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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Conte resta all’Inter, ma il punto vero è se i nerazzurri sono una squadra o no

    L’effetto materiale è che non cambia niente, restano tutti ai loro posti. Il risultato è un 2-2, tanti gol di confusione per un pareggio

    di Mario Sconcerti

    La cosa da capire è se l’Inter continua con Conte o viceversa. Fino in fondo non lo sapremo mai e forse non è nemmeno così interessante. L’effetto materiale è che non cambia niente, restano tutti ai loro posti. Il risultato è un 2-2, tanti gol di confusione per un pareggio che però produce effetti. Conte ottiene che la comunicazione dell’Inter, il modo in cui le priorità della squadra vengono tramandate all’esterno, siano più realistiche e meno abbandonate ai desideri. Non vuole che l’obbligo di vincere sia un dogma della società fisso sulle sue spalle. La richiesta comune è equilibrio. Da parte dell’Inter nel dichiarare le possibilità del cammino, da parte del tecnico nel sapere che non gli può essere chiesto il massimo se il massimo non c’è.

    Gira e rigira è una storia senza soggetto. Chi giudica se l’Inter ha preso buoni giocatori o semplicemente i migliori possibili? Chi può giudicare con esattezza universale se sia meglio Vidal o Eriksen? Nel mezzo c’è una realtà da accontentare. Mettiamo che il Tottenham venda Eriksen ma il Barcellona non venda Vidal. Che facciamo? Prendiamo uno o nessuno? E perché la scelta di un’aggiunta deve spezzare la società? L’Inter ha il diritto di chiedere al suo tecnico di vincere, tocca al tecnico dire se ciò è possibile. Qual è il problema? Non c’è colpa di nessuno, solo bisogni e vanità da rispettare. Nessuno pensa che dire di voler vincere equivalga ad aver già vinto, questo è il peso che Conte sente sulle spalle ma che nessuno gli ha mai chiesto, tranne i suoi ingaggi e la sua religione sportiva. L’impossibile è d’altra parte il peso di un leader. E Conte esce tra gli applausi anche dopo una stagione senza successi. Segno che la sua paura era inutile. A me sembra che questa storia si sia basata su punture di spilli più che su motivi reali. Storie private che si potevano risolvere nel buio delle singole anime. Non c’è comunicazione più forte delle scelte di un allenatore. Dimmi chi fai giocare e ti dirò cosa sbagli tu e cosa ho sbagliato io. Il punto è se siamo squadra o no. Lo siamo?


    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Ibrahimovic e Milan, lo svedese ad un passo dal rinnovo. Doppia proposta rossonera, a lui la scelta

      L’accordo dovrebbe chiudersi a breve sui 6,5 milioni, a metà strada fra i 6 proposti dal Milan e i 7 richiesti da Zlatan

      Ibrahimovic e il Milan sono sempre più vicini. Ci siamo quasi. La firma ancora non c’è, da parte del club continuano a predicare calma e cautela, ma il delicato lavoro di mediazione di questi giorni, Maldini e Massara da un lato e Raiola dall’altro, sta ottenendo i risultati sperati. Non c’è granché da stupirsi: continuare insieme era ed è ciò che entrambe le parti volevano. Il tempo però stava passando e i malumori crescevano inevitabilmente: attorno a Zlatan si stava e si sta costruendo l’intero progetto. I prossimi due giorni saranno decisivi. In mano Ibra ha due proposte, ma modulate in maniera differente: la prima ha una parte fissa più corposa, ed è quella che per ora si avvicina di più alle sue richieste, nell’altra incidono invece maggiormente i bonus, parola che al campione di Malmö fa venire l’orticaria. Ieri si sono registrati passi avanti, dall’entourage del giocatore filtra un ottimismo superiore anche ai giorni scorsi.

      Oggi le parti si risentiranno e non è detto che ci possa essere già una svolta. L’accordo dovrebbe chiudersi sui 6,5 milioni, a metà strada fra i 6 proposti dal Milan e i 7 richiesti da Zlatan. Domenica era stato Raiola a portare rassicurazioni in questo senso, ieri ci ha pensato il Milan. «Stiamo facendo tutto il possibile perché questa trattativa si chiuda positivamente, sono ottimista», ha detto l’ad Gazidis. Il dt Maldini aveva parlato di possibili piani B, un’idea era Jovic del Real, ma è un’eventualità che ormai potrebbe essere superata dagli eventi. La cautela che continua a filtrare da Casa Milan è una scelta logica, finché non c’è la firma non c’è nulla da festeggiare, ma i passi in avanti sono concreti. E la firma è sempre più vicina. In attesa della soluzione del thriller, si lavora alla costruzione della squadra, che per centrare l’obiettivo avrà bisogno di rinforzi. Aurier è sfumato, quindi Calabria resterà. Il prestito di Bakayoko è sempre più vicino. Un’altra spina è invece il rinnovo di Donnarumma, in scadenza a giugno 2021. «Prima risolviamo la questione Ibra e poi ci concentreremo su Gigio», ha concluso Maldini: «C’è preoccupazione perché è al suo ultimo anno di contratto, ma abbiamo fiducia e siamo pronti a fare offerte adeguate». Più che sul contratto, che sarà superiore ai 6 milioni attuali, la partita si gioca sulla clausola: in cambio di un rinnovo fino al 2023, Raiola la vuole non superiore ai 30 milioni. Si lavora poi su Rebic, ora in prestito dall’Eintracht. «Lo vogliamo subito a titolo definitivo», ha detto il d.s. Massara, che ha poi parlato di Leao: «Talento cristallino, ma può crescere ancora». Accanto a Ibra, sarebbe tutto più facile.


      CorSera
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      C. Campo - Moriremo Lontani


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        James Robson@jamesrobsonES
        Monday: Khaldoon says City would be prepared to buy outside their preferred age range of 25-26. Tuesday: Messi tells Barcelona he wants out. Forever: City love Messi & believe they’re his first choice
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          Marcelo Bechler@marcelobechler
          Messi quer jogar no Manchester City. Trata a saída do Barcelona como algo que dói na alma, mas o fim de um ciclo
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            Messi andrà al City. Confermano i più famosi giornalisti che seguono il Barcellona e anche quelli che seguono il City.

            E' la soluzione più logica: hanno i soldi, hanno Guardiola, hanno il campionato più ricco e famoso del mondo, hanno una squadra che può lottare per il titolo e per la champions.
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              Originariamente Scritto da ermzenn Visualizza Messaggio
              Questo comanda lui, sia al barca che in nazionale.
              Stiamo parlando di Lionel Messi, dove vuoi che si trovi "perso e orfano" oppure chi vuoi che non lo assecondi?Ha lui il coltello dalla parte del manico perché è unico, non come gli altri giocatori che puoi sostituire con altri buoni giocatori. Poi ti contraddici quando dici che non è mai stato un leone di carattere ma poi dici che ha sempre scelto addirittura i presidenti del barca...
              Messi è caratterialmente poco appariscente nel pubblico, ma nelle sue squadre si fa quello che dice lui e mi sembra palese
              Ha fatto il buono e il cattivo tempo nei suoi circoli privati, al Barca e in nazionale argentina: mica l'ho negato, anzi ho l'affermato. Quello che chiedevo e mi chiedevo io è se riuscirà a farlo anche altrove, dove non ha le stesse condizioni ambientali (al City non metti i piedi in testa agli sceicchi).

              Difatti che club sceglie? Quello dove c'è papà-Guardiola, un pezzo di Barcellona, una stampella, cioè sempre il suo circolo, sempre all'interno della sua catena sanitaria.

              Messi non è un leone, è un omino piccolo. Non ci ha mai messo la faccia. Dopo l'8-2 nessuna parola, nemmeno per i tifosi. Adesso, nel momento più grave per il club che lo ha allevato e sfamato (per 10 o 20 vite), decide di mollare la baracca. Un Bruto che dà l'ultima pugnalata a Cesare.

              Non mi ha mai quadrato: ho sempre diffidato dei finti buoni. Sono i peggiori.
              ...ma di noi
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                In premier lo prenderanno a calci quel nanetto, finirà male

                Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da Pesca
                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                  Originariamente Scritto da GoodBoy! Visualizza Messaggio
                  Penso che una società seria, dopo le ultime dichiarazioni di Conte, lo avrebbe messo alla porta easy.
                  Invece il rapporto malsano continua per amore dei soldi.

                  Bene così.
                  Sono d'accordo, dovevano mandarlo via a calcio nel culo
                  Originariamente Scritto da Marco pl
                  i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  IO? Mai masturbato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  Io sono drogato..

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                    Accontentiamoci di quello che abbiamo. Alla luce di questa tristissima e volgare vicenda (che va presa dal giusto verso, che è quello del tradimento) i tifosi di ciascuna squadra fanno bene a lucidare le aste delle proprie bandiere. Totti e De Rossi avrebbero lasciato una Roma in crisi nera? No, ce lo dice la storia.

                    Del Piero, Buffon, (ma anche un Camoranesi) neo campioni del mondo, e pure un pallone d'oro (Nedved, che non era nemmeno nato nella Juve) scelsero di seguire la squadra in B.

                    Messi ha preparato nell'ombra il parricidio. Ha consultato avvocati, ha preso accordi con un'altra squadra e nel momento più buio ha sferrato il colpo ferale, nemmeno qui mettendoci la faccia - dobbiamo ancora sentire la sua voce, quando Ronaldo un secondo dopo la finale di champions, ancora sul campo, disse chiaro e tondo che il suo ciclo al Real era terminato. Si è assunto la responsabilità di fronte ai suoi tifosi e alla storia. Non si è nascosto dietro ad un fax compilato da un avvocato.

                    Non solo dunque Messi se ne va ma è disposto a farlo trascinando in tribunale il club che lo ha allevato, cresciuto, protetto, fatto diventare un re Mida. E' alla prova dei fatti che puoi saggiare la profondità e la realtà di un rapporto, di un legame: è una storia vecchia come il mondo. I tifosi del Barcellona in verità dovrebbero festeggiare. Si sono liberati di un Giuda.
                    Last edited by Sean; 26-08-2020, 07:55:02.
                    ...ma di noi
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                    nella necropoli deserta»

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                      un ometto piccolo piccolo in tutti i sensi
                      Originariamente Scritto da Pesca
                      lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                        Liam Gallagher@liamgallagher
                        The messiah on his way to Manchester City fc c’mon you know LG x
                        ...ma di noi
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                          robertovecchioni@veryoldman

                          Messi pronto a riaccendere le luci a San Siro

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                            Il City poi...che è passato, nel giro di un mese, dal rischio di esclusione dalle coppe per due anni ad un buffetto da parte della Uefa di 10 milioni (che per gli sceicchi sono come 10 cent) a prendere Messi. La rivincita dello sceicco con la complicità della Uefa, che fa la morale a tutti, che parla di fair play (finanziario e non), che descrive immaginette e parabole edulcorate e zuccherose, e poi è complice di questi orridi spettacoli.
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                            «nessun vincolo univa questi morti
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                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Comunque adesso il Barcellona qualcuno dovrà comprare. Potrebbe riaprirsi la pista Lautaro, per esempio. Coi 100 milioni Marotta farebbe il suo mercato per accontentare il Conte temporaneamente sedato.
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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Comunque adesso il Barcellona qualcuno dovrà comprare. Potrebbe riaprirsi la pista Lautaro, per esempio. Coi 100 milioni Marotta farebbe il suo mercato per accontentare il Conte temporaneamente sedato.
                                La pista lautaro si esaurisce con messi via dal barca, sempre che se ne vada

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