Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Attenzione: Calcio Inside! Parte III

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Ma come "l'europa league non vale un catso"? Ma se quando io spero di arrivare 10° piuttosto che qualificarmi in EL tutti mi prendete a pesci in faccia!
    I SUOI goals:
    -Serie A: 189
    -Serie B: 6
    -Super League: 5
    -Coppa Italia: 13
    -Chinese FA Cup: 1
    -Coppa UEFA: 5
    -Champions League: 13
    -Nazionale Under 21: 19
    -Nazionale: 19
    TOTALE: 270

    Commenta


      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      "Ci sono delle situazioni che non mi sono piaciute, io dirò grazie alla società, io non voglio rompere con nessuno, non ho rancore verso nessuno, detto questo poi passa un anno e ho capito delle cose, mi sembra giusto capire quello che si vuole fare la prossima stagione, io posso gestire fino ad un certo punto, io ho pure una vita privata"
      sarà successo qualcosina di non grave, tipo ultras che lo hanno fermato sotto casa con la famiglia. Poco credo che rinunci a un anno di stipendio, soprattutto se gli portano messi. Chi rimarrebbe a casa senza soldi e senza allenare Messi?
      però forse una segnalazione "ufficiale" alle autorità te la saresti beccata pure tu.

      Commenta


        Vorrà dire che forse sarà Allegri il primo al mondo a poter dire di aver allenato Ronaldo e Messi.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


        Commenta


          In sostanza l'Inter attualmente non sa se ha o no un allenatore.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


          Commenta


            i ragazzi della norde lo avranno minacciato?

            zhang veniva da Wuhan?

            le pallottole nella busta?

            Marotta lo guardava storto?

            Messi è già alla pinetina?

            Banega lo ha sconfitto nella mente?
            [

            Commenta


              di marzio: "quello che chiede conte la società non potrà mai garantirglielo"
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


              Commenta


                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                di marzio: "quello che chiede conte la società non potrà mai garantirglielo"
                smart working?
                [

                Commenta


                  Comunque conte ha perso contro un avversario nettamente inferiore.
                  Questo dimostra che non è quel fenomeno di allenatore che si pensava.
                  Per me può pure andarsene domani

                  Commenta


                    certo è,che dare 12M a conte,per non vincere una mazza,è proprio brutta da digerire
                    (ride)

                    Commenta


                      Inter, Conte dà l'addio: "Avanti con o senza di me, non voglio passare un altro anno così"

                      Le parole del tecnico dopo il ko con Siviglia sanno di addio: "Analizzeremo la stagione con la società e cercheremo di pianificare il futuro della squadra, non necessariamente con me. Ringrazio tutti per l'opportunità, è stata un'annata bellissima ma molto tosta: devo capire se conta di più il calcio o la mia famiglia, a tutto c'è un limite". Zhang: "Vogliamo crescere ancora"

                      Chi si aspettava un Antonio Conte più sereno, nonostante la sconfitta, dopo il grande cammino dei suoi in Europa League, si sbagliava. Le parole pronunciate dal tecnico dell'Inter ai microfoni di Sky Sport aprono più di una possibilità all'addio: "Faremo una disamina della stagione e in maniera molto serena cercheremo di pianificare, eventualmente, il futuro dell'Inter, con o senza di me. Ci prendiamo un paio di giorni per riposare, affrontare bene le situazioni e prendere la decisione migliore per il bene dell'Inter, nella massima cordialità con tutti. Non c'è astio ma delle vedute che potrebbero essere diverse, è stata un'annata molto dura e capiremo bene cosa fare, in maniera molto serena, visto che per me è stata un'annata bellissima e ringrazio chi mi ha dato questa opportunità. Ne è valsa la pena. Non posso dire a voi giornalisti il mio punto di vista, lo dirò quando ci sarà l'occasione di fare un confronto a mente fredda, dopo aver smaltito queste fatiche. Penso sia giusto costruire qualcosa di importante ma farlo in armonia è la cosa migliore. Ho dato tanto e ho ricevuto tantissimo dai miei giocatori, da questo punto di vista sono molto contento".

                      Nessun rancore

                      Lo sfogo, accorato anche se in un tono dimesso, prosegue: "Non c'è nessun rancore nei confronti di nessuno, non penso che qualche dirigente lo abbia nei miei confronti né posso dire di averlo io verso di loro: è questione di punti di vista e di situazioni che quest'anno ho dovuto affrontare e non mi sono piaciute, con tutto il rispetto. Ho anche una famiglia e devo capire se la priorità diventa il calcio o la famiglia, è stato un anno molto tosto e a tutto c'è un limite, se le cose devono andare a intaccare anche la vita privata è un problema. Non faccio marcia indietro: se si potrà migliorare lo si farà, altrimenti le mie parole le conoscete. Qualcosa è successo, inutile girarci intorno, bisogna capire se c'è la voglia da parte di tutti di non passare un'altra annata in questa maniera per quello che riguarda il sottoscritto. Penso di essere una scelta di Marotta e Ausilio, e li ringrazierò per sempre. Dopo un anno di lavoro capitano delle cose ed è giusto capire".


                      Il match

                      L'analisi di Conte era partita dalla sfida: "La partita è stata dura, equilibrata, nel secondo tempo un episodio poteva spostarla: avevamo avuto noi un paio di situazioni promettenti, poi la deviazione sfortunata di Romelu ha reso tutto difficile. Il Siviglia stava abbassando l'intensità, la qualità nel palleggio. Il rimpianto arriva fino a un certo punto, penso che i calciatori abbiano dato quello che avevano contro una squadra abituata a questo tipo di partite, alle finali, a vincere le coppe. Questo ha un po' spostato l'ago della bilancia. I ragazzi hanno lavorato tanto e sono cresciuti, arrivando a giocarsi una finale di una competizione come l'Europa League in cui tanti erano alla prima esperienza europea. Questa stagione è una buona dose di esperienza per il futuro".

                      Zhang: "Vogliamo crescere ancora"

                      Sorridente, nonostante la sconfitta. Il presidente Steven Zhang dedica il primo messaggio post finale a un tema distante dal calcio, almeno teoricamente: "Come prima cosa dobbiamo ringraziare tutti gli operatori e i medici nel mondo che ci permettono di far continuare tutto e proteggono la nostra vita. Senza queste persone non potremmo essere qui. Vogliamo dedicare questa serata a tutti i loro sforzi". Archiviato il messaggio legato all'emergenza, Zhang entra nel vivo della stagione: "Il bilancio rimane positivo, siamo su un percorso che ci ha permesso di arrivare qui a lottare per vincere, un paio di anni fa non sarebbe stato possibile. Stiamo facendo un ottimo lavoro e continuiamo a lavorare in questa direzione, vincere o perdere fa parte del calcio. Competere fino alla fine per vincere ci rende ottimisti. Ora ci riposeremo tutti, giocatori e staff lo meritano: la stagione riprenderà tra poco, nei prossimi giorni valuteremo e organizzeremo il futuro. Vogliamo migliorare: ci riproveremo l'anno prossimo, per crescere ancora. Bisogna sempre dare il massimo sperando che il futuro sia migliore".

                      L'amarezza di Handanovic


                      Ai microfoni di Sky si presenta anche il capitano dell'Inter, Samir Handanovic: "C'è grande amarezza e delusione. Ma ora dobbiamo guardare avanti e questa finale sarà un punto di partenza. C'è già una buona base. Speriamo di giocare tante altre partite così. Si sono affrontate due squadre forti e con voglia di vincere a viso aperto. Avremmo dovuto gestire meglio il finale di gara perché avevamo più benzina degli avversari. Poi c'è stato l'episodio sfortunato con la deviazione di Lukaku che ha deciso la partita. Facciamo i complimenti al Siviglia".

                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


                      Commenta


                        Siviglia-Inter 3-2, Conte pensa all’addio: «Il futuro della squadra è da pianificare. Con o senza di me»

                        L’allenatore parla già al passato: «Quest’anno mi sono scontrato con varie situazioni che non mi sono piaciute: vanno chiarite. Ho anche una famiglia. Ne è valsa comunque la pena»

                        Il futuro di Antonio Conte all’Inter è appeso a un filo. Ricominciare insieme sarà difficile. A sentire l’allenatore le chance non sono molto alte, parla già al passato. «È stata una bellissima esperienza. Incontrerò la proprietà tra qualche giorno. Cercheremo di pianificare il futuro dell’Inter con o senza di me». Conte ha vissuto un’annata da stakanovista, ha portato risultati, è arrivato prosciugato. L’hanno segnato i rapporti con la dirigenza. «Non c’è rancore nei confronti di nessuno. È questione di punti di vista, di situazioni che non mi sono piaciute. Ho anche una famiglia: a tutto c’è un limite. Devo capire fin dove il mio limite arriva. Il percorso è stato bello, ma molto tosto. Se pensiate che faccia marcia indietro non la faccio: le mie parole le conoscete».

                        Le sue parole sono quelle di Bergamo, quando disse: «Sono stato protetto zero», «società debole». I rapporti con la dirigenza si sono induriti, pure con l’a.d. Beppe Marotta. «Qualcosa è successo, inutile girarci intorno. Bisogna capire se c’è la volontà e la voglia di non passare un’altra annata in questa maniera. Giusto che il presidente valuti quel che dirò a lui e ai dirigenti, anche a Marotta visto che sono una sua scelta. Sono capitate delle cose. All’Inter le annate sono dure, ma a tutto c’è un limite. Non c’è astio, ci sono delle vedute diverse. Vanno valutate bene le situazioni per poi prendere la decisione migliore per il bene dell’Inter».

                        Che il problema non siano i rapporti con la proprietà, ma con la dirigenza, lo dice a chiare lettere il tecnico. «Qualcuno ha voluto far passare il concetto che tra me e il presidente non ci fosse un buon rapporto e che il suo papà (Jindong Zhang, patron di Suning, ndr) fosse stizzito per alcune mie dichiarazioni. A me di questo non è arrivato niente. Devo solo ringraziare la famiglia Zhang a prescindere da quel che accadrà». Le ultime parole sono quasi un commiato. «Ringrazio la squadra che mi ha dato tutto, gli interisti veri, anche la curva, perché mi ha sempre supportato: non era semplice da nemico sportivo. Non mi sono mai pentito di aver scelto l’Inter, ne è valsa la pena, a prescindere da quel che accadrà in futuro».

                        Il presidente Steven Zhang dovrà decidere se dare l’ok all’addio o convincerlo a restare. Per ora si limita a dire: «Se guardo la stagione il bilancio è molto positivo. L’allenatore e il suo staff stanno facendo un grande lavoro, dalla prossima settimana penseremo e pianificheremo il futuro».

                        Si deciderà a giorni, perdere Conte sarebbe un altro colpo durissimo. In caso di addio il sostituto è già deciso: Massimiliano Allegri.

                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


                        Commenta


                          Mercato, Liverani al Parma al posto di D'Aversa. Koeman chiama Messi: ''Deve restare''

                          Valzer degli allenatori: esonerato il tecnico dei ducali (che potrebbe raggiungere il ds Faggiano al Genoa), al suo posto imminente la firma dell'ex Lecce. Juventus al lavoro per le rescissioni di Higuain e Khedira. Da Barcellona 'Rambò trattiene la Pulce: ''Deve finire la carriera qui''

                          Quando il quadro degli allenatori sembrava ormai definito, ecco l'ultimo, inaspettato, giro di valzer: il Parma e Roberto D'Aversa si separano, i ducali al suo posto scelgono Liverani e lo stesso D'Aversa adesso potrebbe raggiungere il ds Faggiano al Genoa, viste le difficoltà ad arrivare a Vincenzo Italiano. E, a proposito di tecnici, da Barcellona idee chiare di Ronald Koeman su Leo Messi: "Deve finire la sua carriera qui, perché lui è il Barcellona e il Barcellona è Messi".

                          Allenatori, effetto domino


                          Inizia così, dopo tre anni e mezzo, una nuova era in casa Parma. Tempo di saluti con l'allenatore che ha riportato i ducali dalla Serie C alla A. Al suo posto ecco Fabio Liverani (firmerà un triennale), che appena 48 ore fa era ancora alla guida del Lecce. Mentre i salentini hanno ufficializzato l'accordo triennale con Corini, D'Aversa potrebbe raggiungere il ds Faggiano al Genoa. Il Grifone, infatti, aveva messo in cima alla lista Vincenzo Italiano, fresco di promozione con lo Spezia, ma il presidente Stefano Chisoli ha fatto sapere di tenerselo stretto e così la soluzione che porta all'ormai ex allenatore ducale è la più probabile.

                          Juventus, Higuain e Khedira verso l'addio

                          Nella nuova Juventus targata Pirlo non ci sarà spazio per Higuain e Khedira. I due giocatori, ancora sotto contratto per una stagione, sono fuori dagli schemi del neo tecnico, ma piazzarli non sarà facile per i rispettivi ricchi ingaggi. Così i dirigenti bianconeri sono al lavoro per la rescissione anticipata dell'accordo, si lavora per la doppia buonuscita. Non saranno gli unici addii in casa bianconera: difficilmente resterà Rugani (piace ad Arsenal, Valencia ed Everton), così come Douglas Costa e De Sciglio. Per l'attacco resta viva l'ipotesi Dzeko, al momento in vantaggio su Milik e Raul Jimenez. Ma attenzione alla pista Benzema. Intanto dal Cile il quotidiano 'La Cuarta' scrive di una presunta telefonata di Pirlo e Buffon nei confronti di Vidal per convincerlo a tornare a Torino. Il centrocampista del Barcellona ha giocato dal 2011 al 2015 con la Vecchia Signora, totalizzando 124 presenze e 35 gol.

                          Milan-Ibra, ci siamo

                          Lunedì sarà il primo giorno di raduno per il Milan. Tutti, dai tifosi a Stefano Pioli, sperano che nel gruppo ci sia anche Zlatan Ibrahimovic. La trattativa tra i dirigenti e l'attaccante svedese prosegue e la strada sembra in discesa: si va verso un accordo annuale a 6 milioni di euro più bonus. Maldini e Gazidis hanno poi intenzione di rafforzare la difesa: per la fascia destra piace sempre Aurier del Tottenham, per il ruolo di centrale il sogno è Milenkovic della Fiorentina che però costa tanto. Nel frattempo il portiere Plizzari è stato ceduto in prestito alla Reggina. Sondaggio del Leeds per Rafael Leao, ma l'ex Lille è considerato incedibile.

                          Gabriel si allontana dal Napoli

                          Allan, Milik e Koulibaly. Difficilmente questi tre giocatori resteranno al Napoli. Il centrocampista brasiliano è un pallino di Ancelotti che lo vorrebbe all'Everton, ma la trattativa ancora non è decollata. L'addio dell'attaccante polacco, dopo gli arrivi di Petagna e Osimhen, è praticamente certo ma si attendono gli sviluppi del futuro di Dzeko. Per quanto riguarda il difensore senegalese il City è vicino ad accontentare le richieste di De Laurentiis (non meno di 70 milioni), però a complicare l'affare è la ricerca del sostituto. Giuntoli infatti ha già individuato Gabriel del Lille, ma il difensore brasiliano è vicino a vestire la maglia dell'Arsenal, secondo quanto riportato dal 'The Times', per una cifra vicina ai 30 milioni di euro.

                          Colpo Lecce, c'è Coda

                          La Lazio resta alla finestra per James Rodriguez, fuori dal progetto tecnico del Real Madrid, ma deve guardarsi dalla concorrenza del Galatasaray: secondo la stampa turca, il club di Istanbul vorrebbe proporre ai Blancos un prestito pagando metà dello stipendio. Un rinforzo per i biancocelesti starebbe comunque per arrivare dalla Serie B: è Akpa-Akpro, centrocampista franco-ivoriano della Salernitana, mentre Bastos è sempre più vicino alla cessione ai turchi del Basaksehir. Anche il Torino pesca in cadetteria: con una nota sul sito ufficiale, il club granata ha annunciato di aver esercitato il diritto di contro opzione per Jacopo Segre dal Chievo. La Fiorentina sonda il terreno per Davide Zappacosta sulla fascia destra come alternativa a Florenzi (i viola hanno incontrato l'agente Lucci) sul quale è l'Everton a voler stringere i tempi. Infine colpo del Lecce: preso Massimo Coda, tra i protagonisti della promozione del Benevento.

                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


                          Commenta


                            Mercato, intorno a Messi: l'Inter sogna, ma la 'Pulce' potrebbe andare al Psg

                            Un addio dell'argentino non sembra più un'ipotesi così folle, con i nerazzurri alla finestra, Guardiola che sarebbe felicissimo di riabbracciare il suo pupillo, e i parigini in grado di realizzare l'operazione anche grazie alla presenza dell'amico Neymar. I campioni d'Italia insistono per Dzeko che potrebbe partire se Milik dicesse di sì ai giallorossi. Futuro incerto per Chiesa

                            Il calciomercato europeo è ancora ‘scosso’ dalle dichiarazioni di Messi. Dopo l’incontro con il nuovo tecnico del Barcellona, Koeman, la ‘Pulce’ si è infatti sentito “più fuori che dentro” al nuovo progetto blaugrana. A questo punto un suo addio alla Catalogna non sembra più essere un’idea così folle e l’Inter, se si aprisse uno spiraglio, ci proverà sicuramente. Messi deciderà nei prossimi giorni quale sarà il suo futuro ma, in caso di addio, più che dall’Italia, sarebbe tentato da altre strade. Il Paris Saint-Germain è il favorito, il più attrezzato per realizzare la costosa operazione. Conta sulla presenza di Neymar, al quale Messi è molto legato, e vorrebbe assemblare il magnifico tridente Mbappì-Messi-Neymar proprio in vista del campionato del mondo in Qatar, Paese della proprietà del Psg. In seconda fila c'è il Manchester City, che vanta il mentore di Leo, Pep Guardiola, oltre al fascino della Premier League.


                            Juventus, assalto a Dzeko ma occhio a Benzema
                            Restando in tema attaccanti, se Milik dovesse accasarsi alla Roma, la Juventus punterebbe dritta su Dzeko. Ad Andrea Pirlo piace molto l’ex Manchester City, e il possibile passaggio dell’attaccante polacco in giallorosso potrebbe sbloccare l’operazione. Il bosniaco è in pole per l’attacco dei campioni d’Italia, ma Milik resta comunque in attesa: non è un segreto che l’azzurro preferirebbe i bianconeri e solo un “sì” al club capitolino aprirebbe a nuovi scenari. Intanto un video promozionale apparso su Twitter mostra l’attaccante francese Karim Benzema impegnato in un allenamento casalingo, e il pallone usato è quello della Juventus con tanto di rallenty per farlo leggere meglio. Un dettaglio che è bastato per innescare voci di mercato con l’attaccante del Real Madrid dirottato a Torino. La trattativa con il Manchester United per il brasiliano Douglas Costa può aprire la strada al clamoroso ritorno in bianconero: quello di Paul Pogba. La Juventus ci prova.


                            Chiesa, futuro incerto
                            Resta incerto il destino di Federico Chiesa. Il suo addio alla Fiorentina sembrava imminente ma le esose richieste del patron viola Rocco Commisso, intenzionato a non regalare niente e nessuno, hanno allontanato diverse pretendenti. La Juventus non può permettersi al momento una spesa da oltre 60 milioni per un profilo che non avrebbe neanche con la certezza di essere titolare con Pirlo; l’Inter sembra orientata a vagliare altre soluzioni, visto che Chiesa non avrebbe ancora una collocazione esatta nello schema di Conte. Le altre sirene sono il Napoli e la rinnovata Roma americana, ma sono due destinazioni che non sembrerebbero spingere Chiesa a forzare un addio. Più facile, per come si stanno mettendo le cose, che la proposta giusta arrivi dall’estero, ma anche una riflessione sulla sua permanenza a Firenze non sembra più così utopistica.

                            Lazio, James e Rafinhia piste possibili
                            Ieri è stata una giornata di controlli in casa Lazio a Formello, domenica è prevista la partenza per il ritiro ad Auronzo di Cadore. Il tecnico Inzaghi non è molto contento per l’immobilismo sul mercato, con Lotito che dovrà affrontare anche la questione contratto. La piazza si aspettava qualcosa in più dalla società e, al momento, gli unici volti nuovi sono Escalante (arrivato a parametro zero dall’Eibar) e Kiyine (di rientro dal prestito alla Salernitana). Fares della Spal e Muriqi del Fenerbahce sono due trattative avanzate ma non ancora chiuse, mentre rimane un’incognita la difesa (Kumbulla è destinato all’Inter) e soprattutto il centrocampo, dopo il no di David Silva: James Rodriguez e Rafinha sono piste possibili, ma non ancora concrete.

                            Atalanta, Batshuayi è la nuova idea per l’attacco
                            Dopo la seconda qualificazione di fila in Champions, l’Atalanta cerca rinforzi per affrontare un’altra stagione ad alti livelli. Dopo aver annunciato di essere pronto a un’altra esperienza, Hans Hateboer ha fatto un passo indietro e la sua permanenza a Bergamo ora è possibile, anche perché mancano vere e proprie offerte allettanti. Se l’olandese resta, è comunque possibile l’arrivo di Vojvoda, esterno destro che si è già accordato coi bergamaschi: il difensore dello Standard Liegi è un classe ’95 e vorrebbe fare il salto di qualità. Capitolo attacco. Con la trattativa per Aleksej Miranchuk della Lokomotiv in stand-by, l’ultima idea degli orobici per l’attacco si chiama Michy Batshuayi, di proprietà del Chelsea, club con cui Luca Percassi è in ottimi rapporti. Il trasferimento avverrebbe in prestito.

                            Non si sblocca l’affare Cavani-Benfica
                            Il trasferimento di Edinson Cavani al Benfica non è più così sicuro come riporta la stampa portoghese sulla pagine di ‘Record’. La trattativa non si sblocca e ci sono dubbi sul costo complessivo dell’operazione. L’affare è ancora possibile, ma difficile e le Aquile iniziano a valutare le possibili alternative. A Jorge Jesus non bastano gli arrivi di Vertonghen, Everton Soares e Waldschmidt, “Vuole altri sei rinforzi” sottolinea lo stesso quotidiano. Adan intanto è il nuovo portiere dello Sporting mentre il Porto si tiene stretto Marchesin.

                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


                            Commenta


                              Conte ce l'ha con la dirigenza (Marotta/Ausilio) e non coi cinesi. Ora c'è da capire se si dimette o se aspetta di farsi cacciare per andare in vacanza a 12 milioni l'anno.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


                              Commenta


                                Ieri dicevo che Conte ha seminato...ma se va via non ha seminato un bel ciufolo, non dando continuità tecnica. Aborto del progetto ad un mese dal via del campionato.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎