Non vi mancano i bei tempi in cui si poteva dire che "i gay sono persone da curare"

[Giampo93]

Inutile continuare la discussione sul piano giuridico,che abbiamo sottolineato essere l'ultimo degli ostacoli, e sul piano sociale, visto che - come ha osservato sean con grande lucidità - si tratta ormai di un qualcosa di ineluttabile, ormai al di là dei singoli dissensi l'evoluzione della società va in questa direzione.
Per cui ora non resta che il discorso morale...ovviamente quello più opinabile, problematico,complesso

[Sean]

sarai d'accordo che l'esempio è improprio, perché lo sballo da droga non fa parte della realizzazione di una persona come la possibilità di crearsi una famiglia.
sul fine riproduttivo c'è da constatare che oggi è una questione superabile, data la tecnologia avanzata, e i limiti sono più che altro giuridici. attenzione, non sto dicendo che sia giusto, ma è oggettivamente così e in fase di interpretazione è da tenere in conto. alla questione "tecnica" mi viene anche un'altra domanda, un po' più filosofica: un uomo e una donna che si sposano e sanno già di non volere figli, sono da considerare coppia "naturale"?

E' al diritto del bambino che va guardato, e non venitemi a dire che c'è una letteratura di segno positivo sul crescere con coppie omo perchè sapete benissimo che ce n'è una, altrettanto motivata e corposa, di segno negativo, ed il progressismo e lo storicismo (cioè l'assunto che siccome un concetto è moderno è buono di per sè) sono inganni. Stressando il discorso, puoi sdoganare ogni ambito delle pulsioni private, purchè "il desiderio sia soddisfatto", il desiderio del soggetto cioè...e non è detto che non ci si arriverà.

[tiem]

La natura ha voluto che l'uomo si accoppi con la donna , solo cosi facendo la razza umana può continuare ad esistere.
Per i credenti... dio creò l'uomo e la donna o meglio adamo ed eva , non si sta parlando di essere razzisti ma una coppia omosessuale è contro natura e contro religione.
Non arrivo a considerarla una malattia però ragazzi siamo sinceri non è normale.

[Sean]

Inutile continuare la discussione sul piano giuridico,che abbiamo sottolineato essere l'ultimo degli ostacoli, e sul piano sociale, visto che - come ha osservato sean con grande lucidità - si tratta ormai di un qualcosa di ineluttabile, ormai al di là dei singoli dissensi l'evoluzione della società va in questa direzione.
Per cui ora non resta che il discorso morale...ovviamente quello più opinabile, problematico,complesso

Per completezza di informazione occorre dire che per ora la stessa corte costituzionale non riconosce i matrimoni omosessuali:

In primo luogo, la Corte precisa che il caso in questione è stato già sottoposto al vaglio della Corte Costituzionale nel 2010 la quale si è già pronunciata sulla costituzionalità delle norme codicistiche da cui si ricava che la diversità sessuale dei coniugi - ad oggi - sta alla base del matrimonio ed è un requisito essenziale per la sua legittimità.

Pertanto è costituzionalmente legittimo il divieto di contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso, ed è rimessa alla piena discrezionalità del Parlamento individuare forme di garanzia, basate sull’art. 2 della Costituzione, e di riconoscimento delle unioni tra persone omosessuali.

Quindi sul matrimonio ancora c'è resistenza, proprio richiamandosi alla costituzione. Siccome non risulta possibile adottare fuori dal matrimonio, per fare dei figli i gay che si uniranno dovranno trovare altre strade, e non in Italia. Ad esempio le mamme surrogate, ma è tutto da vedere poi che valore avranno quelle genitorialità qua in Italia.

[Pesca]

E' al diritto del bambino che va guardato, e non venitemi a dire che c'è una letteratura di segno positivo sul crescere con coppie omo perchè sapete benissimo che ce n'è una, altrettanto motivata e corposa, di segno negativo, ed il progressismo e lo storicismo (cioè l'assunto che siccome un concetto è moderno è buono di per sè) sono inganni. Stressando il discorso, puoi sdoganare ogni ambito delle pulsioni private, purchè "il desiderio sia soddisfatto", il desiderio del soggetto cioè...e non è detto che non ci si arriverà.

c'è uno studio interessante (https://www.nllfs.org/images/uploads...n-families.pdf) dal quale emerge che i maggiori problemi arrivano dall'ambiente ostile, piuttosto che dalla coppia gay.

[Virulogo.88]

Già il fatto che le coppie omosessuali durino decisamente di meno di quelle eterosessuali dovrebbe far pensare...

[Sean]

c'è uno studio interessante (https://www.nllfs.org/images/uploads...n-families.pdf) dal quale emerge che i maggiori problemi arrivano dall'ambiente ostile, piuttosto che dalla coppia gay.

In discussioni passate ho linkato studi simili di ricercatori americani ed europei (uno pure di una professoressa lesbica degli States) in cui si fa tutto un resoconto dei disturbi ai quali andrebbero incontro i neonati e poi i bambini in caso di mancanza di una delle due figure genitoriali classiche...per questo sono andato per le spicce, perchè ne è stato ampiamente dibattutto. Diciamolo francamente: il volere bambini è un altro pezzo di quel castello degli egoismi che si sta cercando di edificare. Lo si fa (sulla pelle di un essere umano) per soddisfare l'adulto, non il bambino. Non mi si può dire che chiamare mamma uno dei due uomini, o babbo una delle due donne sia per il bene del bambino. E' per il bene dell'adulto, che pur essendo omosessuale non sta alla sua natura ma la vuole travalicare: un Pasolini gli avrebbe sputato in un occhio. Scimmiottare la coppia borghese, abbracciare la negazione, essere altro da quanto si è. Mascherarsi da etero pur non essendolo, e assumerne tutti i tratti sociali e convenzionali: una barzelletta, tant'è che non sono pochi gli omosessuali che si distaccano da questo carnevale, prendendo le distanze dalle onnipresenti (e onnipotenti) organizzazioni gaylesbichetransgender ecc...

[Giampo93]

La natura ha voluto che l'uomo si accoppi con la donna , solo cosi facendo la razza umana può continuare ad esistere.
Per i credenti... dio creò l'uomo e la donna o meglio adamo ed eva , non si sta parlando di essere razzisti ma una coppia omosessuale è contro natura e contro religione.
Non arrivo a considerarla una malattia però ragazzi siamo sinceri non è normale.

E gli omosessuali chi li ha creati, Satana? E siamo così sicuri, stracolmi come siamo fino al collo di precetti cattolicistici,nello stigmatizzare l'omosessualità come una pulsione totalmente e inequivocabilmente contraria alla natura umana? Basti pensare che in altre epoche,privi di tali precetti sociali,l'omosessualità era una pratica comune, quasi aristocratica...basti pensare a figure come Cesare (marito di tutte le mogli e moglie di tutti i mariti) Silla ed altri importanti figure romane, per non parlare della pederastia greca...oltre al fatto che ad oggi l'omosessualità maschile viene repressa appunto per via dei giudizi della società...il "******" non è uomo,è un essere vile, patetico e inferiore...solito machismo...invece l'omosessualità femminile è meno vituperata e tante ragazze un po' ribelli ammettono che hanno provato o proverebbero esperienze gay...o che sono fisicamente attratte dai corpi femminili...per cui occhio a inquadrare bene l'omosessualità nella sfera psicologica dell'umanità e a non vederla come un fenomeno meramente patologico

[violacs]

ma perché la volontà di contrarre matrimonio deve per forza essere confusa con la volontà di avere figli?

[Sean]

E gli omosessuali chi li ha creati, Satana? E siamo così sicuri, stracolmi come siamo fino al collo di precetti cattolicistici,nello stigmatizzare l'omosessualità come una pulsione totalmente e inequivocabilmente contraria alla natura umana? Basti pensare che in altre epoche,privi di tali precetti sociali,l'omosessualità era una pratica comune, quasi aristocratica...basti pensare a figure come Cesare (marito di tutte le mogli e moglie di tutti i mariti) Silla ed altri importanti figure romane, per non parlare della pederastia greca...oltre al fatto che ad oggi l'omosessualità maschile viene repressa appunto per via dei giudizi della società...il "******" non è uomo,è un essere vile, patetico e inferiore...solito machismo...invece l'omosessualità femminile è meno vituperata e tante ragazze un po' ribelli ammettono che hanno provato o proverebbero esperienze gay...o che sono fisicamente attratte dai corpi femminili...per cui occhio a inquadrare bene l'omosessualità nella sfera psicologica dell'umanità e a non vederla come un fenomeno meramente patologico

Sull'omosessualità nella Grecia e in Roma rimando a questo mio vecchio post:

Gabriele centra, come al solito, il punto. Non corrisponde a verità che la pratica omosessuale (come la intendiamo oggi) fosse accettata, nè in Grecia nè in Roma. Nella prima esistevano la pederastia e l'amicizia virile, ma non avevano nulla a che vedere con la voglia di fare figli, di femminilizzarsi, di travestirsi. Chi faceva così era visto come un inverito. La fase omosessuale aveva piuttosto a che fare con un percorso di educazione (si veda il tiaso di Saffo o i ginnasi greci, col rapporto tra erastes (amante) ed eromenos (l'amato): parliamo di riti "iniziatici", di percorsi formativi, di educazione e crescita, in cui l'adulto si occupa dell'adolescente e lo introduce alla vita. L'accento sul richiamo e la pratica sessuale è minimo, parliamo di tutt'altro.

L'effemminato, il "gay" erano visti come germi di corruzione, anomalie, maschere a-morali. Platone (che pure scrive Il Simposio, ma lì tratta di cose "celesti") definisce la pratica omosessuale portata alle estreme conseguenze (cioè viziosa) come portatrice di "sciagure" per l'intera società: oggi sarebbe annoverato tra i campioni della omofobia, ma vallo a dire ai gay.

Per Roma vale la stessa cosa, anche se in quella fase i costumi si corrompono, allarmando più di uno scrittore (già Seneca si preoccupa, e siamo al I secolo d.c.). Adriano (hai citato le Memorie della Yourcenar) vive in una reminiscenza dell'Ellenismo, una fase sincretica in cui il rapporto temporale con la Roma (o la Grecia) antiche ed originarie è già lontano, opaco, intercorre la stessa distanza (e decadenza) che abbiamo noi con gli Antichi. Adriano è già fuori dall'ideale virile classicamente inteso: quando gli muore Antinoo, la Historia Augusta ci informa che l'imperatore "pianse come una femmina". Si capisce anche da questo, pur in epoca tarda, quale fosse il rapporto con una certa omosessualità perniciosa e degradata.

In nessun modo venne mai accettata, dal mondo classico, l'idea non dico di matrimoni ma neppure di "coppie di fatto".

[Sean]

ma perché la volontà di contrarre matrimonio deve per forza essere confusa con la volontà di avere figli?

Il contrarre matrimonio prevede la prole. Per questo si vira verso le unioni di fatto, dove è possibile dare riconoscimento giuridico ad una coppia omo senza però permettere adozioni o surrogati di maternità.

[Giampo93]

Lo so benissimo sean,non è quello che volevo dire. Volevo solo mettere in guardia dai semplicistici "l'omosessualità è innaturale" quando ci sono appunto esempi di società che,non condizionate dal substrato socio-culturale attuale,permettevano di osservare come in effetti l'omosessualità sembra essere una componente naturale o comunque lungi dall'essere una condizione patologica,e che la letteratura in materia di psicologia e antropologia sull'argomento ci conferma che non dobbiamo guardare il fenomeno omo coi paraocchi della società moderna

[violacs]

Il contrarre matrimonio prevede la prole. Per questo si vira verso le unioni di fatto, dove è possibile dare riconoscimento giuridico ad una coppia omo senza però permettere adozioni o surrogati di maternità.

dove sta scritto? è necessario (poter) procreare per contrarre matrimonio?
per la Bibbia sì, per la nostra Costituzione e Codice civile no.

[Sean]

Lo so benissimo sean,non è quello che volevo dire. Volevo solo mettere in guardia dai semplicistici "l'omosessualità è innaturale" quando ci sono appunto esempi di società che,non condizionate dal substrato socio-culturale attuale,permettevano di osservare come in effetti l'omosessualità sembra essere una componente naturale o comunque lungi dall'essere una condizione patologica,e che la letteratura in materia di psicologia e antropologia sull'argomento ci conferma che non dobbiamo guardare il fenomeno omo coi paraocchi della società moderna

E' chiaro che in se stessa l'omosessualità è naturale, nel senso che nel mondo nascono omosessuali (non credo che ci si diventi, perchè nascono da sempre e sotto ad ogni latitudine/società/cultura). Ebbene, l'omosessualità diventa però contronatura quando invade gli altri domini naturali, non certo quando si mantiene entro il proprio ambito. Il proprio ambito non prevede genitorialità nè matrimonio, che riguardano invece il campo naturale di chi nasce etero. Sono due nature che non devono essere frammiste, due mondi, due universi. Se li si lascia mischiarsi e collidere, si ottiene il caos morale e sociale, la confusione, il dis-ordine, come perfettamente avevano compreso sia i Greci che i Romani, dove pure l'omossesualità era praticata (in certi modi ed ambiti).

[Giampo93]

E' chiaro che in se stessa l'omosessualità è naturale, nel senso che nel mondo nascono omosessuali (non credo che ci si diventi, perchè nascono da sempre e sotto ad ogni latitudine/società/cultura). Ebbene, l'omosessualità diventa però contronatura quando invade gli altri domini naturali, non certo quando si mantiene entro il proprio ambito. Il proprio ambito non prevede genitorialità nè matrimonio, che riguarda invece il campo naturale di chi nasce etero. Sono due nature che non devono essere frammiste, due mondi, due universi. Se li si lascia mischiarsi e collidere, si ottiene il caos morale e sociale, la confusione, il dis-ordine, come perfettamente avevano compreso sia i Greci che i Romani, dove pure l'omossesualità era pratica (in certi modi ed ambiti).

Sono d'accordo...infatti il mio parere sulla questione,che finora non ho espresso è : Sì all'unione civile,No all'adozione