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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da thai95 Visualizza Messaggio
    ammettilo, ci credi allo scudetto, anche in una piccola percentuale di probabilità
    Chi? Io? Hahaha. Ma se ho sempre messo almeno 5-6 squadre sopra il Milan (Juve, Inter, Napoli, Atalanta, Roma e Lazio)
    I SUOI goals:
    -Serie A: 189
    -Serie B: 6
    -Super League: 5
    -Coppa Italia: 13
    -Chinese FA Cup: 1
    -Coppa UEFA: 5
    -Champions League: 13
    -Nazionale Under 21: 19
    -Nazionale: 19
    TOTALE: 270

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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        La Juventus fa 4 gol facili facili a un Parma inconsistente e scaccia la pareggite che l’aveva allontanata dall’abituale primo posto in classifica. Pesanti i due gol di Ronaldo – bellissimo il primo con uno dei suoi poderosi e classici stacchi di testa – che risponde così a critiche e mugugni sulla sua condizione fisica e la sua insostituibilità anche quando non gioca da Ronaldo (vedi la brutta partita e il rigore sbagliato contro l’Atalanta). Il cambio da parte di Pirlo diventa una passerella tra applausi e sorrisi. Cancellata così anche la smorfia per il premio Fifa a Lewandowski. Il primato in classifica marcatori (12 gol) ribadisce il dogma dell’indiscutibilità di CR7. Almeno fino a quando gioca così e segna così tanto

        Parma – Juventus 0-4

        I due gol di Ronaldo – il primo bellissimo con uno stacco di testa dei suoi, approfittando però del troppo spazio lasciatogli dai difensori – non sono stati solo un destro e un sinistro al mento del Parma. Sono stati soprattutto una risposta agli scettici che avevano osato metterlo in discussione. L’inconsistente partita di CR7 contro l’ Atalanta, e soprattutto quel bruttissimo rigore tirato nelle braccia del portiere, aveva generato parecchio malumore, e sollevato soprattutto qualche dubbio sul ritorno dell’ intoccabilità di Ronaldo e sulla sua indiscutibile posizione di privilegio. Per quanto riguarda l’ insostituibilità è stato ora formalmente stabilito che in occasione di due gol, a partita ormai ampiamente vinta, è soltanto all’82’ di gioco si può anche procedere alla sostituzione. Che diventa, nel caso, una vera e propria passerella per raccogliere gli applausi dei compagni e dei pochi presenti allo stadio.

        Il perfetto assist di Morata per il primo gol ha permesso a Ronaldo di ristabilire l’ordine delle cose, di ribadire chi viene prima e chi viene dopo, e soprattutto far capire che ne dovrà passare ancora di tempo prima di trovare qualcuno che possa mettere in discussione lo spazio di CR7 alla Juventus. E’ stata forse anche la sua maniera di volersi togliere dal viso quella smorfia di disappunto nell’apprendere che per la Fifa il giocatore migliore al mondo era Lewandowski e non lui o Messi. Per nessuno di questi campioni il tempo che passa è un limite. Men che meno per CR7 che 35 anni (36 a febbraio) non se li sente proprio.

        I suoi gol, insieme a quello di Kulusevski, ex Parma, tornato a farsi vivo dopo un lungo periodo di invisibilità, hanno permesso alla Juve di prendersi una facilissima vittoria a spezzare la fastidiosa pareggite autunnale che l’ha tenuta lontana dal primo posto e inserita nella bagarre scudetto senza più alcuna posizione di favore, come una banale concorrente qualsiasi.

        Se Ronaldo è primo nella classifica marcatori (12 in Serie A più 4 in Champions League), se la Juve dipende fatalmente dal suo rendimento e dal suo affiatamento con gli altri attaccanti e in particolare con Morata (4 gol in Serie A e 6 in Champions League), dubitare di Ronaldo è azione fortemente blasfema. E infatti Pirlo non si è mai sognato di farlo.

        SERIE A 2019-2020 GIORNATA N. 13 Sabato 19 dicembre 2020 Fiorentina - Verona 1-1 (8' Veloso rig. V, 19' Vlahovic rig. F) Sampdoria - Crotone 3-1 (26' Damsgaard S, 36' Jankto, 45'+1' Simy rig C, 65' Quagliarella S) Parma - Juventus 0-4 (23' Kulusevski J, 26' Ronaldo J, 48' Ronaldo J, 86' Morata J) Domenica 20 dicembre 2020 Torino - Bologna 1-1 (69' Verdi T, 78' Soriano B) Benevento - Genoa 2-0 (57' Insigne B, 89' Sau rig B) Cagliari - Udinese 1-1 (27 Lykogiannis C, 57' Lasagna U) Inter - Spezia 2-1 (52' Hakimi I, 71' Lukaku rig I, 90'+4' Piccoli S) Sassuolo - Milan 1-2 (1' Leao M, 26' Saelemaekers M, 89' Berardi S) Atalanta - Roma 4-1 (3' Dzeko R, 59' Zapata A, 70' Gosens A, 72' Muriel A, 85' Muriel A) Lazio - Napoli 2-0 (9' Immobile L, 56' Luis Alberto L) *** I due gol di Ronaldo - il primo bellissimo con uno stacco di testa dei suoi, approfittando però del troppo spazio lasciatogli dai difensori - non sono stati solo un destro e un sinistro al mento del Parma. Sono stati soprattutto
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          SERIE A 2019-2020
          GIORNATA N. 13
          Sabato 19 dicembre 2020

          Fiorentina – Verona 1-1
          (8′ Veloso rig. V, 19′ Vlahovic rig. F)

          Sampdoria – Crotone 3-1
          (26′ Damsgaard S, 36′ Jankto, 45’+1′ Simy rig C, 65′ Quagliarella S)

          Parma – Juventus 0-4
          (23′ Kulusevski J, 26′ Ronaldo J, 48′ Ronaldo J, 86′ Morata J)

          Domenica 20 dicembre 2020
          Torino – Bologna 12.30
          Benevento – Genoa 15.00
          Cagliari – Udinese 15.00
          Inter – Spezia 15.00
          Sassuolo – Milan 15.00
          Atalanta – Roma 18.00
          Lazio – Napoli 20.45
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
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            Sassuolo-Milan, formazioni e dove vederla. Tocca a Leao, convocato

            Senza Ibra e Rebic infortunati l’attacco è sulle spalle del portoghese che fin qui non ha convinto. Convocato Roback, 17 anni: il talentino scelto da Ibra

            Niente da fare, la maledizione del Diavolo continua. In attacco è allarme rosso che più rosso non si può: dopo Ibrahimovic che resterà fuori per tre settimane, salta anche Rebic. Colpa di una botta al piede presa mercoledì a Marassi contro il Genoa e non ancora riassorbita. Tornerà per la Lazio mercoledì, non prima. Pessima notizia, ora per il Milan sono guai seri: oggi a Reggio Emilia contro il Sassuolo, in un duello chiave che di fatto è un derby a distanza con l’Inter per il primo posto, là davanti toccherà per forza di cose al fin qui deludente Rafael Leao. L’unica speranza per Pioli è che il ragazzo si dia una svegliata: fra ultime brutte prestazioni e i 35mila euro pignoratigli dallo Sporting Lisbona per un contenzioso contrattuale sta attraversando un periodo nero. Chissà che questa situazione da spalle al muro non gli accenda dentro qualcosa: sta solo a lui, il talento c’è tutto.

            «Da Leao voglio di più» ha ribadito Pioli, che oggi al Mapei dovrà fare a meno ancora di Kjaer, Gabbia e Bennacer. L’unica buona notizia è il recupero di Theo Hernandez, che riprenderà il suo posto in fascia sinistra: la sua propulsione sarà d’aiuto. Il momento è difficile, i due pareggi consecutivi con Parma (QUI) e Genoa (QUI) hanno inevitabilmente eroso certezze, in quattro giorni il vantaggio in classifica sull’Inter è sceso da quattro punti a uno. Da Maldini in giù tutti cercano di abbassare le pressioni ricordando che l’obiettivo societario non è lo scudetto bensì il quarto posto, ma la graduatoria è lì da vedere: con i nerazzurri di Conte che ricevono lo Spezia a San Siro, il Milan sa bene che fallire oggi col Sassuolo significherebbe con ogni probabilità perdere quel primo posto che occupa meritatamente dalla prima giornata. La paura di un contraccolpo esiste.

            Il Sassuolo di De Zerbi è quinto in classifica, è meno brillante di due mesi fa ed è privo dello squalificato Locatelli, ma ha sempre freschezza e qualità. Per il Diavolo uno snodo cruciale, da affrontare per di più in una evidente situazione emergenziale. Anche oggi la formazione rossonera avrà un’età media bassissima, sui 23 anni. E nel corso della partita potrebbe anche abbassarsi: in panchina c’è l’attaccante Emil Roback, 17 anni, svedese, acquistato per 2 milioni dall’Hammarby di Ibra, che stravede per il ragazzo e ha sponsorizzato l’operazione. Di lui si parla un gran bene, ma ovviamente avrà bisogno di tempo. E il Milan, alle prese con i noti guai in attacco, non ne ha. «Se ci saranno opportunità a gennaio verranno colte, ma non sarà l’infortunio di Zlatan a farci cambiare strategia, dobbiamo essere più forti delle assenze» ha concluso Pioli. Il suo Diavolo dovrà farcela da solo.

            Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Lopez, Bourabia; Berardi, Djuricic, Boga; Defrel. All.: De Zerbi
            Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Kalulu, Romagnoli, Hernandez; Kessie, Tonali; Saelemaekers, Calhanoglu, Diaz; Leao. All.: Pioli
            Tv: ore 15, Sky 202

            CorSera
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              Lo sapete che Leao=Niang, vero?









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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                Inter-Spezia, le formazioni e dove vederla. Conte senza Sanchez per l’operazione sorpasso

                I nerazzurri a caccia della sesta vittoria di fila, in attacco la coppia Lukaku-Lautaro, Sanchez non ce la fa. Vidal dovrebbe partire dalla panchina come Sensi e Eriksen


                Il giorno giusto potrebbe essere arrivato. Antonio Conte sorride al solo sentir pronunciare la parola scudetto, l’Inter però è a un passo dalla vetta. Nelle ultime due giornate ha mangiato 4 punti al Milan e oggi può provare l’operazione sorpasso. Contro lo Spezia neopromosso, i nerazzurri cercano di infilare la sesta vittoria consecutiva per superare i rossoneri e mettersi alla testa del gruppo.


                Metabolizzata l’eliminazione di Champions e digeriti giudizi feroci e approssimativi, l’Inter ha preso a correre forte e viaggia con un passo insostenibile per le avversarie, spinta dal miglior attacco del campionato (30 reti) e con un trio di difesa (Skriniar, De Vrij, Bastoni) che pare aver ritrovato l’equilibrio della passata stagione e si appresta a disputare l’ottava partita.

                La maratona della serie A è solo a un terzo del suo cammino, ma gli uomini di Conte hanno già mostrato di essere spietati contro le squadre della parte destra della classifica. Hanno lasciato per strada appena due punti, il pareggio contro il Parma, sui 21 in palio con le formazioni dal decimo posto in giù. La classifica è equilibrata e gli scontri diretti pesano quest’anno più che in passato, il grosso dei punti però va razzolato con le piccole. La differenza tra vincere o perdere lo scudetto sta proprio nel non sbagliare le partite più abbordabili. Lo Spezia neopromosso è avversario per nulla arrendevole.Il tecnico Italiano (QUI l’intervista al Corriere) gli ha dato un’identità spiccata, un gioco ad alti ritmi e la classifica avrebbe potuto essere migliore se non avesse buttato via punti qua e là. «Fino a quando non dai il colpo del k.o. all’avversario, in serie A le partite non sono mai finite», sottolinea Italiano. L’Inter dovrà fare attenzione a Nzola, 24enne francese capace di segnare 6 gol in 8 partite.


                Milano, ore 15
                Inter (3-5-2):
                Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lukaku, Lautaro. All.: Conte
                Spezia (4-3-3): Provedel; Ferrer, Erlic, Terzi, Bastoni; Estevez, Ricci, Pobega; Gyasi, Nzola, Farias. All.: Italiano
                Arbitro:
                Fabbri
                Tv:
                ore 15 SkyCorSera
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                  Atalanta-Roma, le formazioni e dove vederla in tv: addio Papu Gomez, non convocato. Sarà venduto a gennaio

                  Si interrompe il rapporto tra Gomez e i nerazzurri. Ilicic «ha superato il problema influenzale, è a disposizione»

                  Capitano mio capitano. Non più. Si interrompe qui il lungo (sei anni) e bellissimo rapporto tra il Papu Gomez e l’Atalanta. Il club del presidente Antonio Percassi ha affidato a un comunicato ufficiale, pubblicato sul sito, la decisione con cui «l’allenatore, in condivisione con la società, ha deciso di non convocare per scelta tecnica il calciatore Alejandro Papu Gomez». Fine della storia. Salvo svolte clamorose, comunque non ipotizzabili, Gomez sarà un pezzo pregiato della sessione invernale di calciomercato (che inizia il prossimo 4 gennaio). Il club rifiuta di lasciarlo andare gratis e le posizioni sono distanti.

                  Tutto questo, a fronte di un impegno «importante», la sfida di domenica 20 dicembre alle 18 tra Atalanta e Roma. Alla vigilia, da Gian Piero Gasperini nulla trapela. Il tecnico dribbla con convinzione qualsiasi domanda sull’argentino: «Se vogliamo parlare di calcio, bene. Di altro...». Niente di strano. Si pensava a una nuova panchina per il Papu. Dopo quelle con Fiorentina e Juventus, contro cui mercoledì aveva giocato (bene) solo uno spezzone di gara. Invece, nel pomeriggio di ieri la notizia della mancata convocazione.

                  Quella di Fonseca è «una squadra di valore, che fa tanti gol e ha trovato il passo giusto — commenta Gasperini — Incontriamo una delle big del nostro campionato». La serie A «è in una fase molto bella, in cui tutti stanno dando il massimo. Con tanti in pochi punti». I giallorossi ne hanno 24, l’Atalanta 18 con la partita di Udine da recuperare. Vincere oggi, potrebbe significare tanto per entrambe.

                  Gasperini proverà a fare punti, presumibilmente rilanciando un assetto che nelle ultime uscite ha dato buoni frutti. «Dopo la scoppola contro il Liverpool (il 5-0 degli inglesi a Bergamo, in Champions, ndr), era fondamentale trovare equilibri diversi». Il tecnico ci è riuscito con l’inserimento di Pessina in pianta stabile e la rinuncia a una punta. Per oggi, possibile la conferma di Zapata dal primo minuto, supportato da Malinovskyi.Ilicic ha «superato il problema influenzale. È a disposizione». Difficile però, che lo sloveno parta titolare. In difesa, ballottaggio tra Palomino e il rientrante Toloi. Il brasiliano, insieme a «Freuler e De Roon è uno dei nostri tre capitani». Il dopo Papu Gomez, grande e indimenticabile capitano per i tifosi nerazzurri, è già iniziato.

                  Atalanta 3-4-2-1: Gollini; Djimsiti, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Pessina; Zapata.
                  Roma 3-4-2-1: Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Lo. Pellegrini, Veretout, Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Dzeko.
                  Arbitro: Marco Di Bello
                  Tv: ore 18 Sky


                  CorSera
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                    Napoli, contro la Lazio attacco inedito. Rebus modulo per Gattuso

                    Insigne squalificato, Mertens e Osimhen infortunati, all'Olimpico dal primo minuto giocheranno Petagna, Lozano e uno tra Politano e Elmas. A centrocampo torna titolare Fabian Ruiz

                    Due partite a Roma in tre giorni: la prima sul campo, nel posticipo serale di domenica all'Olimpico contro la Lazio; la seconda martedì pomeriggio davanti al tribunale del Coni, dove sarà discusso dalle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia il ricorso del Napoli per la sfida non giocata lo scorso 4 ottobre a Torino, contro la Juve. De Laurentiis proverà di nuovo a chiedere la cancellazione dello 0-3 a tavolino e del -1 in classifica, subiti in primo e secondo grado dalla giustizia sportiva. Ma adesso la priorità è la trasferta di campionato, che gli azzurri dovranno affrontare in emergenza per la squalifica di Insigne e per gli infortuni di Mertens e Osimhen.

                    Rebus modulo

                    A Gattuso mancheranno i tre pilastri del suo attacco contemporaneamente e per questo il rebus della vigilia è legato alla scelta del modulo: 4-2-3-1 o 4-3-3. Di sicuro al centro del reparto offensivo ci sarà Petagna, già subentrato mercoledì scorso a San Siro nel corso della sfortunata sfida con l'Inter e vicinissimo nel recupero al gol del pari, con un palo scheggiato. Al suo fianco Lozano, il più in forma della squadra. L'altro posto se lo contendono invece Politano ed Elmas, con Zielinski che potrebbe essere arretrato a centrocampo o schierato ancora come trequartista, in un ruolo che ne sta esaltando le caratteristiche e il talento. Tra i convocati torna pure per l'occasione lo spagnolo Fernando Llorente: finora mai utilizzato e in procinto di passare a gennaio alla Sampdoria. Stavolta però c'è bisogno pure di lui, almeno in panchina.


                    Fabian Ruiz torna titolare

                    Le assenze di Insigne, Mertens e Osimhen impongono al Napoli di trovare altre soluzioni in zona gol. Anche per questo a centrocampo ci sarà il rilancio tra i titolari dello spagnolo Fabian, che ha un buon tiro da fuori, è abile sui calci piazzati e assicura più qualità rispetto a Demme e Bakayoko. Gli azzurri sono usciti senza punti da San Siro, ma allo stesso tempo con la convinzione di poter essere competitivi ad alti livelli e di potersela giocare alla pari con tutti, anche in emergenza. Merito della qualità dell'organico e soprattutto dell'ottimo lavoro di Gattuso, che firmerà nella breve sosta di fine anno il rinnovo del suo contratto fino al 2023. Giocando ogni tre giorni il tecnico non ha nemmeno avuto il tempo di leggere le numerose clausole inserite da De Laurentiis. Ma il rapporto è solido e non ci sono incomprensioni tra i due, che sono pronti a fare "squadra" nella decisiva tre giorni romana. La posta in palio è molto alta, in campo e fuori.

                    Insigne squalificato, Mertens e Osimhen infortunati, all'Olimpico dal primo minuto giocheranno Petagna, Lozano e uno tra Politano e Elmas. A centrocampo to…
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                      Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio


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                      Impressionante il ragazzo
                      Originariamente Scritto da Marco pl
                      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                      Originariamente Scritto da master wallace
                      IO? Mai masturbato.
                      Originariamente Scritto da master wallace
                      Io sono drogato..

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                        Roma: è ora di crescere

                        La classifica può ingannare - Atalanta a -6 dalla Roma, ma con una partita da recuperare -, e allora Paulo Fonseca ci tiene a tenere ben saldi i piedi per terra, continuando a ripetere - lo ha fatto anche in occasione della conferenza stampa di ieri - che l'obiettivo è migliorare quanto fatto la scorsa stagione e qualificarsi in Champions League. Dalle prove tattiche effettuate ieri emerge, da parte del tecnico portoghese, la volontà di tornare all'antico: Pellegrini dovrebbe affiancare, nonostante il fastidio alla caviglia, Veretout in mediana, con Mkhitaryan sulla trequarti insieme a Pedro.

                        L'obiettivo è anche quello di invertire un trend che vede la Roma vincente solo con le medio-piccole: 7 vittorie su 7 con squadre dal decimo posto in giù, 4 punti in 5 gare contro le prime 8.



                        (Il Messaggero)

                        La classifica può ingannare - Atalanta a -6 dalla Roma, ma con una partita da recuperare -, e allora Paulo Fonseca ci tiene a tenere ben saldi i piedi per terra, continuando a ripetere - lo ha fatto anche in occasione della conferenza stampa di ieri - che l'obiettivo è migliorare quanto fatt...
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          .

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                            secondo me Ronaldo punta a giocare ficnhè Messi giocherà (pur essendo più grande). Non può permettersi di concedergli 2-3 anni in più perchè verrebbe sorpassato in tutti i record (tra l'altro in 2-3 anni potrebbe superare il record di reti segnati . Totali e in nazionale.
                            però forse una segnalazione "ufficiale" alle autorità te la saresti beccata pure tu.

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                              Originariamente Scritto da ciccio.html Visualizza Messaggio
                              secondo me Ronaldo punta a giocare ficnhè Messi giocherà (pur essendo più grande). Non può permettersi di concedergli 2-3 anni in più perchè verrebbe sorpassato in tutti i record (tra l'altro in 2-3 anni potrebbe superare il record di reti segnati . Totali e in nazionale.
                              Messi giocherà tranquillamente fino ai 40 ed assieme a CR7 se lo può assolutamente permettere....
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                                Solo robybaggio può pensare che l’Inter possa vincere lo scudetto , mamma mia che balordaggine.
                                Non vedo l’ora di vedere Milan e Inter polverizzarsi nella seconda metà di stagione

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