Kean o Raspadori, il sacrificato dovrebbe essere Pellegrini.

                  Il c.t. si trascinerà il dubbio amletico sino a mercoledì mattina, ma in assoluto il tormento andrà avanti per chissà quanto tempo ancora perché il centravanti è il suo cruccio, il problema irrisolto di una Nazionale che ha una identità precisa. «Kean e Raspadori dovrebbero giocare di più nei rispettivi club», l’invito perentorio del Mancio ai suoi colleghi Allegri e Dionisi mentre è impegnato a proseguire la striscia record di trentasette partite senza sconfitta. «Luis Enrique dice che prima o poi l’Italia perderà e ha ragione perché non siamo invincibili. Dipenderà da noi. Mi auguro che succeda il più tardi possibile, magari dopo dicembre 2022», cioè dopo la finale del Mondiale, la replica al collega asturiano.

                  Confidiamo in un’altra notte azzurra nello stadio in cui l’Italia non ha mai perso nelle 28 partite in cui ci è entrata senza però dimenticare che le ultime 5 sono stati altrettanti pareggi, gli ultimi tre addirittura senza gol. San Siro, nella nostra testa, è ancora il teatro dell’apocalisse contro la Svezia, la mancata qualificazione al Mondiale 2018. L’onta l’abbiamo lavata a Wembley, ma vincere la Nations League, nel primo torneo che organizziamo dal Mondiale di Italia ‘90, è un’occasione irripetibile.


                  Probabili formazioni:

                  Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Insigne, Lo. Pellegrini. All. Mancini.
                  Spagna (4-3-3): Simon; Azpilicueta, Laporte, Garcia, Marcos Alonso; Busquets, Koke, Merino; Ferran Torres; Oyarzabal, Sarabia. All. Luis Enrique.
                  Arbitro: Karasev (Russia)
                  Tv: ore 20.45, Rai 1

                  CorSera
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    90 milioni Vlahovic...perchè non facciamo 100, come ad Ok il prezzo è giusto?

                    Vlahovic è un giocatore che a giugno '23 andrà a zero. Non si sa ancora se è un Chiesa od un Bernardeschi, ovvero se c'è ciccia o solo fumo...e per quale ragione sul cartellino in vetrina ci deve essere scritto 90? Le uniche coppe che ha giocato sono state quelle Italia.

                    Commisso dovrà rufare un attimo i suoi calcoli.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
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                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      io al posto della juve proverei a sondare il terreno per de paul che sembra scontento all'atletico...
                      Originariamente Scritto da Marco pl
                      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                      Originariamente Scritto da master wallace
                      IO? Mai masturbato.
                      Originariamente Scritto da master wallace
                      Io sono drogato..

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                        La questione riguarda i soldi. Ora è chiaro che il nome della Juve circa Vlahovic posso farlo anche io da dove sto...ma i media si premurano di sapere come stanno le casse e le disponibilità?

                        E' più facile ipotizzare un riscatto di Morata a 30 milioni. Poi se vendono de Ligt (clausola di 120) allora i discorsi saranno altri, tipo difensore e appunto attaccante.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
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                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                          Stai parlando di Marcu?

                          Nono, parla di te che vivi malissimo una cosa normalissima come l'avere diversi giocatori di colore in una squadra di CLUB.
                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            UEFA, nessuna sospensione per #Cakir dopo Milan-Atletico Madrid: arbitrerà Germania-Romania.

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                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                              Sì vede che la colpa l'hanno data a quelli del var.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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