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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Domenica 13 dicembre 2020
    Cagliari – Inter 1-3
    (42′ Sottil C, 77′ Barella I, 86′ D’Ambrosio I, 90’+4′ Lukaku I)

    Atalanta – Fiorentina 3-0
    (44′ Gosens A, 55′ Malinovskyi, 63′ Toloi A)

    Bologna – Roma 1-5
    (5′ Poli aut. R, 10′ Dzeko R, 15′ Pellegrini R, 24′ Cristante aut. B, 35′ Veretout R, 44′ Mkhitaryan R)

    Napoli – Sampdoria 2-1
    (20′ Jankto S, 53′ Lozano N, 68′ Petagna N)

    Genoa – Juventus 1-3
    (57′ Dybala J, 61′ Sturaro G, 78′ Ronaldo rig. J, 89′ Ronaldo rig. J)

    Milan – Parma 2-2
    (13′ Hernani P, 56′ Kurtic P, 58′ Hernandez M, 90’+1′ Hernandez M)
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    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
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    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Campionato splendido, una medicina per la crisi

      E' un campionato splendido, che dà la sensazione di poter essere alla portata di tutti. Il pareggio del Milan con il Parma permette alle inseguitrici di accorciare sula vetta, ma la maniera con la quale è stato raggiunto potrà essere vissuto in maniera positiva, quasi alla stregua di una vittoria dai rossoneri. Comunque davanti c'è un gruppone, cosa straordinaria per l'interesse del campionato: non poteva esserci una medicina migliore in un momento di crisi generale. Se in questo contesto ci fosse stata una squadra dominatrice come la Juve degli ultimi 9 anni, sarebbe stato insopportabile. Invece così è bellissimo.

      Dietro dunque guadagnano quasi tutte. La Juve che vince sul campo del Genoa ritrova Dybala, ha il solito Ronaldo e conferma di avere in panchina un uomo che può competere per vincere sia scudetto che Champions. Non è detto che ci riesca, ma intanto Pirlo sta mostrando di avre gli attributi.

      Sta continuando a fare un gran lavoro anche Gattuso. Il Napoli ha vinto una partita difficile con la Sampdoria e sta continuando nell'unica strada vera per onorare Diego Maradona: quella di lottare per lo scudetto. La Roma domina a Bologna e dà una lezione che Mihajlovic difficilmente potrà dimenticare. L'Inter ha reagito bene a Cagliari, ribaltando una situazione difficile. Sono curioso di vedere come Conte riuscirà a gestire una rosa di quel genere solo con campionato e Coppa Italia: ci vorranno i vigili per gestire un traffico esagerato. Resta un mistero come in 180' i nerazzurri non abbiano fatto un gol allo Shakhtar, ma per lo scudetto ci saranno sicuramente fino alla fine: due partite ti possono andare male, ma sul torneo a lungo termine i valori emergono.

      Detto della vittoria di carattere del Sassuolo e che l'Atalanta si sta ritrovando anche in campionato, ha steccato solo la Lazio, anche se il Verona è una realtà importante. Penso che la squadra di Inzaghi dovrebbe avere più consapevolezza dei propri mezzi e lasciare perdere isterismi in campo. Dopo il gol del 2-1 del Verona aveva tutto il tempo per recuperare, ma ha pensato a prendersela con l'arbitro. Ottimo Juric, che ritengo allenatore ideale per una squadra media che viene attaccata ed ha spazio a disposizione. Se però Juric avesse una grande squadra che deve imporre il proprio gioco, con gente di personalità da gestire, allora potrebbe andare in difficoltà.

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        Torino, Giampaolo non è nel mirino, i giocatori sì: tutti in ritiro

        Cairo: «Giochiamo le ultime tre partite dell’anno, poi vedremo cosa fare a gennaio». Il gruppo sotto osservazione anche dal punto di vista dell’appartenenza


        Il Toro è in ritiro da domenica sera
        . Giampaolo non è in discussione, almeno fino a Natale. Di certo, il tecnico granata è in questo momento l’ultimo degli osservati speciali di Urbano Cairo. Nel mirino ci sono infatti soprattutto i giocatori, ai quali non verranno concessi più alibi. «La responsabilità di questa situazione è in gran parte dei ragazzi — le parole di Cairo nella tarda serata di sabato —, e per questo si va in ritiro. Intanto, giochiamo le ultime tre partite dell’anno, decisamente importanti, poi vedremo che cosa fare a gennaio». C’è rimasto male il presidente del Toro, anche perché «credevo di aver usato toni e argomenti chiari venerdì a cena. Invece, il discorso non è stato evidentemente recepito, e contro l’Udinese è uscita una brutta serata. Non mi aspettavo, in particolare, di assistere a un primo tempo con così poca grinta».


        Gruppo che ora Cairo intende «misurare» con grande attenzione anche dal punto di vista del senso di appartenenza. Diventa quindi fondamentale il ruolo del direttore tecnico Vagnati, chiamato a far sentire forte il «pressing» del club e a dare concreta protezione e massimo appoggio a Giampaolo, in particolare se dovessero maturare esclusioni eccellenti in formazione, svolta da non escludere considerate le parole proprio del tecnico granata: «Potrebbe esser il caso di far giocare chi sente meno il peso del recente passato». Nel dopo Udinese c’è stato un breve colloquio fra Cairo, Vagnati e Giampaolo: non arrivano conferme, sia chiaro, viene però facile pensare che si sia anche discusso di un eventuale restyling a livello di titolari già contro la Roma.


        «Giampaolo non è a rischio, purtroppo la partita con l’Udinese è uscita in un certo modo — dice sempre il presidente —. La mia pazienza? Ho fiducia in lui, nessuna scadenza». Una fiducia figlia delle buone cose «che ho visto per esempio contro Sassuolo e Inter. E pure contro la Lazio non era andata male. Sono purtroppo mancati quasi sempre gli ultimi 20 minuti». Un Toro senza ferocia nei momenti chiave: 19 punti persi da situazioni di vantaggio; ben 19 reti all’attivo (produzione offensiva da squadra che punta all’Europa), vanificate però dai 27 gol subiti in undici gare (peggior difesa del campionato). Black out inaccettabili a certi livelli, e Cairo ha individuato i principali colpevoli: i giocatori. La squadra inizierà di fatto oggi a preparare la trasferta di giovedì sera contro la Roma: in rampa di lancio Gojak, Lukic e Bonazzoli; ci si allena al Filadelfia, si dorme in un hotel torinese.



        CorSera
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          Milan-Parma 2-2, Sconcerti: senza Ibra si sente la fatica e i rivali si rilanciano

          I rossoneri non sono una grande sempre autosufficiente: perdere punti con squadre della zona grigia è un errore profondo. La quantità estesa sta facendo la differenza per la Juventus

          di Mario Sconcerti

          Vincono tutte le prime otto in classifica tranne il Milan. Senza Ibrahimovic ha problemi, li aveva avuti a Genova sette giorni fa, li ha moltiplicati con il Parma. C’è poco gioco di attacco, la diversità tocca solo a Calhanoglu che colpisce tre pali ma con tiri molto personali. Ricordo una sola parata di Sepe su tiro lontano. Non a caso Pioli dopo il primo tempo ha cambiato due terzi del suo attacco e quasi invertito Kessie con Hernandez. Infine Rebic è un grande attaccante ma è l’opposto di Ibrahimovic, nel senso che vuole essere lanciato negli spazi ultimi, mentre Ibra si avvicina e scambia con chi porta l’azione. Il Milan non è una grande squadra sempre autosufficiente, questo lo si sapeva. In una giornata di poca fortuna e con gli schemi offensivi rovesciati, può capitargli di fare fatica. Perdere punti con squadre della zona grigia è però un errore profondo perché rilanci tutti gli avversari.


          È strana anche la Juventus di Genova, comunque netta nella superiorità e nel punteggio. È impossibile trovare la squadra giocando ogni settimana anche in Champions. Lo dimostrano gli andamenti di Atalanta e Lazio. Devi avere due squadre. Pirlo le ha trovate, la diversità è che sono tanto differenti una dall’altra. È molto più del lato B di Conte. Quella del campionato è più nuova e quasi bloccata. Ronaldo e Dybala, spalle alla porta, perdono il pensiero del gol. E quando Ronaldo cerca spazio nella sua zona, cade addosso a Chiesa. Il quale inventa dribbling sulla scatto ma li disperde sbagliando quasi sempre il cross. È la quantità estesa di sostanza che sta cominciando però a spingere la Juve, la differenza di avere Ronaldo che il Milan adesso non ha.


          Perfino il Sassuolo senza Caputo, 5 gol in 6 partite, ha segnato appena 3 gol nelle ultime cinque, rigori compresi. L’Inter è uscita dalla Coppa perché Lukaku, il suo Ronaldo, ha sbagliato completamente l’ultima partita. La differenza è sempre leggera ma determinante in un calcio anomalo come questo della malattia. Non siamo noi che siamo migliorati in Europa, sono gli altri che dentro questo inverno del calcio si sono avvicinati alla nostra misura. L’Inter comunque rilancia sul suo ultimo territorio, ha vinto una partita importante decisa da un solo giocatore, Barella, un piccolo Ronaldo universale (QUI le pagelle di Cagliari-Inter). Di Francesco l’ha aiutato molto giocando con quattro attaccanti puri, e due soli difensori. Bellissima la Roma, ma anche qui c’è un po’ di vigliaccheria: perché tanti gol solo ai più deboli?

          CorSera
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            Gazzetta
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              Eviterei l'Atletico. Il resto, dato che si parla di ottavi e con qualcuno devi giocare, va bene.
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                Sbolognati: 5 gol a Mihajlovic, la Roma risponde alle altre big e resta a -2 dal quarto posto

                IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Inizia nel migliore dei modi la dieci giorni di fuoco della Roma che da qui alla sosta natalizia giocherà una partita ogni tre giorni: giovedì il Torino, poi domenica a Bergamo con l'Atalanta, quindi ancora in casa con il Cagliari. Si parte con un successo senza storia a Bologna contro Mihajlovic & Co. ai quali i giallorossi rifilano cinque gol in una partita che non è mai stata tale e confermano il feeling positivo con Nuno Campos il vice di Fonseca che fa due su due: complimenti.

                Troppa la differenza tecnica tra le due squadre, ma soprattutto troppa la Roma che quando sta così diventa una squadra contro la quale è davvero difficile giocare. Lo conferma la dinamica del pomeriggio gelido del D’Allara dove gli uomini di Fonseca dopo quindici minuti si sono ritrovati già sul 3-0. E questo solo grazie all’imperizia di Dzeko che sbaglia il 4-0 prima che il goffo retropassaggio di Cristante spalanchi la strada al 3-1 bolognese. Finita? Macché, Dzeko sotto rete ne sbaglia un altro già fatto, poi ci pensa Veretout ad allungare sul 4-1 prima del 5-1 di Miki che chiude il primo tempo sul 5-1 e di fatto la partita. È la terza volta nella storia del club che i giallorossi concludono il primo Je nel migliore dei mo tempo con un bottino di cinque gol.

                La ripresa, a tratti imbarazzante, mostrerà di tutto: quattro gol annullati (due per parte) un palo giallorosso e un’espulsione data (giustamente) e poi annullata al Var. Cose mai viste insomma, che non cambiano il senso della giornata giallorossa che culmina con l'infortunio di Kumbulla e l’ingresso di Smalling con un gran bisogno di mettere minuti nelle gambe. Al tabellino vanno l’autogol di Poli, la rete di Dzeko, il gol di Pellegrini, poi i sigilli di Veretout e Miki per un bilancio positivo che fa benissimo a testa e gambe del gruppo, un po’ meno alla classifica. La Roma infatti risponde a tutte le altre «big» in vetta, guadagna punti solo sulla Lazio (sconfitta in casa dal Verona) e resta così sesta in classifica.

                Ma Fonseca, ora più che mai, ha chiaro cosa deve fare con la «sua» Roma: ha deciso ruoli e stabilito priorità. Non è un caso che il rientro di Veretout trasformi la squadra, così come è chiaro che Villar è diventato un giocatore insostituibile in mezzo al campo. E la cosa fa bene anche a Pellegrini che spostato qualche metro più avanti (dove dovrebbe giocare sempre), riesce ad essere più decisivo nella manovra, servire i compagni e arrivare anche spesso alla conclusione. E la svolta giallorossa di un gruppo sempre più omogeneo con pochi «irrinunciabili»ma sempre con più protagonisti in grado di alternarsi tra loro: un bel segnale per il presente, ma soprattutto per il futuro.

                IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Inizia nel migliore dei modi la dieci giorni di fuoco della Roma che da qui alla sosta natalizia giocherà una partita ogni tre giorni: giovedì il Torino, poi domenica a Bergamo con l'Atalanta, quindi ancora in casa con il Cagliari. Si parte con un successo senza storia ...
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Morata è fondamentale per sta Juve , fino a qualche mese fa sfottevano tutti ...

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                    Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                    70 milioni Dybala?
                    In quale film?????
                    il tottenham di mourihno lo vuole, le squadre inglesi hanno i soldi, quindi, non è impossibile il fatto che lo pagano così tantro
                    (ride)

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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Milan-Parma 2-2, Sconcerti: senza Ibra si sente la fatica e i rivali si rilanciano

                      I rossoneri non sono una grande sempre autosufficiente: perdere punti con squadre della zona grigia è un errore profondo. La quantità estesa sta facendo la differenza per la Juventus



                      CorSera
                      Okay che un Vice - Ibra ci vuole assolutamente e spero che a Gennaio si faccia qualcosa.
                      Ma è pur vero che ieri il Milan ha preso 4 legno. [emoji28][emoji28][emoji28]

                      Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        Sorteggi di CL fortunati direi.
                        Originariamente Scritto da BLOOD black
                        per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                          OTTAVI DI CHAMPIONS

                          • Borussia Moenchengladbach - Manchester City
                          • LAZIO - Bayern Monaco
                          • Atletico Madrid - Chelsea
                          • Lipsia - Liverpool
                          • Porto - JUVENTUS
                          • Barcellona-Paris SG
                          • Siviglia-Borussia Dortmund
                          • ATALANTA-Real Madrid


                          Andata: 16-17 e 23-24 febbraio; Ritorno: 9-10 e 16-17 marzo
                          Originariamente Scritto da Sean
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                            Incredibile il culo juve come ogni anno

                            Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                            Originariamente Scritto da Pesca
                            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                E' andata bene.
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                                sopra una sola teca di cristallo
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                                C. Campo - Moriremo Lontani


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