Always Loyal

[Testa]

per te cosa si "nasconde" dietro a questa strumentalizzazione?

boh
può anche essere che non si nasconda niente, e che a volte le buone intenzioni siano reali.

se vogliamo parlare di business, bè a tutt'oggi quello credo sia ovunque.
chiaramente, il miglior nascondiglio del diavolo è in chiesa, per cui, un occhio attento è sempre cosa buona

[Manx]

boh
può anche essere che non si nasconda niente, e che a volte le buone intenzioni siano reali.

se vogliamo parlare di business, bè a tutt'oggi quello credo sia ovunque.
chiaramente, il miglior nascondiglio del diavolo è in chiesa, per cui, un occhio attento è sempre cosa buona

secondo me non si nasconde il "business", o almeno non direttamente...ma è un segno dei tempi...un prodotto del perbenismo, illuminismo, democrazia di massa, egalitarismo e pane e salame per tutti e a tutti i costi A. Gehlen...aveva stigmatizzato questo stato di cose già nel suo libro "Morale e Ipermorale", del 1969...ma non fu/è l'unico

[Testa]

il problema manx è che l'umanità ha dimostrato, in larga scala, di non saper gestire le differenze.
se ciò fosse possibile, magari

[Manx]

il problema manx è che l'umanità ha dimostrato, in larga scala, di non saper gestire le differenze.
se ciò fosse possibile, magari

puo' essere vero e potresti avere ragione, tuttavia, il "livellamento qualitativo" e l'estremo egalitarismo, a mio avviso, non sono dei metodi per un superamento vero e proprio di queste differenze (che...io, al contrario, rimarcherei...).

[Bob Terwilliger]

si', ok, ma in questo contesto è un dettaglio "insignificante"...un disabile lo è a prescindere sia mettendo il piede sopra una mina antiuomo, sia avendo un incidente in moto o macchina. La "strumentalizzazione" è identica.

È insignificante per te. Per un veterano di guerra non lo è. Le persone ritratte nel calendario non considerano gli altri nella loro lega, e non frega loro nulla che si tratti di disabili o normodotati. Loro sono guerrieri, noi no.

[Manx]

È insignificante per te. Per un veterano di guerra non lo è. Le persone ritratte nel calendario non considerano gli altri nella loro lega, e non frega loro nulla che si tratti di disabili o normodotati. Loro sono guerrieri, noi no.

si', e allora? sempre di due persone senza una gamba o un braccio si tratta... quale è la differenza tra un reduce della guerra nel golfo con una gamba di meno (poveraccio) e quella tra un comune (altrettanto poveraccio) uomo che ha perso la gamba in un incidente d'auto? L'eroismo? Il primo è un guerriero e il secondo un povero mortale per di piu' sfgt?

In sintesi: perchè un sergente di fanteria senza una gamba dovrebbe essere "migliore", dare "esempio" e avere questa aurea eroica...mentre un poveretto che si è schiantato contro un albero...no? Dove la superiorità? Dove l' "esempio"? Sono chiacchiere...

[Bob Terwilliger]

Conosco questa scuola di pensiero, non la condivido e non mi interessa discuterla perché l'argomento non sono i nostri valori personali.

L'argomento è la cultura. Non ha alcun senso accostare i reduci di guerra ai disabili civili. Nella nostra cultura e in tutte le altre, cicatrici e mutilazioni di guerra sono cose da ostentare. Non è un'invenzione degli ultimi anni, non ha niente a che fare con l'uguaglianza e certo non con il politically correct. È un pezzo di cultura che è sempre esistito. È tradizione.
Quello che cambia in questo calendario è che i soggetti hanno richiesto un'estetica più spregiudicata e pop, al passo con i tempi, invece della classica sobrietà militare.

Le risposte al thread mi hanno stupito. Io pensavo che ci sarebbe stata una riflessione sulla figura del soldato nella cultura popolare.
Il soldato viene sempre proposto dai media e dall'arte come una figura misera, inconsapevole e impotente. Ragazzi che vanno alla guerra senza sapere cosa comporti e che tornano pentiti e spezzati, pieni di PTSD e rifiutati dalla società. Che si arruolano perché non trovano lavoro o perché sono ingenui nazionalisti, e poi non sono in grado di sopportare lo stress e crollano.
Questo calendario è figlio di un'altra cultura. I reduci ritratti sono fieri di ciò che sono. Non si piangono addosso. Sono i veri soldati e non il ritratto manipolatorio che ne danno i registi e gli scrittori progressisti. Si sono arruolati perché volevano vivere secondo certi valori e sono orgogliosi di dove sono arrivati. Il titolo è emblematico: sempre leali.

[Manx]

Conosco questa scuola di pensiero, non la condivido e non mi interessa discuterla perché l'argomento non sono i nostri valori personali.

L'argomento è la cultura. Non ha alcun senso accostare i reduci di guerra ai disabili civili. Nella nostra cultura e in tutte le altre, cicatrici e mutilazioni di guerra sono cose da ostentare. Non è un'invenzione degli ultimi anni, non ha niente a che fare con l'uguaglianza e certo non con il politically correct. È un pezzo di cultura che è sempre esistito. È tradizione.
Quello che cambia in questo calendario è che i soggetti hanno richiesto un'estetica più spregiudicata e pop, al passo con i tempi, invece della classica sobrietà militare.

Le risposte al thread mi hanno stupito. Io pensavo che ci sarebbe stata una riflessione sulla figura del soldato nella cultura popolare.
Il soldato viene sempre proposto dai media e dall'arte come una figura misera, inconsapevole e impotente. Ragazzi che vanno alla guerra senza sapere cosa comporti e che tornano pentiti e spezzati, pieni di PTSD e rifiutati dalla società. Che si arruolano perché non trovano lavoro o perché sono ingenui nazionalisti, e poi non sono in grado di sopportare lo stress e crollano.
Questo calendario è figlio di un'altra cultura. I reduci ritratti sono fieri di ciò che sono. Non si piangono addosso. Sono i veri soldati e non il ritratto manipolatorio che ne danno i registi e gli scrittori progressisti. Si sono arruolati perché volevano vivere secondo certi valori e sono orgogliosi di dove sono arrivati. Il titolo è emblematico: sempre leali.

Beh se questa era la tua intenzione...bastava dirlo fin dal primo post...non era chiaro per nulla, inoltre, si sarebbe potuto discorrere sul problema anche senza tirar fuori gli invalidi di guerra, non credi?

[Kasparov]

E gli amputati meno piacioni?
Hanno tentato di scardinare l'ideale classico della fierezza militare fotografando ragazzi con deficit fisici?
Ma fighi da morire.
Un bel modo per uscire dagli standard per poi rientrarci.
Secondo me è solo una bella pubblicità per il fotografo.