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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Sacchi: "La Juve ha vinto con merito. Il pericolo per Sarri consisteva nei successi ottenuti con metodologie diverse. I bianconeri adesso sono una squadra organica e armoniosa"

    Vince la Juventus, ma l’Inter non ne esce ridimensionata. Incontro bello, non bellissimo, però mai noioso. Entrambe le contendenti si sono affrontate a viso aperto, fiduciose delle proprie idee e del proprio lavoro. L’incontro è arrivato troppo presto, i nerazzurri e i bianconeri non sono ancora al top, ci saranno fra un mese o due. Conte e Sarri sono due bravissimi allenatori e stanno facendo un grande lavoro: entrambi cercano di dare uno stile di gioco che li identifichi, crei orgoglio e senso di appartenenza. Il loro stile Antonio e Maurizio vivono per il calcio, entrambi danno la vita per il proprio lavoro, entrambi aspirano ad avere un team che abbia il dominio del gioco e del campo. Pensano che ci siano più progressi da dominus del gioco e che l’ottimismo avvicini al futuro, il pessimismo al passato. Credono che l’organizzazione del gioco, con la conseguente sinergia, permetta ai singoli di raggiungere livelli che individualmente mai raggiungerebbero. Entrambi aspirano a un collettivo di intelligenza e a una squadra che interiorizzi il tutto, così da avere in campo risposte istantanee e naturali. Negli allenamenti simulano quanto avviene in partita in modo, appunto, da raggiungere l’interiorizzazione. Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo necessitano di calciatori prima di tutto ricchi di modestia e di entusiasmo, poi di talento. Un talento che verrà ulteriormente ampliato dalla collaborazione dei compagni e dalla sensibilità degli allenatori nel correggere gli errori commessi. Entrambi si affidano a un sistema didattico globale.

    Juve: il gioco La Juventus ha vinto con merito, ma le distanze con i nerazzurri si sono accorciate, sempre che continui questa disponibilità al sacrificio da parte dei giovani interisti. Sarri dispone di uomini più esperti e di una rosa di alto livello: per lui il pericolo consisteva nei successi ottenuti con metodologie diverse e nell’età dei calciatori, in molti casi non più giovani. Questi dubbi si sono dissolti dopo una buona prestazione che questo collettivo ha esibito al Meazza. La fase difensiva è migliorata, grazie al pressing portato con più decisione e migliori tempistiche. La squadra è stata quasi sempre corta e compatta, così ha consumato meno energie e ha giocato con i tempi giusti, frastornando gli avversari con ripartenze e attacchi in profondità.


    Juve: i singoli La difesa guidata magistralmente da Bonucci saliva fino a metà campo e i giocatori erano ben posizionati e collegati. I pressing e i raddoppi sono stati di buon livello, come le scalate, tuttavia ci sono ancora margini di miglioramento, specialmente per gli attaccanti. I quattro difensori non erano mai«soli», ma usufruivano sempre della collaborazione dei compagni di reparto, in un movimento coordinato e sinergico. In fase offensiva, Bonucci e Pjanic erano i grandi maestri del gioco - anche se il bosniaco a volte perdeva la giusta posizione - così come i vari Ronaldo, Dybala e poi Higuain erano un’insidia costante. I bianconeri non sono solo carattere e professionalità, ma una squadra organica e armoniosa, in cui tutti collaborano e si muovono in sintonia. I ragazzi di Maurizio hanno vinto e convinto contro un forte, ma un po’ inesperto avversario. Il primo tempo si è concluso con un pareggio giusto, ma nel secondo la maggiore classe ed esperienza hanno fatto la differenza. Inter: il lavoro Gli uomini di Conte, appesantiti dal duro confronto con il Barcellona e dall’infortunio di Sensi, non sono riusciti a fermare il grande rivale.

    L’Inter ha ampi margini di miglioramento, vista la giovane età di molti, ma non dovranno mai mancare una motivazione straordinaria e la modestia. Antonio dovrà lavorare sulle linee difensive non sempre coordinate e su pressing e raddoppi a tutto campo. I tre centrocampisti a turno dovranno sempre trovare una posizione attiva, per evitare i contropiede avversari. La fase offensiva in questo momento necessita molto delle invenzioni di Sensi e della crescita di Lukaku. La rosa nerazzurra non è competitiva come quella bianconera, ma tutti miglioreranno moltissimo se seguiranno il loro tecnico, che fa dell’ossessione un surplus delle proprie idee e intuizioni. Il calcio italiano ha bisogno di grandi allenatori come Conte e Sarri. Grazie di esistere.


    Gazzetta dello Sport
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      «Le parole di Petrachi? Primitive e infelici»

      LEGGO (F. BALZANI) - Il calcio femminile si schiera contro il primitivo Petrachi. Non sono passate inosservate d'altronde le parole di fuoco del ds romanista per il gol annullato a Kalinic per una spinta su Pisacane. «Il calcio è un gioco maschio, non di ballerine. Altrimenti ci mettiamo il tubino e le scarpine di danza classica». A bacchettarlo maggiormente è stato il ct azzurro femminile Milena Bertolini: «La frase che il calcio non è uno sport per signorine, è del 1909 e l'ha pronunciata Guido Ara. Sono passati 110 anni e credo che dovremmo andare avanti. È un modo di pensare un po' primitivo. Quello di Petrachi è il pensiero medio degli italiani verso le donne che fanno calcio. Forse non ha la conoscenza esatta di cosa vuol dire essere donna e fare calcio. Lo abbiamo dimostrato ai Mondiali, nei quali si è vista grande aggressività e niente piagnistei». Gli fa eco la Gama, capitano e colonna portante della Juve: «È un'uscita ampiamente infelice in un tempo ampiamente sbagliato». Anche il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora bacchetta il ds: «Trovo che le sue affermazioni non siano coerenti con ciò che rappresenta lo spirito sportivo e manifestino un'arretratezza culturale di cui non sentivamo il bisogno».
      In tarda serata Petrachi ha fatto marcia indietro: «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport non adatto alle donne»

      https://laroma24.it/rubriche/la-penn...ive-e-infelici
      che 2 coglioni sta cosa....
      ma dove siamo finiti....

      Il calcio è un gioco maschio, non di ballerine. Altrimenti ci mettiamo il tubino e le scarpine di danza classica

      ma cosa c'è di così grave in questa frase mamma mia....
      questo adesso lo massacrano vedrete
      Originariamente Scritto da Marco pl
      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      IO? Mai masturbato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      Io sono drogato..

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        Ripropongo una domanda di una pagina gobba che seguo, e chiedo a tutti quelli che avrebbero gradito lo scambio Dybala Lukaku (o anche la cessione di Paulo ad altra squadra per favorire il passaggio di Lukaku in bianconero), cosa ne pensano oggi.
        « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

        PRESENTI




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          Improvvisamente alla sosta, dopo gli intusiasmi delle prime 7 giornate, una marea di squadre si sveglia con spine o malanni di stagione vari. Così, d'emblée...come si prima nessuno si fosse accorto di niente.

          Scopriamo oggi infatti che Giampaolo era inadatto al Milan e che tutto sarebbe sfociato in un esonero?

          Scopriamo oggi che la rosa dell'Inter nelle riserve non è all'altezza dei titolari e che Lukaku non è un upgrade di Icardi ma semmai un giocatore al massimo sullo stesso livello (ma che non conosce il campionato, per dirne una)?

          Sono tutte cose che sapevamo benissimo da questa estate.

          La crisi del Milan è la questione più grave: un esonero dopo 7 partite certifica non solo l'inadeguatezza dell'allenatore ma anche della società che canna completamente la declinazione e l'attuazione del "progetto".

          Il Milan si trova ormai in un vicolo chiuso dove occorrerebbe fare breccia per trovare luce ma non si sa da che parte iniziare a farsi strada. Una regressione dai tratti a volte surreali, incomprensibili, come appunto la scelta di affidare a Giampaolo (che tutti sapevano inadeguato) questa stagione. Una società messa peggio addirittura della Juventus post-calciopoli, dove il trio-sciagura Cobolli-Secco-Blanc andrebbe completamente rivisto e rivalutato alla luce delle successive occorrenze storiche accadute ad altre squadre (i tre almeno ottennero anche dei secondi posti e delle qualificazioni in champions).

          Circa l'Inter lo abbiamo detto: nei titolari funziona, nei cambi meno. La tensione agonistica che pero' assicura Conte puo' comunque portare la squadra a lottare per il titolo fino alla fine, se tutto l'ambiente resterà coeso - perchè iniziano i primi malumori sul Conte "ancora juventino" (Mazzola) e i punti interrogativi su Lukaku.

          Malannni anche nella Roma. Inutile farsi del male da soli, crearsi dei nemici: quale ragione avrebbero gli arbitri per dare scientemente addosso alla Roma? La Roma ha avuto arbitri inadeguati, è tutto lì...ma è bene evitare di farne una ragione di stato: distrarrebbe il gruppo e la squadra dalla attenzione da dare al campo e dalla risoluzione di problemi che nascono dal campo.

          Il Napoli dopo una partenza fulminante è in frenata. Ancelotti prima ha avuto a che fare con la difesa ed ora con l'attacco. Deve risolvere perchè è vero che è presto, che il campionato è appena iniziato ma a forza di pareggi e prestazioni mediocri poi si perde fiducia (e punti).

          Insomma, la sosta porta dei punti interrogativi per parecchie squadre a certificare che c'è ancora del lavoro da fare, come è ovvio che sia dopo sole 7 giornate. I media, che ci hanno propinato sentenze immediate, devono invece decidersi a fare il loro lavoro con onestà e non indorare pillole solo per vendere una copia in più. Al lettore va offerta la realtà per come è e non per come vorrebbe che fosse.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
            Ripropongo una domanda di una pagina gobba che seguo, e chiedo a tutti quelli che avrebbero gradito lo scambio Dybala Lukaku (o anche la cessione di Paulo ad altra squadra per favorire il passaggio di Lukaku in bianconero), cosa ne pensano oggi.
            Non so in quanti avrebbero gradito lo scambio Dybala-Lukaku, perchè in quei giorni in cui si era tentata quella trattativa in giro c'era molto disappunto, considerando Lukaku un "paracarro" (come complimento più delicato).

            Si era più a favore non tanto di uno scambio con Icardi (che godeva di maggiore stima rispetto a Lukaku) ma di una cessione di Dybala e di un acquisto di Icardi. Lukaku a gradimento era poco sopra allo zero.
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Non so in quanti avrebbero gradito lo scambio Dybala-Lukaku, perchè in quei giorni in cui si era tentata quella trattativa in giro c'era molto disappunto, considerando Lukaku un "paracarro" (come complimento più delicato).

                  Si era più a favore non tanto di uno scambio con Icardi (che godeva di maggiore stima rispetto a Lukaku) ma di una cessione di Dybala e di un acquisto di Icardi. Lukaku a gradimento era poco sopra allo zero.
                  Lo scambio Paulo/Mauro credo fu un'ipotesi successiva. Ricordo però che ci fu la corsa a Lukaku con esultanza dei nerazzurri al raggiungimento dell'obiettivo, come se ci avessero soffiato Cr7. E parallelamente Paulo era sul mercato..
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                          Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                          Lo scambio Paulo/Mauro credo fu un'ipotesi successiva. Ricordo però che ci fu la corsa a Lukaku con esultanza dei nerazzurri al raggiungimento dell'obiettivo, come se ci avessero soffiato Cr7. E parallelamente Paulo era sul mercato..
                          Gli interisti spesso si lasciano trasportare dai facili entusiasmi: il bomber vero lo avevano in casa ed era Icardi. Lukaku non sposta nulla rispetto all'argentino, anzi...

                          Io non lo vorrei in squadra, non ha niente di speciale. Higuain, ad esempio, gli è superiore in classe: i goal se li sa inventare, Lukaku no...e già questo fa tutta la differenza del mondo.

                          Ad 80 milioni (o 65 +10 che dir si voglia) si inziano a prendere le star, quelli che impattano sul serio intendo.
                          ...ma di noi
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                            Questa di Petrachi è davvero una pagliacciata, onore a Carolina Morace che lo ha difeso pubblicamente.

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                              Marotta alla Juve per 15 milioni prese Tevez...che di Lukaku ne vale 10...pero' c'è chi si gasa per Lukaku...e io (ma sono forse un po' tardo) devo ancora capire perchè, che avrebbe di così speciale.
                              ...ma di noi
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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Marotta alla Juve per 15 milioni prese Tevez...che di Lukaku ne vale 10...pero' c'è chi si gasa per Lukaku...e io (ma sono forse un po' tardo) devo ancora capire perchè, che avrebbe di così speciale.
                                Quello fu un colpaccio pazzesco, quasi qualsiasi altro affare in attacco ne uscirebbe ridimensionato al confronto

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