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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
    Incredibile Ronaldo.
    Quanto kazzo è determinante.

    Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
    racconta, giocava il portogallo?

    Edit: visto

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      Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
      racconta, giocava il portogallo?

      Edit: visto

      Sì, partita molto tosta contro l'Irlanda.
      E con una splendida doppietta (entrambi i goal a pochi minuti dal fischio finale) ha salvato una partita davvero complicata.
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        CALCIATORI BRUTTI



        Cristiano Ronaldo in Portogallo-Irlanda:

        15' sbaglia il rigore;
        89' segna il gol che lo fa diventare il miglior marcatore dei match internazionali;
        96' segna il gol del vantaggio.
        Ora addio alla Juventus, 'grazzie' e tutti i meme a parte, Cristiano Ronaldo ha scritto la storia. Anche stasera.
        111 gol in nazionale, come lui nessuno.
        Él está aquí. SIUM!



        ?
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
          La Juve ha abbassato il monteingaggi di oltre 50 milioni
          L Inter penso sia rimasto pressoché lo stesso, in questo senso il lavoro di Marotta è stato più semplice

          il monte ingaggi è diminuito per CR7 ha deciso autonomamente di andare via...
          altrimenti era 30 milioni più in alto
          non darei grandi merita alla dirigenza
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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            Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
            il monte ingaggi è diminuito per CR7 ha deciso autonomamente di andare via...
            altrimenti era 30 milioni più in alto
            non darei grandi merita alla dirigenza
            E in quel caso non si sarebbe indebolita
            Cosa che invece è successa all Inter
            Perché potete raccontarmela finché volete ma l Inter si è indebolita
            Poi può essere che vinca lo stesso
            Perché Cr7 non c'è più

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              Mercato, le pagelle: Roma da 7,5: c’è qualità. Inter e Milan sufficienti, pesano le cessioni. Juventus da 5, bene Fiorentina e Torino

              I giudizi sulle trattative di mercato: per i giallorossi scelte intriganti; ai bianconeri manca un attaccante, l’Atalanta ha ceduto Romero ma Gasperini può accontentarsi. Lazio da 6,5

              Roma: 7,5

              Un mercato eccellente e intrigante. Dal colpo, anche mediatico, di Mourinho a una squadra piena di qualità con Rui Patricio, Shomurodov e soprattutto il gioiello Abraham. Rispetto al passato, a parte Dzeko, non ci sono state cessioni eccellenti. Uno sforzo notevole, anche economico, nell’anno dell’austerity. Forse manca un centrocampista di qualità davanti alla difesa.

              Fiorentina: 7

              L’acquisto di Nico Gonzalez, pagato 27 milioni con i bonus, il più caro nella storia viola, oltre a quello di Torreira e la conferma di Vlahovic e Milenkovic regalano spessore alla squadra di Italiano. I dubbi sono sulle alternative: manca un vice Vlahovic considerando che Kokorin, per il momento, è un oggetto misterioso e l’allenatore voleva un esterno in più: con Berardi la Fiorentina sarebbe stata da Europa, ma anche Orsolini avrebbe migliorato la situazione sugli esterni.

              Torino: 7

              Uno sprint degno del migliori velocista. Zima in difesa, Praet in mezzo al campo e Brekalo sulle fasce permettono ai granata di fare un salto di qualità in una squadra che aveva già inserito Pobega e Pjaca. La conferma del capitano Belotti chiude il cerchio. Ora la palla passa nella metà campo dell’allenatore. Perché contro la Fiorentina, al di là delle assenze, la squadra aveva fatto pochino e ancora non si vede la mano di Juric.

              Atalanta: 6,5

              Ha perso Romero, ceduto alla cifra record di 55 milioni al Tottenham, ma ha potenziato la rosa affidata alle sapienti mani di Gasperini con Musso, uno dei migliori portieri in circolazione, Demiral e Lovato in difesa, Zappacosta sulla fascia e Koopmeiners in mezzo al campo. L’allenatore voleva una punta fisica per sostituire Zapata ma può accontentarsi del lavoro dei Percassi.

              Lazio: 6,5

              Correa voleva raggiungere Simone Inzaghi ed è stato accontentato. Il ritorno di Felipe Anderson e l’arrivo di Pedro dalla Roma dovrebbero esaltare le qualità di bomber di Immobile. Zaccagni, arrivato all’ultimo tuffo, cancellerà i rimpianti per Kostic. Una squadra adatta per il vero colpo dell’estate biancoceleste: Maurizio Sarri.

              Inter: 6

              Un voto complicato perché oscilla tra l’inadeguatezza della proprietà, che ha smantellato una squadra formidabile e l’abilità della coppia Marotta-Ausilio che, sistemando il bilancio, hanno regalato a Simone Inzaghi un gruppo solido e equilibrato. Però, almeno per il momento, si fatica a immaginare l’Inter più forte senza Lukaku (QUI l’approfondimento), Hakimi e senza Conte in panchina.

              Milan: 6

              Ha speso tanti soldi, circa 70 milioni e il risultato è soddisfacente, ma siamo un po’ allo stesso discorso dell’Inter: i migliori se ne sono andati. Calhanoglu era centrale nel progetto di Pioli e Donnarumma rischia di essere in breve tempo il portiere più forte del mondo. Giusta l’attenzione alle spese e agli ingaggi. Ma dovendo giudicare la squadra le incognite non mancano: Brahim Diaz e Messias saranno all’altezza nella lotta per lo scudetto? La sensazione è che molto passi ancora dall’eterno Ibrahimovic.

              Napoli: 5,5

              Juan Jesus, suggerito da Spalletti e i muscoli di Anguissa sul rush finale per rimpiazzare l’infortunato Demme. La squadra non si è potenziata, ma neppure indebolita: le conferme di Koulibaly, Ruiz e Zielinski permettono all’allenatore di avere sottomano un gruppo equilibrato che può ambire allo scudetto. L’ombra è il braccio di ferro tra Insigne e il presidente De Laurentiis sul rinnovo del contratto del capitano. Una questione che potrebbe avvelenare la stagione partenopea.

              Juventus: 5

              Locatelli è un bel colpo
              e ci piace la volontà bianconera di ringiovanire la rosa. Ma la Juve che deve riprendersi lo scudetto ha molte lacune: manca Pjanic e un attaccante in più. Ronaldo non era un uomo squadra e ha fatto di tutto per andarsene, però i bianconeri hanno perso un notevole patrimonio di gol. Allegri, il colpo migliore, dovrà ingegnarsi per trovare la quadratura del cerchio.


              CorSera - Alessandro Bocci
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                E in quel caso non si sarebbe indebolita
                Cosa che invece è successa all Inter
                Perché potete raccontarmela finché volete ma l Inter si è indebolita
                Poi può essere che vinca lo stesso
                Perché Cr7 non c'è più
                L'Inter doveva fare cassa immediatamente e per ordini superiori, quindi non operazioni contabili: gli serviva portare a casa soldi veri, sonanti...per cui via Lukaku, via Hakimi (e via Conte col suo stipendio multimilionario).

                Il resto della rosa è rimasto quello, in bene (difesa e centrocampo, la prima al netto di Hakimi) epperò anche in male: Marotta non è riuscito a a fare cassa coi Perisic, i Sanchez, tagliare i Vidal...ma vediamo come tutte le squadre abbiano avuto difficoltà a piazzare gli elefanti, cioè i pachidermi tecnici che tieni in rosa e che hanno stipendi che sul mercato nessuno ti vuole.

                Ieri ho parlato di mercato elementare: c'è genialità nel riuscire a vendere Lukaku e Hakimi? Basta metterli in vetrina presumo.

                Prendere Dzeko, Dumfries, Correa (due su tre dal mercato italiano)?

                Il voto alto va dato non per la creatività di mercato (assente) ma perchè non si sono lasciati i vuoti e si consegna una squadra completa com'era prima che iniziasse il mercato: c'è il terzino, c'è l'attaccante, c'è il feticcio che chiedeva l'allenatore (Correa). Per questo l'Inter è ancora la favorita.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                  E in quel caso non si sarebbe indebolita
                  Cosa che invece è successa all Inter
                  Perché potete raccontarmela finché volete ma l Inter si è indebolita
                  Poi può essere che vinca lo stesso
                  Perché Cr7 non c'è più
                  Credo che nessuno ha messo in discussione che l'Inter si sia indebolita.
                  Ma lo stesso vale per la Juve senza CR7

                  Originariamente Scritto da Marco pl
                  i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  IO? Mai masturbato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  Io sono drogato..

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                    La Juve non ha smantellato una squadra da scudetto però. La differenza sta lì. Il ciclo ce l'aveva alle spalle, l'Inter lo smonta prima di iniziarlo.

                    Ronaldo aveva ancora solo un anno. C'è una certa differenza col dare via Lukaku e Hakimi a scudetto ancora fumante.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      l'Inter, come dice Cri, si è indebolita... questo è ovvio.
                      Sia in campo che in panchina.
                      Sempre come dice il mantovano, gli basterà per vincere... perché la Juve si è indebolita ulteriormente ed il resto delle altre sta molto dietro.
                      Per il campionato italiano, basta poco ormai... ancora devo capire l'alzata di ingegno di prendere Higuain anni fa ahahahah.

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                        Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                        l'Inter, come dice Cri, si è indebolita... questo è ovvio.
                        Sia in campo che in panchina.
                        Sempre come dice il mantovano, gli basterà per vincere... perché la Juve si è indebolita ulteriormente ed il resto delle altre sta molto dietro.
                        Per il campionato italiano, basta poco ormai... ancora devo capire l'alzata di ingegno di prendere Higuain anni fa ahahahah.
                        Fabi, mi è arrivata voce di un coro partito a Salerno dal settore vostro allo stadio. Più o meno a metà del secondo tempo. Confermi? Ne sai qualcosa?

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                          Tutte le rose di una Serie A avvincente, equilibrata e senza padroni

                          Sarà un campionato più avvincente perché più equilibrato. Difficile sostenere che sia cresciuto il livello qualitativo generale - perché sono andati via fior di campioni come Lukaku e Ronaldo, Donnarumma e Hakimi - ma il mercato ci ha consegnato una serie A come ultimamente non si era mai vista. Dall’Inter campione d’Italia alla Roma che lo scorso anno si è piazzata al settimo posto e ha speso 45 milioni per Abraham, sono successe così tante cose da far pensare che le distanze tra le sette si siano accorciate, rendendo quasi impossibile ogni pronostico. Anche perché la partita si è trasferita dal campo alla panchina, dove sono stati recuperati tutti i migliori piloti. Fa quasi impressione pensare che stessero fuori allenatori come Allegri, Spalletti e Sarri. Fa sensazione che il campionato italiano abbia ritrovato un numero uno come Mourinho. Merita una straordinaria considerazione Simone Inzaghi, che si è calato con il solito entusiasmo nella nuova avventura, così come sono dei valori aggiunti Pioli e Gasperini che rappresentano giustamente un punto fermo di Milan e Atalanta. Insomma, le sette sorelle si sfidano in un loro mini-campionato elettrizzante.


                          (gasport)
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Galliani: «I miei 90 mercati: una volta blindavo Van Basten, ora i top scappano. Mourinho colpo geniale»

                            L’ex ad del Milan, ora al Monza, analizza la sessione appena conclusa: «Donnarumma, Lukaku e Ronaldo via? Non è certo colpa di Milan, Inter e Juventus»

                            «Ho svolto il mio primo mercato nel novembre del 1975: ero da poco dirigente del Monza e all’epoca esisteva una finestra di trattative a novembre che durava una settimana. Il primo colpo fu Ariedo Braida. Da allora, fatta eccezione per le due sessioni nel 2017 (l’anno della cessione del Milan a Yonghong Li, ndr), ho sempre condotto trattative». Dal suo osservatorio privilegiato, dopo una novantina di edizioni, fra acquisti stellari, blitz all’ultimo respiro ed estati al telefono, Adriano Galliani — che al Monza non si è smentito con undici nuovi innesti — può analizzare l’evoluzione di un fenomeno che non è solo sportivo. Il calciomercato è lo specchio di un mutamento economico-sociale che ha accompagnato il mondo del pallone.

                            In cosa si è differenziata l’ultima sessione di affari?
                            «Indubbiamente ha inciso la crisi causata dal Covid. Tre sono le fonti di guadagno per un club: la biglietteria che si è azzerata, gli sponsor che hanno ridotto gli investimenti e i diritti tv. Globalmente il movimento ha subito perdite del 30% a fronte di costi rimasti inalterati. Il tutto in un contesto in cui il comparto calcistico italiano ha perso peso nel panorama europeo».

                            Come lo spiega?
                            «Il mercato è figlio dei ricavi che sono cambiati da nazione a nazione in base agli introiti da diritti tv. Negli anni Sessanta, quando la voce dei diritti tv non pesava sui bilanci dei club, e la maggior parte dei ricavi erano dal ticketing i grandi club avevano fatturati simili. Eusebio iniziava e terminava la carriera nel Benfica, così Cruijff nell’Ajax e Rivera nel Milan. Con la vendita dei diritti televisivi si è aperta la forbice tra i club di Paesi diversi. La Premier, per dire, fattura tre volte e mezzo il campionato italiano. Ecco perché lì vanno i giocatori migliori».

                            Nella medesima estate la serie A ha perso Donnarumma, Lukaku e Cristiano Ronaldo. Un impoverimento inaspettato?
                            «Mica si può dare la colpa ai dirigenti di Milan, Inter e Juventus. Nel 1990 quando terminò il primo contratto che Marco Van Basten aveva firmato con il Milan e il suo maestro Crujff lo chiamò a Barcellona ebbi la forza di proporgli un tale rinnovo da farlo restare. Ora che il Barcellona fattura quattro volte il Milan non sarei più in grado».


                            Quindi ora è molto più complesso agire in sede di trattative?
                            «Ma certo, le forze in campo sono molto differenti. All’epoca le proprietà non erano asiatiche o degli Emirati: le società erano di ricchi signori delle città di riferimento. La verità è che prima il campionato italiano era di arrivo, ora solo di passaggio».

                            Come si rimedia a questo ridimensionamento?
                            «Pazienza, si gioca con altri calciatori. Bisogna rassegnarsi alla fuga dei top nei campionati o nei club che hanno dimensioni economiche differenti. Del resto bisogna considerare un altro aspetto fondamentale nella questione dei diritti: si vendono nei Paesi dove si parla la stessa lingua del campionato di riferimento».

                            Il Milan avrebbe dovuto trattare in maniera diversa il rinnovo di Donnarumma?
                            «Sono stati bravi a trovare un altro portiere: ripeto, non ci sono più le condizioni per competere con certi club come il Psg. Io ho avuto la fortuna di avere alle spalle un azionista come Silvio Berlusconi e uno scenario di concorrenza completamente diverso. Potevo comprare i migliori del mondo, il 1 luglio del 2007 eravamo primi nel ranking della Uefa. Ora non sarebbe più possibile».

                            Un nuovo fenomeno sta prendendo piede: i giocatori che prima premevano per rinnovi infiniti ora spingono per arrivare a scadenza.
                            «Prima puntavano ad allungare il contratto perché nessun’altra società avrebbe garantito loro stipendi superiori e miravano a mettersi al riparo. Ai miei tempi nessuno dal Milan partiva a parametro zero, perché non esistevano club che con i soldi potevano mettere in crisi la loro fedeltà».

                            Colpa solo degli introiti da diritti tv?
                            «Certo che no. Sono anche gli stadi a segnare la differenza: mi chiedo come sia possibile che l’Italia, Paese di imprenditori, non riesca a costruire impianti di proprietà. Colpa loro? Non penso. Poi bisogna anche dire che siamo un Paese povero, con gli stipendi più bassi d’Europa. Mica riusciremmo a ottenere entrate da 6-7 milioni a partita come in Premier».

                            Come vede la corsa scudetto?
                            «Premesso che reputo un colpo di genio quello della Roma di arruolare Mourinho, credo che le milanesi, le romane, il Napoli, la Juventus e l’Atalanta sono in corsa per i primi sette posti. Poi con quale graduatoria non saprei».


                            Il mercato del Milan, mix di giovani di prospettiva e profili esperti come Giroud e Florenzi, le è piaciuto?
                            «Siccome resto un tifoso pazzo, spero che il Milan vinca il campionato».

                            La cessione di Lukaku al Chelsea in nome della sostenibilità economica ricorda le vendite sofferte di Ibrahimovic e Thiago Silva nel 2012?
                            «Assolutamente sì ma davanti a 115 milioni, come quelli offerti all’Inter dagli inglesi, come puoi opporti?».

                            Il suo amico Max Allegri è passato dall’essere il principale candidato allo scudetto all’assemblatore di una squadra in costruzione.
                            «Max è un grandissimo allenatore. Non so che situazione societaria ha trovato a Torino ma voglio ricordare che lì ha già vinto cinque scudetti e fatto due finali di Champions».


                            Balotelli fatica a esplodere anche in Turchia.
                            «Gli voglio molto bene ma anche a lui ho detto di nutrire il rimpianto che con le sue qualità tecniche avrebbe potuto fare molto di più».

                            Il Monza ha compiuto 109 anni di storia: cosa vorrebbe regalare per il prossimo compleanno?
                            «La promozione in A, sfumata lo scorso campionato per un solo gol. Un mare di città lombarde sono state almeno una volta nella storia nel massimo campionato. Speriamo di portarci il Monza, anche se in questa stagione la concorrenza è più nutrita».

                            Perché ha declinato l’invito alla candidatura a sindaco di Milano e poi a quella di capolista di Forza Italia alle amministrative?
                            «Non rispondo: questa è un’intervista che riguarda il mercato. Calcistico, non politico».


                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Forse è per questo che tanti club hanno preso allenatori di peso per le panchine: non potendo avere le stelle in campo, si cerca di mettere gente in panca che sappia far rendere la rosa in ogni suoi interstizio, rappresentare quel valore aggiunto che non si può colmare col mercato, dato che, come ben spiega Galliani, si va dove ci stanno i soldi...e qua non c'è una lira.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Chissà cosa avrebbe da dire a microfono spento sull'ultima domanda a cui non ha risposto...
                                Originariamente Scritto da BLOOD black
                                per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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