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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    qui qualche dettaglio in più: https://roma.repubblica.it/cronaca/2...64141-P1-S9-T1

    praticamente gli Straordinari d'Aprile di Libeccio

    Originariamente Scritto da Sergio
    Sei un coglione.



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      Originariamente Scritto da Pesca Visualizza Messaggio
      qui qualche dettaglio in più: https://roma.repubblica.it/cronaca/2...64141-P1-S9-T1

      praticamente gli Straordinari d'Aprile di Libeccio
      Multa.

      I giocatori hanno diritti ma anche doveri, pure se ormai ridotti all'osso: uno di questi è non ledere l'immagine della società in pubblico. Con due mensilità mancanti va alla fame?

      Bamboccioni impenitenti e viziati, quando in Italia c'è chi campa con gli spicci dei "ristori" e chi ha atteso mesi per quei pochi euro di marzo ed aprile. C'è chi ha aperto attività e ora le deve richiudere. C'è chi è costretto ai buoni spesa per andare al supermercato e chi si deve rivolgere alla caritas.

      I Luis Alberto stanno letteralmente fuori dal mondo...e allora vanno riportati nel mondo a forza di calci in chiulo.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Che pezzenti, vogliono tutti i milioni pur grattandosi nelle ville

        Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
        Originariamente Scritto da Pesca
        lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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          Ma non e' solo la Lazio. A tutti i clubs di serie A e' stata data una proroga per pagare gli stipendi di luglio a dicembre (anziché a settembre).

          Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
          I SUOI goals:
          -Serie A: 189
          -Serie B: 6
          -Super League: 5
          -Coppa Italia: 13
          -Chinese FA Cup: 1
          -Coppa UEFA: 5
          -Champions League: 13
          -Nazionale Under 21: 19
          -Nazionale: 19
          TOTALE: 270

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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Multa.
            magari è solo un modo per togliersi di mezzo il rinnovo firmato da poco, chissà.

            Originariamente Scritto da Sergio
            Sei un coglione.



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              Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
              Ma non e' solo la Lazio. A tutti i clubs di serie A e' stata data una proroga per pagare gli stipendi di luglio a dicembre (anziché a settembre).

              Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
              ma almeno apri il link, si parla di altre mensilità

              Originariamente Scritto da Sergio
              Sei un coglione.



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                Com'era poi finita con le azioni-stipendio proposte a Stam?
                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                modroc - yy

                piquet - gabbiani

                acquilani - manchini

                maybe - Vendola

                mandjukic - Sjneider

                lialicic - Kongobia

                il Mangio - Cointreau

                izco - Mihajlovich

                Bonacci - Falcata

                Cancrena - Val di fiori

                mouse - Sczesjky

                Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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                  Inter, Brozovic positivo al Covid. Negativo Ivan Perisic


                  Il centrocampista nerazzurro è risultato positivo ai test effettuati dopo l'amichevole Croazia-Turchia. In quella partita, il compagno di squadra Vida era stato sostituito a fine primo tempo dopo aver saputo della positività. Pericolo scampato per l'ex Bayern.


                  Brutte notizie per Antonio Conte: la federazione croata, infatti, ha comunicato che Marcelo Brozovic è risultato positivo al Covid-19. Due giorni fa, durante l'amichevole tra Croazia e Turchia, il compagno Domagoj Vida era stato sostituito a fine primo tempo dopo aver ricevuto l'esito del tampone cui si era sottoposto poco prima. Nel frattempo, però, il giocatore del Besiktas aveva giocato per 45 minuti.


                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    Abbiamo lasciato il campionato con un grande punto interrogativo sull’Inter che stenta a partire, che va in crisi, che non convince e anzi rischia moltissimo in Champions League. Al centro della crisi un Antonio Conte che dicono irriconoscibile, che non guida più la squadra con la stessa forza di carattere, i suoi scatti d’ira. C’è molta voglia insomma di buttare Antonio giù dal trono. Posto che un trono lo abbia ancora…


                    C’è molta voglia di buttare giù dal trono Antonio Conte. Posto che ancora Conte ce lo abbia un trono, e non una panchina ricchissima ma a questo punto normalissima come tutte le altre. Non c’è un motivo preciso, o almeno non giustificato dalla delusione dei risultati dell’Inter, è maggiormente l’irresistibile voglia dell’italiano calciofilo medio non solo di esaltare la propria squadra ma soprattutto di destabilizzare l’avversario, mettergli i bastoni tra le ruote, addirittura ridicolizzarlo. Se poi di mezzo c’è anche un certo esibizionismo, un potere economico forte, un calciomercato forte, la possibilità di arrivare facilmente ad affermati e costosi giocatori, un supercontratto clamorosamente più alto di tutti gli altri, e un’aggressività che graffia ad ogni uscita, si fa presto a scadere nell’invidia e nel gioco del dalli al superbo.

                    L’Inter ha finito male l’ultima stagione, le è rimasta appiccicata addosso la fotografia della finale di Europa League col Siviglia, ma era pur sempre una finale sia pure della Coppa in cui era stata retrocessa (quante italiane l’hanno vinta dopo esservi retrocesse a loro volta?). E che veniva dopo aver chiuso il campionato a -1 dalla Juve. Lo so, erano 4 quando la Juve lo ha vinto matematicamente, ma non mi sembra un abisso.

                    Non avendo paura del significato delle parole ed essendo sempre nel campo delle opinioni, credo di essere stato il primo ad aver tirato fuori la parola “crisi” già da prima del pareggio con l’Atalanta. Adesso si tirano le somme dopo una partenza in Champions League sbagliata, un improvvido confronto col Real Madrid, a sua volta sbatacchiato dagli eventi, un campionato men che mediocre. Ma siamo pur sempre alla settima giornata di un campionato molto liquido, in cui nessuno ha davvero preso il potere. Ciò non toglie che Antonio Conte sia, come raramente nella sua recente carriera, sotto osservazione.

                    Puntualmente ad ogni pausa internazionale Eriksen gli manda inequivocabili messaggi trasversali: se non riesco a sfondare è anche colpa tua… Gli si rinfaccia la Lukaku-dipendenza, l’eccessiva allegria della difesa, ma soprattutto una certa perdita di se stesso. Come se Conte non fosse più Conte, senza più le sue esplosioni di ira, un’incomprensibile sbandata per il calcio zemaniano, e un’umanizzazione del sergente di ferro che conoscevamo. Offesa peggiore per Conte non poteva esserci tanto da sbottare con un “A chi dice questo toglietegli il vino”.

                    Riprenderemo al ritorno del campionato esattamente da quel punto, da quella frase, da quell’interrogativo esistenziale sulla condizione di Antonio Conte.

                    C'è molta voglia di buttare giù dal trono Antonio Conte. Posto che ancora Conte ce lo abbia un trono, e non una panchina ricchissima ma a questo punto normalissima come tutte le altre. Non c'è un motivo preciso, o almeno non giustificato dalla delusione dei risultati dell' Inter, è maggiormente l'irresistibile voglia dell'italiano calciofilo medio non solo di esaltare la propria squadra ma soprattutto di destabilizzare l'avversario, mettergli i bastoni tra le ruote, addirittura ridicolizzarlo. Se poi di mezzo c'è anche un certo esibizionismo, un potere economico forte, un calciomercato forte, la possibilità di arrivare facilmente ad affermati e costosi giocatori, un supercontratto clamorosamente e sfacciatamente più alto di tutti gli altri, e un'aggressività che graffia ad ogni uscita, si fa presto a scadere nell'invidia e nel gioco del "dalli al superbo". Il calcio non va tanto per il sottile. L' Inter ha finito male l'ultima stagione, le è rimasta appiccicata addosso la fotografia
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Inter, Sensi e il labirinto: giocatore chiave ma fragile come un cristallo

                      Va verso il recupero, ma deve lavorare molto su un’azione di tipo preventivo. Marotta e Galliani dopo il test tra Inter e Monza lanciano l'allarme: «Il calcio a rischio default»

                      Forte, ma delicato come un cristallo. È la condizione e la contraddizione di Stefano Sensi, giocatore chiave che da troppo tempo non riesce più ad uscire dal labirinto degli infortuni. In un anno già disgraziato, il centrocampista ha pagato un conto doppio.

                      La passata stagione, la prima con l’Inter, era cominciata benissimo. Tre gol nelle prime sei partite, poi l’infortunio agli adduttori nel match perso contro la Juventus: era il 6 ottobre 2019, da lì Sensi non è più stato lo stesso. Un’apparizione di una ventina di minuti a Dortmund, nel match perso 3-2 contro il Borussia, e poi ancora out fino a fine dicembre. Si rivede a gennaio, un altro problema al polpaccio lo toglie di mezzo già a febbraio, mentre alla ripresa post lockdown resta fuori per problemi al bicipite femorale tutta l’estate scorsa: fa in tempo a giocare appena cinque minuti nella semifinale di Europa League. L’annata 2019-20 si chiude con un totale misero: 19 presenze, in tutte le competizioni, ultima da titolare il 26 gennaio con il Cagliari. L’Inter onora comunque la promessa fatta e lo riscatta dal Sassuolo per più di 20 milioni.


                      Il 25enne centrocampista ricomincia quest’annata come aveva finito la precedente: tre partite, di cui una dall’inizio contro il Benevento, un’espulsione contro la Lazio dopo soli 19 minuti e un altro stop per un guaio muscolare, stavolta alla coscia. Di nuovo disperso, sconfitto dall’ennesimo infortunio.

                      Non è un problema di carico degli allenamenti di Conte, come vorrebbe far passare qualcuno, non è neppure una ricaduta. Il problema di Sensi non è sempre lo stesso, varia. Il giocatore non ha una struttura tale da favorire gli infortuni, deve però lavorare maggiormente sulla prevenzione. Inutile parlare di mistero, è un giocatore delicato, lo dimostra la carriera. Solo l’anno prima di arrivare all’Inter era riuscito a completare la stagione indenne. Nei campionati precedenti i soliti infortuni lo avevano toccato: polpaccio, adduttore, coscia.

                      All’esordio in campionato, dopo la vittoria in rimonta sulla Fiorentina, lo stesso Sensi ammise: «Mi è mancata la continuità. Ho lavorato sulla prevenzione e continuo a farlo. Non vogliamo commettere gli errori del passato».

                      L’Inter sta tentando di rigenerarlo durante questa sosta. La prossima settimana riprenderà gli allenamenti con il gruppo, potrebbe essere a disposizione di Conte contro il Torino, il 22 novembre. Sensi è deciso a riprendersi l’Inter e non vuole lasciare Milano, come conferma la compagna, Giulia Amodio. «Via da Milano? Assolutamente no, si cambia solo casa» ha scritto la ragazza su Instagram.

                      Conte lo aspetta e prima della gara con l’Atalanta aveva sottolineato. «È da un po’ che stiamo cercando di dargli più continuità, purtroppo la cosa non sta dando buoni risultati e di fatto il giocatore è quasi sempre indisponibile».

                      Sensi può nobilitare il centrocampo con Barella e Vidal, aggiungere gol e imprevedibilità. Il disperso è atteso al ritorno in prima linea. La prossima settimana troverà un gruppo incompleto per le assenze dei nazionali, Sensi avrà tempo per rifarsi.

                      Intanto venerdì l’Inter ha vinto 1-0 in amichevole contro il Monza di Berlusconi e Galliani, entrato per la prima volta in vita sua ad Appiano. Sia Marotta, che lo stesso Galliani, lanciano un grido d’allarme sui conti. «Il calcio italiano rischia il default, la situazione è devastante. Dobbiamo essere più considerati dal Governo: non vogliamo soldi, ma almeno un differimento della tassazione», la richiesta dell’ad nerazzurro. «Vengono aiutate tante aziende, il calcio va trattato allo stesso modo», sottolinea Galliani.



                      CorSera
                      ...ma di noi
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                        Luis Alberto ce l'ha con Lotito: svelato il motivo dell'attacco social!
                        Il Mago della Lazio, in una diretta su Twitch, ha commentato amaro il nuovo aereo biancoceleste

                        ROMA - Un fulmine a ciel sereno nel cielo bianco e celeste della Lazio. Proprio mentre volava il nuovo aereo. Luis Alberto non ha preso benissimo il regalo del presidente Claudio Lotito alla squadra. In una diretta Twitch, durante una partita a FIFA 21, si è fatto uscire un commento sul velivolo che porterà i biancocelesti in giro per l’Italia e l’Europa: “L’aereo? Sì, ma poteva pagare noi. Comprano cose e non ci paga”. Messaggio chiaro e tondo rivolto al patron.

                        La frecciata
                        Poco dopo il live su Twitch, su Instagram, la storia criptica: “Tutto molto bello, ma quando ci prendiamo cura del dentro? Fingere…”. Una frase che in un primo momento sembra avere un bersaglio poco chiaro, ma con lo sfogo davanti alla PlayStation assume invece un contorno ben definito. L’asso spagnolo recrimina alcune mensilità arretrate. In questo periodo di emergenza per via del Coronavirus, alcune società, sono in ritardo con gli stipendi. Evidentemente anche la Lazio. Un attacco che non è passato inosservato.

                        CorSport
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                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Milan, Pioli positivo al Covid

                          Il tecnico si era sottoposto a un tampone rapido. Non presenta sintomi ed è in isolamento. Cancellato l'allenamento, i rossoneri si raduneranno di nuovo lunedì

                          Pioli positivo al Covid. L'allenatore rossonero è risultato positivo ad un tampone rapido effettuato questa mattina. Lo rende noto il club rossonero. "Informate le autorità sanitarie competenti, il tecnico, che non presenta sintomi, è stato prontamente posto in quarantena a domicilio. Tutti gli altri tamponi effettuati sul gruppo squadra sono risultati negativi. L'allenamento odierno è stato cancellato. Previo il monitoraggio previsto dal protocollo federale, la squadra riprenderà il programma di allenamento in vista della sfida contro il Napoli lunedì pomeriggio", conclude la nota.

                          Il tecnico si era sottoposto a un tampone rapido. Non presenta sintomi ed è in isolamento. Cancellato l'allenamento, i rossoneri si raduneranno di n…
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

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                            Tanto per cambiare tutti quelli che hanno scritto riguardo l'uscita di luis Alberto non hanno capito niente e non hanno fatto altro che sparare minchia te.
                            L aereo la Lazio non l'ha comprato ma è solo una questione di partnership commerciale con una compagnia aerea che mette a disposizione il veicolo per gli spostamenti della Lazio che pagherà i voli e luis Alberto come ha chiarito nelle giuste scuse non si riferiva ai giocatori che hanno rinunciato "tutti" a una mensilità di quelle che alcuni giornali millantano come non pagate.
                            A me fanno specie I Laziali che ancora danno retta a sti giornalai.
                            Oggi uno di sportmediaset ha scritto che Acerbi aveva messo un like all'uscita di Luis Alberto e poi prontamente rimosso.. peccato che era una storia e i like non si mettono, che mentecatti ***** xxx
                            Winners are simply willing to do what losers won't.




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                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                                Ma nella Francia quanti Francesi da più di 3 generazioni ci sono che giocano titolari ?

                                Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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