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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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L’Inter senza furore, le assenze di Zhang e quello che Conte non ha fatto
La firma giusta su una stagione in parte buttata, come l’Inter fosse una squadra bambina sempre piena di voglia di combinare guai. Troppe polemiche, troppe assenze
di Mario Sconcerti
Inter esce con calma dalle sue ultime possibilità quasi non avesse mai creduto di averne. A Roma non c’è stato nessun furore, solo una buona, normale partita di fine campionato fra due squadre di qualità ma esauste. Vedremo oggi a che punto sarà la confusione della Juve, ma non credo avrà i ritmi dell’Olimpico. La Juve è abituata alle partite decisive anche quando è disponibile al crollo. È strano vedere una partita finale come fosse una gara qualunque.
Ci sono stati anche errori tecnici, come Brozovic centrocampista avanzato, era il suo ruolo cinque anni fa, poi ha studiato molto ed è riuscito a diventare un regista lento ma di vista e qualità. Ma è mancata soprattutto la voglia di giocare, la convinzione che fosse una partita diversa, decisiva. Non c’è stato niente di Conte, tranne la buona disposizione in campo e la facilità a ripartire da dietro.
Una strana partita rimediata alla fine con uno strano rigore, netto, ma strano nel senso di mai visto prima. La firma giusta su una stagione in parte buttata, come l’Inter fosse una squadra bambina sempre piena di voglia di combinare guai. Troppe polemiche, troppe assenze. Si parla di quanto latiti Elliott nel Milan ma non è che il giovane Zhang sia presente. Dimentichiamo spesso la differenza tra un tesserato e il proprietario.
Marotta è sempre lì, ma ai giocatori interessa la presenza di chi li paga, è il dialogo con il capo che aggiorna l’autostima, gli altri sono compagni di strada. Dovrà pensare a quel che ha fatto anche Conte, forse a tutte le sue ultime tre stagioni di cui una passata a casa. Forse serve un aggiornamento anche a lui, non fosse altro nel modo di stare nella società. Se ha gettato in questa squadra un seme buono, è tempo lo faccia crescere.
Vincere l’Europa League sarebbe un premio giusto anche per lui. Altrimenti è acqua buona sotto i ponti. Oggi il pallone torna alla Juve in quello che doveva essere lo spareggio della stagione. Una squadra che subisce una media di 40 gol a stagione è comunque sbagliata, fuori da giustificazioni tattiche. Il punto è come rifarla e con quali mezzi. E soprattutto con quale allenatore. C’è in compenso ancora un piccolo futuro da vivere. Correrlo bene salverebbe tutto e restituirebbe tutti gli applausi che la Juve cercava da Sarri e non sono ancora arrivati.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
A me pare giusto che non vinca lo scudetto una squadra che in stagione ha ciccato ogni scontro di livello.
ma infatti l'inter non ha meritato lo scudetto.
il problema è che tu parli di fallimento.....Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggioma infatti l'inter non ha meritato lo scudetto.
il problema è che tu parli di fallimento.....
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Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggioma infatti l'inter non ha meritato lo scudetto.
il problema è che tu parli di fallimento.....
Non ha:
- immesso un diverso approccio e modo nella conduzione della stagione, nè di gioco, nè di risultati, nè di carattere (non serviva Conte per alibi e piagnistei, visto che è un piatto forte della casa)
- non ha mostrato una crescita: ne fanno fede gli scontri diretti fallati con le parigrado e la champions
- fatto in modo di cambiare quel "pazza" riferito all'Inter, che era uno dei suoi (dichiarati) intenti: i risultati altalenanti, le occasioni sprecate sono lì a dimostrarlo
- dato l'impressione di poter davvero dare fastidio alla capolista, a differenza della Lazio che per il titolo ci ha giocato davvero
- fatto crescere nessun calciatore: Sensi sparito, Barella rimasto quello che era, Lautaro regredito, Godin abortito fino a poi trasformare in un caso Eriksen, che avrebbe dovuto essere il piatto forte
Non sarà un fallimento...però non riesco a trovare un termine che riassuma adeguatamente tutto quanto sopra.
Inoltre adesso, invece di una autocritica, una riflessione sulle proprie manchevolezze, dopo i pacchi preconfezionati siamo al calendario messo lì per "danneggiare l'Inter", ovvero siamo nel pieno degli infantilismi che Conte, invece di risolvere, accentua....ma di noi
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