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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Commosso quanto vuole? [emoji23]

    Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      Dicono 60.

      Bisogna vedere quanto dei 115 i cinesi hanno intenzione di spendere per il sostituto, ricordando che 55 di quelli vanno allo United: ne restano 60. Considerando che qualcosa ti devi tenere (vendono Lukaku per fare cassa) ipotizzo che non si potrà andare oltre i 30 milioni di investimento.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Ma com'è che l'Inter era riuscita a prendere Hakimi e Lukaku senza uscire un soldo ?
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Perchè di solito i cartellini si pagano in più anni. Se è un acquisto definitivo, a bilancio si iscrive tutta la cifra ma il pagamento in soldoni non avviene in una unica soluzione ma spalmato in più rate.
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            In più anni, okay..ma a me pare che rispetto il consueto siano stati capaci di uscire davvero davvero poco nell'immediato.

            Bravo Marotta?
            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                In più anni, okay..ma a me pare che rispetto il consueto siano stati capaci di uscire davvero davvero poco nell'immediato.

                Bravo Marotta?

                Se strappi delle condizioni vantaggiose sei sicuramente bravo, cioè è merito di come conduci una trattativa.
                ...ma di noi
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                  Messi al Paris Saint-Germain: "Negoziato concluso, a breve l'annuncio"

                  L'anticipazione data via Twitter da un membro della famiglia Al Thani. Si va verso un biennale da 35 milioni netti a stagione

                  Leo Messi andrà al Paris Saint-Germain. L'anticipazione arriva via Twitter e a darla è Khalifa bin Hamad Al Thani, un membro della famiglia Al Thani, che ha fondato la Qatar Sport Investment, proprietaria del club parigino. "I negoziati sono ufficialmente conclusi. A breve l'annuncio", scrive su Twitter, postando un fotomontaggio del campione argentino con già la casacca del Psg. Poi il membro della famiglia qatariota rincara la dose postando una foto di Messi e Sergio Ramos ("8 Champions League") e poi un video di Neymar che in un'intervista dice di voler giocare con Messi il prossimo anno.

                  La rottura improvvisa e inaspettata tra Messi e il Barcellona non ha trovato impreparato il Paris Saint-Germain. Il club francese - come riporta Sky - ha fin da subito dopo l'ufficialità del mancato rinnovo della Pulga con i blaugrana avviato i contatti per provare a metterlo sotto contratto: discorsi che ieri si sono intensificati, tanto che la trattativa è andata avanti spedita. Le parti in causa sono al lavoro e stanno analizzando i numeri e le situazioni per cercare di chiudere al più presto l'affare: l'intesa dovrebbe essere raggiunta sulla base di un biennale a 35 milioni netti a stagione - bonus compresi -, con un'opzione per un ulteriore anno di contratto.

                  Dopo un mercato faraonico che ha portato a Parigi tra gli altri anche Donnarumma, Sergio Ramos e Hakimi, il Psg sta per mettere a segno un altro colpo, in questo caso il più stellare possibile.

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                    @khm_althani
                    Negotiations are officially concluded. And announce later

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                      Il braccio di ferro tra il Barça e la Liga che regalerà Messi alla collezione Psg

                      Mercoledì sera Leo Messi, reduce dall'ultimo periodo di vacanza a Ibiza, è sbarcato a Barcellona convinto che il giorno successivo sarebbe stato quello della firma. Libero di accordarsi con chiunque dal primo gennaio, l'argentino non aveva mai fatto balenare una volontà diversa da quella di rinnovare il suo contratto col Barça: se durante la lunga e difficile primavera dei blaugrana, passata per una bruciante eliminazione negli ottavi di Champions e un deludente terzo posto in Liga, qualcuno ne aveva sondato la disponibilità, la risposta doveva essere stata un no così netto da non lasciare traccia nemmeno nei gossip di mercato.

                      Quando, il primo luglio e in piena rincorsa alla Copa America, ci si era resi conto che Messi era tecnicamente uno svincolato (o un disoccupato, per sorridere della battuta), la notizia era stata trattata alla stregua di uno "strano ma vero" da Settimana Enigmistica. Una spigolatura curiosa, che il nuovo accordo - trovato da tempo - avrebbe fatto presto dimenticare. L'argentino si sarebbe concesso un po' di vacanza dopo la sospirata vittoria con la Selección (era dall'oro a Pechino 2008 che non riusciva ad alzare un trofeo con la nazionale), e al suo rientro la formalità del rinnovo sarebbe stata espletata.

                      Ieri sera, quarantott'ore dopo l'atterraggio in Catalogna, il clan di Messi, guidato dal padre Jorge, stava trattando col Paris St. Germain i termini non semplici del primo contratto di Leo extra-Barcellona dal 2000 a oggi, da quando varcò l'Atlantico perché il club catalano era disposto non soltanto a prenderlo nel suo vivaio, ma anche a pagargli le costose cure per accelerarne la crescita assai pigra. Quando si parla del rapporto fra Messi e il Barça, questa è sempre e comunque la prima cosa da ricordare.

                      Esattamente a metà fra questi due momenti si colloca la riunione di giovedì, quando il presidente Joan Laporta ha comunicato a Jorge e poi a Leo che l'accordo era saltato perché la Liga non concedeva deroghe al salary cap spagnolo, abbondantemente superato. Leo si è sentito mancare la terra sotto i piedi e, dopo aver detto sì a cifre più o meno dimezzate rispetto alle stagioni precedenti, ha abbozzato una disponibilità a ridurre ulteriormente i suoi compensi pur di restare al Camp Nou. Laporta ha rivisto brevemente le cifre sapendo che comunque non esisteva margine, e ha detto che il discorso era chiuso, come avrebbe poi confermato nella conferenza stampa di ieri mattina.

                      Il Barcellona ha un debito molto superiore al miliardo di euro, un'eredità della dissennata gestione Bartomeu che la giunta attuale non solo non è riuscita a ridurre non vendendo nessuno, ma anzi ha aumentato con i ricchi ingaggi degli svincolati Agüero e Depay. Quel che andrebbe capito è perché fino a mercoledì l'okay della Liga venisse dato per scontato: il disastro finanziario era sotto gli occhi di tutti, eppure nei frequenti e cordiali colloqui tra Laporta e Javier Tebas il discorso non faceva mai capolino.

                      Riavvolgiamo allora il nastro a mercoledì, quando lo stesso Tebas ha annunciato l'accordo fra la Liga e il fondo Cvc per l'ingresso del private equity al 10 per cento in cambio di 2.7 miliardi. Un accordo del genere (sia pure a cifre minori) era stato bocciato in inverno dalla Lega di Serie A per il voto contrario di 7 club: fra loro c'erano Juventus e Inter, che rifiutarono di firmare la clausola anti-Superlega richiesta da Cvc per essere certa che nei dieci anni successivi la Serie A non avrebbe perso valore. Qualche mese dopo il blitz fallito sulla Superlega spiegò bene cosa c'era alla radice di quei no. Nel momento in cui Cvc sposta il suo maxi-investimento in Spagna, non può fare a meno del placet di Real Madrid e Barcellona, che infatti si sono accampate sull'altra sponda del fiume e rifiutano di firmare qualsiasi accordo (e Cvc viene data in pausa di riflessione).

                      Assieme alla Juventus, i club del Clásico aspettano il pronunciamento della Corte Europea sul caso-Superlega, previsto per il 2022. Nulla di strano che Tebas, per portare almeno il Barcellona dalla sua parte, abbia provato a forzare la mano a Laporta facendogli balenare la possibilità di ottenere dalle banche il corrispettivo di 50 anni di diritti tv - garantiti dal fondo - per affrontare l'enorme debito senza dover rinunciare a Messi. Da parte sua anche Laporta potrebbe aver spinto all'estremo il suo bluff, confidando nel fatto che perdendo Messi la Liga vedrà il suo appeal drasticamente ridimensionato. Il risultato del braccio di ferro è che Leo sta traslocando a Parigi.

                      Il nuovo fronte di cui discutere, a questo punto, è in tutta evidenza un salary cap su scala europea, perché il difficile (per molti, non per tutti) mercato di questa stagione sta producendo un Psg dominante malgrado abbia pagato un solo cartellino, quello di Hakimi all'Inter. Gli altri rinforzi - e che rinforzi - arrivano tutti da svincolati: Donnarumma, Sergio Ramos, Wijnaldum, addirittura Messi. Aggiungete i loro (favolosi) compensi a quelli di Neymar, che ha appena rinnovato a cifre record, di Mbappé - che vorrebbe andare al Real ma si trova davanti il muro del debito madridista, meno spaventoso rispetto a quello catalano, ma che comunque condiziona - di Verratti, Di Maria, Marquinhos, Icardi e compagnia cantante. Non c'è mai stato un monte stipendi nemmeno lontanamente paragonabile: d'accordo che nell'anno del Mondiale in Qatar la missione-Champions affidata dall'emiro al Psg è evidentemente ultimativa, Ma il tema dell'eurocap non può più essere eluso.

                      Repubblica
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                        Guardiola chiude a Messi: "Abbiamo scommesso su Jack Grealish. Kane? Ci proveremo"


                        Il tecnico del Manchester City, sorpreso dall'addio al Barça dell'argentino, ammette: "Pensavamo restasse in Catalogna, adesso non è nei nostri piani". Anche perché i Citizens hanno speso 117 milioni per l'ex Aston Villa: "È un talento incredibile". Ma il mercato non è finito

                        "Kane? Ci proveremo"

                        Guardiola ha parlato anche di Harry Kane, in rottura col Tottenham e voglioso di indossare la maglia dei Citizens: "È un giocatore del Tottenham. Se il club non vuole negoziare, la trattativa è finita. Se vogliono trattare, molti club hanno il desiderio di farlo firmare, noi non siamo un'eccezione. Siamo molto interessati, ci proveremo di certo".

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                          Non capisco Juve, Barcellona e Real come ancora possano pensare che alla superlega si potranno aggregare i club inglesi e il PSG, anche se i tribunali dovessero dare loro ragione e il progetto potesse tornare in ballo: è evidente difatti come ci sia già una superlega in atto, cioè un consorzio composto da alcuni club inglesi e dal PSG che possono spendere e spandere a piacimento attirando le massime stelle prendibili.

                          Guardiola come niente fosse dopo Grealish a 117 milioni punta Kane, che non ne costerà certo di meno (anzi di più, c'è chi spara 150).

                          Un Chelsea prende Lukaku a (pare) 115 milioni.

                          Il PSG ha fatto spesa portando a Parigi Messi, Donnarumma, Ramos, Hakimi, Wijnaldum facendo schizzare gli stipendi su galassie irraggiungibili per chiunque, oltre a pagare chissà quanti milioni di milioni agli agenti perchè, tranne Hakimi, ha preso tutti svincolati. Una campagna acquisti mai vista.

                          E' evidente che il calcio di Ceferin non ha nessun argomento contro il progetto della superlega, dato che la Uefa già consente una superlega...ma degli amichetti suoi.

                          Sul resto del circondario, le spagnole hanno grossi debiti che impediscono di trattenere le stelle. Le italiane hanno problemi di sistema e di poveraccismo, di crisi che perdura e che la pandemia ha vieppiù ulcerato. Inoltre hanno proprietà poco disposte a spendere: in assenza di FPF nessuno caccia comunque una lira, nemmeno le proprietà straniere (i Friedkin non sganciano 25 milioni per prendere Xhaka) che i media, ad ogni loro sbarco, ci descrivono puntualmente come novelli Bezos ma che alla prova dei fatti hanno le ragnatele nel portafoglio, almeno in confronto ai veri ricchi, quelli che non stanno lì a contare gli spicci e che se vogliono le squadre le trasformano in una sola stagione.
                          Last edited by Sean; 07-08-2021, 07:19:16.
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                            L'Adidas ha duramente bacchettato la Juventus per questo tweet di una sua calciatrice, postato sul profilo delle Juventus Woman, una foto evidentemente scherzosa che però ha scatenato una pesante presa di posizione dello sponsor che ha tirato in ballo il razzismo...ogni altro commento è superfluo:

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                              Articolo di Sky Sports UK con la dura reazione di Adidas:

                              __________

                              Juventus say they made 'an unforgivable mistake' after racist tweet appeared on their women's team feed
                              Juventus deleted offensive tweet shortly after it was posted and have now issued second apology; Juventus: "The club will make the most profound reflection and thorough review to prevent similar things from happening again."

                              Juventus have issued a further apology after a tweet containing a racist gesture appeared on the official Twitter feed of their women's team, describing it as "an unforgivable mistake".
                              The tweet, which included an image of defender Cecilia Salvai performing an offensive gesture, received thousands of replies in the 20 minutes it appeared on the social media platform before it was deleted.

                              Having posted an initial apology on Twitter, soon after the post was deleted, Juventus released a longer statement on Friday.
                              It read: "We would like to express our deepest apologies for the social post that read as racially discriminatory content on the Juventus Women's Football Twitter account yesterday.

                              "Juventus immediately realised that the club had committed an unforgivable mistake, and this mistake has seriously hurt the feelings of all people who oppose racial discrimination.
                              "For such a mistake, the club assumes full responsibility for the occurrence of the incident and its serious impact.
                              "Opposing racial discrimination and supporting the common development of multiple cultures are the principles that Juventus as a club has always adhered to and continues to put into practice.
                              "Juventus acknowledges this mistake, and the club will make the most profound reflection and thorough review to prevent similar things from happening again."

                              Juventus' initial apology read: "We sincerely apologise that our tweet, which was not meant to cause controversy or have any racial undertones, may have offended anyone.
                              "Juventus has always been against racism and discrimination. #DifferencesMakeTheDifference."

                              The picture, taken during a Juventus training session in Barcelona, was still visible as part of a gallery on the club's website an hour later, before eventually being removed.
                              Juventus are in the Catalan city to play the Champions League winners in Sunday's Joan Gamper Trophy, which will include a women's game for the first time.
                              Juventus' kit supplier Adidas has confirmed to Sky Sports News it is talking to the club following the publication of the racist tweet. Salvai is wearing the club's Adidas training kit when making the gesture.

                              An Adidas spokesperson said: "Adidas condemns racism - whether intentional or otherwise. It has no place in sport or society. We are speaking with the club on addressing the matter."

                              skysports.com
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                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Qua siamo fuori dal mondo ormai...o dentro ad un mondo che ha perso ogni criterio e senso del ridicolo, diventando una galera senza confini che spacciano pure per "libertà".
                                ...ma di noi
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                                C. Campo - Moriremo Lontani


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                                😀
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                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
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