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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Inter-Juventus 1-2, Sconcerti: Pirlo adesso ha in mano la squadra. Può anche sostituire Ronaldo

    L’allenatore bianconero è padrone della situazione. La Juve ha una qualità superiore, ma l’Inter ha più concretezza: la vera sostanza è che la prima è tornata e la seconda non è mai andata via

    di Mario Sconcerti

    Partita molto interessante con due conseguenze opposte. La prima è che Pirlo sta ormai gestendo con mano libera la nuova Juve, ne ha capito l’anima e la sostanza, ne è completamente padrone. C’è stato uno scambio comune tra squadra e tecnico, una specie di complicità che si ha di solito tra simili. Pirlo parla ai giocatori da grande giocatore e la squadra capisce. Non ubbidisce, acconsente a seguirlo perché gli riconosce una competenza genetica, di categoria. La Juve adesso è una squadra compiuta, pronta dopo metà stagione a chiedere tutto.


    La seconda conseguenza anomala della serata è che la Juve non meritava di vincere. Ha fatto due gol senza un vero tiro in porta. È una sintesi che coinvolge Ronaldo, più dentro la gara delle ultime partite, pieno di finte e falsi scatti, in sostanza un po’ velleitario, infatti agile ma mai pericoloso. Ha segnato un rigore e usato un errore grossolano di Handanovic. La Juve intera non ha più concluso una volta. Può sembrare un paradosso, ma Ronaldo è molto cambiato da un mese a questa parte. Avere un buon Bernardeschi al fianco lo ha aiutato, gli ha restituito spazio, ma non lo ha liberato. Giocassero Zaccagni o Ribery con i suoi risultati sarebbe una conquista.


    Ronaldo incide molto meno delle sue abitudini. È però proprio la gestione piuttosto spregiudicata di Ronaldo da parte di Pirlo la dimostrazione del cambio di gerarchia nella squadra. Ora comanda Pirlo, che infatti lo fa giocare centravanti e lo toglie dal campo prima della fine, con lui che innervosito ma in silenzio va in panchina come un pulcino bagnato. Sarri non ha mai potuto permetterselo.

    L’Inter ha fatto una partita meno lucida, ma di sostanza. Ha avuto 2-3 occasioni importanti oltre il bellissimo gol di Sanchez-Barella-Lautaro. Forse è questa la vera nota negativa: non ha giocato male, è sembrata più ancella. La Juve ha una qualità superiore, l’Inter più concretezza. Sono in fondo due squadre che avrebbero bisogno di qualcosa in più. Ma sono le migliori, tolto il Milan che fa una corsa tecnica a parte, come un lungo paradiso inclinato che non si spezza mai. È rimasto laterale il pretesto della serata, la Coppa Italia. Le due squadre hanno giocato per umiliare l’altro, non per un traguardo. C’è stata un’intensità che è rara in questo momento. La vera sostanza è che la Juve è tornata e l’Inter non è mai andata via.

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Napoli-Atalanta, formazioni e dove vederla: Gattuso stringe i reparti e si affida a Lozano. Torna Romero

      Le due missioni di Ringhio: difendere il titolo e tenersi il posto. Gasperini: «Pensavamo alla semifinale già dall’ultima partita, ripartiamo dai 14 risultati utili»

      Le ha studiate tutte per fermare l’Atalanta in Coppa Italia, Rino Gattuso. Che ha due missioni: difendere il titolo e preservare la panchina. Dovrà essere ancora una volta il campo a dare forza all’allenatore del Napoli, finito nel tritacarne di critiche e assalti mediatici. È qui che giocherà le sue chance per uscire dalla tempesta che lo ha travolto dopo la sconfitta di Verona. In semifinale ci è arrivato per la quarta volta da quando allena in serie A, ma l’allungo verso il titolo passa attraverso la doppia sfida con la squadra delle meraviglie di Giampiero Gasperini. L’ha già battuta in campionato quattro mesi fa, ma di quella identità tattica è rimasto ben poco.


      Al calcio verticale che diede vita alla goleada contro l’Atalanta, Gattuso stasera sostituisce una squadra con un baricentro più basso, così da proporsi a specchio in fase difensiva: tre uomini in linea e gli esterni pronti ad arretrare. Di necessità virtù, ancora una volta: reparti più stretti e Lozano in versione speedy a cui affidarsi per i gol. Il messicano, centravanti non di ruolo, finora ne ha fatti 12 ed è diventato il protagonista in positivo di questo periodo così turbolento.

      Gasperini, persa la sfida bis contro la Lazio in campionato, recupera il suo regista difensivo Romero (falso positivo al Covid) e anche l’ottimismo: «Pensavamo alla semifinale già domenica scorsa, ripartiamo dai 14 risultati utili fatti prima della sconfitta e puntiamo a passare il turno in Coppa». Non si fida ovviamente del momento di difficoltà del Napoli («È una squadra forte, alla vigilia pensavo fosse tra le candidate allo scudetto») e difende il collega Gattuso. «Di lui ho la massima stima, le vittorie aggiustano tutto. Ma non certo contro di noi».

      De Laurentiis resta ad osservare gli eventi. Nel frattempo ha interrotto il silenzio con un altro tweet, stavolta a difesa del suo ds Giuntoli: «Nessuno vuole mandarlo via».

      Napoli (3-4-3): Ospina; Maksimovic, Manolas, Koulibaly; Di Lorenzo, Bakayoko, Demme, Hysaj; Politano, Lozano, Insigne. All. Gattuso.
      Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Ilicic; Zapata. All. Gasperini.
      Arbitro: Fabbri.
      Tv: ore 20.45, Raiuno.

      CorSera
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        Rissa Ibrahimovic-Lukaku: discriminazione o semplici insulti, cosa rischiano i due attaccanti. Possibile lo stop a tempo

        Tempi lunghi per il procedimento federale. Il procuratore Chinè dovrà stabilire i capi di imputazione, molto dipende da cosa l'arbitro Valeri ha sentito. Le due società stanno preparando i dossier difensivi

        Dopo l'apertura, da parte del procuratore federale Giuseppe Chinè, del procedimento sulla rissa verbale tra i centravanti di Milan e Inter, Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku, diventa sempre più probabile che i due calciatori vengano ascoltati via chat nelle prossime ore sull'episodio, avvenuto durante il derby dei quarti di finale di Coppa Italia. Tra le ipotesi sull'esito della vicenda non è ancora da escludere la duplice squalifica a tempo, che rischierebbe di estendersi al campionato, anche se i tempi tecnici per le difese, nell'eventualità di un deferimento, rendono difficile che l'ipotetico stop possa pregiudicare la presenza dei due leader delle squadre milanesi nel derby di campionato del 21 febbraio: un derby da scudetto.

        Tutto dipende dall'arbitro


        Sono comunque ancora parecchie le incognite nell'iter del procedimento, a cominciare dai capi di imputazione. Dopo l'audizione dell'arbitro Valeri, che ha ammonito entrambi i giocatori per lo scontro in campo poco prima dell'intervallo e nel secondo tempo ha poi espulso per doppia ammonizione Ibra (il secondo cartellino giallo per un fallo di gioco, con la conseguente la squalifica di una giornata da scontare nella prossima edizione della Coppa Italia), l'archiviazione sembra quasi impossibile. Può arrivare soltanto se Valeri avrà dichiarato che ha sentito e decifrato i rispettivi insulti: in questo caso, infatti, avrebbe già punito i protagonisti con l'ammonizione, costata la squalifica diretta per una giornata anche a Lukaku (era diffidato, salta l'andata della semifinale di Coppa Italia con la Juve), e non sarebbe dunque più possibile un'ulteriore sanzione per la stessa violazione del regolamento.


        Ma è assai più verosimile che l'arbitro abbia confermato di non avere sentito (o decifrato) il contenuto degli insulti in inglese - già acquisito dal procuratore federale attraverso il video Rai della partita - e di avere valutato soltanto il faccia a faccia tra i due litiganti, iniziato nell'area di rigore milanista, cioè il comportamento non regolamentare di entrambi. Se così sarà, appare inevitabile l'audizione via chat di Ibra e Lukaku in tempi piuttosto rapidi. Chinè dovrebbe poi decidere in base a quale violazione del codice di giustizia sportiva chiedere il deferimento. L'articolo in questione sarebbe il 28, che punisce "ogni forma di condotta offensiva e discriminatoria, anche indiretta, per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso nazionalità, origine e condizione personale o sociale".

        Esclusi razzismo e discriminazione religiosa

        Al centro resta l'esegesi della frase di Ibrahimovic sull'invito a Lukaku a dedicarsi ai riti voodoo: il razzismo, potrà argomentare il centravanti del Milan, è certamente da escludere e così pure la discriminazione religiosa. Di sicuro, se l'intento era di ferire l'avversario con l'allusione a un episodio ben noto nella Premier League inglese (le dichiarazioni del presidente dell'Everton sull'abitudine della madre di Lukaku a ricorrere ai cerimoniali voodoo per suggerire al figlio le decisioni sulla carriera, circostanza smentita a suo tempo con molta irritazione dal diretto interessato), l'obiettivo è stato raggiunto. L'epiteto "little donkey", asinello, traducibile con l'italiano "scarsone" e riferito con derisione alle doti tecniche di Lukaku, ha aggiunto il carico ulteriore. Però le conseguenze sono andate oltre ogni intenzione. Lo dimostra la scomposta e furibonda reazione di Lukaku, che tra insulti e minacce di scontro fisico è valsa al centravanti dell'Inter sia il cartellino giallo sul campo sia l'indagine della procura federale insieme al rivale.

        Stop a giornata o a tempo

        Una volta stabilito l'eventuale reato, rimangono i dubbi sui tempi: quelli della richiesta di sanzione da parte di Chinè e quelli sul pronunciamento del tribunale federale (il ritorno della semifinale di Coppa Italia è in programma tra una sola settimana, martedì 9 febbraio), dato che le difese hanno 15 giorni per presentare le loro memorie, senza contare gli eventuali ricorsi. L'altra incognita è sull'entità della punizione ("10 giornate o nei casi più gravi una squalifica a tempo determinato", recita il codice a proposito degli insulti razzisti) e sulla possibilità che la squalifica sia a tempo, non a giornate per la sola Coppa Italia, e valga per tutte le competizioni. Le ipotesi estreme sembrano in partenza remote: il razzismo non c'entra proprio con la lite Ibra-Lukaku, amplificata dalla violenza della scena in diretta tivù e dall'eco mediatica internazionale. Ma i due club stanno già preparando i rispettivi dossier.

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          Fonseca-Dzeko: è scoppiata la pace. Elsha, ancora tu

          LEGGO (F. BALZANI) - Il calumet è iniziato a circolare anche se odora più di tregua temporanea che di pace vera e propria. Ieri Dzeko è tornato ad allenarsi in gruppo dopo una settimana di punizione e trattative di mercato.

          Un segnale forte di disgelo con Fonseca, una mossa di buon senso da parte della Roma che non può rinunciare al suo giocatore più rappresentativo nella corsa Champions. Il bomber e il tecnico si sono chiariti tramite la mediazione di Pinto e del procuratore Lucci. Sul tavolo il rapporto incrinato da luglio, ma anche quanto successo dopo Roma-Spezia di Coppa Italia. Si è arrivati ad una sorta di armistizio, ma con la Juve quasi certamente giocherà Mayoral. Ci sarà tempo (vista la squalifica di Pellegrini) per discutere della fascia da capitano.

          Lorenzo si è detto disponibile a rimetterla sul braccio di Edin, ma l'ultima parola spetterà a Fonseca che prima vuole testare l'affidabilità del bosniaco. A breve si riformerà quindi pure la coppia Dzeko-El Shaarawy. Ieri il Faraone si è (ri)presentato a un anno e mezzo dall'addio e sarà a piena disposizione solo tra 10 giorni visto che viene da un lungo periodo di inattività: «Ho tanta voglia di ricominciare con questa maglia però mi serve tempo per tornare al top. Sono molto felice per la fiducia di Fonseca e dei Friedkin che sono vicini alla squadra. In Cina ho vissuto un'esperienza molto particolare, condizionata dalla pandemia ma ho sempre seguito da tifoso la Roma. Qui c'è un gruppo che si aiuta, nei momenti difficili si riesce ad uscirne insieme. L'obiettivo è la Champions. Vorrei iniziare come nel 2016, guadagnando anche un posto all'Europeo. Dzeko? L'ho visto sereno, lui conosce bene la strada per tornare a essere importante». Oggi alle 15,30 tocca a Tiago Pinto spiegare le mosse del mercato appena chiuso.


          TEGOLA SMALLING - Nuovo infortunio per il difensore, uscito al 10' di Roma-Verona, ieri ha svolto esami strumentali che hanno diagnosticato una lesione al flessore sinistro. Niente Juve e stop di almeno 15 giorni per l'inglese che fin qui ha già saltato 8 partite per problemi fisici.

          LEGGO (F. BALZANI) - Il calumet è iniziato a circolare anche se odora più di tregua temporanea che di pace vera e propria. Ieri Dzeko è tornato ad allenarsi in gruppo dopo una settimana di punizione e trattative di mercato. Un segnale forte di disgelo con Fonseca , una mossa di buon senso...
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            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
            L'Inter, con la rosa da 6°-7° posto che si ritrova, sta facendo un miracolo.

            Inviato dal mio MotoE2(4G-LTE) utilizzando Tapatalk
            Ahhaahahah
            Originariamente Scritto da Marco pl
            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            IO? Mai masturbato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            Io sono drogato..

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              Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
              Il gol è una cappella di Buffon
              L unica azione è la Parata di Buffon
              Il primo che mi viene in mente è il tiro di bernardeschi
              Cmq la Juve mica ha fatto sta gran partita, di certo l Inter ha fatto pena
              Avete giocato solo il primo tempo, il secondo abbiamo avuto 5 occasioni nette... nel secondo handanovic non ha toccato un pallone (e menomale). Se noi abbiamo fatto pena voi che avete fatto?

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                Gazzetta
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                  Originariamente Scritto da sebix Visualizza Messaggio
                  Avete giocato solo il primo tempo, il secondo abbiamo avuto 5 occasioni nette... nel secondo handanovic non ha toccato un pallone (e menomale). Se noi abbiamo fatto pena voi che avete fatto?
                  assurdo che handa sia considerato un totem che da 2 anni fa cagar3, lui e la sua cazz0 di vista laser
                  Originariamente Scritto da Pesca
                  lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                    ...ma di noi
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                        ci vorrà il miglior napoli per battere gli orobici
                        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                        Originariamente Scritto da GoodBoy!
                        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                        grazie.




                        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                        Commenta


                          Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                          assurdo che handa sia considerato un totem che da 2 anni fa cagar3, lui e la sua cazz0 di vista laser
                          incomprensibile come giochi ancora titolare.

                          Ieri la juve non avrebbe segnato mai senza che gli regalassimo DUE gol, non hanno sostanzialmente fatto un ***** tutta la partita

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                            Che poi anche Young dio cantante, Bernardeschi l'avete mandata all'ippodromo quella palla e quel coglione fa fallo.

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                              e vabbè chi fai giocare? padelli che fa cagare pure in B ? radu che è un boh ? bisognava comprarne uno buono questa estate
                              Originariamente Scritto da Pesca
                              lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

                              Commenta


                                Originariamente Scritto da sebix Visualizza Messaggio
                                Che poi anche Young dio cantante, Bernardeschi l'avete mandata all'ippodromo quella palla e quel coglione fa fallo.
                                servirebbe un "darmian" o un normaloide qualsiasi a sx invece abbiamo young e perisic che ogni partita fanno a gara a chi fa più schifo e l'inter attacca praticamente solo a destra con hakimi
                                Originariamente Scritto da Pesca
                                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

                                Commenta

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