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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Alessandro Alciato [emoji818] @AAlciato
    +++In campo stasera l’Europa League, poi da domani stop alle competizioni europee (Champions League e Europa League). Euro2020 rinviato. Stagione allungata fino all’estate, per finire i vari campionati nazionali e le coppe europee. Si va verso questo scenario
    Sarebbe la soluzione migliore, sperando che sia praticabile

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      Si stanno via via aggiungendo sempre più campionati di leghe principali alla lista delle sospensioni. Non possono non far finire quei tornei coi verdetti espressi dal campo.

      Poi dovranno finire anche le coppe. La Uefa ha le spalle al muro: dovrà per forza rinviare gli europei.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Stop anche in Francia.
        ...ma di noi
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        forse, tra mille inverni
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            Secondo Sky da venerdì stop a Champions ed Europa League, si va verso il rinvio degli Europei: la Serie A può scendere in campo fino a giugno.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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              Europa League: Manchester United a valanga, il Basilea sorprende l'Eintracht

              Nelle gare d'andata degli ottavi i Red Devils passano agevolmente (0-5) a Linz contro il Lask. Impresa degli elvetici che vincono nettamente (0-3) a Francoforte. Successi esterni anche per Leverkusen e Shakhtar. Si è giocato a porte aperte solo a Glasgow e a Istanbul


              Successi esterni di Manchester United, Basilea, Bayer Leverkusen e Shakhtar Donetsk nelle 6 delle 8 gare d’andata di ottavi di Europa League disputatesi dopo il rinvio di Inter-Getafe e Siviglia-Roma. Vince in casa solo il Basaksehir, rivale della Roma nella fase a gironi, mentre Olympiacos e Wolverhampton pareggiano per 1-1. Le gare di ritorno in teoria si dovrebbero disputare giovedì prossimo, 19 marzo, ma la Uefa il 17 potrebbe decidere di adeguarsi allo stop imposto dalle varie federazioni e sospendere le coppe a data da destinarsi.

              Sorprendente Basilea, travolto l’Eintracht

              Il risultato più sorprendente della serata è quello del Basilea a Francoforte contro l’Eintracht. Uno 0-3 esterno che renderà difficile la rimonta ai tedeschi anche se pure la gara di ritorno, vista l’emergenza coronavirus, si giocherà a Francoforte a porte chiuse. Ha sbloccato il risultato Campo con una magistrale punizione al 27’, hanno chiuso i conti nella ripresa in contropiede Bua (73’) e Frei (85’). Al Wolverhampton, invece, non è bastata oltre un’ora in superiorità numerica (espulso al 29’ Semedo per un fallo su Diogo Jota lanciato a rete) per superare ad Atene l’Olympiacos. I greci sono passati addirittura in vantaggio al 54’ con l’eroe della sfida con l’Arsenal, El Arabi, poi, però, sono stati raggiunti dall’ex Lazio Pedro Beto che ha beffato Sa con una punizione radente, deviata in maniera decisiva da Bouchalakis.

              Il Manchester United passeggia, sorride lo Shakhtar

              Ha passeggiato (0-5) il Manchester United nel deserto di Linz contro il LASK. Ha aperto le marcature Ighalo (28’) poi, nella ripresa, sono arrivati in sequenza i gol di James (58’), Mata (82’), Greenwood (92’) e Pereira (93’). Pone una buona ipoteca sul passaggio del turno anche lo Shakhtar Donetsk che vince 1-2 a Wolfsburg. Gara ricca di episodi. Dopo la rete di Moraes (17’) gli ucraini hanno fallito (21’) con Kovalenko (tiro parato da Casteels) un rigore, concesso per un ingenuo fallo di mano di Arnold. Il Wolfsburg non ha approfittato dell’occasione mancando, a sua volta, al 45’ con Weghorst (che è scivolato sul dischetto e ha calciato alto) il rigore del possibile pareggio, fischiato dopo uno sfortunato tocco di braccio di Matviyenko. L’1-1 è comunque arrivato pochi minuti dopo, in avvio di ripresa (48′). Lo ha realizzato di testa Brooks su calcio d’angolo. Lo Shakhtar non si è spaventato e al 73’ si è andato a prendere la vittoria con Bahia che ha ripreso di testa una punizione di Patrick deviata sulla traversa da Casteels.

              Il Leverkusen espugna Glasgow, vince il Basaksehir

              In una delle due gare disputate con il pubblico, il Leverkusen è passato di forza (1-3) a Glasgow contro i Rangers. Ha aperto le marcature Havertz (37’) trasformando un rigore concesso per un fallo di mano di Edmunson. Al 67’ ha raddoppiato Aranguiz poi, dopo la rete illusoria di testa di Edmunson per gli scozzesi, ha chiuso i conti Bailey (88’) con un pregevole destro a giro. Nell’altra sfida a porte aperte, l’Istanbul Basaksehir ha avuto bisogno di un rigore dubbio (leggero tocco di Varela a Ba), accordatogli nel finale (87’) dall’arbitro scozzese Collum (quello del rigore inesistente in Roma-Borussia M’gladbach, per intenderci) per piegare il Copenhagen. Dal dischetto ha deciso Visca.

              Nelle gare d'andata degli ottavi i Red Devils passano agevolmente (0-5) a Linz contro il Lask. Impresa degli elvetici che vincono nettamente (0-3) a Franco…
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                Liverpool-Atletico 2-3, così Simeone ha incartato Klopp


                Squadra cortissima, un centrocampo eccellente, un eroe per caso, "il portiere più forte del mondo" e i reds che non sanno più soffrire: analisi del trionfo dei "colchoneros" di Madrid, ora ai quarti di Champions

                Sì, la sconfitta del Liverpool contro l'Atletico Madrid per 2-3 è clamorosa, tanto più dopo che i padroni di casa sono stati in vantaggio per 2-0. Ma se proprio c'era una squadra che poteva macchiare l'imminente e storica vittoria della Premier League per i reds dopo tre lunghissimi decenni, quella potevano essere solo i "colchoneros" di Diego Simeone.

                Forte del velenoso 1-0 dell'andata in Spagna, il "cholo" ha preparato una partita perfetta, almeno nel primo tempo. Le devastanti sovrapposizioni e verticalizzazioni sulle fasce del Liverpool di Jürgen Klopp sono state neutralizzate nei primi 35 minuti da un tatticismo rognoso che solo Simeone sa preparare. Squadra cortissima, con le ali e almeno una delle due punte - i deludenti Diego Costa e la costosa (125 milioni) ma ancora inadeguata promessa Joao Felix - che raddoppiavano e triplicavano costantemente i tank laterali del Liverpool. Grazie a questa ragnatela tattica dell'allenatore argentino, Alexander-Arnold, Oxlade-Chamberlain e Salah da una parte e Robertson, Wijnaldum e Mané dall'altra erano sempre costretti ad allargarsi o a rinculare, mentre Firmino finiva intrappolato tra le chiusure degli attentissimi difensori centrali madridisti (Felipe e Savic) o nel traffico dei superlativi Koke e Thomas a centrocampo.

                A fine partita, Klopp si è lasciato andare alla frustrazione in conferenza stampa, irritato anche dalle tattiche para-calcistiche dei colchoneros di Simeone, quando si tratta di perdere tempo o simulare: "Con la qualità che ha l'Atletico, non capisco perché giochino in maniera così difensiva, con quelle due linee da 4 così barricate", ha notato l'allenatore del Liverpool. "Ma è la loro strategia, hanno avuto la meglio e dobbiamo fargli i complimenti. Alla fine hanno meritato il turno". Risponde Simeone: "Noi siamo venuti qui a giocarcela e a vincere con le nostre armi. Sappiamo quali sono e sapevamo quali erano i punti deboli del Liverpool. Questa nostra vittoria è leggendaria".

                Al di là delle tattiche, gli episodi hanno deciso ovviamente la qualificazione. Nel secondo tempo, dopo l'1-0 di una mezz'ala paurosa e incredibilmente sottovalutata come Wijnaldum, il Liverpool ha messo la quinta e ha semplicemente devastato l'Atletico Madrid. Ma non ha segnato: Salah, tornato travolgente dagli spogliatoi, ha comunque mancato due occasioni fondamentali, così come Mané - che ci ha provato due volte in rovesciata, ma niente - mentre Firmino è stato poco incisivo e Robertson, dopo aver sprecato due colpi da ottima posizione, a metà secondo tempo è riuscito a stampare un gol fatto sulla traversa.

                Poi c'è il capitolo portieri. Oblak, "il portiere migliore al mondo" secondo il suo allenatore Simeone, ha murato la porta dell'Atletico con una prestazione mostruosa. Dall'altra parte, Adrian, il sostituto dell'infortunato Alisson, ha commesso un suicidio calcistico regalando dopo il 2-0 di Firmino (primo tempo supplementare) sconsideratamente la palla, insaccata da Llorente (non quello "italiano") per il 2-1 per il Liverpool. Rete che ha stravolto la partita e la qualificazione. Con Alisson titolare, difficilmente tutto questo sarebbe successo. Invece, è tornata la maledizione di Karius e la scandalosa prestazione del portiere tedesco nella finale di Champions di due anni fa contro il Real Madrid.

                C'è poi un altro aspetto da considerare: il 2-2, sempre dell'incredibile Llorente, ha tagliato le gambe al Liverpool, al contrario del 2-0 di Firmino nei confronti dell'Atletico. È vero che i reds avrebbero avuto solo 20 minuti per segnare due gol e qualificarsi (4-2), mentre agli spagnoli sul 2-0 bastava uno. Ma è anche vero che gli imminenti campioni d'Inghilterra hanno dimostrato più volte negli ultimi tempi di essere pienamente capaci di ribaltare qualsiasi risultato.

                Il dubbio, ora, è che il Liverpool sia già malato della stessa sindrome del City di Pep Guardiola, causa dei suoi mali in Champions: una squadra devastante, ma che, proprio per la sua frequente supremazia, forse ha perso l'abitudine a soffrire, soprattutto in Champions. I venti punti abbondanti di vantaggio in Premier League hanno forse aggravato questo malanno dei "reds". Per questo l'Atletico di Simeone era la squadra peggiore per Klopp, come ha ammesso lo stesso allenatore tedesco: non giocano a viso aperto come gli altri. E ti fanno soffrire, malamente.

                Infine. Curiosamente i tre gol dell'Atletico sono arrivati tutti da ex giocatori del Real Madrid: l'ex juventino Alvaro Morata e lo spagnolo Marcos Llorente, 25 anni, che non solo ha fatto le giovanili tra i "blancos" (come Morata) di cui è sempre stato tifoso, ma anche suo padre, suo nonno e suo prozio giocarono in passato nella "Casa Blanca". Quest'anno Llorente è arrivato alla corte di Simeone per ben 35 milioni di euro dopo uno scarso utilizzo dei cugini e una comparsa all'Alavés. Anche quest'anno Llorente ha giocato e segnato poco, fino a stasera: due gol pressoché uguali - tiro basso alla sinistra del portiere - ma pesantissimi; assist ricambiato per il 3-2 definitivo di Morata. L'eroe giusto al momento giusto. Anche se per caso.

                Squadra cortissima, un centrocampo eccellente, un eroe per caso, "il portiere più forte del mondo" e i reds che non sanno più soffrire:…
                ...ma di noi
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                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Tre giocatori del Leicester si sono messi in auto-isolamento per sintomi influenzali forse riconducibili al coronavirus.

                  Pare pero' che non gli abbiano fatto i tamponi.

                  La tendenza in premier league pare sia qualla di continuare a giocare, ma non mi sembra una cosa furbissima.
                  B & B with a little weed










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                    Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                    Tre giocatori del Leicester si sono messi in auto-isolamento per sintomi influenzali forse riconducibili al coronavirus.

                    Pare pero' che non gli abbiano fatto i tamponi.

                    La tendenza in premier league pare sia qualla di continuare a giocare, ma non mi sembra una cosa furbissima.
                    È da quando Chamberlain scese dall'aereo sventolando il suo bel pezzettino di carta, che la Perfida Albione non brilla per acume e scaltrezza.
                    « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                      Coronavirus, Uefa: dalla prossima settimana sospese tutte le Coppe, la serie A ricomincia a maggio?

                      La Federcalcio europea verso lo stop: impensabile continuare con Juve, Inter e Real Madrid in quarantena

                      Sembra assurdo dirlo, ma finalmente non si giocherà più. La Uefa inizia a comprendere. Dopo aver fatto di tutto per proseguire Champions e l’Europa League, con grave ritardo e buon ultima, sta prendendo coscienza dell’emergenza. Il coronavirus non arresta la sua avanzata, ma ancora ieri si è continuato a giocare in Europa League e in alcuni stadi anche con il pubblico: un controsenso assoluto. Venerdì è atteso lo stop ufficiale delle coppe fino a data da destinarsi. Si ricomincerà, ma solo se sarà sicuro farlo e non prima della seconda metà di aprile, a voler essere ottimisti. Già ieri erano arrivati i rinvii di Juventus-Lione e Manchester City Arsenal, dovuti alla quarantena imposta ai giocatori bianconeri e spagnoli.

                      La Uefa prova a correre ai ripari e per martedì 17 marzo ha convocato un’assemblea, rigorosamente in conference call, con le 55 federazioni europee, l’Eca che rappresenta parte dei club, l’European League portavoce delle varie Leghe nazionali e la Fifpro, il sindacato calciatori internazionale. Confermata anche la partecipazione della Lega Calcio. Nell’occasione si proporrà, perché sperare di una decisione è purtroppo pura utopia, una linea comune per i vari campionati. Le varie componenti chiederanno di anteporre i tornei nazionali e le coppe a Euro 2020, in programma dal 12 giugno al 12 luglio. Gli Europei corrono così verso il rinvio, la nuova data è però tutta da trovare. L’ipotesi più gettonata è giugno 2021, però bisogna far traslocare il Mondiale per club della Fifa. Non va escluso neppure il periodo che va da fine novembre a metà gennaio. Se ne discuterà, perché martedì in sostanza la Uefa prenderà tempo: un mese più o meno prima di abbozzare un nuovo calendario. Anche il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, ha scritto al presidente di turno del Consiglio dei ministri dell’Unione Europea per il settore sport, Tomislav Druzac, per chiedere un coordinamento degli stati membri, in modo da tenere una posizione unica con Uefa e Fifa: «Sarebbe fortemente auspicabile che l’Europa facesse sentire la propria voce». Maurizio Casasco, presidente della Federazione medici sportivi in Italia e in Europa, ha invece tuonato, parlando di «grande superficialità da parte dell’Uefa e degli organismi europei». Difficile dargli torto.


                      Oggi dovrebbero essere annullate le gare delle Nazionali in calendario tra il 23 marzo e il 2 aprile, anche le amichevoli dell’Italia con Inghilterra e Germania. La Fifa sta considerando di annullare le partite internazionali, perché far partire i giocatori potrebbe risultare impossibile per molti club. Sempre oggi è in programma un’assemblea della Serie A. Una delle ipotesi è far ripartire il campionato a inizio maggio e provare a chiuderlo entro il 30 giugno, data in cui scadono i contratti dei giocatori: di fatto si giocherebbe ogni tre giorni. Playoff e playout sono invece l’ultima chance. Tutto questo se la situazione migliorerà. Perché altrimenti il problema si sposterà sui possibili mancati introiti dei diritti tv e sugli stipendi dei calciatori da pagare. In che modo non si sa.



                      CorSera
                      ...ma di noi
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                      nella necropoli deserta»

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                        La Continassa a breve potrebbe chiudere a scopo precauzionale. Rugani non ha più la febbre ma sono 121 le persone del club (incluso Agnelli) in quarantena

                        La Juve ha iniziato la quarantena dopo che mercoledì sera è emersa la positività di Rugani al coronavirus. Tutti a casa o al JHotel per le prossime due settimane, come recita il protocollo che deve seguire chi è direttamente interessato dall’emergenza sanitaria. Intanto una prima buona notizia c’è: il difensore bianconero sta meglio, non ha più la febbre e quindi può guardare con ottimismo alla guarigione, anche se il percorso è appena incominciato e richiede appunto qualche giorno. Anche la compagna, Michela Persico, conferma: «Sta già bene! È’ positivo ma asintomatico. Nessun sintomo. Per questo l’Italia raccomanda a tutti di stare a casa! Perché in molti casi si ha il virus senza nemmeno saperlo. Aiutiamoci e tutto passa».

                        121 a casa Tutti a casa, quindi. I calciatori sono appunto in isolamento, chi nella propria abitazione, chi al JHotel, la struttura Il difensore esorta: «Rispettiamo le regole, il virus non fa distinzioni» adiacente al centro sportivo della Continassa, dove la Juve va in ritiro pre-partita, e sono sotto controllo da parte dei medici, in base alle procedure. La quarantena riguarda non solo la squadra, ma tutti coloro che nei giorni scorsi hanno avuto contatti con Rugani. In tutto sono 121 le persone del club bianconero, tra giocatori, membri dello staff, dirigenti, accompagnatori e dipendenti, a cominciare dal presidente, Andrea Agnelli, che stanno osservando «un periodo di isolamento domiciliare volontario». Il centro portivo è stato sanificato; la sede alla Continassa è ancora operativa, seppure a ranghi ridotti: è probabile che nei prossimi giorni si possa arrivare a uno stop generale precauzionale per tutti i dipendenti. Al momento, in ogni caso, la situazione appare sotto controllo e non ci sono stati ulteriori allarmi. Lo conferma via social anche Demiral. Il difensore turco, al momento alle prese con la rieducazione del ginocchio infortunato a gennaio, è stato ritratto proprio accanto a Rugani nella foto dei festeggiamenti per la vittoria sull’Inter, domenica scorsa, negli spogliatoi dello Stadium e eri ha raccontato la situazione: «Il nostro club ha preso alcune decisioni per motivi precauzionali. Quindi continuerò il mio lavoro da casa per un po'. Io sto bene e non c'è panico. Grazie a coloro che hanno fornito il loro supporto. Si prega di prendere le misure necessarie. #iorestoacasa»

                        CorSport
                        ...ma di noi
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                          Anche un giocatore del Chelsea contagiati, ma premier ancora a porte aperte

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                            In Inghilterra stanno scherzando col fuoco. Persino la Uefa si sta decidendo per lo stop.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
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                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                              È da quando Chamberlain scese dall'aereo sventolando il suo bel pezzettino di carta, che la Perfida Albione non brilla per acume e scaltrezza.

                              hahahaha

                              Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                              Anche un giocatore del Chelsea contagiati, ma premier ancora a porte aperte

                              Hudson Odoi
                              mentre Mendy del City è in quarantena



                              ___________mi hanno inkulato anche il GP
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                              Commenta


                                Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggio
                                hahahaha




                                Hudson Odoi
                                mentre Mendy del City è in quarantena



                                ___________mi hanno inkulato anche il GP
                                Rafilù, era ovvio...
                                « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

                                PRESENTI




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                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
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