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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Spadafora: «Troppi errori su Juve-Napoli, no al blocco del campionato»

    Il ministro dello Sport: «Juve-Napoli? Sarebbe stata meglio una soluzione condivisa. Il caso Genoa obbliga tutti a una maggiore responsabilità: basta deroghe, ora rispetto rigoroso della bolla»

    Ministro chi ha ragione tra Napoli e Juventus?
    «Iniziamo dal lato sbagliato. Juve-Napoli non è più una partita e non serve schierarsi. Non si deve fare confusione nell’interpretazione dei protocolli, che sono chiari e stabiliscono responsabilità precise».

    Lei l’avrebbe rinviata?
    «Sarebbe stato meglio trovare una soluzione condivisa: non è stato un grande spettacolo».


    Il giorno dopo la mancata trasferta del Napoli per la partita di Torino il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora fa i conti con le polemiche roventi sui giocatori contagiati e le conseguenze per gli incontri di serie A.

    Chi ha deciso di inserire nel nuovo protocollo la clausola che concede all’autorità sanitaria il potere di veto?
    «È così sin dal primo momento. Quanto avvenuto con il Genoa ha creato un precedente che obbliga tutti a una maggiore responsabilità. Finora il protocollo è stato preso un po’ alla leggera, molte squadre non hanno fatto la bolla dopo aver trovato un positivo, ma una quarantena molto soft con ritorno a casa, consentita proprio dalle Asl. Ora è necessaria una stretta generale, tornando a un rigoroso e puntuale rispetto di quanto era previsto e validato. È cambiato il contesto, dobbiamo tutti prenderne atto».

    Lei ha detto che lo sport decide in autonomia. Vale anche con un’emergenza sanitaria?
    «C’è un lato di sicurezza sanitaria, dove a decidere è lo Stato nelle sue diverse articolazioni, e in questo senso l’ultima parola spetta alle Asl. Vale per le scuole — dove sono loro a stabilire se isolare un alunno, una classe o l’intero Istituto — vale per le fabbriche, gli uffici e vale anche per lo sport. Questo è un punto fermo che non va messo in discussione, soprattutto in un momento in cui le curve destano preoccupazione. Certo i provvedimenti devono essere proporzionali al contesto territoriale e ben motivati. Dal lato sportivo invece le decisioni sono pienamente autonome, in questo caso spettano a Lega serie A e Figc: non può il governo stabilire se dare o meno penalità alle squadre in tema di classifica o di risultato. Mai mi permetterei di interferire su questo piano».

    La Juventus contesta l’intervento della Asl perché ha agito in deroga al protocollo.
    «Il protocollo prevede la vigilanza e la responsabilità delle Asl. Anzi, ricordo che la comunicazione alla Asl è un obbligo di legge, mi preoccupano piuttosto le dichiarazioni di chi dice di non averle fatte immediatamente. Ma spero siano frutto solo di malintesi».

    Non sarebbe opportuno rivedere il protocollo coinvolgendo Regioni e autorità sanitarie?
    «Sono già coinvolte. Io direi che è necessario tornare al rispetto rigoroso del protocollo, a partire dall’obbligo di bolla all’interno dei centri sportivi quando emerge un singolo positivo, senza deroghe di nessun tipo».

    Non crede che giocare con 10 positivi sia un rischio?
    «Se il protocollo è stato rispettato il rischio è lo stesso con due o con dieci».


    Molti ritengono che il calcio sia diventando un mondo a parte rispetto al Paese.
    «In passato il calcio si è considerato ed è stato considerato tale. Di certo non da me, e lo dimostra la dialettica dei mesi scorsi. Ho incontrato il presidente Gravina e il presidente Dal Pino: ho trovato massima disponibilità e collaborazione, siamo tutti consapevoli che il momento è difficile e occorre avere la massima prudenza».

    Il calcio è comunque la terza industria del Paese, non ritiene che debba essere salvaguardato meglio?
    «Non ricominciamo con questo ritornello: lo sappiamo benissimo quanto sia importante il calcio sotto ogni aspetto, a partire da quello del lavoro. Io ho preso l’impegno di salvaguardare tutto il mondo sportivo, difendendo anche il valore sociale dello sport di base».

    E la gestione della serie A?
    «È un’industria pesantemente indebitata e che fatica a trovare un equilibrio economico. Avere una prospettiva industriale significa anche superare schemi personalistici e ormai antiquati e ragionare su prospettive più ambiziose. Il calcio ha il dovere di riformarsi e di trovare strade innovative, che lo mettano in condizione di affrontare un mercato internazionale e competitivo.


    Sui social gira il suo tweet da tifoso del Napoli. La imbarazza?
    «In nessun modo, tutti hanno una squadra del cuore. Tra l’altro sono anche noti i rapporti, diciamo con un eufemismo non idilliaci, che intercorrono con il presidente De Laurentiis».

    Quanto è alto il rischio di blocco del campionato?
    «Lavoriamo tutti affinché questo non avvenga. Ma ci tengo a una precisazione: nessuno di noi fa la stessa vita di un anno fa, nessuno fa le stesse cose. L’idea di tenere il campionato con lo stesso format, le coppe, l’Europeo, gli impegni in Nazionale come se nulla fosse accaduto è forse troppo ottimistica. Occorre definire delle priorità, alla terza giornata non è comprensibile sentire che ci sono problemi per i recuperi. Consiglio di ragionare anche su scenari diversi, perché non sappiamo cosa succederà, e se si pensa a playoff e playout sarebbe meglio deciderlo presto, a campionato appena iniziato».


    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
      Ecco le mie fasce:
      -Juventus, Inter;
      -Atalanta, Napoli, Lazio
      -Roma, Milan

      Per arrivare quarti bisogna fare meglio della Roma (al nostro livello) ed e' necessario che almeno 2 tra Atalanta, Napoli e Lazio floppino. Onestamente la vedo come una cosa piuttosto improbabile.
      Quoto.

      Chi mette il Milan sulla carta 4...ha cenato col peyote.

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        I giornalisti la vogliono sempre buttare in burletta, in caciaretta tirando in mezzo un ipotetico scontro "Juventus-Napoli" sul "chi ha ragione" tra quelle due: ma qui non esiste nessuno scontro, ovverosia sarebbe dovuto esistere sul campo ma il Napoli non s'è presentato.

        La Juventus qua non c'entra niente. Ha solo avuto la sfortuna di un incrocio di calendario col Napoli nel mentre a Napoli la squadra ha combinato un casino che ha cercato di attappare in maniera che scopriremo e non è voluta partire. La Juventus, come tutte le altre squadre, si è invece attenuta a questo famoso protocollo e si è poi presentata allo stadio, perchè la Lega ha confermato la partita: fosse rimasta a casa avrebbe avuto lo 0-3.

        La parte in causa non è la Juventus ma la Lega e la Figc vs il Napoli. La Juve stava lì solo per sorte, perchè il calendario ha deciso così: avrebbe potuto esserci una qualunque delle altre 18 squadre della A e sarebbe stata la stessa cosa: il Napoli non sarebbe partito per quella trasferta.

        La Juventus non sostiene niente: ha soltanto detto che c'è un protocollo adottato dal calcio e che a quello si attiene. Inoltre si è presentata allo stadio, come obbligo da regolamento. E' il Napoli che deve spiegare cosa diavolo hanno combinato e architettato col protocollo, le Asl e la decisione gravissima di non presentarsi alla partita.
        ...ma di noi
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          Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
          In questa sessione di mercato ci siamo liberati di quello che indiscutibilmente il più grande pacco mai preso dalla Juve (il quale, mi sembra giusto ricordarlo, onori ed oneri, è stato acquistato quando comandava Marotta e non Paratici).

          E in più ci siamo liberati del Pipita.

          Da questo punto bene, perché era necessario un certo repulisti

          Kulu molto bene, Chiesa per me può fare bene, ma forse era più utile lo scorso anno.

          Morata se è stato preso per aiutare Ronaldo penso sia un errore, però aiuta molto Dybala, per cui chissà. Avrei comunque, tra i due, preferito Dzeko, per questioni tattiche (mi sembra che Pirlo chieda spesso di lanciare la palla dalla difesa).

          Speriamo in una consacrazione di Bentancur (che post lockdown a me non è piaciuto granché), perché il centrocampo è un'incognita bella grossa.
          Pjanic' chiaramente era arrivato al capolinea da noi, ma serve che qualcuno si prenda il centro scena. Mckennie è un mestierante (che speriamo utile) quindi molto dipende da quanto bene farà Arthur.
          Gli altri due non voglio neppure nominarli.

          Il mercato (con Pirlo in panchina) sembra la volontà più un nuovo inizio che l'idea di abbellire con gli ultimi ritocchi un lavoro quasi completo.
          Se si voleva l'ultimo salto, io non lo vedo. Ma non è detto che prendere una strada apparentemente meno diretta non ci porti più lontano.

          E' esattamente quello che penso io. A differenza dello scorso anno mi è sembrato un mercato più logico, cioè un mercato che ha seguito una idea (svecchiamento della rosa, dismissione dei pesi morti, ingresso di giocatori funzionali, sani, giovani).

          Un mercato che getta un seme per il domani. Ora tutto sta nello scoprire come l'allenatore riuscirà ad inaffiare e curare quel seme e se quel seme è di buona qualità.

          Restano le lacune dei terzini e l'enigma del centrocampo. Quindi Pirlo ha vari compiti: riuscire a centrare i nomi e la formula per il centrocampo e avere una soluzione adeguata sul come schierarsi in attacco, data la varietà e abbondanza di soluzioni.

          Sui terzini i nomi sono quelli e con quelli devi per forza fare.
          ...ma di noi
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                          Il Milan 7 solo perché ha preso Tonali.. [emoji23] [emoji23] [emoji23] [emoji23]
                          Manco fosse Ruicosta.

                          Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            La Juve ha fatto il miglior mercato degli ultimi 5 anni.

                            Tolti quasi tutti gli esuberi e inserito giocatori forti integri e giovani, ora tocca a Pirlo.

                            Paratici rivalutato.

                            Inviato dal mio M2002J9G utilizzando Tapatalk

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                              La Roma tra Santon, Peres, Karsdorp deve trovare quello meno peggio da far giocare a dx
                              E a sinistra sperare che Spinazzola regga
                              Quello dei centrali unico reparto ok
                              Originariamente Scritto da Sean
                              faccini, kazzi, fike, kuli
                              cesko92 [at] live.it

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                                Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
                                La Roma tra Santon, Peres, Karsdorp deve trovare quello meno peggio da far giocare a dx
                                E a sinistra sperare che Spinazzola regga
                                Quello dei centrali unico reparto ok
                                Su Calafiori si può puntare.

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