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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
    ma non aveva un tumore al pancreas?
    che io sappia non lascia alcuna speranza nel lungo periodo... se è diversamente sono contento per lui
    le probabilità di sopravvivenza non sono altissime, ma qualcuno (pochi) ce la fa
    B & B with a little weed










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      Finalmente Insigne ha sfan***ato Raiola.


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      TEAM UNDERGROUND BODYBUILDING MILITIA

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        Sì. Adesso la conferma è più vicina.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Originariamente Scritto da paul21 Visualizza Messaggio
          finalmente insigne ha sfan***ato raiola.


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          godo
          Originariamente Scritto da Marco pl
          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
          Originariamente Scritto da master wallace
          IO? Mai masturbato.
          Originariamente Scritto da master wallace
          Io sono drogato..

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            Minchia!



            Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk
            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              Per la miseria.

              Era uno dei più pacati, in fin dei conti.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                azz mi dispiace. Lo ricordo anche per le telecronache di basket che seguivo ai tempi della Virtus Bologna di Danilovic

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                  Mi dispiace proprio.
                  Uno davvero bravo nel suo lavoro.

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                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    ***** mi dispiace, la sua voce se la ricordano tutti

                    Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                    Originariamente Scritto da Pesca
                    lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                      Si davvero, poi a soli 58 anni, dispiace


                      Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      modroc - yy

                      piquet - gabbiani

                      acquilani - manchini

                      maybe - Vendola

                      mandjukic - Sjneider

                      lialicic - Kongobia

                      il Mangio - Cointreau

                      izco - Mihajlovich

                      Bonacci - Falcata

                      Cancrena - Val di fiori

                      mouse - Sczesjky

                      Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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                        Appreso ora di Franco Lauro.

                        RIP



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                          Il Milan 2010-2011 fu l’ultima squadra a vincere il campionato prima della schiacciante serie di scudetti della Juventus. Di quella squadra – da Abbiati a Ibrahimovic, da Nesta a Seedorf , da Gattuso a Ronaldinho, da Pirlo a Boateng – hanno quasi tutti smesso, cambiato mestiere. Oppure resistono giocatori ormai agli ultimi contratti della carriera, come lo stesso Ibrahimovic. La Juve quell’anno arrivò settima e da allora non ha smesso più di conquistare scudetti. Allegri e Pirlo sono l’ anello di congiunzione tra quel Milan di un’epoca ormai chiusa e una Juve che ha dominato il calcio italiano da allora. Il tempo ormai non misura più la trasformazione del nostro calcio.


                          Per un puro caso mi è passata davanti agli occhi la formazione del Milan 2010-2011, ultima squadra italiana a vincere uno scudetto prima della schiacciante serie della Juventus. Così, grossolanamente, questa: Abbiati – Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini – Gattuso, Van Bommel, Seedorf – Boateng – Ibrahimovic, Robinho. A questi bisogna aggiungere: Zambrotta, Flamini, Pirlo, Ambrosini, Pato, Cassano e Ronaldinho. In panchina Allegri, in società Berlusconi e Galliani. Sembra, anzi è una squadra di un’altra epoca.

                          Credo che questa sequenza di nomi ci dia il senso del tempo passato, molto più che la conta stessa degli scudetti della Juve, dal 2012 a oggi. Quasi tutti calciatori ormai invecchiati, che hanno smesso, sono passati a fare altro, magari gli allenatori o i commentatori tv, oppure che sono ancora in circolo ma per rastrellare, dove capita, gli ultimi contratti della carriera. Come lo stesso Ibrahimovic che dopo il Milan ha fatto il giro del mondo e adesso è tornato in rossonero. O meglio, se ne sta in Svezia ad allenarsi tranquillamente, in attesa che il calcio si rimetta in moto. E lui di conseguenza capire dove, come andare, al limite smettere.

                          La Juventus, alla prima stagione di Andrea Agnelli alla presidenza, l’anno in cui il Milan vinse lo scudetto arrivò 7a in classifica. In panchina c’era Gigi Del Neri, e di quella squadra resistono ancora Buffon e Chiellini. In Italia esiste ormai un’intera generazione di calciatori che lo scudetto lo ha vinto solo se è passata dalla Juventus, gli altri hanno lottato, ci hanno sperato, ma senza mai avere chances reali, concrete. Solo sfiorandolo, lo scudetto, a fatica.

                          Massimiliano Allegri, ora in naftalina, è stato l’unico insieme ad Andrea Pirlo a cavalcare le due epoche e anche ad unirle. Per resistere, nel calcio italiano, dovette anche lui saltare sul carro della Juve. E da quell’epoca ancora non siamo usciti. Il tempo ormai non misura più la trasformazione profonda del nostro calcio.


                          Per un puro caso mi è passata davanti agli occhi la formazione del Milan 2010-2011, ultima squadra italiana a vincere uno scudetto prima della schiacciante serie della Juventus. Così, grossolanamente, questa: Abbiati - Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini - Gattuso, Van Bommel, Seedorf - Boateng - Ibrahimovic, Robinho. A questi bisogna aggiungere: Zambrotta, Flamini, Pirlo, Ambrosini, Pato, Cassano e Ronaldinho. In panchina Allegri, in società Berlusconi e Galliani. Sembra, anzi è una squadra di un'altra epoca. Credo che questa sequenza di nomi ci dia il senso del tempo passato, molto più che la conta stessa degli scudetti della Juve, dal 2012 a oggi. Quasi tutti calciatori ormai invecchiati, che hanno smesso, sono passati a fare altro, magari gli allenatori o i commentatori tv, oppure che sono ancora in circolo ma per rastrellare, dove capita, gli ultimi contratti della carriera. Come lo stesso Ibrahimovic che dopo il Milan ha fatto il giro del mondo e adesso è tornato in rossonero
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            "Ho avuto un giocatore che era stato dichiarato prima positivo, poi negativo e poi ancora, dopo che ha ripreso ad allenarsi a casa, di nuovo positivo". Lo ha detto il tecnico della Sampdoria, Claudio Ranieri, a Radio1 Rai. "Per questo motivo dico che serve cautela, dobbiamo stare attenti. Ho anche letto che questo virus potrebbe dare problemi al cuore. Perché si possa giocare i calciatori devono essere totalmente idonei. Io non dico ciò che è giusto o ciò che è sbagliato, ma serve che i dottori si mettano d'accordo su ciò che va fatto, questo per dare sicurezza ai giocatori" ha proseguito il tecnico blucerchiato.

                            L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia e nel mondo. Nel calcio si continua a studiare una via per la ripresa. Qui tutti gli aggiornamenti legati all'emergenza Covid-19: LIVE 22.30 -  La Major League Soccer pronta a gettare la spugna di fronte al coronavirus. In un c...
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                              La Lega ha fissato orari e date per la ripartenza della Serie A: gare fino al 12 luglio, si giocherà ogni 3 giorni. Le coppe europee fino ad agosto

                              Ci sono ancora tanti dubbi. Ma inizia la programmazione. Ieri la Lega Serie A è tornata ad affrontare argomenti congelati da quasi 40 giorni, come gli orari e la dislocazione delle partite. Bisogna delineare l’eventuale tour de force di 124 incontri in un mese e mezzo, giocando senza sosta tra metà e fine settimana. I vertici di Lega devono attendere il via libera di medici e governo. Intanto stanno studiando una ripresa modellata sugli orari degli Europei rinviati al 2021. I primi sei turni, fino a inizio estate, si giocherebbero su due giorni (sabato-domenica e martedì-mercoledì) con tre orari: 15, 18 e 21. Gli ultimi sei, con le temperature in aumento, si allungherebbero su tre giorni (sfruttando anche venerdì o lunedì, e giovedì) riducendo le finestre a due: 18 e 21. Così resterebbero i sei slot tradizionali per la gioia di pay-tv e telespettatori, unici destinatari dello spettacolo con gli stadi a porte chiuse. Le possibili date della ripresa, in accordo con la Figc (ma anche in questo caso tutto dipende dall’esecutivo), sono 31 maggio per i recuperi Inter- Samp, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Toro-Parma; 2-3 giugno per il 27° turno. In questo modo il campionato finirebbe il 12 luglio.


                              Eurocoppe fino ad agosto Poi toccherebbe alle coppe europee con l’allineamento ai quarti. Solo l’Atalanta è già tra le magnifiche otto di Champions. Juventus e Napoli devono affrontare il ritorno degli ottavi con Lione e Barcellona. Inter e Roma non hanno giocato nemmeno l’andata degli ottavi di Europa League con Getafe e Siviglia. La Uefa, disposta a sforare ad agosto inoltrato, prenderà in considerazione final 8 o 4 in gara secca e campo neutro solo di fronte a un’assoluta compressione dei tempi. Nyon preferirebbe seguire la formula con andata e ritorno perché non è facile far digerire la cancellazione di queste partitissime a chi ha acquistato i diritti. Su questi ragionamenti, però, incombono tantissime incognite. «Riaprire ora manderebbe un messaggio di “pericolo scampato”, ma non è così purtroppo», ribadisce il professor Giovanni Rezza, dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità, a Radio Tmw.

                              Alcune componenti calcistiche ormai accolgono le parole del virologo come un atto di lesa maestà. Considerazioni accompagnate da stime sempre più mirabolanti sull’incidenza dell’industria del pallone sul Pil nazionale. «Vedo molto difficile una ripresa del calcio. Non è un dibattito prioritario », aggiunge la sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa, a Rainews24. Oggi la commissione medica della Figc stilerà il protocollo per allenamenti e controlli medici. Anche qui non mancano gli interrogativi. I giocatori non potranno evitare i contatti, come altri lavoratori. Difficile immaginare che possano essere effettuati tamponi e test sierologici ogni 3-4 giorni su soggetti sani. E cosa succederebbe di fronte al caso di un nuovo giocatore contagiato? Oggi i consulenti della Figc daranno una risposta


                              La Stampa
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                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Una prima buona notizia è arrivata: Paulo Dybala e Daniele Rugani sono risultati negativi al primo tampone di controllo, adesso si attende l'esito del secondo

                                Una prima buona notizia è arrivata, almeno per due dei tre giocatori della Juventus risultati positivi al COVID-19: Paulo Dybala e Daniele Rugani sono risultati negativi al primo tampone di controllo, adesso attendono l’esito del secondo, che viene fatto nel giro di pochi giorni, per tirare un sospiro di sollievo. Rugani è stato il primo contagiato della Serie A: è risultato positivo l’11 marzo. Poi è toccato a Blaise Matuidi, positivo dopo la quarantena e costretto quindi ad altro isolamento, e infine a Dybala

                                Gazzetta
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