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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Barcellona, Messi: continua il muro contro muro. Ma lasciarlo andare potrebbe essere un affare


    Il giocatore va avanti con il braccio di ferro. In caso di terza assenza la società potrebbe multarlo del 25% dello stipendio. In arrivo il padre per trattare con Bartomeu. In caso di addio potrebbero far respirare il bilancio

    Il braccio di ferro tra Leo Messi e il Barcellona continua. La 'Pulce' ha disertato anche il secondo allenamento con il Barcellona in vista della ripresa del campionato. La società catalana ha preso atto e si prepara a comminargli una multa per violazione del contratto che scatterà automaticamente in caso di terza assenza. Una multa che potrebbe essere anche del 25% del suo stipendio mensile. Nella prossime ore in città è atteso l'arrivo del padre del giocatore che è partito da Rosario, in Argentina, con un volo primato proprio per cercare di trovare un accordo con il presidente Bartomeu.

    Messi punta ad andar via per 200-300 milioni

    Messi, che ha saltato anche i test obbligatori del Covid-19 effettuati dai giocatori domenica, spera che il Barcellona si decida a lasciarlo andar via sebbene la Liga spagnola si sia schierata dalla parte del club catalano nella sua controversia contrattuale sottolineando che la clausola rescissoria da 700 milioni di euro, prevista fino a giugno 2021, rimane valida. La Liga quindi non consentirà il rilascio del giocatore per il trasferimento a meno che la clausola non venga pagata in anticipo. Messi confida anche sul fatto che, non convenendo poi darlo via a parametro zero il prossimo anno, al Barcellona acconsenta a mandarlo via anche per 200-300 milioni che è poi l'offerta che si prepara a fare il Manchester City che, stando ai ben informati, avrebbe già un accordo con il fuoriclasse argentino.

    Il Barcellona paga 485 milioni di stipendi l'anno

    Malgrado per i tifosi blaugrana l'eventuale partenza del n. 10 sia un colpo al cuore, in Spagna c'è già chi sottolinea che al Barcellona dopotutto converrebbe dar via ora, che ha già compiuto 33 anni, Messi. Il suo stipendio di 71 milioni di euro incide, infatti, pesantemente sui costi della società che lo scorso anno ha registrato un utile netto appena dello 0.5%. Il misero profitto è in parte dovuto al fatto che il club è di proprietà dei suoi 142.000 membri, il che significa che reinveste tutti i proventi nella squadra. Con l'aumento delle entrate del club, aumentano anche gli stipendi dei giocatori che ammontano in totale a 485 milioni l'anno, il più alto di qualsiasi club al mondo. Basti pensare che quando il Liverpool nel 2019, anno in cui ha vinto la Champions, ha speso 276 milioni per pagare gli emolumenti ai calciatori. Per questo i benefici del balzo delle entrate del 44% tra il 2017 e il 2019 sono stati modesti a livello di bilancio societario.

    La sua partenza consentirebbe di mettere a posto i conti

    La cessione di Messi non solo consentirebbe di risparmiare sul suo faraonico stipendio ma permetterebbe alla società anche di abbassare il tetto degli ingaggi degli altri giocatori. Una mossa che potrebbe essere vitale visto che la pandemia da coronavirus ha già causato danni ingenti e ne produrrà altri se si continuerà ad andare avanti con il Camp Nou vuoto o solo parzialmente riempito.

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      Serie A, nasce il calendario: tre soste e sei turni infrasettimanali

      Mercoledì saranno svelate le 38 giornate del massimo campionato, si parte il 20 settembre, ultima giornata il 23 maggio. I criteri per la compilazione

      Alle 21 la Lega di Serie A presenterà il calendario delle partite per la stagione 2020/2021. Intanto, l'associazione dei 20 club rende noti i criteri con cui saranno decisi gli accoppiamenti delle 38 giornate e le date in cui saranno disputate le gare. Eccoli, punto per punto.

      Casa e trasferta


      Per determinare l'alternanza di partite in casa e fuori casa, la Lega terrà conto di quattro criteri.
      1) Non vi possono essere più di due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta per girone.
      2) Nel caso in cui vi siano due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta, una coppia di incontri deve necessariamente essere in casa e l'altra in trasferta.
      3) Viene prevista l'alternanza assoluta degli incontri in casa ed in trasferta per le seguenti coppie di club, fatta eccezione per l'ultima giornata di Campionato per Lazio e Roma (a partire dal 18 maggio 2021 lo stadio Olimpico sarà indisponibile, in vista della gara inaugurale di Euro2020. Lazio e Roma dovranno disputare entrambe in trasferta la 19ª di ritorno e per questo giocheranno entrambe in casa alla 19ª di andata): Genoa e Sampdoria, Inter e Milan, Juventus e Torino, Lazio e Roma.
      4) In tutti i casi in cui ciò è stato possibile, si è tenuto conto delle situazioni di indisponibilità del campo e/o di concomitanza con altri eventi cittadini di speciale rilevanza.


      Abbinamenti e calendari

      Nella definizione delle date dei match, la Lega ha tenuto conto di sei criteri.
      1) I derby cittadini di Genova, Milano, Roma e Torino non sono possibili né alla prima né all'ultima giornata, né nei turni infrasettimanali feriali e si effettuano in giornate diverse fra loro.
      2) Salvo quanto indicato al punto 1, tutte le squadre possono incontrarsi anche alla prima o all'ultima giornata.
      3) Non vi può essere alcun incontro ripetuto (stessa partita alla stessa giornata, con lo stesso ordine casa/trasferta) rispetto al Calendario 2019/2020.
      4) Nella prima giornata non possono incontrarsi tra loro, indipendentemente dall'ordine casa/trasferta, società che si sono già incontrate nella prima giornata dei campionati 2018/2019 o 2019/2020.
      5) Nell'ultima giornata non possono incontrarsi tra loro, indipendentemente dall'ordine casa/trasferta, società che si sono già incontrate nell'ultima giornata dei campionati 2018/2019 o 2019/2020.
      6) Le squadre che partecipano alla Champions League (Atalanta, Inter, Juventus e Lazio) non incontrano quelle iscritte all'Europa League (Napoli, Milan e Roma) nelle giornate poste tra un turno di Europa League e un turno successivo Champions.

      Tre soste e sei turni infrasettimanali


      Saranno sei i turni infrasettimanali e tre le soste previste. Il via è stato fissato per domenica 20 settembre (tranne per Inter e Atalanta che entreranno in scena una settimana dopo), ultima giornata il 23 maggio. Sei i turni infrasettimanali: mercoledì 16 dicembre, mercoledì 23 dicembre, mercoledì 6 gennaio 2021, mercoledì 3 febbraio, mercoledì 21 aprile e mercoledì 12 maggio. Tre le soste, tutte in concomitanza degli impegni delle squadre nazionali: domenica 11 ottobre, domenica 15 novembre, domenica 28 marzo 2021. Definito anche il calendario della Coppa Italia che si disputerà di mercoledì: primo turno eliminatorio il 23 settembre, secondo turno 30 settembre, terzo 28 ottobre, quarto 25 novembre, ottavi di finale 13 e 20 gennaio 2021, quarti il 27 gennaio, semifinale andata 10 febbraio, semifinale ritorno 3 marzo, finale il 19 maggio.

      La presentazione del calendario avverrà domani, mercoledì 2 settembre, alle ore 12, senza una cerimonia pubblica, per adeguarsi alle norme di sicurezza legate al contenimento della diffusione del coronavirus. Sarà possibile seguire la diretta sul sito internet, sugli account social e sul canale YouTube della Lega di Serie A.

      Mercoledì saranno svelate le 38 giornate del massimo campionato, si parte il 20 settembre, ultima giornata il 23 maggio. I criteri per la compilazione
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        Allegri, sei scudetti in vacanza: i 20 tecnici di serie A han vinto la metà dei suoi campionati (Conte, 3)

        Il contratto con la Juventus è scaduto: solo Trapattoni ha fatto meglio di lui, ma è ancora senza panchina. Ha avuto contatti con il Psg, ha sfiorato l’Inter ma rimane ad aspettare

        Dimenticato. O forse solo disoccupato. Per carità, Allegri sa godersi la vita comunque: il mare di Livorno; le cene con gli amici per i quali continua a essere Acciuga, magro come un pesciolino; la compagna Ambra che fa l’attrice e lo porta in montagna per le vacanze. C’è di peggio. Però comincia a smaniare un po’: un anno sabbatico va bene, due cominciano a somigliare a un prepensionamento. A 53 anni appena compiuti, ha ancora tanta voglia di allenare. E ne avrebbe anche i titoli, perché nelle ultime cinque stagioni che ha trascorso in panchina ha vinto cinque scudetti con la Juve. Se si aggiunge quello con il Milan, si arriva a sei: solo Trapattoni ne ha conquistati di più nella storia del nostro campionato. Per dire: i venti allenatori di serie A, messi assieme, ne hanno in palmarès appena tre (tutti Conte). Eppure Allegri non ha squadra. Né in Italia, dove sono poche le società che lo intrigano, né in Europa, benché un tempo non lontano i nostri tecnici andassero di gran moda. Perché Max è a casa?

        Il Barcellona ha scelto Koeman per tentare di placare un po’ la rabbia dei tifosi: proviamoci con una bandiera, con l’uomo che ha segnato alla Samp il gol della prima Coppa dei Campioni. Obiettivo fallito, il popolo azulgrana continua a essere sul piede di guerra, ma tant’è: niente Allegri. Per il resto, l’epidemia ha ridotto i tempi di intervento e gli altri grandi club non hanno cambiato: non lo United, il City o il Real, tanto meno il Bayern che ha vinto tutto. E neppure il Psg, che aveva puntato Max ma poi ha pensato bene di tenersi Tuchel, capace di portare i parigini alla finale di Champions mai raggiunta prima. Così Acciuga, che ha studiato l’inglese ed era pronto a buttarsi sui libri di francese, è rimasto a Livorno.

        Fino al 30 giugno lo ha pagato la Juve, ma il suo problema non è certo lo stipendio. Il fatto è che, quando sei arrivato dove lui, a gestire i fuoriclasse e giocarti due finali di Champions, non puoi andare ovunque. Sono poche le squadre alla sua altezza e non è una questione di superbia, ma di realismo. E poi, a quanto pare, questo non è l’anno dei toscani, mai così maledetti: sono fuori dai giochi anche Spalletti (con stipendio a carico dell’Inter), lo scudettato Sarri (pagato dalla Juve), Mazzarri.

        Allegri è un personaggio curioso in un mondo già di per sé originale qual è quello del pallone. Conserva rapporti eccellenti con i dirigenti, forse perché pensa un po’ da manager: Galliani lo adora, Agnelli lo considera un amico, a Marotta lo uniscono stima e concretezza. Va molto peggio con i colleghi. Ci sono troppi scienziati in panchina, secondo lui. «E invece il calcio è un gioco semplice». Non vende le sue idee come geniali, anche se a volte lo sono sembrate. Come quando al Milan s’inventò Boateng trequartista, oppure quando — lui accusato di essere un difensivista — tirò fuori la Juve a quattro punte: Cuadrado, Dybala, Mandzukic, Higuain. A proposito di Cuadrado: è stato Max a metterlo terzino in una famosa e discussa sfida con l’Inter, poi Sarri lo ha riproposto nel ruolo. Eppure, in quel suo livornese spesso provocatorio, dipinge tutto come elementare: schiero i calciatori che mi danno dove devono stare, è così difficile?

        Anche l’Inter che aveva in testa era piuttosto semplice. Godin e Skriniar hanno problemi a giocare nella difesa a tre? Anziché vendere loro, mettiamoci a quattro. Eriksen è il calciatore più talentuoso? Sfruttiamolo al massimo, da trequartista, alle spalle di Lukaku e Lautaro. Ecco, se dobbiamo comprare qualcuno, prendetemi un centrocampista fisico, con un po’ di centimetri e due piedi non proprio storti: quello manca. Poi l’Inter ha deciso di tenersi Conte, nonostante le polemiche. Un po’ come accadde alla Juve nell’estate del 2014, quando Antonio dichiarò: «Se hai dieci euro, non puoi andare in un ristorante da cento». Agnelli, indispettito, rimise assieme i cocci, tipo Zhang stavolta. Ma qualche settimana dopo Conte se ne andò lo stesso, deluso dal mercato, e cominciò l’era Allegri. Con una squadra da dieci euro, arrivò subito alla finale di Champions, contro avversari che ne valevano cento. Se all’Inter dovesse succedere quello che capitò sei anni fa alla Juve, se il rivale Antonio dovesse fuggire di nuovo, Acciuga sarebbe pronto a buttarsi. Eriksen titolare e difesa a quattro, in fondo il calcio è un gioco semplice.


        CorSera
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          Conte per la precisione ha 4 "scudetti" (3 serie A ed una Premier) anche se in Inghilterra non si chiamano così.

          La verità è che Allegri è troppo grande e troppo bravo per questo attuale calcio dove non esiste un minimo di autentica progettualità. L'Inter preferisce tenersi Conte e non trovare un posto ad Eriksen piuttosto che prendere Allegri, tecnico duttile e ispirato, e adattare i moduli ai giocatori e non il contrario.

          Si cercano i Ragnick quando su piazza c'è libero uno che ha vinto quanto Ragnick non vincerà mai in 3 carriere. Solo che non si atteggia a guru e allora è poco cool.

          Al PSG preferiscono tenersi chi in finale, sotto 1-0, mette un calciatore dal nome di un cartoon asiatico e lascia in panca Icardi, col risultato che tutti conosciao. Se il calcio è questo, Allegri fa più che bene a restarsene in vacanza e a godersi il mare.
          Last edited by Sean; 02-09-2020, 07:30:16.
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            Kolarov-Inter: è fatta

            Aleksandar Kolarov è un nuovo giocatore dell’Inter: limata con la Roma la distanza iniziale tra la richiesta di 2 milioni e l’offerta da 1, con la quadratura del cerchio trovata come era preventivabile a metà strada. La Roma incassa dunque 1,5 milioni, ora manca soltanto la firma sul contratto annuale da 3 milioni netti con opzione sul secondo da parte del laterale serbo per sancire l’ufficialità dell’operazione.

            Nelle tre stagioni a Roma, Kolarov ha messo a segno 19 reti e realizzato 18 assist. E in più il suo sinistro sarà un’arma importantissima sui calci piazzati, diventati una vera croce per i nerazzurri. L’Inter infatti non segna da calcio piazzato da oltre due anni.



            (Gasport)

            ____________________________

            Atalanta: affare lampo. Ecco Karsdorp per la fascia

            L’Atalanta si è accordata con la Roma per l’arrivo di Rick Karsdorp, 25 anni, esterno destro olandese da tutta fascia, grande corsa, buon crossatore, più portato alla fase offensiva che difensiva. La Roma lo acquistò nel 2017 dal Feyenoord, dove è tornato nell’estate 2019, dopo due stagioni italiane fortemente condizionate dagli infortuni. La formula: prestito con diritto (obbligo in base alle presenze) di riscatto, per 7 milioni: in futuro, possibile incrocio della sua trattativa con quella di Ibanez, oggi alla Roma in prestito dall’Atalanta.


            (Gasport)
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              Il fratello di Higuain, in una intervista a Tuttosport di stamane, conferma che Higuain lascerà la Juve dicendo di aver apprezzato: "la schiettezza di Pirlo" nel dirgli che era out.
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                Originariamente Scritto da GoodBoy! Visualizza Messaggio
                higuain peggior affare della storia della Juve si può dire?
                Assolutamente si.
                E lui ci ha messo molto del suo
                Originariamente Scritto da Marco pl
                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                IO? Mai masturbato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                Io sono drogato..

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                  Kolarov a 1,5mln (trattando per una settimana per risparmiare mezzo milione) non mi pare una smiliardata
                  Comunque sicuramente un buon acquisto per l’Inter
                  Originariamente Scritto da Sean
                  faccini, kazzi, fike, kuli
                  cesko92 [at] live.it

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                    Avete letto Ausilio? Gli esuberi sono difficili da piazzare in questo mercato...difatti Khedira sta ancora lì e, obtorto collo, tocca tenersi pure Bernardeschi.

                    E' un mercato di "occasioni", scambi, prestiti. Paratici lo aveva detto 2 mesi fa. Se non vendi non compri, anche perchè i soldi già erano pochi prima, figuriamoci adesso con la pandemia.
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