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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Cristiano Ronaldo dovrebbe essere a Torino il 20 luglio per presentarsi alla Continassa il giorno dopo e giocare l’amichevole del 31 luglio contro il Monza.


    [Mirko Nicolino]
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Lazio, Sarri: "Qui posso esprimere il mio calcio. Mourinho ha citato Marco Aurelio? E' simpatico, ma io citerò solo me stesso"

      Presentazione del nuovo tecnico biancoceleste: "Ho fatto questa scelta perché ho visto i presupposti per fare il gioco che mi piace". Luis Alberto non ha risposto alla convocazione: "Problema che deve risolvere la società"


      Ha citato Maestrelli, uno degli allenatori più importanti per i tifosi della Lazio. Ha difeso Immobile dalle critiche in Nazionale e chiarito, senza giri di parole, alcune situazioni scomode: "Luis Alberto è un problema di gestione per la società, ma nei miei gruppi non c'è mai stata la pena di morte. Correa? Ha comunicato di voler andar via". E ha scherzato anche sul presidente Lotito: "Se avrà problemi con lui? Spero di no, è molto grosso e farei fatica a contenerlo".

      Luis Alberto problema della società, ma con me niente pena di morte..

      Eccolo, Maurizio Sarri. Schietto, diretto, ironico, oggi si è presentato alla Lazio nella sua prima conferenza stampa a Formello: "Sono qui per due motivi. Il primo è personale, perché ho intravisto nella Lazio la possibilità di tirare fuori le mie caratteristiche migliori. Il secondo è tecnico: anche se ci manca qualcosa nella rosa per fare quello che piace a me, in questa squadra vedo i presupposti giusti per fare bene. Obiettivi? Voglio creare una squadra che sia fortemente competitiva in tutto. L'Europa League va rispettata, preferisco scoppiare a marzo che fare figure di m.... in Europa". Sa che "sarà un percorso lungo e difficile, perché non è facile trasmettere una filosofia ben precisa a un intero spogliatoio", ma Maurizio Sarri è sicuro "che alla Lazio ci siano tutti i presupposti giusti per fare bene e divertirsi, la cosa più importante".


      Lavorare tanto in settimana per dominare in campo la domenica

      In cinquanta minuti di conferenza, ha acceso l'entusiasmo e la passione della piazza, sorpresa dalla caratura del nuovo allenatore. "Ho chiesto alla squadra di sacrificarsi tanto durante la settimana per poi dominare la partita la domenica. Voglio vederla con tanta fame sul campo. Non mi piace aspettare, voglio aggredire gli avversari andando in avanti", il suo manifesto. Poi, sul mercato: "Con il direttore abbiamo fatto una lista di ruoli, abbiamo bisogno di alcuni giocatori per giocare un calcio diverso dal passato. Non ci siamo soffermati sui nomi, ma sulle caratteristiche. È un mercato difficile per tutti, solo qualche club inglese può spendere. È chiaro che mi piacerebbe partire domani mattina con i 24 giocatori della rosa definitiva, ma è impossibile, speriamo di essere veloci. Felipe Anderson? Se non credevo in lui non avrei avallato la scelta della società. Ha un potenziale feroce, ma devo capire perché è discontinuo".

      La Lazio è alla caccia di esterni per il tridente. "Correa lo vedo esterno sinistro, ma dobbiamo vedere se ha gli stimoli e la voglia. Ha chiesto di andare via, vedremo se quando tornerà dalla Coppa America avrà cambiato idea. Muriqi, Immobile e Caicedo? Uno è di troppo, mi servono solo 2 centravanti, vedremo cosa succederà sul mercato. Sapeva la società di dover cambiare qualche giocatore".

      "Le Nazionali? Chi prende un milione al mese non può andare a giocare ad Andorra"

      Domani Sarri volerà in ritiro e comincerà la sua avventura. Non ci sarà Luis Alberto, che non ha risposto alla convocazione: "Dovrà parlare con me e i compagni per convincerci di quello che ha fatto. Se lo farà, non ci saranno problemi. Lui regista come Jorginho? Non ce lo vedo, è bravo quando porta palla e salta gli avversari. Lo vorrei utilizzare come Hamsik a Napoli: deve andare tra le linee e creare superiorità". Non sarà con la squadra il team manager Peruzzi, che ha minacciato le dimissioni: "Spero - ha detto Sarri- possa essere ancora con noi, ci darebbe una grande mano". Ci sarà invece Lazzari: "Ci ho parlato stamattina, è molto motivato per la nuova esperienza da terzino destro".

      Non si è fatto mancare niente Sarri, neanche la critica diretta a chi organizza i calendari: "Siamo di fronte a calendari folli, nessuno aiuta, l'Uefa ti tira fuori un Europeo a 24 squadre, la Fifa farà il Mondiale a 50 squadre, mi aspetto di tutto. Abbiamo fatto due anni di qualificazione per eliminare tante piccole nazionali. Bisogna fare le categorie, è impensabile che uno che costi 1 milione al mese vada a giocare Andorra. Bisogna ridurre il numero delle partite, sennò è dura. Arrivano infortuni - conclude - e scende la qualità delle partite, è inevitabile".

      "Mou è simpatico. La frase di Marco Aurelio? Citerò solo me stesso"

      Immancabile la domanda su Mourinho e la Roma: "Non riesco a vedere un dualismo con Mourinho, l'ho conosciuto ed è un bel personaggio. Ha vinto molto più di me ma nel derby faremo di tutto e di più per venire a capo della partita. Lui cita Marco Aurelio? Citerò più me stesso che altri personaggi".

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        Lazio, Sarri attacca la Uefa e i social. La prima grana è Luis Alberto che non ha risposto alla convocazione

        Il nuovo allenatore ha le idee chiare, anche sul rivale della Roma Mourinho: «Mi sta simpatico». Ce l’ha con i calendari e con i social che «peggiorano la vita»

        Ce l’ha con i social e con la Uefa, non con il suo nuovo rivale romano Mourinho «che mi sta simpatico e ha vinto molto più di me». E parla di filosofia (applicata al pallone, ovviamente): «La Lazio dovrà assimilare il mio modo di pensare calcio, allora si divertirà e vi divertirà. E arriverà in alto, perché se si gioca bene è più facile vincere: c’è chi sostiene il contrario, non riesco a capire come mai. Lo scudetto? Vediamo». I primi passi di Maurizio Sarri dentro il mondo della Lazio lasciano orme che segnano il percorso: idee, ambizioni, personalità, zero diplomazia. Con un pensiero speciale rivolto al primo ribelle della sua gestione, Luis Alberto, il quale ha pensato bene di ritardare l’arrivo in Italia: «Il fatto che non abbia risposto alla convocazione è una questione della società, però c’è anche un problema morale. Quando tornerà, dovrà convincere me e il gruppo che le motivazioni del suo comportamento sono giuste, altrimenti sarà indispensabile che chieda scusa». Lotito, che non sopporta il ribelle spagnolo da quando lo criticò per avere acquistato l’aereo (in realtà quel velivolo non lo ha mai comprato, solo noleggiato), si gode le parole del suo allenatore. Il giocatore riceverà una multa pesantissima.

        I social per Sarri sono nemici di vita quotidiana: «Io sono anti, rappresentano un’evoluzione della società moderna che ci ha peggiorato. Non mi piace nemmeno il telefono, figuriamoci: voglio guardare negli occhi i miei interlocutori». La Uefa, invece, proprio non gli va giù: «Ormai i calendari sono folli, si sono inventati l’Europeo a 24 squadre, così diventa impossibile. Le nazionali hanno giocato due anni per eliminare Estonia, Liechtenstein, Lussemburgo e Andorra. Vi sembra normale? Anche per le nazionali servono le categorie, non dico che Andorra non debba partecipare all’Europeo, ci mancherebbe, ma sarebbe logico che lo facesse con le squadre del suo livello. Bisogna ridurre le partite, così il calcio diventa sostenibile e si recupera la qualità».

        La Juve, la sua ultima squadra, entra nelle parole di Sarri in modo indiretto: «Sono venuto alla Lazio perché qui ci sono persone adatte a me, ho la possibilità di tirare fuori le mie migliori caratteristiche. È un club nel quale posso essere un allenatore da campo, non un gestore». Ha le idee chiare sul punto di partenza tattico della sua nuova creatura: «Dicono che sono integralista, in realtà ho giocato con tutti i moduli, rimango alla larga solo dalla difesa a tre (quella adottata da Inzaghi per 5 anni, ndr). Noi cominceremo con il 4-3-3, poi vedremo se deve esserci qualche evoluzione. Serviranno esterni d’attacco: sono contento che arrivi Felipe Anderson, qui giocò sei mesi straordinari. E sarei contento se Correa rimanesse, ma ha idee diverse». Difende Immobile: «Le parole in suo favore le spende Mancini facendolo giocare. All’Europeo non segna da qualche partita, ma alla squadra non fa mancare niente». E svela: «La Lazio voleva firmassi per 4 anni, ho preferito un contratto biennale. Quando scadrà, valuteremo se ho ancora l’energia che serve».

        CorSera
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        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Ma la maglia dell Inter?
          Porca *****

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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Nuova maglia Inter 2021-22: spariscono le righe, arriva l’effetto «pelle di serpente»

              Le indiscrezioni sulla nuova divisa: il design è un omaggio al Biscione e alla storia dei nerazzurri

              Dopo Pirelli l’Inter dice addio anche alla storica maglia a strisce nerazzurre. La nuova casacca per la stagione prossima non avrà più le righe, ma sarà a pelle di serpente, pitonata. Una vera rivoluzione per il club. I giocatori indosseranno una divisa dai colori Blue Spark, Black e inserti in Truly gold. L’indiscrezione del sito Footy Headlines, uscita la prima volta agli inizi di maggio, è stata rilanciata in questi giorni.

              Si rompe con la tradizione, così come richiesto dal marketing. In passato di cambiamenti se n’erano già visti. La maglia dello scorso campionato aveva righe non tradizionali ma ondulate, manteneva però le classiche strisce. Al primo impatto ai tifosi la nuova maglia non è piaciuta, sembra dominare il blu più sparato, almeno dalle prime foto, mentre il nero pare più opaco e risalta meno. Lo sponsor principale dovrebbe essere Socios.com, quello posteriore sarà Lenovo, mentre sono ancora in corso le trattative per il terzo sulla manica.

              Sia i calzoncini che i calzettoni saranno neri, con inserti in oro. La trama pitonata è un rimando al Biscione, simbolo storico dell’Inter. Sulla nuova maglia spicca il logo IM (Inter Milano), ridisegnato pochi mesi fa. I colori azzurro e nero dell’Inter, furono un’idea del disegnatore e socio fondatore Giorgio Muggiani: l’azzurro era un rimando al cielo, il nero alla notte. La prima maglia dell’Inter è sempre stata a strisce nerazzurre, eccetto nella stagione 1928-29 quando per volere del regime fascista fu scelta una maglia bianca crociata in rosso. L’anno seguente, dopo le proteste dei tifosi, si tornò alle classiche strisce.

              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
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              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Un maglia del genere può far parte del merchandising, ma non puoi metterla come prima divisa ufficiale. Hanno proprio voglia di distruggere le tradizioni.

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                  Per forza. Al massimo puoi venderla a parte per andare in giro. Non può diventare la prima maglia..."pitonata". Ma cos'è, una divisa per il gaypride?
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


                  Commenta


                    È un abominio.

                    Inviato dal mio moto g 5G plus utilizzando Tapatalk

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                      Grazie Zhang

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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Per forza. Al massimo puoi venderla a parte per andare in giro. Non può diventare la prima maglia..."pitonata". Ma cos'è, una divisa per il gaypride?
                        Ahahahah, ci vedo bene pure le signore attempate in balera, se e quando le riapriranno.
                        Originariamente Scritto da BLOOD black
                        per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                          Visto che siamo in tema maglie

                          Originariamente Scritto da BLOOD black
                          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                            Mi piace molto lo sponsor della patata .
                            Originariamente Scritto da BLOOD black
                            per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                              Quella del Bologna mantiene forme e colori classici.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Si, a me piacciono le strisce più strette, questa è quasi da Genoa, però bella l'idea di fare la trama, se allarghi l'immagine si vede, a mattoni, che riprendono, in quelli rossi, i materiali che formano la città.
                                Originariamente Scritto da BLOOD black
                                per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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