Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Tribuna politica - bw edition

Collapse
This topic is closed.
X
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
    La Grundnorm di Hans Kelsen...

    Eppure io percepisco anche una tensione contraria nella loro storia, che va verso la disgregazione...da Freud, a Nietzsche, alla scuola di Copenaghen. Ovviamente sto adottando una prospettiva molto estesa di Germania e "germanicità".

    Come detto, c'è un che di schizofrenico in loro. L'unica nota comune è il ragionare per astrazioni più che per immagini, cosa che li separa inevitabilmente da noialtri europei latini.
    Io trovo che vadano verso una continua scrematura, fino all'essenza della loro germanicita'. Credo che in un mondo utopico, un macro paese che comprenda germania, austria, parte della svizzera, parte dell'italia, olanda sarebbe oggi il loro "spazio vitale". Un microcontinente che temerei, se fossi qualsiasi altra potenza mondiale.

    La loro shizofrenia moderna, credo intanto che non sia tale, sia dovuta al sistema ipercapitalista in cui siamo immersi. Un mondo per definizione dove non ci sono regole se non quella del mercato, e' un incubo. Incubo che sono costretti a vivere, e che provano a piegare alla loro volonta', riuscendo, ma con storture.
    Originariamente Scritto da claudio96

    sigpic
    più o meno il triplo

    Commenta


      Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
      Io trovo che vadano verso una continua scrematura, fino all'essenza della loro germanicita'. Credo che in un mondo utopico, un macro paese che comprenda germania, austria, parte della svizzera, parte dell'italia, olanda sarebbe oggi il loro "spazio vitale". Un microcontinente che temerei, se fossi qualsiasi altra potenza mondiale.

      La loro shizofrenia moderna, credo intanto che non sia tale, sia dovuta al sistema ipercapitalista in cui siamo immersi. Un mondo per definizione dove non ci sono regole se non quella del mercato, e' un incubo. Incubo che sono costretti a vivere, e che provano a piegare alla loro volonta', riuscendo, ma con storture.
      Immagino che con parte dell'Italia intendi il Sud Tirolo...
      Visto quanto ci costa possiamo regalarglielo
      Originariamente Scritto da midofuoco

      Dio mio mi toccherà fare pure le GAG bang?
      Che mondo maschilista queste palestre
      Originariamente Scritto da menphisdaemon
      Sreppate sti mentecatti che mi rovinano il mongolo del secolo!!!

      Commenta


        Dal lockdown al knockdown. E a bordo ring eminenti costituzionalisti stimati da Mattarella per il colpo finale a Conte. Al Quirinale, intanto, come da


        Ecco i nuovi nomi per il dopo Conte.


        Dal lockdown al knockdown.
        E a bordo ring eminenti costituzionalisti stimati da Mattarella per il colpo finale a Conte.
        Al Quirinale, intanto, come da prassi consolidata in periodi turbolenti, si analizzano profili per un possibile successore del capo dell’Esecutivo dopo il no secco di Draghi.
        L’orientamento è solo verso figure politiche, avendo già scartato ipotesi di novelli “para guru” alla Vittorio Colao, dal quale ci si aspettava molto di più, o di esponenti delle istituzioni, come la presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia.
        I nomi al momento sotto osservazione per un eventuale governo di larghissime intese auspicato pure da Bergoglio sono tre: il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ed i ministri Pd Dario Franceschini, a cui proprio Zingaretti ha delegato i rapporti con il Movimento Cinque Stelle, e Lorenzo Guerini, che alla Difesa ha acquisito una buona dimestichezza con gli interlocutori internazionali, USA in testa, oltre ad essere apprezzato dal mondo industriale. Forse, con un coup de théâtre, potrebbe anche spuntare, Pier Ferdinando Casini, già presidente della Camera dei deputati, con in dote un network europeo di prim’ordine.

        Sullo sfondo, i grillini disposti a tutto pur di non andare alle elezioni, Berlusconi che muore dalla voglia di tornare a contare un po’, Salvini che vuole riappropriarsi di un ruolo, Renzi che sogna la Farnesina e la Meloni che difficilmente potrebbe dire no alla Difesa di fronte ad un Paese in drammatica recessione, con la Caritas che non riesce più a sfamare le famiglie senza cibo. Ma quale potrebbe essere il grimaldello che permetterà a Mattarella, a fine estate, di sfrattare da Palazzo Chigi Conte, che continua a disattendere sistematicamente ogni suo suggerimento? Due sono le strade per accelerare, nei prossimi mesi, la formazione di un governo-lampo di “sanità pubblica” che dovrà affrontare una catastrofica crisi economica con 13 milioni di disoccupati e un Pil a meno dodici.
        La prima, già in movimento, è la più delicata e potenzialmente esplosiva, che può sintetizzarsi in “chi di Dpcm ferisce, di Dpcm perisce”: da Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale intervistato da QuaranTalks, l’appuntamento organizzato dalla Bologna Business School, che ha ripetuto chiaro e tondo che i Dpcm di Conte sono illegittimi e, come tali, potenzialmente perseguibili.
        Cassese, peraltro, non solo è uno dei consiglieri più ascoltati da Mattarella, anche per i comuni trascorsi alla Consulta, ma è pure il mentore riconosciuto dell’attuale presidente Cartabia, altrettanto critica verso quello strumento amministrativo ripetutamente adottato.
        A questo si aggiunga che un altro ex presidente della Corte, Giovanni Maria Flick, aveva iniziato a raccogliere commenti critici da altri giudici costituzionali, iniziativa al momento sopita solo per carità di patria.

        Ma a Palazzo Chigi si teme che proprio l’incostituzionalità dei Dpcm possa arricchire la già corposa denuncia, attualmente al vaglio della Procura di Roma, portata avanti dal professor Carlo Taormina che, tra l’altro, sta anche raccogliendo migliaia di firme per una class action. Il combinato disposto tra il parere di autorevoli giuristi e un’iniziativa giudiziaria suggerirebbe di accelerare un’uscita di scena di Conte, il quale si è opposto anche alla consegna, come gli era stato chiesto dall’opposizione, dei documenti stilati dalle mille task force dedicate al Covid-19, com’è prassi consolidata in altri Paesi.
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

        Commenta


          Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
          Io trovo che vadano verso una continua scrematura, fino all'essenza della loro germanicita'. Credo che in un mondo utopico, un macro paese che comprenda germania, austria, parte della svizzera, parte dell'italia, olanda sarebbe oggi il loro "spazio vitale". Un microcontinente che temerei, se fossi qualsiasi altra potenza mondiale.

          La loro shizofrenia moderna, credo intanto che non sia tale, sia dovuta al sistema ipercapitalista in cui siamo immersi. Un mondo per definizione dove non ci sono regole se non quella del mercato, e' un incubo. Incubo che sono costretti a vivere, e che provano a piegare alla loro volonta', riuscendo, ma con storture.
          I germanici da sempre non hanno saputo o voluto integrarsi al resto degli Europei, ai tempi dell Impero Romano hanno fatto di tutto per restare fuori, mentre galli, celti, ispanici, si sono integrati ed hanno coesistito mentre i germanici no.
          Quando l Europa ha incominciato di nuovo a prendere forma ed essere una cosa ben definita ed unita, in special modo dalla religione, i tedeschi se ne sono tirati fuori creando dal nulla il Luteranesimo.
          Poi vabbè le 2 grandi guerre sono storie recenti.
          Non capisco assolutamente perché abbiano chiesto ed ottenuto, a suo tempo, di entrare nel MEC.
          Originariamente Scritto da BLOOD black
          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

          Commenta


            Weltschmerz, mogli fiocinate a Rimini, bastonate ricevute sui campi di calcio...sarei anch'io un minimo risentito.
            Originariamente Scritto da Alberto84
            Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


            Originariamente Scritto da debe
            Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
            Originariamente Scritto da Zbigniew
            Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
            Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

            Commenta


              Tornando seri, credo che il più grande psicanalista della Germania - non il più grande tra i tedeschi, attenzione; la Germania qui è il paziente - oltre ad Hitler naturalmente, sia stato proprio Nietzsche.
              Questi ha compreso perfettamente come la Germania abbia ereditato, più di ogni altro popolo, la necessità di razionalizzazione dai Greci, o meglio dei Greci dopo l'avvento di Socrate. Non è un caso che si tratti dei due popoli con la maggiore e più profonda produzione filosofica.

              Una necessità autoevidente se si guarda ai due miti più "germanici" in assoluto, ovvero la storia di Faust e quella di Sigfrido - e se si vuol conoscere l'anima profonda di un popolo bisogna guardare proprio alla sua mitopoiesi. Il primo stringe un patto col diavolo per poter sapere e comprendere ogni cosa, correndo dietro proprio a quella illusione socratica di raggiungere la felicità tramite la conoscenza. Perde però la sua anima.
              Il secondo affronta e sconfigge un drago per poter conquistare il suo tesoro e rendersi invulnerabile immergendosi nel suo sangue: anche qui, il simbolismo è abbastanza evidente (hic sunt dracones, scrivevano i cartografi sulle parti delle mappe rimaste in bianco...i mostri che vivono oltre la barriera della conoscenza, del razionale, che nascono proprio dal somnium rationis). Una foglia, però, copre la spalla di Sigfrido mentre si imbeve di sangue di drago, e come Achille fa la fine del cojone. Dioniso trova sempre il modo di strisciare nel mito apollineo, che finisce col parlare nel suo linguaggio.

              In sintesi, c'è una scissione in loro - schizofrenia, sostanzialmente, vuol dire questo - tra quel senso del dovere razionalizzatore, quel debito, quella colpa (se n'è già parlato) e l'irradicabile spinta naturale all'entropia, anch'essa ereditata dai (primi) greci.
              E se i primi esorcizzavano questa sofferenza attraverso una altrettanto mitologica, e falsa, serenità ellenica, i tedeschi partoriscono ciclicamente animi schizofrenici che possano sfogare la frustrazione e l'OCD di un intero popolo. Di esempi ne ho già fatti.

              Scusate il pippone OT ma è domenica e bisogna in qualche modo far venir sera (cit.)
              Originariamente Scritto da Alberto84
              Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


              Originariamente Scritto da debe
              Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
              Originariamente Scritto da Zbigniew
              Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
              Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

              Commenta


                Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                Tornando seri, credo che il più grande psicanalista della Germania - non il più grande tra i tedeschi, attenzione; la Germania qui è il paziente - oltre ad Hitler naturalmente, sia stato proprio Nietzsche.
                Questi ha compreso perfettamente come la Germania abbia ereditato, più di ogni altro popolo, la necessità di razionalizzazione dai Greci, o meglio dei Greci dopo l'avvento di Socrate. Non è un caso che si tratti dei due popoli con la maggiore e più profonda produzione filosofica.

                Una necessità autoevidente se si guarda ai due miti più "germanici" in assoluto, ovvero la storia di Faust e quella di Sigfrido - e se si vuol conoscere l'anima profonda di un popolo bisogna guardare proprio alla sua mitopoiesi. Il primo stringe un patto col diavolo per poter sapere e comprendere ogni cosa, correndo dietro proprio a quella illusione socratica di raggiungere la felicità tramite la conoscenza. Perde però la sua anima.
                Il secondo affronta e sconfigge un drago per poter conquistare il suo tesoro e rendersi invulnerabile immergendosi nel suo sangue: anche qui, il simbolismo è abbastanza evidente (hic sunt dracones, scrivevano i cartografi sulle parti delle mappe rimaste in bianco...i mostri che vivono oltre la barriera della conoscenza, del razionale, che nascono proprio dal somnium rationis). Una foglia, però, copre la spalla di Sigfrido mentre si imbeve di sangue di drago, e come Achille fa la fine del cojone. Dioniso trova sempre il modo di strisciare nel mito apollineo, che finisce col parlare nel suo linguaggio.

                In sintesi, c'è una scissione in loro - schizofrenia, sostanzialmente, vuol dire questo - tra quel senso del dovere razionalizzatore, quel debito, quella colpa (se n'è già parlato) e l'irradicabile spinta naturale all'entropia, anch'essa ereditata dai (primi) greci.
                E se i primi esorcizzavano questa sofferenza attraverso una altrettanto mitologica, e falsa, serenità ellenica, i tedeschi partoriscono ciclicamente animi schizofrenici che possano sfogare la frustrazione e l'OCD di un intero popolo. Di esempi ne ho già fatti.

                Scusate il pippone OT ma è domenica e bisogna in qualche modo far venir sera (cit.)


                riassunto della prima parte del tuo pippone
                Originariamente Scritto da midofuoco

                Dio mio mi toccherà fare pure le GAG bang?
                Che mondo maschilista queste palestre
                Originariamente Scritto da menphisdaemon
                Sreppate sti mentecatti che mi rovinano il mongolo del secolo!!!

                Commenta


                  Originariamente Scritto da brn Visualizza Messaggio
                  https://www.youtube.com/watch?v=eaJXefpiYx8

                  riassunto della prima parte del tuo pippone
                  Ahahha il prof di filosofia ce lo fece vedere al liceo
                  Originariamente Scritto da Alberto84
                  Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                  Originariamente Scritto da debe
                  Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                  Originariamente Scritto da Zbigniew
                  Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                  Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

                  Commenta


                    è un piacere leggerti Giampo.
                    sembri una sintesi tra sean e gabriellius (anche per l'innata capacità di "sdrammatizzare" )
                    però appare evidente che sei < 30 pelli
                    non negarlo
                    tu e Sigfrido (quello del caffè)
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                    Commenta


                      Editoriale di Der spiegel che critica proprio i tedeschi per la loro visione distorta dell'Italia: https://www.ilmediterraneo.org/29/04...yUNiRjuEaovA8s

                      La Germania ha “un’immagine distorta e fatale dell’Italia”, un’immagine che finirà per “fare a pezzi l’Unione europea”.
                      Lo scrive oggi in un lungo editoriale lo Spiegel, che lo pubblica addirittura in apertura del proprio sito. Un articolo molto duro nei confronti della classe politica tedesca: Thomas Fricke, che firma il pezzo, non esita a parlare di “tutta questa arroganza tedesca che – non solo adesso, ma soprattutto adesso – è particolarmente tragica”.
                      E non solo perché “la solita lagna tedesca ha a che fare con la realtà della vita degli italiani quanto i crauti hanno a che vedere con le abitudini alimentari dei tedeschi”. A detta dello Spiegel, la lite sull’eventuale partecipazione dei tedeschi agli eurobond “è imbarazzante”, perché si preferisce “fantasticare sul fatto che gli italiani avrebbero dovuto risparmiare prima”, fantasie che “spiegano la mancanza di zelo da parte della Germania nel far partire al vertice Ue di questa settimana una storica azione di salvataggio”.
                      Ed ecco l’affondo: “L’Europa rischia di sprofondare nel dramma, non perché gli italiani sono fuori strada, ma a causa di una parte predominante della percezione tedesca”. E ancora: “Forse è per colpa dei tanti film sulla mafia”, scrive il settimanale tedesco ironizzando sui rispettivi stereotipi tra i due Paesi, “forse è solo l’invidia per il fatto che l’Italia ha il clima migliore, il cibo migliore, più sole e il mare”.
                      Secondo Fricke, “se lo Stato italiano in una crisi come questa finisce sotto pressione dal punto di vista finanziario, dipende – se proprio deve dipendere dagli italiani – dal fatto che il Paese ha una quota di vecchi debiti pubblici, ossia dai tempi passati. Solo che questo ha poco a che vedere con la realtà della vita di oggi, ma con una fase di deragliamento degli anni ’80, il che ha a sua volta a che vedere con gli interessi improvvisamente schizzati in alto”.
                      Lo Spiegel fa anche un paragone storico sempre molto scottante per la Germania: “Se noi tedeschi non avessimo avuto all’estero amici tanto cari che nel 1953 ci abbuonarono una parte dei nostri debiti, staremmo ancora oggi con un pesante fardello in mano. E come va a finire quando le persone devono continuare a pagare debiti nati storicamente, la Germania lo ha dimostrato alla fine della Prima guerra mondiale, quando alla fine il sistema si rovesciò, come da anni rischia di succedere anche in Italia”.
                      Inoltre, l’editoriale del settimanale ricorda che “da 30 anni lo Stato italiano spende meno per i suoi cittadini di quello che prende loro, con l’unica eccezione dell’anno della crisi finanziaria mondiale 2009. Questo vuol dire risparmi record, non sperperare”. Il giornale cita anche gli investimenti pubblici “tagliati di un terzo dal 2010 al 2015”, così come “si sono rimpicciolite le spese per l’istruzione e la pubblica amministrazione”.
                      Insomma: “Dolce vita? Stupidaggini. Gli investimenti pubblici dal 2010 in Italia sono calati del 40%. Un vero e proprio collasso”. Questo mentre in Germania, la spesa pubblica “è cresciuta quasi del 20%”, ossia “lo Stato spende a testa un quarto di più di quello che spende in Italia. Il che in queste settimane si percepisce dolorosamente”.
                      Una situazione che con l’attuale crisi da pandemia del coronavirus si tramuta “in un dramma incredibile”: “In Italia sono mancati i posti letto e sono morte tante persone che oggi forse potrebbero essere ancora in vita. Non è direttamente colpa dei politici tedeschi, ovvio. Ma sarebbe ben giunto il tempo di smettere con folli lezioncine, e di contribuire a far piazza pulita delle cause del disastro, caro signor Schaeuble (già ministro alle Finanze negli anni più caldi dell’eurocrisi, ndr). O di dire “scusateci” almeno una volta”.
                      E invece “con assoluta serietà” si continua ancora a parlare della “dipendenza da credito” degli italiani, continua lo Spiegel. “Ma anche qui, un piccolo suggerimento fattuale: i debiti privati, commisurati al Pil, in quasi nessun Paese dell’Ue sono così bassi come in Italia”.
                      Infine: “È giunta finalmente l’ora di mettere fine a questo dramma, e magari proprio con gli eurobond, quali simbolo della comunità del destino della quale comunque facciamo parte sin da quando abbiamo una moneta comune”, conclude Fricke. “Ancora i tedeschi hanno tempo di raddrizzare la curva dopo le contorte settimane scorse: altrimenti l’Unione europea nel giro di qualche anno non sarà più un’unione.
                      In Italia come in Francia arriveranno al potere delle persone che, come adesso già fanno Donald Trump o Boris Johnson, non hanno nessuna voglia di stare al gioco: quel gioco sul quale la Germania da decenni costruisce il proprio benessere”.

                      Curioso come in Germania ci siano persone che hanno una visione meno distorta dell'Italia di tanti italiani.
                      Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

                      Commenta


                        L'Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti.mi raccomando tutti a sventolare ilmtricolore in omaggio con la gazzetta
                        Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                        Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

                        Commenta


                          Italiano terrone che amo

                          Commenta


                            Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza Messaggio
                            Editoriale di Der spiegel che critica proprio i tedeschi per la loro visione distorta dell'Italia: https://www.ilmediterraneo.org/29/04...yUNiRjuEaovA8s

                            La Germania ha “un’immagine distorta e fatale dell’Italia”, un’immagine che finirà per “fare a pezzi l’Unione europea”.
                            Lo scrive oggi in un lungo editoriale lo Spiegel, che lo pubblica addirittura in apertura del proprio sito. Un articolo molto duro nei confronti della classe politica tedesca: Thomas Fricke, che firma il pezzo, non esita a parlare di “tutta questa arroganza tedesca che – non solo adesso, ma soprattutto adesso – è particolarmente tragica”.
                            E non solo perché “la solita lagna tedesca ha a che fare con la realtà della vita degli italiani quanto i crauti hanno a che vedere con le abitudini alimentari dei tedeschi”. A detta dello Spiegel, la lite sull’eventuale partecipazione dei tedeschi agli eurobond “è imbarazzante”, perché si preferisce “fantasticare sul fatto che gli italiani avrebbero dovuto risparmiare prima”, fantasie che “spiegano la mancanza di zelo da parte della Germania nel far partire al vertice Ue di questa settimana una storica azione di salvataggio”.
                            Ed ecco l’affondo: “L’Europa rischia di sprofondare nel dramma, non perché gli italiani sono fuori strada, ma a causa di una parte predominante della percezione tedesca”. E ancora: “Forse è per colpa dei tanti film sulla mafia”, scrive il settimanale tedesco ironizzando sui rispettivi stereotipi tra i due Paesi, “forse è solo l’invidia per il fatto che l’Italia ha il clima migliore, il cibo migliore, più sole e il mare”.
                            Secondo Fricke, “se lo Stato italiano in una crisi come questa finisce sotto pressione dal punto di vista finanziario, dipende – se proprio deve dipendere dagli italiani – dal fatto che il Paese ha una quota di vecchi debiti pubblici, ossia dai tempi passati. Solo che questo ha poco a che vedere con la realtà della vita di oggi, ma con una fase di deragliamento degli anni ’80, il che ha a sua volta a che vedere con gli interessi improvvisamente schizzati in alto”.
                            Lo Spiegel fa anche un paragone storico sempre molto scottante per la Germania: “Se noi tedeschi non avessimo avuto all’estero amici tanto cari che nel 1953 ci abbuonarono una parte dei nostri debiti, staremmo ancora oggi con un pesante fardello in mano. E come va a finire quando le persone devono continuare a pagare debiti nati storicamente, la Germania lo ha dimostrato alla fine della Prima guerra mondiale, quando alla fine il sistema si rovesciò, come da anni rischia di succedere anche in Italia”.
                            Inoltre, l’editoriale del settimanale ricorda che “da 30 anni lo Stato italiano spende meno per i suoi cittadini di quello che prende loro, con l’unica eccezione dell’anno della crisi finanziaria mondiale 2009. Questo vuol dire risparmi record, non sperperare”. Il giornale cita anche gli investimenti pubblici “tagliati di un terzo dal 2010 al 2015”, così come “si sono rimpicciolite le spese per l’istruzione e la pubblica amministrazione”.
                            Insomma: “Dolce vita? Stupidaggini. Gli investimenti pubblici dal 2010 in Italia sono calati del 40%. Un vero e proprio collasso”. Questo mentre in Germania, la spesa pubblica “è cresciuta quasi del 20%”, ossia “lo Stato spende a testa un quarto di più di quello che spende in Italia. Il che in queste settimane si percepisce dolorosamente”.
                            Una situazione che con l’attuale crisi da pandemia del coronavirus si tramuta “in un dramma incredibile”: “In Italia sono mancati i posti letto e sono morte tante persone che oggi forse potrebbero essere ancora in vita. Non è direttamente colpa dei politici tedeschi, ovvio. Ma sarebbe ben giunto il tempo di smettere con folli lezioncine, e di contribuire a far piazza pulita delle cause del disastro, caro signor Schaeuble (già ministro alle Finanze negli anni più caldi dell’eurocrisi, ndr). O di dire “scusateci” almeno una volta”.
                            E invece “con assoluta serietà” si continua ancora a parlare della “dipendenza da credito” degli italiani, continua lo Spiegel. “Ma anche qui, un piccolo suggerimento fattuale: i debiti privati, commisurati al Pil, in quasi nessun Paese dell’Ue sono così bassi come in Italia”.
                            Infine: “È giunta finalmente l’ora di mettere fine a questo dramma, e magari proprio con gli eurobond, quali simbolo della comunità del destino della quale comunque facciamo parte sin da quando abbiamo una moneta comune”, conclude Fricke. “Ancora i tedeschi hanno tempo di raddrizzare la curva dopo le contorte settimane scorse: altrimenti l’Unione europea nel giro di qualche anno non sarà più un’unione.
                            In Italia come in Francia arriveranno al potere delle persone che, come adesso già fanno Donald Trump o Boris Johnson, non hanno nessuna voglia di stare al gioco: quel gioco sul quale la Germania da decenni costruisce il proprio benessere”.

                            Curioso come in Germania ci siano persone che hanno una visione meno distorta dell'Italia di tanti italiani.
                            L'Editoriale io lo ho letto, e si e' critico dell'atteggiamento tedesco, ma e' stato tagliuzzato per benino qui, per far passare altro. Anche la parte sugli stereotipi era critica degli stessi video e articoli che danno dei nazi ai tedeschi.
                            Originariamente Scritto da claudio96

                            sigpic
                            più o meno il triplo

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                              Tornando seri, credo che il più grande psicanalista della Germania - non il più grande tra i tedeschi, attenzione; la Germania qui è il paziente - oltre ad Hitler naturalmente, sia stato proprio Nietzsche.
                              Questi ha compreso perfettamente come la Germania abbia ereditato, più di ogni altro popolo, la necessità di razionalizzazione dai Greci, o meglio dei Greci dopo l'avvento di Socrate. Non è un caso che si tratti dei due popoli con la maggiore e più profonda produzione filosofica.

                              Una necessità autoevidente se si guarda ai due miti più "germanici" in assoluto, ovvero la storia di Faust e quella di Sigfrido - e se si vuol conoscere l'anima profonda di un popolo bisogna guardare proprio alla sua mitopoiesi. Il primo stringe un patto col diavolo per poter sapere e comprendere ogni cosa, correndo dietro proprio a quella illusione socratica di raggiungere la felicità tramite la conoscenza. Perde però la sua anima.
                              Il secondo affronta e sconfigge un drago per poter conquistare il suo tesoro e rendersi invulnerabile immergendosi nel suo sangue: anche qui, il simbolismo è abbastanza evidente (hic sunt dracones, scrivevano i cartografi sulle parti delle mappe rimaste in bianco...i mostri che vivono oltre la barriera della conoscenza, del razionale, che nascono proprio dal somnium rationis). Una foglia, però, copre la spalla di Sigfrido mentre si imbeve di sangue di drago, e come Achille fa la fine del cojone. Dioniso trova sempre il modo di strisciare nel mito apollineo, che finisce col parlare nel suo linguaggio.

                              In sintesi, c'è una scissione in loro - schizofrenia, sostanzialmente, vuol dire questo - tra quel senso del dovere razionalizzatore, quel debito, quella colpa (se n'è già parlato) e l'irradicabile spinta naturale all'entropia, anch'essa ereditata dai (primi) greci.
                              E se i primi esorcizzavano questa sofferenza attraverso una altrettanto mitologica, e falsa, serenità ellenica, i tedeschi partoriscono ciclicamente animi schizofrenici che possano sfogare la frustrazione e l'OCD di un intero popolo. Di esempi ne ho già fatti.

                              Scusate il pippone OT ma è domenica e bisogna in qualche modo far venir sera (cit.)
                              Di Nietzsche quanto hai letto? Onestamente non darei tutto questo peso a La nascita della Tragedia. Ci sono altri testi molto piu' interessanti!
                              Originariamente Scritto da claudio96

                              sigpic
                              più o meno il triplo

                              Commenta


                                Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                                Di Nietzsche quanto hai letto? Onestamente non darei tutto questo peso a La nascita della Tragedia. Ci sono altri testi molto piu' interessanti!
                                Che lui abbia successivamente cambiato idea mi interessa poco ai fini del mio discorso, proprio perché è il mio e non il suo
                                Originariamente Scritto da Alberto84
                                Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                                Originariamente Scritto da debe
                                Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                                Originariamente Scritto da Zbigniew
                                Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                                Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎