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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
    Ma dybala ha solo il cag8 o cosa?
    Parrebbe siano solo problemi intestinali.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Sperem

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        Spadafora: "Protocollo c'è e va rispettato. Juve - Napoli? Mi aspetto si usi saggezza, è una sentenza che farà giurisprudenza"


        Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora ha parlato a margine della presentazione del libro di Sara Gama, in programma oggi pomeriggio al Salone d'Onore del Coni. Tuttojuve.com ha raccolto le sue parole:

        Ci sono altri contagi in Serie A, anche quello di Ronaldo. La preoccupa?
        "Intanto chiaramente il mio augurio a tutti è di stare bene il prima possibile. Mi preoccupa i giusto nel senso che noi abbiamo un protocollo che è un protocollo valido, ma è valido se viene rispettato, quindi il mio invito è che possa essere rispettato. E abbiamo visto nelle settimane scorse che non sempre, non tutte le squadre, non tutte le società lo hanno rispettato pienamente e lo hanno fatto rispettare ai propri calciatori. Dopodichè è anche vero che queste sono le condizioni minime che noi abbiamo chiesto a tutte le squadre, insieme alla Lega e alla Figc, per poter ripartire col campionato. Se la Lega vuole, può adottare anche misure più severe a tutela dei suoi giocatori. Credo che per adesso la situazione, nonostante i numerosi contagi, sia sotto controllo, ma ripetto, se la Lega vuole può restringere ancora di più le maglie. La prima cosa che auspico è un rigoroso rispetto del protocollo, non è stato così dall'inizio e non è stato così per tutti. Questo è un dato".

        Cosa si aspetta domani dal giudice sportivo rispetto a Juve-Napoli?
        "Mi aspetto che decida in saggezza".

        Potrebbe fare giurisprudenza.
        "Sì, non c'è dubbio, quindi sto aspettando sicuramente con grande attenzione, con grande attesa anche io, ma non sembra il caso di esprimersi 24 ore prima con un commento a riguardo".

        Tuttojuve.com
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Spadafora afferma che non vuol mettere becco prima di una sentenza ma intanto ce lo mette, perchè se dice che si aspetta "saggezza" e che sarà una sentenza che farà "giurisprudenza", il messaggio al giudice sportivo arriva forte e chiaro.

          Che vuol dire usare saggezza? A casa mia usare saggezza vuol dire lo 0-3 a tavolino, visto che non ti sei presentato con 2 positivi quando altre squadre hanno giocato (anche contro il Napoli) con 2 positivi e che l'Inter giocherà il derby con 6 positivi. Questo vuol dire...e prima di essere napoletano, caro ministro, lei è un funzionario dello stato...che in questo momento poi dovrebbe occuparsi e preoccuparsi di cose più importanti, visto quello che succede in giro, invece di impicciarsi della giustizia sportiva.

          In una situazione tragica siamo nelle mani dei giocolieri e dei pagliacci.
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            "Prima della sentenza non voglio parlare però mi aspetto saggezza": se non vuoi parlare devi stare zitto. Invece hai parlato e pure troppo. Come si fa ad emettere una sentenza in serenità se sai che anche il ministro dello sport è "interessato" e vigile, con già una sua sentenza "saggia" scritta nella capoccia?

            E' un paese serio quello dove i politici mettono il naso nella indipendenza della magistratura (anche se sportiva)? Ma sto Spadafora chi è? Da dove esce fuori? La vuole scrivere lui la sentenza? Si accomodi, che tanto in Italia ne abbiamo viste anche di peggio eh.
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              Una sentenza non deve essere "saggia" (cioè accomodante, cerchiobottista, da capra e cavoli) ma giusta...nei limiti delle insufficienti capacità umane ma giusta, altrimenti non parliamo di giustizia ma, per l'appunto, di politica d'accatto.
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                Cristiano Ronaldo è solo l'ultimo anello di una catena di contagi che, in Serie A e non solo, continua a vivisezionare le rose delle squadre. L'emergenza Covid-19 non si ferma e gli effetti sono palpabili anche sul calcio. Fra giocatori, allenatori e presidenti, per non parlare dei membri dei vari staff, l'elenco è in continuo aggiornamento.


                LA MAPPA DEI POSITIVI IN SERIE A
                ROMA: Amadou Diawara e 2 nell’Under 18
                JUVENTUS: Cristiano Ronaldo e Lamberto Zauli (allenatore Under 23).
                MILAN: Matteo Gabbia, Leo Duarte e Daniele Bonera (collaboratore dell'allenatore Stefano Pioli)
                GENOA: Valon Behramu, Davide Biraschi, Petar Briek, Francesco Cassata, Domenico Criscito, Mattia Destro, Lukas Lerager, Darian Males, Filippo Melengoni, Luca Pellegrini, Marko Pjaca, Lasse Schiene, Miha Zajc, Davide Zappacosta
                ATALANTA: Marco Carnesecchi
                INTER: Alessandro Bastoni, Roberto Gagliardini, Radja Nainggolan, Ionut Radu, Milan Skriniar e Ashley Young
                NAPOLI: Eljif Elmas e Piotr Zielinski
                VERONA: Antonin Barak e Koray Gunter
                UDINESE: un componente, non calciatore né membro dello staff tecnico, del gruppo squadra
                SPEZIA: Riccardo Marchizza.

                Cristiano Ronaldo è solo l'ultimo anello di una catena di contagi che, in Serie A e non solo, continua a vivisezionare le rose delle squadre. L'emergenza Covid-19 non si ferma e gli effetti sono palpabili anche sul calcio. Fra giocatori, allenatori e presidenti, per non parlare dei membr...
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Il virus e’ estremamente contagioso e circolante, fortunatamente debolissimo nei confronti della stragrandissima maggioranza della popolazione figuriamoci atleti.


                  Questi protocolli hanno un non so che di patetico, in senso etimologico diciamo così.

                  Per in principio di precauzione, tuttavia, non si possono permettere di fare diversamente.

                  Immaginiamo lasciassero correre...al primo multimilionario a cui per puro caso andasse male male..che succederebbe?


                  Quindi avanti così..alla meno peggio...sacrificarne migliaia per scongiurarne mezzo che da solo farebbe crollare il giochino



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                    Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                    Il virus e’ estremamente contagioso e circolante, fortunatamente debolissimo nei confronti della stragrandissima maggioranza della popolazione figuriamoci atleti.


                    Questi protocolli hanno un non so che di patetico, in senso etimologico diciamo così.

                    Per in principio di precauzione, tuttavia, non si possono permettere di fare diversamente.

                    Immaginiamo lasciassero correre...al primo multimilionario a cui per puro caso andasse male male..che succederebbe?


                    Quindi avanti così..alla meno peggio...sacrificarne migliaia per scongiurarne mezzo che da solo farebbe crollare il giochino
                    La questione è una, posto che poi nessuno può dirsi al sicuro al 100%: il campionato, stante la pandemia, non si dovrebbe giocare. Non si dovrebbe giocare il campionato di calcio come gli altri sport (pure il Giro d'Italia si sta riempiendo di contagiati, con gruppi costretti a rinunciare).

                    Se si decide (per ragioni economiche principalmente, visto che la A è sull'orlo del fallimento) di giocare occorre un appiglio simil-legale. Il protocollo è una base di ragionamento per poter giocare: in pratica, tu positivo ti metti da parte e io negativo mi alleno e gioco.

                    Se però dovesse accadere qualcosa a qualcuno verrebbe giù tutto, questo lo sappiamo. E' un gioco che si fa sopra ad una sottile lastra di cristallo frangibile.
                    ...ma di noi
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                      Purtroppissimo nel 2020 e’ piu’ agevole sospendere l’Olimpiade (che bloccava le guerre del mondo antico) che sospendere questo ectoplasma di Serie A e omologhi internazionali.

                      Troppi interessi e troppo grandi in gioco.

                      Poi davvero tanti parassiti che ruotano attorno a questo mondo finirebbero a raccogliere pomodori



                      Originariamente Scritto da Giampo93
                      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                        El Shaarawy negativo al secondo tampone. Allarme rientrato.
                        Last edited by Sean; 13-10-2020, 22:41:16.
                        ...ma di noi
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                          Oggi si decide su Juve-Napoli. Indagini avrebbero rivelato una violazione del protocollo dei partenopei: possibile una penalizzazione. In ballo l’ipotesi del 3-0 a tavolino

                          Caso Napoli Oggi il Giudice: verso la penalizzazione

                          È attesa per oggi la decisione del Giudice Sportivo su Juve-Napoli e la mancata partenza degli azzurri per Torino. Le indagini avrebbero rivelato una violazione del protocollo da parte del Napoli: possibile una penalizzazione. Resta in ballo l’ipotesi del 3-0 a tavolino.

                          Repubblica
                          ________________

                          Questo pomeriggio (tra le 16:00 e le 17:00 volta) la decisione su Juve-Napoli. Se il giudice deciderà per la sconfitta per 3-0 e una detrazione di punti, il Napoli ha già confermato che farà appello. La Juventus accetterà invece qualsiasi decisione presa dal giudice.

                          Tuttosport
                          Last edited by Sean; 14-10-2020, 07:58:33.
                          ...ma di noi
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                            Cristiano Ronaldo positivo al Coronavirus. Per una superstar del pallone il problema è solo qualche partita saltata, lo stesso virus che può uccidere un anziano malandato in linea di massima non causerà problemi gravi a un fisico giovane e perfetto quale quello di un calciatore. Per questo nel calcio intorno all’epidemia di Coronavirus ci si azzuffa , perché sostanzialmente è solo un “problema organizzativo”. Ma non possiamo permettere nemmeno che il calcio diventi un unico grande “cluster” generalizzato e che a sua volta si trasformi in un rischioso “detonatore” dell’epidemia per tutti gli altri. Se ne fossimo capaci, sarebbe l’ora di fare un reset, fermarci quel che serve per ristudiare protocolli, regole, organizzazione, sicurezza: ma se continuiamo a mettere in mezzo le solite beghe da cortile – il caso Juve-Napoli, il giudice sportivo, il caso Inter, il caso Genoa, il regolamento, l’Uefa, l’Asl che si permette… – è tutto inutile. E il Covid deciderà per noi…

                            Cristiano Ronaldo positivo al Coronavirus. Se c’è un qualcosa che si fa fatica ad accettare è un certo classismo dell’ epidemia che può colpire un anziano malandato che rischierà la pelle oppure il fisico perfetto di una superstar mondiale. Che al 90% non avrà molto di più di un mezzo raffreddore, salterà tre o quattro partite mal che vada, e ne trarrà anche occasione per fare un po’ di show sui suoi social.

                            Ibrahimovic ci ha riempito di slogan da macho e immagini di lui che corre come un forsennato sul tapis roulant della sua strafichissima palestra personale nell’attico di lusso in un grattacielo milanese. Il mondo alla rovescia: l’illuso Coronavirus sderenato dal 39enne superman svedese. Al tempo stesso, e al contrario, è fastidioso e inaccettabile anche il “dalli all’untore”, come se il calciatore fosse per principio un individuo che se ne infischia del mondo all’esterno: uno che trasporta il virus direttamente dalle discoteche al calcio. Purtroppo anche facendo una vita normale, stando semplicemente al lavoro o in famiglia ci si contagia e a propria volta si diffonde il Covid. Qui poi la storia si complica parecchio perché Ronaldo ha forzato il blocco dell’ “isolamento fiduciario” imposto dalla Juve, ma si è contagiato nel ritiro del Portogallo. Ce ne è per innescare una zuffa incontrollabile e ricominciare a tirarsi gli stracci.

                            L’ingiustizia dell’epidemia nel pallone è che Cristiano Ronaldo fa discutere del problema lì dove se capita a Carnesecchi (Atalanta), Zappacosta (Genoa) o Gabbia (Milan), o qualche altra decina di meno noti, nessuno muove un dito. Se manca Ronaldo (e pure Dybala), la Juve nell’arsenale ha Chiesa, Morata e Kulusevki. Anche nel calcio italiano c’è positivo e positivo…

                            Non ci dice nulla, se non questo, la positività di Ronaldo, anzi non deve dirci nulla, se non che è molto difficile sigillare nell’ immunità squadre di calcio che per natura e configurazione del proprio lavoro, fanno vita in comune, condividono uno spogliatoio denso di umidità, si scontrano e si respirano addosso mentre si allenano e giocano in partita, entrano ed escono dai ritiri, fanno normalissima vita familiare lì dove il virus, abbiamo scoperto, aver trovato il principale varco per sfondare le linee. O si sigilla il calcio nella sua interezza – ma è un’impresa titanica – oppure è impossibile .

                            Inutile, quasi impossibile riassumere tutti i casi, ma stiamo piano piano capendo che il calcio sta diventando un grande focolaio generale, un “cluster” multiplo – italiano se non addirittura europeo – con squadre che viaggiano per l’ Italia e per l’ Europa, per le tante, troppe occasioni che ci sono di giocare e scontrarsi. Sarei per un reset, fare punto a capo, studiare un vero piano d’emergenza, e ricominciare con nuove regole, nuovi protocolli, e soprattutto la consapevolezza che non sia obbligatorio e vitale giocare sempre e comunque. Ci interessa la tutela del calcio italiano, certo, ma ci interessa molto anche che il calcio non diventi un veicolo a sua volta di allargamento dell’epidemia. Così come abbiamo fatto finta che non ci servissero centinaia di migliaia di tamponi al giorno per attrezzarci alla resistenza, così ci siamo illusi di poter isolare il calcio dal resto della società contagiata.

                            Per questo c’è un’enorme differenza di sensibilità sul problema. Per il calcio, e per lo sport in genere (vedi anche il Giro d’Italia e il ciclismo) il Coronavirus è un grosso problema “organizzativo” per tutti gli altri è un problema di salute vera, di paura, di resistenza umana.

                            Già un reset. Ma se ci mettiamo qui e cominciamo a tirare in mezzo Juve-Napoli, De Laurentiis, allora dici così perché ora è capitato a Ronaldo, la difesa dell’ Inter presa d’infilata, ti fa comodo perché è il derby di Milano, il Genoa a pezzi, il protocollo, rispettiamo il regolamento, il giudice sportivo, l’ Uefa che comanda su tutto, fuori le Asl dal mondo del pallone, allora tanto vale andare avanti e lasciare che gli eventi abbiano il loro corso. A quel punto sarà il Covid stesso a farci capire cosa fare.

                            ...ma di noi
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                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Diritti tv, la Lega di serie A sceglie Cvc: passa la linea Dal Pino

                              Via all'operazione dei Fondi: arriverà un miliardo e mezzo. Per molti club è la salvezza...

                              L'assemblea di Lega Serie A, presieduta da Paolo Dal Pino, ha scelto oggi l'offerta di Cvc, Advent e Fsi per rilevare una quota (10 per cento) della Newco dei diritti tv. A votare a favore sono stati 15 presidenti, mentre altri 5 (Lazio, Udinese, Atalanta, Verona, Napoli) si sono astenuti. Lotito non è riuscito a bloccare l'operazione, gli sarebbero serviti 7 consensi ma anche qualche suo amico presidente, con l'acqua alla gola, ha preferito "sposare" questa operazione. Bocciata anche la proposta del fondo Fortress, arrivata solo 24 ore prima dell'assemblea e quindi non presa nemmeno in considerazione dai 20 club (tutti presenti, oggi). La Lega proseguirà a trattare in esclusiva con la cordata formata da Cvc, Fsi e Advent. Il Fondo Cvc si era fatto sotto per primo con il presidente Paolo Dal Pino, addirittura mesi fa.

                              Il traguardo della Lega, che ora può guardare al futuro con maggiore serenità, è una Media Company che si occupi della parte commerciale: Cvc-Advent-Fsi è pronta ad acquistare il 10 per cento della MediaCo, che in futuro potrebbe essere quotata anche in Borsa, versando subito 1 miliardo e 650 milioni. Circa 50 milioni verrebbero utilizzati subito per lanciare il Canale tv della Lega di cui si parla ormai da anni: Sky potrebbe avere problemi occupazionali, anche se molti dipendenti della pay tv made in Usa potrebbero trasferirsi al Canale. Cvc ha una grossa esperienza mondiale, è un Fondo intenzionato ad accompagnare il cammino della Lega sino al 2030. Un successo per Dal Pino che ha sempre creduto in questo progetto rivoluzionario: per tanti club in serie difficoltà una garanzia in vista del futuro. Dal Pino ha avuto un grosso sostengono da grossi club, Andrea Agnelli e Paolo Scaroni e Urbano Cairo sono stati fra i primi ad appoggiare questa rivoluzione finanziaria che apre al nostro calcio, in questo momento così complicato, nuove prospettive. E' stata definita la commissione negoziale per trattare con Cvc-Advent-Fsi che sarà composta da Juventus, Roma, Bologna, Udinese e Napoli (gli ultimi due club si erano astenuti). Lotito stavolta è fuori dai giochi: i suoi rapporti con Dal Pino e con Gravina sono pessimi.

                              "Voto a favore di Cvc? Molto positivo, era la scelta migliore da fare. Ora la Lega va avanti a trattare in esclusiva con CvC per 4 settimane e definiremo l'offerta. È una cosa molto importante perché, al di là dell'immissione di denaro fresco che Cvc farà nella newco se chiuderemo l'operazione, c'è il tema della nuova governance": lo ha detto il presidente del Torino Urbano Cairo al termine dell'assemblea. "In questi anni abbiano gestito male la Lega. Ben venga che un soggetto importante come Cvc, che ha grande esperienza nello sport, che ha fatto benissimo nella Formula 1 e nel rugby, faccia un investimento molto grosso come farà, visto che hanno offerto 1,650 miliardi. Investe per acquistare il 10% ed è un operatore molto qualificato che può fare un grande lavoro nella scelta dei giusti manager per sviluppare i diritti tv nazionali ed esteri. Oltre all'immissione di denaro la cosa importante è gestire in maniera diversa la Lega per recuperare il terreno perduto in questi anni". "Astensione sul voto? Non mi sono astenuto perché contro Cvc, ma abbiamo sbagliato il metodo", così Claudio Lotito.

                              "Si è svolta oggi a Milano l'Assemblea della Lega Serie A, alla presenza di tutte le 20 società e con il presidente Paolo Dal Pino in collegamento video-è spiegato in una nota della Lega- I club hanno deliberato a larga maggioranza di procedere in via esclusiva con Cvc-Advent-Fsi alla negoziazione dei termini e delle condizioni della relativa offerta. A tale scopo un'apposita Commissione avvierà le trattative con il consorzio per un periodo di 4 settimane a partire da oggi. Le società hanno poi approvato l'invito a presentare offerte per i diritti audiovisivi internazionali del campionato di Serie A, della Coppa Italia e della Supercoppa per il triennio 2021 - 2024, l'avanzamento del piano industriale e il budget di Lega Serie A per la stagione 2020 - 2021. Le società hanno inoltre evidenziato il momento di grande difficoltà economica legato alla certa diminuzione di ricavi da stadi e conseguentemente da sponsorizzazioni, a fronte di costi, soprattutto del lavoro, rimasti invariati. Il tema sarà oggetto di una prossima riunione di Lega Serie A, che si augura un intervento istituzionale a salvaguardia della stabilità finanziaria del massimo campionato, motore dell'intera piramide calcistica italiana".

                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
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                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Lega serie A e fondi: perché è la decisione più importante del calcio italiano

                                Un’operazione di pulizia di poteri che dovrebbe ridurre al minimo la conflittualità, i fondi avrebbero solo il compito di far guadagnare più le società senza esserne schiavi

                                di Mario Sconcerti

                                Il calcio italiano ha preso forse la decisione più importante della sua storia. Non appartiene più solo ai venti presidenti di A, ma anche a un triumvirato di fondi a cui sarà data in sostanza la guida del movimento. Un’operazione di pulizia di poteri che dovrebbe ridurre al minimo quella conflittualità fra presidenti che ha sempre bloccato lo sviluppo del campionato. Non più gruppi, non più fazioni, non più interessi diversi e personali. Comanderanno i fondi, che saranno sempre sotto esame, ma avranno la guida di tutto.


                                Perché improvvisamente questo cambiamento? E cosa porterà di evidente? Il nostro calcio è diventato sempre meno ricco rispetto ai concorrenti inglesi, tedeschi, spagnoli e ormai anche francesi. I soldi dei diritti televisivi sono stati assorbiti per intero da ingaggi ormai fuori controllo. La qualità dello spettacolo è quasi sempre proporzionale alla ricchezza di chi lo produce. Meno soldi significano rapidamente anche meno risultati. E meno risultati significano deficit sempre meno gestibili. È quello che è successo da noi senza che i presidenti riuscissero a trovare un’idea di salvezza comune. Ognuno, storicamente, ha sempre sospettato delle idee dell’altro. Questo campionato eterno che passava dal campo alle stanze di comando ha fermato per decenni la modernità che inglesi, tedeschi e spagnoli avevano nel frattempo raggiunto.


                                Con questo autentico passaggio di poteri, la cordata Cvc-Advent-Fsi avrà solo il compito di pensare come far guadagnare di più le società senza esserne schiavo. Perché è un partner, ha comprato il 10 per cento del campionato, cioè vale due quote invece di quella singola delle venti società. Non credo cambierà molto per l’utente. I diritti tv saranno assegnati attraverso un bando, si aspettano offerte. Si andrà probabilmente a una televisione espressa dal campionato stesso, con sempre più pacchetti da offrire. Un passaggio più forte verso abbonamenti a singole squadre, il resto in pay per view. Ma questo è già fantasia. Buon viaggio.

                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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